…prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo:
Questa frase detta da Gesù durante l’ultima cena è un’allegoria per dire ai suoi discepoli che sarebbe entrato nei corpi di ognuno di loro alla sua morte.
È impensabile che per dire la stessa cosa Gesù si fosse dato davvero in pasto ad altri uomini.
Si sarebbe gridato allo scandalo.
Sì perché il nutrirsi di carne umana è sempre stato considerato sacrilegio, fin dai tempi antichissimi.
Si conoscono popoli che hanno avuto e qualcuno ha ancora, l’usanza dell’antropofagia, e sono considerati selvaggi ed incivili.
Qualche malato di mente si è cibato di carne umana.
Anno 1972, un aereo partito dall’Uruguay e diretto in Cile trasporta una squadra di giocatori di rugby, tutti giovani,
i loro famigliari ed altri passeggeri.
Pare a causa di un errore dei piloti, precipitano sulle vette coperte dalle nevi eterne delle Ande.
Nell’impatto con la montagna il velivolo si spezza in due, fuoriesce il carburante che fortunatamente non si incendia.
Muoiono una buona parte di passeggeri e i sopravissuti devono fare i conti con il freddo dato che vestono abiti leggeri e dopo poco tempo anche con la fame, mentre per il bere risolvono facendo sciogliere la neve e il ghiaccio.
Presto finiscono le poche scorte di cibo trovate sull’aereo.
I morsi della fame cominciano a farsi sentire.
Qualcuno pensa alla possibilità di nutrirsi utilizzando i corpi dei compagni meno fortunati.
Alla riluttanza dei più uno di loro ricorda la parole di Gesù: mangiate, questo è il mio corpo.
L’ Eucarestia permette ai sopravissuti di resistere a quell’inferno di ghiaccio. Qualcuno non accetta e si lascia morire di stenti
Uno di loro dopo molti giorni , stremato dalla fame e dal freddo, tenta l’impossibile: senza nessun equipaggiamento inizia il lungo viaggio per la salvezza, riuscendo tra mille stenti a raggiungere un paese e da lì dare l’allarme e permettere la salvezza dei compagni di sventura.
Da questa storia vera sono stati tratti films e libri tra i quali “TABU'” dal quale ho riassunto velocemente questo racconto.
Dopo aver letto questo libro tanti anni fa, mi è rimasto il dubbio: riuscirei a fare lo stesso? Se fossi credente, mi basterebbe l’alibi dell’Eucarestia? E se avessi dovuto cibarmi col corpo di un parente? Come mi sentirei dopo?
Qualcuno mi vuole dire la sua opinione?
Quest’avventura, che ha ben pochi precedenti nella storia, è l’incidente aereo avvenuto sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre 1972. Il salvataggio dei sopravvissuti avvenne alla vigilia di Natale dello stesso anno; nell’incidente persero la vita 29 persone e solo 16 sopravvissero.
Da quante migliaia di anni abitiamo questo pianeta?
Non è forse vero che siamo composti al 90% di acqua?
Qualcuno ha mai pensato che l’acqua non è mai stata cambiata sul pianeta, ma semplicemente evaporata e filtrata nel circolo terra_atmosfera?
Quante volte ci siamo già bevuti e mangiati (erba e carne) i nostri antenati?
E non finiremo anche noi assorbiti e bevuti?
Non pensiamoci, oltre che acqua si può anche bere vino (che sempre acqua è filtrata e lavorata).
A parte gli scherzi, in caso di fame si può mangiar tutto, è vero, forse solo per sopravvivere a se stessi se non si ha etica.
Il pensiero mi va ai campi di sterminio nazisti: li per sopravvivere nessuno si nutrì dei propri simili.
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ho posto il quesito di proposito perchè lontanissimo nel tempo
e di conseguenza meglio discutibile a mente fredda e senza
condizionamenti emotivi.
La transustanzazione eucaristica è certo un elemento rappresentativo del culto Cristiano,i cattolici infatti pensano che quello è veramente il Corpo e il Sangue di Gesù, nella trasfigurazione mistica e misterica della messa. E’ certo che è sempre esistito un cannibalismo tribale e rituale dove si mangiava il nemico o addiritura il proprio re per appropriarsi del suo spirito . Altro caso è quello della tragedia delle Ande, dove è scattato un naturale moto di sopravvivenza.Non è l’unico caso certo,sono documentati moltissimi di questi accadimenti, come ha detto giustamente Edis, soprattutto in concomitanza di carestie, nei campi di concentramento,nei disastri navali ed aerei . Che dire, a freddo sembra una cosa orrenda ,impossibile , ma ricordando Ugolino “poscia più che il dolor potè il digiuno” ,io non mi sottraggo dalle leggi della natura. Alfred, scusa, ma forse ci sono tanti argomenti più importanti ed attuali…..un saluto!
Sicuramente se mi trovassi in questa terribile situazione mi lascerei morire.Non posso pensare di mangiare carne umana,un pezzo di mio marito? un pezzo di mio figlio? ,e come farei a vivere dopo.Non sono credente,dunque nemmeno la fede potrebbe aiutarmi.
Questo è un argomento così profondo che è difficile discuterne in un blog : cioè affrontare Eucarestia e Cannibalismo.Basta andare in rete e trovare notizie storiche che ci permettono di approfondire, titoli ed autori di libri che hanno trattato la materia e che ci illustrano i vari pareri espressi nel tempo da laici e religiosi.Se vogliamo invece pensare a come reagiremmo noi,immagino che l’istinto di sopravvivenza , insito in ogni uomo,avrebbe il sopravvento pur nel più grande sgomento e disperazione.Mi sorge , però un dubbio, Alfred,: c’è una piccola,piccola provocazione o sono io la maliziosa? Se così fosse ti prego di scusarmi
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Commentare su questo fatto accaduto molti anni fa è difficile….si ricordo benissimo tutto di questo terribile incidente aereo.Questo atto di cannibalismo se è fatto per sopravvivere, lo approvo in pieno la vita è vita. Come i trapianti di organi dei donatori ridanno vita. Allora per vivere tutto si fa….anche cannibalismo.
e chi lo sa come faremmo in simili frangenti credo che da’ giudizi sia semplice dalla mia esperienza ho tratto aforisma notissimo leggermente mutuato x i detrattori auguri di provare x capire ciao esperienza cmq al limite della morte umana per fame la sopra citata e cmq esperienze brutte che ci distruggono so tutte al limite ho fa insalata dei miei pensieri se gradite magnatela pure ahhhh ciao
Ricordo questo incidente , sia pur con un pò di “buio” nella memoria.Certo che, trovarci con la pancia piena , al calduccio sul divano, etc, è ben difficile fare commenti. Però, ci sono state tribù che il cannibalismo era cosa naturale. Detto questo, che ne sappiamo noi dei morsi della fame?, Che ne sappiamo noi di cosa vuol dire-sopravvivenza?-Vivere o lasciarsi morire:penso che prevalga la seconda ipotesi, con tutti i crampi che possono venire, e rifiuti psicologici.Eppoi, ricordo che fra questi sopravvissuti, vi fosse anche un medico che aveva provveduto la recuperare resti umani, senza che fosse possibile individuare la parte del corpo.Tragica esperienza, che lascerà dei segni per sempre.Però, la vita è Una Sola…
Difficile commentare un fatto cosi’ anche dopo tanti anni. ammetto,sono credente, ma non avrei mai pensato all’eucarestia.
invece avrei pensato che la vita ci e’ stata data e non abbiamo il diritto di terminarcela da noi.
Quindi ben venga qualche fettina umana, se serve come sostentamento, naturalmente prima da uno sconosciuto, poi in estremis anche da un parente.
qualita?……..naturalmente farebbe schifo ma, anche oggi quante cose ci passano i nostri industriali,fanno schifo e le mangiamo.