Le politiche sociali si occupano principalmente di coloro che versano in condizioni di bisogno.In riferimento alla 3° età nella bella Italia, siamo alla Preistoria,nella fase della vita in cui l’anziano ha maggiori necessità la società l’emargina,li vive come un peso un fardello,per il costo sociale,di salute- pensione – elementi non più utili alla produzione di beni e servizi.Nessuna valutazione e considerazione,di quanta ricchezza e conoscenza racchiude ogni anziano portatore del suo vissuto ,del patrimonio ancora da mettere a disposizione della società,basti vedere nell’economia famigliare quante coppie fruiscono dei nonni baby/sitter, che permette a loro una vita piu’  agiata  lavoranmdo in due per cui è importante valorizzare le capacità effettive sia lavorative sia economiche e culturali”. che il mondo della terza età offre a se stesso e all’intera società.Solitudine, indifferenza, emarginazione, frammentazione, crisi della politica e antipolitica, trovano una radice comune nel soggettivismo esasperato in una società senza più punti di riferimento (identità, ideologie, grandi utopie). Gli anziani offrono, numeri alla mano, la loro ricetta per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Possono misurare la propria maturita’ anche in rapporto alla capacita’ di accoglienza e di accompagnamento della vita umana” dalla ”fase germogliante della vita”, ”fino alla tappa conclusiva”. La stagione dell’anzianita’ ”e’ anzitutto una sfida”, ”una sfida per la societa’, per la famiglia e per le singole persone, sia che entrino nell’eta’ anziana, sia che si trovino accanto le persone anziane”. Ma gli anziani, non sono solo una sfida ma anche ”una risorsa”. L’anziano e’ ”parte cospicua ancora viva e vitale” della societa’ ”non solo in termine di saggezza, ma anche di operativita’ per il tempo e la disponibilita’ che mettono ampiamente a disposizione nel campo del volontariato sociale,non solo,centri d’aggregazione x passare anonime giornate,o fare una partitina a carte.con l’amico ma essere integrati in processi,di progettazione delle vacanze,anche vacanze studio,gite culturali,convegni dove l’idee siano messe a frutto, troppo spesso l’anziano anche in famiglia viene emarginato e vissuto,come un peso senza pensare che il bene di cui i famigliari ora godono è stato dall’anziano prodotto,ma sono sacrifici ormai passati nel dimenticatoio, esso vive il suo tratto di vita nella indifferenza della società dei consumi e degli affetti

felpan roma li 01 marzo 2009

Un Commento a “I DIVERSAMENTE GIOVANI”

  1. paolacon scrive:

    La tragedia della vecchiaia non consiste nel fatto di essere vecchi,ma nel fatto che ancora ci sentiamo giovani
    Oscar Wilde

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