Faster, stronger, sooner….

non è il nuovo titolo di una canzone dei daft punk bensì l’intestazione del rapporto sul cambiamento climatico presentato dal WWF nel 2008 che indica un avanzamento del riscaldamento globale ben oltre le aspettative del rappotro dell’IPCC (Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici). Risulta ormai chiaro che il cambiamento climatico sta avvenendo con una tempistica nettamente inferiore a quella prevista dagli scienziati, tanto che le più recenti ricerche prevedono lo scioglimento della calotta glaciale dell’Oceano Artico con un anticipo di 30 anni rispetto al rapporto presentato dall’IPCC. Addirittura si prevede che nei periodi estivi tra il 2012 e il 2040 tutti i ghiacci si possano sciogliere… un evento che non si verifica da oltre un milione di anni. A livello globale si prevede un aumento del livello del mare di circa 1.18 m con conseguenti rischi per isole e zone costiere, senza contare la drastica riduzione dei raccolti di cereali in tutto il mondo dovuta all’aumento delle temperature. Spesso questi fenomeni ci appaiono lontani, sembra che interessino solo i paesi disagiati del mondo, gli ultimi studi mostrano invece come le isole britanniche e il Mare del Nord saranno interessati da cicloni estremi che causeranno danni legati alle tempeste sull’Europa centrale e occidentale. Viene indicato un forte aumento delle piogge annue (se questi giorni avete messo il naso fuori casa avrete certamente notato i nubifragi in tutta Italia) di cui mi pare inutile menzionare i danni. I ghiacciai delle Alpi Svizzere continueranno a diminuire e nel Mediterraneo avremo periodi di siccità molto frequenti, senza contare i danni per gli ecosistemi marini. Il più recente rapporto dell’IPCC mostra come sia necessario far fronte a questa preoccupante situazione riducendo drasticamente le emissioni, nei paesi sviluppati, fino al 40% entro i 2020. In questa situazione risulta evidente che L’UE debba farsi carico delle proprie responsabilità e pensare al futuro del mondo adottando misure rigorose. Il nostro paese è tra gli ultimi in Europa per riduzione delle emissioni e ne è prova il fatto che il nostro governo ha fatto rimandare al consiglio Europeo l’accordo su clima ed energia varato da Bruxelles che prevede di ottenere entro il 2020 l’abbattimento del 20% delle emissioni di gas serra, l’aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica del 20%.


Semplice on marzo5 nd ,2009

Un Commento a “Faster, stronger,sooner”

  1. lorenzo.RM scrive:

    Bene tutti i possibili accordi in materia. Devo però sottolineare che qualche scienziato va contro corrente e non condivide le ipotesi catastrofiste. Vogliamo sentire anche loro e non dare per scontata la catastrofe?

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