Nasceva nel febbraio di circa duecento anni fa, e quasi nessuno quest’anno se ne ricordato.
Forse altre storie ci hanno distratto, forse più semplicemente nessuno ne ha voluto parlarne per non riportare alla luce sopite discussioni, che più che sulla ricerca e la scienza da lui professata, si son sempre centrate sulla discutibilità dell’evoluzionismo.
Il fascino della teoria evoluzionistica è un salto di qualità del comune pensare, che, prima ancora che la vita, può spiegare il sistema sociale.
Nella mia piccola ignoranza mi arrotolo giocando mentalmente, cercando di capire cosa mi affascinò dell’evoluzionismo in età giovanile.Ricordo ancora il tabellone su cui il professore di scienze naturali ci illustrava come dal dinosauro alla lucertola il passaggio fosse spiegabile, e ricordo i miei pensieri che correvano, le facce di noi ragazzini di seconda media cercarsi l’un l’altro. Arrivai anche a chiederni se quel mio certo compagno di classe con gli occhi affossati e le guance piene, discendesse da un cane, o se quell’altro dagli occhi verdi e tirati ai lati e i denti un pò sporgenti discendesse da un coccodrillo.Ridicole farneticazioni di preadolescenti che cercano di dare una spiegazione della vita che neanche a cinquantanni puoi dire di aver capito, se davvero ne hai capito qualcosa, perchè come sempre solo chi non dubita è soddisfatto del suo conoscere, ovvero l’innocente ignoranza è consapevole, ma appena appena conosci qualcosa, non puoi non renderti conto dell’immensità delle cose sconosciute o ignorate, e annaspare alla ricerca dell’identita. La scienza oggi, la genetica in particolare, ha dimostrato che l’uomo ha in comune con altre due specie di scimpanzè il 98% del proprio patrimonio genetico, ma resta diverso da tutti gli altri animali come ampiamente dissertato da Jared Diamond ne “Il terzo scimpanzè”. Ora mi chiedo cosa ha portato al dimenticatoio un ricercatore della portata di Darwin?
Secondo me il concetto rivoluzionario della sua teoria. Ricordiamo che è stato contemporaneo di Karl Marx: è stato però Darwin il rivoluzionario più grande. Perchè?
Semplicemente per il fatto che nell’evoluzione delle specie vi è un concetto nascosto agli occhi disattenti, ma ben chiaro a chi perpetua il potere dell’uomo sull’uomo, ovvero se l’uomo è un prodotto dell’evoluzione non è un prodotto divino, percò se l’uomo non è un prodotto somigliante a Dio, neanche il potere esercitato in nome di Dio deriva all’uomo, bensì è un prodotto dell’evoluzione.
Qui le chiese han messo un argine di blasfemia, facendosi portavoci di chi gestiva il potere, in quanto nei secoli passati il concetto era stato a senso unico: Dio aveva creato l’uomo a propria immagine e somiglianza, attraverso l’invenzione del potere ereditario i re si avvicendavano di padre in figlio o comunque sino a quando un altro re non lo spodestava.
Quindi se l’uomo non è emanazione di Dio, neanche il potere deriva da Dio, alla faccia delle guerre combattute con o perchè Dio era dalla nostra parte, e cosa più importante, il potere poteva essere tolto senza commettere peccato. Ecco la vera rivoluzione di Darwin.
Popof 01/12/2009
Hai ragione Paola ci sono uomini che vengono ricordati positivamente come nel caso di Darwin, e altri che vengono o verranno ricordati per i guasti che hanno fatto.
Popov, forse ti farà piacere che ti contraddica, perché tu dici che è uno scienziato dimenticato Darwin; ma ti dico che questo non è vero e semmai c’è solo un tentativo, da parte della chiesa cattolica, di offuscarne la grandezza; quella anglicana ha riconosciuto l’errore.
Quest’anno, che c’erano le celebrazioni per il bicentenario della sua nascita (12 febbraio 1809) e i 150 della pubblicazione “Sull’Origine della Specie”, ti posso dire che io, personalmente, ho visto una delle più belle mostre allestite su di lui, a Londra, nel mese di marzo (nel solo UK ce ne erano 15) poi so che c’erano mostre un po’ da per tutto in giro per l’Europa. In Italia, nonostante la tanta influenza della chiesa cattolica, ma non si possono negare le evidenze, c’è stata una bella mostra che da Roma, si è spostata a Milano e attualmente è aperta a Bari, fino al 2010.
Per approfondire consiglio, chi lo volesse, di andare su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Darwin
dove tra l’altro viene menzionato il Darwin-day, diventata una celebrazione annuale.
premesso che ignora tutto ciò che è cultura ma ne vengo affascinata dal sapere .
dopo aver letto il tuo articolo sono andata in wchipeia ho cercato di affrondire il tuo dire
più leggevo mi veniva voglia di non smettere
Come un uomo di grande scienza non avesse il suo merito
noto che la religione anglicana è identica a quella cattolica. Il popolo deve credere allaloro verità non all’evuluzione del tempo.loro sono rimasti al 2%che manca dallo scimpaze
E’ interessante notare a proposito di questo Grande Uomo come le cose al mondo si ripetono. Giovanni paolo II si scusò per la persecuzione fatta a Galileo Galilei e ora la chiesa anglicana si scusa ora per aver frainteso le teorie di Darwin.Da sempre le religioni sono contro la scienza, ma la scienza progredisce lo stesso.Le scoperte nel campo della medicina solo per citare quella tra le piu utili all’uomo hanno fatto passi da gigante da quando Leonardo per poter studiare il corpo umano trafugava i cadaveri rischiando il rogo per stregoneria.E ancora oggi si tuona contro il razionalismo Cartesiano come se ragionare per scoprire e dubitare di tutto nella ricerca delle cause dei dubbi fosse un delitto.Darwin è tuttora un grande nella soria del sapere, chi lo ha diffamato e sconfessato è stato dimenticato.