Alba ci parla di un po’ di risparmio e di ecologia, con molto buon senso pratico.
 

Mi è successo l’altro giorno di fare una riflessione, guardando il carrello della spesa di una giovane signora in coda alle casse. Aveva tante cose inutili (dal mio punto di vista),  era stracolma di vari detersivi per usi diversi. Se ben ricordo, nelle scuole medie, molti anni fa, si insegnava  una materia  “Economia Domestica”, non pensate che possa essere utile ancora oggi?  Il famoso bicarbonato, la candeggina, la pietra pomice, il sapone di marsiglia, dove sono andati a finire? Si certo, c’è un prodotto che non è in vendita, è “l’olio di gomito”. Se cerchiamo di capire il contenuto di questi  prodotti, è un dilemma, ma, annusandoli, capisci che contengono acido muriatico, mischiato a poche gocce di profumo e detersivo. Ecco cosa comprano le massaie oggi… “Veleni”!  Plastica, che poi ti ritrovi  anche il problema dello smaltimento, con il ragionamento, si è partecipi alla buona riuscita,  per arrivare alla fine del mese.

Alba Morsilli

15 Commenti a “La lista della spesa intelligente… scritto da Alba Morsilli”

  1. alessandro22 scrive:

    Tutti belli e coerenti i vostri commenti! ma…… bisogna anche rendersi conto che abbiamo accettato tutti il consumismo, e per il consumo lavorano migliaia di aziende con le loro maestranze, trasporti,centri commerciali ecc., ora leggo sistemi di vita della nostra della FU economia agricola abbandonata con tanta fretta in favore del PROGRESSO ( così detto). Consigli utili, ma solo a livello individuale perche non credo che le giovani generazioni e il potere economico faccino la minima cosa per tornare ad una economia rurale, perche di questo si tratta.Scusate ma sono pessimista, saremo sommersi dalla mondezza e dall’inquinamento in maniera inreversibile; non basteranno le leggi, i masmedia, i post, i raggionamenti per far tornare la lucidità a questo uomo che l’ha persa totalmente.

  2. Giulio Salvatori scrive:

    Mi amareggia il fatto che :- Non avete capito che -NOI- noi, veniamo da un altro pianeta. E’ un pianeta ormai estinto, cancellato, solo una parvenza è rimasta. Quando gli ultimi abitanti avranno lasciato quel pianeta, si calerà il sipario e i ricordi non ci saranno più.Le Donne come Alba etc. si porteranno dietro anche i profumi antichi perchè nessuno, nessuno sarà in grado di riprodurli.Grazie Alba, ti invito a pubblicare un opuscolo di quelle esperienze che Donne come te ancora possono insegnare , la prefazione te la scrivo io, perchè anch’io, vengo da quel pianeta.E lasciatemelo dire :- il solito maledetto toscano

  3. lucia1.tr scrive:

    Per augurarvi una buona domenica:
    “Ci sono domeniche in cui l’idea del bucato prende il sopravvento su tutto.
    Quell’antica idea di bucato, che sa di lenzuola al vento e odore di buono.
    Con i panni stesi a dondolare su ogni altra idea.
    E il profumo di Marsiglia a lavare con cura i nostri pensieri.”
    ( Ester Manero)

  4. anna scrive:

    Per me lo spreco maggiore è tutte quelle bottiglie di plastica per l’acqua minerale,dove l’acqua è buona non ne vedo la necessita ,ma purtroppo non si vuole capire che se non è ben conservata sta giorni e giorni nella plastica con i tir che si spostano nelle autostrade inquinando

  5. GuglielmoCa scrive:

    La maggior didponibilità dei beni, e resa possibile dalla società industriale, ha eliminato tante situazioni di precarietà e di indigenza, diffondendo un clima di benessere. Lo sviluppo e il progresso hanno condotto a situazioni di vita più umaneE, migliorando le condizioni materiali,si sono ampliate le possibilità di accesso alla cultura e il concreto esercizio dei diversi diritti dell’uomo e della donna alla vita alla salute, alla casa, alla stessa libertà. Una produttività indiscriminata, regolata solo dalla corsa al profitto e per nulla attenta ai bisogni fondamentali dell’uomo, ha creato però una società in cui possiedere e consumare hanno il sopravvento sui valori umani essenziali. Si sono create false necessità, modelli di vita facili e incosistenti, miti e mode sapientemente manipolati. Nei paesi industralizzati, accanto alla richezza reclamizzata, persistono sacche di povertà e di emarginazione sociale,dove facilmente possono nascere frustrazione, ribellione e anche violenza.Molto più profonda poi è la distanza che separa le condizioni di vita del nostro mondo dalle situazioni di fame, di miseria, di sottocultura di tanti paesi impoveriti. La tecnica dell’uomo ha sviluppato ha permesso lo sfruttamento su grande scala delle risorse naturali. In molti casi ciò ha profondamente alterato l’equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente vitale. lo sfruttamento indiscriminato dei beni della natura rendono poco a poco inabitabile la terra, avvelenano la stessa voglia di vivere. Per una sete insaziabile di dominio e di possesso l’uomo rischia di danneggiare, in modo inrreparabile, il più importante alleato e la prima fonte della sua vita, la natura. Essa non è più vista come l’ambiente in cui crescere tutti.L’inquinamento della natura. Adesso dobbiamo cambiari stile di vita,per il futuro dei popoli.

  6. alba morsilli scrive:

    tutto quello che ho scritto l’ho appurato personalmente, ma devo ancora dire e lo dico con dato di fatto avendo due figlie sposate con casa loro, che da me non hanno imparato niente,se non hanno la lava stoviglie sono donne perse, così consumo di corente e detersivo, ma c’è un ma le loro mani hanno lo smalto e sono curate, le mie sono ruvide e grinzose, che poi con un pò di crema e guanti va tutto a posto. Ma quando arriva la boletta della luce per loro è un salasso.Tante sono le cose che le giovani donne devano imparare anche la lavatrice loro lavano perchè schiacciono dei bottoni ci dico io, se dovessero lavare a mano ci pensano due volte,perciò lo sprego è immenso,per poi non parlare in cucina dove aprano le buste surgelate la cena è fatta.

  7. riccardo scrive:

    Purtroppo il progresso è stato prodico di tanti prodotti per le faccende domestiche, e per molti altri tipi di lavoro, ma purtroppo noi così detti animali intelligenti abbiamo abusato nell’uso di questi aiuti, per poi ritrovarci nella melma che creano questi prodotti così detti acologici, più di una volta mi è capitato di sentirmi rispondere, ma tanto non inquina, vero ma se usato nelle giuste proporzioni, altrimenti inquina più del vecchio e sempre valido sapone di Marsiglia, stessa cosa dicasi, quando si comperanno questi prodotti, cerchiamo il bianco che più bianco non si può, non sapendo che il bianco nei detersivi è un effetto ottico, creato dagli sbiancanti ottici, contenuti nei vari prodotti, il vetro dei bicchieri che fa screeeek quando lo strofini con un diro, acqua e limone ceerebbero lo stesso effetto, senza usare un prodotto che più fa screek più costa, e cosi via per tutti i prodotti sul mercato, coma ci fai notare bene tu Alba sarebbe utile per tutti, se tornassimo un pochino in dietro con il tempo, sapendo fare buon uso di ciò che il progresso ci ha donato, e non uno spreco.
    Grazie Alba, finalmente non il solito articolo che tratta argomenti fritti e rifritti come l’aria.

  8. giulian.rm scrive:

    Anche se i metodi elencati, da Alba, richiedono più tempo e fatica sono sicuramente più “risparmiosi” e meno inquinanti di quelli che usiamo oggi. Ricordo bene la niveina o varechina, ora si chiama candeggina è profumata e non rovina le mani, ma il risultato è lo stesso?
    Alba sempre coerente …donna d’una volta ma aggiornata in tecnologia!!

  9. edis.maria scrive:

    Ricordo perfettamente i giornali per pulire i vetri! Ricordo però anche la mia nonna che, poverina , lavava il bucato ( allora le lenzuola erano pesanti, di cotone o di lino) con il sapone , dopo aver messo a bagno il tutto nella lisciva! Povere mani arrossate e dolenti! Quando arrivarono i primi detersivi in polvere, facemmo saldi di gioia! Poi altri prodotti per la casa che alleviarono le nostre pulizie. E da allora si esagerò! Alba, hai ragione, bisogna avere un po’ di attenzione nel comprare, ma se qualche cosa ci può alleviare un pochino, con una certa regola, ben venga! In una casa , una donna ” l’ olio di gomito” penso ne consumi tutti i giorni.

  10. sandra.vi scrive:

    Hai perfettamente ragione Alba ,ascoltassimo meno la pubblicita; io spero che questa crisi porti a far4ci di nuovo scoprire che ci sono aqnche prodotti mlto poco inquinanti.IO adopero aceto di mele,limone ,bicarbonato di soda per molti usi esopratutto……olio di gomito,Ricordate i giornali per pulire i vetri……

  11. ANGELOM scrive:

    Grazie Alba, che nella tua grande semplicità e realismo ci fai capire che essere parsimoniosi e attenti alle spese a cui andiamo incontro giornalmente. Sprecare è un peccato che non si deve commettere,comprare solo quello che serve, l’adeguamento alle proprie tasche è una cosa importante,le spese vanno affrontate secondo le proprie esigenze e le proprie possibilità senza essere condizionati da tutte le pubblicità che ci piovono addosso.

  12. francesco10al scrive:

    Complimenti Alba sei sempre molto precisa e realista qualità in disuso per molti ma non per tutti.Ancora bravissima.

  13. lucia1.tr scrive:

    Brava Alba, finalmente leggo un articolo che sicuramente farà riflettere molti di noi. Da anni lotto contro lo spreco, cerco di comprare solo quello che mi necessita, non mi faccio ingannare dalle offerte di prodotti inutili, nel carrello metto solo quello che ho scritto nella lista compilata con cura prima di uscire. Anch’io faccio uso di “rimedi della nonna”, lavo giornalmente le stoviglie aggiungendo al detersivo un cucchiaio di bicarbonato, igienizza e rende splendente il tutto, passo nei tappeti una spazzola bagnata con una soluzione d’acqua in cui ho aggiunto un cucchiaio di aceto e ammoniaca, uso l’aceto o il limone per togliere il calcare dai sanitari. Basta poco per risparmiare giornalmente, occorre solo un po’ di buona volontà…

  14. Lorenzo.rm scrive:

    Hai ragione, Alba, ma vuoi mettere i richiami della pubblicità, palese ed occulta, e talvolta anche il fascino dei nomi? Calfor, Viakal, sublimi e insostituibili.

  15. franco muzzioli scrive:

    Quanto ha ragione Alba…ieri ad esempio su RAI 3, che ascolto spesso,parlavano delle incrostazioni da calcare nei riduttori dei rubinetti ed in generale negli elettrodomestici dove appunto si usa l’acqua.Ci sono prodotti anticalcare costosissimi ed a detta dei tecnci che parlavano, assolutamente inquinanti(tanto per esser chiari dipo Calfor, Viakal ecc.)Abbiamo un prodotto che costa un decimo , che non inquina e che da risultati stupefacenti…è l’acido citrico…che si può trovare nei consorzi agrari( in farmacia è ad uso alimentare quindi più caro).E’ estratto dal limone e la sua efficacia la si può constatare mettendo a bagno un diffusore da rubinetto incrostato in un bicchiere d’acqua appunto con un pò di acido citrico…..altro che i tanto reclamizzati prodotti!!! commerciali.

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