omo
Cari amici di eldy, visti i recenti fatti di cronaca che hanno investito l’omosessualità, attraversando l’Italia da nord a sud, o quasi, in un momento di relax, mi viene da riflettere, e come un bambino… usando i perché mi chiedo:  perché questa intolleranza verso persone che nel privato, nella loro intimità, manifestano un’attrazione per una persona dello stesso sesso? Perché  omosessuali  che hanno saputo dare cosi tanto alla storia Giulio Cesare, Alessandro Magno, all’arte: Michelangelo, Leonardo da Vinci, alla cultura Oscar Wilde (finito in prigione per questa sua colpa) ect.  Alla poesia, Garcia Lorca, Apollinaiere, etc. alla musica Elton John, Freddy Mercury  Lucio Dalla la Nannini etc. nel cinema come  Greta Garbo, Marlene Dietrich, Rock Hudson  e tanti altri, nella moda , vedi gli stilisti più noti, Dolce&Gabbana, Valentino etc. , che poi vestono le donne di tutto il mondo,  perché queste persone vengono giudicate, in questo caso, per quello che hanno dato, e non per quello che è la loro intimità personale?  Perché l’omosessuale della strada l’uomo comune per intenderci.. no! perché il potere ecclesiastico e politico li condanna all’esterno, e fa eccezioni per uomini all’interno di esso. Perseguitati  e  imprigionati nei lager nazisti, perseguitati da ogni dittatura e  potere religioso. Eppure nell’antica Grecia non era cosi! Nell’antica Roma non era cosi! Perché  anche nel mondo animale esiste l’omosessualità? Perché la normalità è dettata dalla maggioranza? Se la società è fatta da eterosessuali la minoranza è anormalità?  Eppure viene calcolato che il 10% della popolazione è omosessuale, ciò vuol dire che in una fabbrica di 100 operai 10 sono gay: perché  l’uomo comune, andando sul privato ne ha cosi paura? Per l’educazione? per il timore della femminilità? Che poi è provato che ogni uomo ha la sua parte di femminilità, come ogni donna, ha la sua parte di mascolinità. Infatti molto spesso in età di pubertà i ragazzi arrivano ad avere interesse e in alcuni casi esperienze omosessuali. Perché l’omosessualità maschile è più condannata? Perché viviamo in una società maschilista? e mascolinizzata?

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Una volta l’omosessuale veniva considerato una persona malata, perversa,  la psichiatria moderna , con qualche eccezione, ha tolto questa  infame patologia. E’ pur vero che l’omosessuale ha una vita sessuale molto intensa. Che in alcuni casi fa ridere par la sua spiccata effeminatezza. E allora? Cosa ci toglie! molto spesso l’omosessualità è nascosta in uomini palestrati, virili, sposati.  Perché alcune persone  nel arco della loro vita eterosessuale hanno avuto e hanno esperienze  omosessuali? Allora! Perché  essere intolleranti vero persone che nella loro vita sociale non ci disturbano. Perché  demonizzare una cosa, che è intrinseca nel genere umano e animale. Allora ai miei perché mi sono risposto!!! Perché è  una normale diversità!
Voi, cosa ne pensate?
Marc52      01/10/ 2009

13 Commenti a “Quella normale diversità (scritto da marc52 inserito da paolacon)”

  1. nadia4.RM scrive:

    siccuramente antonio,ben vengano,ma che siano dignitose

  2. antonio.li scrive:

    Qui non si tratta nè di tare nè di sfortuna anzi direi proprio il contrario visto quante menti eccezionali si sono distinte tra questi diversi.Guarda caso in quei paesi dove la religiosita è scarsa, li hanno accettati subito e non solo di nome ma anche di fatto, emanando anche leggi in proposito.Il fatto stesso che ne discutiamo è indice di una accettazione solo di facciata e allora ben vengano le manifestazioni di orgoglio.

  3. marc52 scrive:

    Cara Nadia,sono d’accordo sulla ghettizazione di cui parli. Come son daccordo sulla forma esasprerata, delle manifestazioni del orgoglio omosessule, commentata da Francomuzzioli. Ma….però, non pensate che questo modo di comportarsi e una risposta esasperata alla società che non non riesce ancora da accettarli! se…ribadisco la normale divesità fosse regola tutto ciò potrebbe non accadere. grazie dei commenti e un grazie particolare a Giovanna e lorenzo.

  4. nadia4.RM scrive:

    ognuno ha diritto di vivere la propria sessualita’ come meglio crede ,pero’ scusate ,sono i cosiddetti (diversi) che si ghettizzano, che bisogno cè di creare un villaggio tutto loro, che bisogno cè di fare manifestazioni (alquanto colorate),che vivano la loro sessualita’ senza strafare.

  5. Giulio Salvatori scrive:

    Carissimo Marc. Hai toccato un tema che tocca Profondamen
    te:Leggevo poco tempo fa, la disperazione di due genitori i quali erano venuti a sapere che il figlio era “diverso”.Quanti di questi casi? Molti.Ora viene spontaneo dire che: se neanche alcuni genitori accettano questa realtà, come è possibile che la società con le sue innumerevoli istituzioni si trovi all’unisono su queste tematiche? E pensa che è quella società che con orribile bestemmia definiamo :civile.Io, non sarò sicuramente fra coloro che remano contro.

  6. francomuzzioli scrive:

    Rispondo ad Antonio, …non ho mai detto che ciò che esce dalla norma sia condannabile, anzi ho detto che è assolutamente legittimo….Nessuna eccezione può essere condannabile, ma come tu sai se esiete una eccezione deve pur esistere una regola. Ed anche la natura ha eccezioni, nascono individui con cromosomi non “normali” ed è per questo che nascono individui con “tare” che li differenziano dalla normalità .Queste “differenze” non sono certo colpevoli, anzi, chi è stato sfortunato ,deve essere maggiormente aiutato e tutelato.A proposito dell’orgoglio, non critico il diritto di protestare contro una esistenza da sempre negletta e oppressa , critico un certo modo sfrontato di esprimere questo orgoglio.

  7. antonio.li scrive:

    chiedo scusa il mio commento era rivolto a Franco Muzzioli e non a Marc.
    Che sbadato !!!

  8. antonio.li scrive:

    Rispondo a Marc
    La riproduzione come dici tu è una norma naturale.Ed è giusto
    Ma nella vita come in tutte le cose ci sono le eccezioni e non è detto che tutto quello che esce dalla norma sia condannabile.E’ la natura che crea queste diversità dovute alla combinazione casuale dei cromosomi quindi è norma pure questa.Per quanto poi concerne gli orgogli sono tipici di categorie che si sono sentite perseguitate per secoli ed ora cominciano ad essere comprese e tollerate dai paesi più civili.
    Lo stesso è successo con le discriminazioni razziali. In sud africa si festeggia la ricorrenza della fine dell’ apartheid e in europa si celebra la Shoà come fine di una secolare persecuzione.

  9. francomuzzioli scrive:

    Caro Marc , parto dal presupposto che una persona della sua vita sessuale può farne ciò che vuole , purchè non violi la libertà e l’integrità degli altri, purchè non dia scandalo ai minori , purchè non sia motivo di plagio o circonvenzione. Fatta questa premessa,sono assolutamente d’accordo con te ,pur considerando che la natura ha creato il maschio e la femmina non per mera forma. Che l’omosessualità degli animali è casuale, contingente e abitudinaria ,non è certo una scelta ragionata. Quello che mi lascia a volte sconcertato, sono gli orgogli ad una apparteneza sessuale e l’omologazione paritaria di questa scelta . C’è una norma dettata dalla natura ed è quella procreativa , tutto ciò che “esce da questa norma” è assolutamente legittimo ……ma non è norma!

  10. lieve scrive:

    Marc, nn so di quale crudelta’mentale parli , il mio migliore amico dai tempi delle superiori è gay, ed anche mia figlia fra i suoi amici preferisce parlare con loro… xche’ hanno una sensibilita’ maggiore, sono aperti e spontanei…ben integrati.. e secondo me sono anche + del 10% gli omosessuali…nn capisco dove sta’ il problema…

  11. eleonora.lo scrive:

    nessuno è uguale a nessuno. siamo tutti diversi.

  12. giovanna3.rm scrive:

    Condivido il tuo pensiero, Marc: non ho mai capito perché la diversità debba suscitare reazioni e atteggiamenti tanto negativi! Considerare l’omosessualità una malattia, poi, è ancora più aberrante.
    Auguriamoci che il buon senso e l’intelligenza possano pian piano illuminare coloro che ancora sono accecati da preconcetti e convinzioni errate, ormai non più accettabili.
    Cordialmente.

  13. lorenzo.rm scrive:

    Finisco con le tue parole, Marc; “è una normale diversità”. E chi non ne prende atto manifesta, oltre che una “anormale” violenza, segni palesi di crudeltà mentale e irrimediabile ignoranza.
    Che poi manifestazioni, ostentazioni, polemiche relative alla diversità possano ingenerare casini vari è un’altra cosa. La sostanza del problema è quella che hai espresso tu.

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