Ancora una disgrazia, ancora bimbi carezzati dal freddo.

Non voglio leggere giornali stavolta. Non voglio vedere noi grandi col dito

puntato o con le mani plaudenti o congiunte.

Nulla più vedranno i piccoli occhi che ieri correvano nei solchi dei sogni.

Era solo GPL, incolore, inodore e bruciante fino a squamare le ossa, come

una piccola atomica civile.

Com’è straziante il dolore innocente, il dolore di chi senza colpa viene

strappato alla vita.

Quando pensi a Viareggio pensi ai carri di marzo, non alle idi, non ai carri

di fuoco.

“Stringiamoci a corte, siam pronti alla morte…” , magari al Centro Estivo

Comunale anche loro come noi da piccoli, avrebbero cantato l’orribile

strofa.

Forse l’abbiamo cantata per esorcismo. Forse perché incorati.

Ieri a L’Aquila, oggi a Viareggio, domani chissà dove si fermerà la pallina

della roulette fatale.

Ma tutta l’acqua del mare che ci circonda non basterà a spegnere il fuoco

della rabbia che monta.

L’altro ieri ci han detto “Il nucleare di quarta generazione è sicuro”.

Perché non ce lo raccontano oggi?

Sono altrettanto sicuri i sistemi di controllo? O si va per prove?

Popof                                   1luglio2009

9 Commenti a “ANCORA (scritto da Popof e inserito nel blog da Semplice)”

  1. antonio2.LI scrive:

    Quando ci colpisce una calamità naturale sia pur nel dolore chiniamo la testa.L’uomo è piccola cosa.Ma quando certe atrocità succedono per colpa nostra allora subentra la rabbia.

  2. paolacon scrive:

    luciano come hai ragione purtroppo, è desolante e non cambia niente, solo il nostro dolore è più intenso.

  3. luciano3.RM scrive:

    Che Tristezza! qualcuno la chiamato il crematorio di Viareggio.
    Hanno accertato 19 vittime, ora sospendono la circolazione dei carri merci che trasportono GPL, il gas verrà trasportato su i Tir che è molto peggio.
    Hamza era un marocchino 17 anni, ha girato per casa per trovare la sorellina, l’ha spinta in salvo, poi è svenuto per il fumo ed è morto,una bambina straniera di tre anni ora è ricoverata al bambin Gesù di Roma, senza più i genitori. tante altre storie di quelle povere vittime.
    L’impegno dei funzionari delle ferrovie è stato quello di dimostrare che Roma Milano veniva percorsa in tre ore e mezza con l’alta velocita,anzi,il treno l’ha percorso con cinque minuti prima del dovuto, solo adesso pensano a regole omogenee a livello europeo del traffico merci, questa strage di persone che vivevano in quella zona poteva essere evitata.

  4. nadia4.RM scrive:

    popof..lo sai ,sono di poche parole ,ti faccio i miei complimenti x aver affrontato l’argomento. complimenti anche a nembo x il suo commento

  5. popof che dire …speriamo di nn vedere mai + ciò che è successo a viareggio

  6. nembo scrive:

    Popof ti ringrazio che hai accolto il mio appello e con il tuo scritto, hai dato un imput per riflettere ancora una volta su tutti noi della nostra vita quotidiana e tuto quello che ci circonda, condivido quanto scritto da Lorenzo.RM-e di Paolacon.Vorrei però aggiungere (senza nessuna polemica ma solo una costatazione di come vengono publicate le notizie)Perchè subito dopo la morte di Michal Yackoson, vari siti in internet subito erano tempestati di email, commenti ecc, mentre non si parla tanto della disgrazia con 18 morti? A volte nn capisco l’ipocresia di certa gente,Ok! era un uomo straordinario, da dato un significato, una svolta alla musica,ma se è morto un pò se la cercata e nn stò a divulgarmi oltre..sono il primo a dire mi spiace che sia morto, il mondo và avanti.Dobbiamo ricordare che non c’è quello famoso o quello meno siamo tutti uguali.Questa povera gente invece è stata portata via nel pieno della notte,un’esplosione improvvisa che ha lasciato tutti a bocca aperta.Penso che la tragedia di Viareggio non è da sottovalutare,ricordiamoci che come sicurezza di trasporto è più sicura sulla linea ferrata e non su gomma pensate se dovesse succedere in autostrada con dei veicoli fermi in colonna ecc…quanti Tir circolano ogni giorno sulle nostre strade con carichi pericolosì? perchè non li fanno transitare di notte quando il traffico veicolare è più fluido? Sono anni e anni che se ne parla e ogni volta che si parla di sicurezza sul trasporto sul C.d.S. e sue leggi complementari, mai si pensa a queste bombe viaggianti.Sempre un gran bla-bla come sono abituati tutti i nostri politici se ne parlerà sì ancora una settimana e poi tutto ritornerà come prima, si parlerà delle ferie,dell’aumento dell’ombrellone delle feste notturne ecc, dimenticandosi anche dei feriti, ma andiamo avanti.Ritengo che quella di Viareggio non è una disgrazia ma l’esito statisticamente annunciato e prevedibile di una rete ferroviaria vetusta,con una scarsa manuntenzione e già bisogna battere il record..della velocità con la freccia!Le responsabiltà? Gli adempimenti saranno quelli formali e le responsabilità saranno disperse tra più soggetti come sempre.Un pensiero a tutte le vittime, una pronta guarigione a tutte le persone ferite anche se i segni rimaranno tangibili.

  7. eldyna scrive:

    Sono in sintonia con Lorenzo, evitiamo strumentalizzazioni per favore!

  8. lorenzo.RM scrive:

    E’ il momento di un dolore accorato, disperato. E’ un momento in cui prima di tutto si piange per delle persone strappate alla loro vita di ogni giorno da un destino orribile. Poi si fanno le indagini e si accertano le responsabilità. E speriamo che la magistratura, tanto vigile su fatti che qualche volta ci fanno dubitare della loro importanza, lo sia altrettanto su fatti così orribili. Ma non abbiamo dubbi. Popof ha colto la situazione con il vigore e la sensibilità del suo scritto. Solo un appunto. Che c’entra “la rabbia che monta”, che c’entra il nucleare sicuro? Stringiamoci ai nostri fratelli di Viareggio ma evitiamo strumentalizzazioni.

  9. paolacon scrive:

    Popof, forse nessuno ha ancora messo un commento perché è talmente accorato il tuo scritto e gronda così tanto dolore. Ci sono parole? Ce ne possono essere per descrivere anche questa rabbia contenuta, silenziosa, serpeggiante che ci attanaglia?
    Grazie Popof per aver scritto in modo così dignitoso.

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