Io sono convinta profondamente che l’immigrazione sia un arricchimento per la nostra nazione, ma anche un trauma per la società: la convivenza  ha bisogno di  molta pazienza, di saggezza, di tempo e soprattutto di adattamento.

immigranti italiani in America ai primi del 1900

Arrivo immigranti italiani in America (primi '900)

Per noi italiani gli stranieri in casa, non sono ancora una consuetudine radicata. Sono con noi da troppo poco tempo. Altre nazioni, come la Francia e il Regno Unito per esempio, che hanno avuto le colonie, ci sono più abituate (ma questa è un’altra storia).
Per un andamento migliore serve collaborazione. Il discorso sul multiculturalismo è una balla troppo intellettuale: serve che gli sforzi che vengono fatti, affinché gli immigranti si integrino, siano rispettosi di tutt’e due le parti: sia dei vecchi residenti che dei nuovi arrivati, che lo vogliano o no. Se osserviamo Zurigo, Copenhagen, Berlino e Amburgo ci renderemo conto che svizzeri e danesi sono drastici, in materia. In Germania c’è un controllo capillare, ma un’accoglienza costruttiva  egenerosa.
Certamente ogni nazione ha caratteristiche, storia e posizione geografica molto diverse. Ma una strada da seguire deve venir scelta , quella che si vuole, ma  poi va seguita, con costanza e serietà. Beppe Severgnini dice che in Italia “è la sciatteria che ci ha fregato, e sta fregando molti nuovi arrivati, che lavorano onestamente e si ritrovano circondati dal sospetto”; io dico che è la mancanza della certezza del diritto e di una cultura del rispetto dell’altro.
Questa mancanza crea delle insicurezze nei comportamenti da parte degli immigrati e dei residenti.
Secondo me non si deve essere, come dice il ministro Maroni: “cattivi con i clandestini”. Si deve essere severi , conseguenti, applicare le leggi in maniera equa.
La convivenza, da per tutto,  è basata su regole precise di diritto-dovere e il rispettarle da parte di tutti, rende la vita migliore e ci dà moltissimi vantaggi. Ben venga il momento in cui ce ne renderemo conto!

Osserviamo questa tabella!

UNIONE EUROPEA. Cittadini stranieri comunitari e non (dati aggiornati al 31.12.2005)

Paese———–Stranieri————-% su popolazione
Belgio————900.500——————8,6
Danimarca——-270.100——————5,0
Francia———-3.263.200—————-5,6
Germania——–7.287.900—————-8,8
Italia————-2.286.000—————-3,9
Paesi Bassi——-691.400—————–4,2
Regno Un.——–3.066.100—————5,2
Spagna———–4.002.500—————9,1
Svezia————479.900—————–5,3

Da questa tabella si nota che il paese con la più alta presenza di immigrati per abitante è la Spagna (9,1%), seguita dalla Germania, (8,8),  dalla Francia (5,6),  dal Belgio (8,6) e dal Regno Unito (5,2); l’Italia è il paese con la percentuale più bassa (3,9).
Per numero assoluto di presenze straniere la Germania ha il numero più alto seguito dalla Spagna. L’Italia è al quinto posto.

FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati Eurostat, OECD, Council of Europe, Istat
APPROFONDIMENTO: www.paceediritti.it/wcm/pace_diritti/sezioni_primopiano/primo_piano/immigrati_paure.htm –
Paolacon    27 marzo 2009

9 Commenti a “IMMIGRAZIONE (certezza del diritto, fermezza, serietà)”

  1. gianni4.CO scrive:

    A proposito di immigrazione “e della purezza di noi italiani” menbo chedo che dovrebbe porsi una domanda: chi ha esportato in america la mafia?, con questo credo di avere detto tutto. Ricordati Nembo che il mondo appartiene a tutti!

  2. flavio.46 scrive:

    Devo associarmi al commento di Semplice, che condivido pienamente e devo aggiungere che per quanti sforzi facciano gli stati europei, l’immigrazione difficilmente potrà essere arginata fino a quando in taluni paesi esisteranno le condizioni economiche, politiche e militari che non permettono una vita dignitosa ai suoi abitanti.
    L’Italia in particolare, per la sua posizione geografica ha una esposizione maggiore alla sbarco di disperati in cerca di poter affermare i propri diritti, quando non lo fanno per procurarsi solo un tozzo di pane per se e le proprie famiglie.
    Non è il caso di tentare di suscitare diffidenza e pregiudizi che possono ingenerare paura nella collettività nazionale.
    Fra l’altro non credo sia possibile impedire a milioni di donne e di uomini di fuggire dalla fame e dalla guerra, e alcuni addirittura dalla persecuzione politica nella speranza di realizzare il legittimo desiderio di giustizia, libertà e soprattutto vita.
    Penso che non esistano barriere, ostacoli di alcun genere, che possano fermare i viaggi della disperazione, perché qualsiasi cosa trovano dove sbarcano non sarà mai così terribile come quella dalla quale fuggono.
    E sbaglia colui che vede l’immigrazione come un fenomeno limitato ad alcune zone, ad alcuni popoli, a mio avviso, l’immigrazione è un fenomeno globale, e l’occidente,il cosiddetto Nord del mondo non è indenne da colpe per le situazioni di degrado esistenti delle quali si parla.
    Ma forse mi dilungo troppo, certamente perché su questo problema mi faccio trasportare dall’emozione e ragiono col cuore oltre che con la mente.

  3. nembo scrive:

    Semplice rispondo ponendoti una domanda?…per dirti.. hai provato andare al loro paese e nn rispettare le loro leggi,le loro usanze,le loro tradizioni? Sai cosa ti succede? Non esiste il buonismo come c’è in Italia te lo posso garantire. Su poi per chi li sfrutta sono pienamente d’accordo.Dare per avere e non avere senza dare!

  4. marc52 scrive:

    verità sacrosante, avete scritto.Noi italiani popolo di emigranti, abbiamo esportat la mafia e le noste cattive abbitudini, da FURBI DEL QUARTIERINO.noi preculsori dei pizzi,la mano nera e nata in Amarica del nord ad opera degli italiani(vedi il commissario Pretosino) morto in italia,in sicilia assassinato dalla mafia.Gli imprenditori italiani in specialmodo,gli arigiani del nord, che si professano LEGHISTI a cui fa comodo impiegare manodopera extracomunitara perchè pagata poco.I propietari di immobili,a cui fa comodo affittare un tugul, a 10 exracmunitari, chiedendo loro 200€ a testa al mese .il probelma e come per la prostituzione, c’è perche esiste un domanda.se questi “poveri cristi ” non trovassero richieta di manodpera ,come se fosse il paese del bengodi(cose fatte credere dai programmi televisivi visti oltremare)E se gli iprenditori seguissero le leggi, riguardo le assunzioni, tutto ciò sarebbe molto contenuto , se non inesistente

  5. francesco8.BG scrive:

    A leggere Nembo mi viene una riflessione: ci vorrebbero delle scuole per aspiranti immigrati, naturalmente nei loro paesi e con insegnanti Italiani. Dopo la frequenza dei corsi un esame e a quel punto verificato che: conosce bene la lingua, le buone maniere, la Costituzione, la geografia, la matematica no (così lo freghiamo meglio), sa comportarsi bene, profuma, è educato e cede il posto sull’autobus….allora lo facciamo entrare in Italia a fare uno dei lavori rifiutati dagli Italiani. Ecco già lo vedo arrivare in Italia bello pulito e lucido e come esce in strada la prima volta conosce i civili italiani: chi strombazza in macchina, chi butta cartacce, chi bestemmia, chi frega, chi…. e alla fine dice “Ma in che razza di posto incivile sono capitato? Cambiateli voi i pannoloni ai vostri vecchi, io me ne torno in Africa”.

  6. semplice scrive:

    Rispondo al commento d Nembo.
    Premesso che io penso che il mondo appartiene a tutti e che nulla veramente ci appartiene in modo definitivo(noi abbiamo solo in prestito …del suolo,,degli alberi ..dei mari..dei cieli che dovremo lasciare)e che nessuno sceglie dove nascere nè che condizioni avere, mi permetto di dire che la mia patria è il mondo tutto e non un semplice pezzetto di esso chiamato Italia.
    Riguardo alla tua analisi sugli extracomunitari e ai problemi ad essi collegati dissento totalmente .
    Io ho vissuto per anni al nord e ne conosco la realtà..come avrebbero fatto le industrie o le fabbriche senza di essi?..e come farebbero le migliaia di famiglie senza le badanti straniere?I lavori + umili ,meno gratificanti gli italiani non vogliono farli più.E che mi dici dei bravi italiani che reclutano mano d’opera a bassissimo costo tra le fila dei disperati nel campo dell’edilizia, dell’agricoltura?Certamente senza assicurazione e tutele tanto se cascano e muoiono sai quanti ne trovano !!
    riguardo le violenze sessuali …sappi che l’87% si consumano dentro le sacre mura domestiche e ad opera degli italiani …per tutte le altre forme di delinquenza basta guardare a casa nostra :mafia…camorra .ndrangheta..corruzione politica …possono bastare ?
    Non sarà che abbiamo paura ? …paura di quello che è diverso da noi ..paura di perdere le nostre ricchezze(ma quali poi…)..non sarà intolleranza …egoismo…?

  7. nembo scrive:

    Vorrei esporre un commento dicendo subito che condivido in parte quello che è stato esposto,e che nn sono razzista,tengo alla mia patria e a tutti gli Italiani, detto questo: Alla luce di queste opinioni,è evidente che la gestione dei flussi migratori così come è stata effettuata sino ad ora,viene considerata inadeguata, pertanto è necessario rendere trasparente e compressibili i criteri con cui vengono proposti gli ingresi ovvero un legame tra i numeri di immigrati e i posti di lavoro di sponibili.In Italia? ditemi un altro paese europeo che accoglie tutti indistintamente senza regole???e in modo liberticida!Ora come siamo messi con l’economia che è allo sfascio,il lavoro manca(intendo nn quello in nero)migliaia i persone in cassaintegrazione,se non disoccupati,con il mutuo a pagare,senza una casa propria,gente che non arriva a fine mese,aumentiamo in “primis” il benessere dei nostri cittadini perchè potendo lavorare e avendo un lavoro, una certezza,un futuro,sarebbero più disposti verso terzi.Non penso che oggi ci sia bisogno di extracomunitari,(es.in Romania abbiamo ditte Italiane orbene devono assumere indiani,Pachistani,Turchi..e i Rumeni? vengono da noi!)c’è bisogno una nuova economia,di maggior tutela per tutti i cittadin,con certezza della pena per chi delinque indistintamente della origine,perchè di razza ce n’è una sola ed è quella umana.Il nostro paese si conferma,dunque,come meta privilegiata dei flussi.Con il termine “immigrazione”si definisce movimento migratorio internazionale,individuale o di massa,originato da motivi economici,di studio,lavoro,o dall’intento di sfuggire da situazioni di persecuzione,conflitti sociali,catastrofi,eventi di guerre.Dal 1980 enl nostro paese ha visto aumentare in maniera esponenziale il numero degli ingressi, tale fenomeno aggravatosi recentemente, ha raggiunto dimensioni allarmanti,provocando nel nostro paese grandi ripercussioni sociali,economiche,sanitarie, ma quello che preoccupa di più che ci interessa sono i problemi inerenti alla pubblica sicurezza.Lo starniero che soggiorna “regolarmente” nel nostro stato,gode dei diritti attribuiti al cittadino Italiano.Stranieri “irregolari” quelli che sono entrati in Italia eludendo ogni controllo di frontiera,nnon dimenticando che sono irregolari anche quelli entrati con il VISTO d’ingresso e poi mai più rinnovato, o, permesso di SOGGIORNO scaduto e non più rinnovato per perdita di lavoro o non più rinnovato per assenza di recuisiti..espulsione o per aver commesso reati.In un contesto di diffuso e crescere allarmismo sociale, emerge che c’è un rapporto tra immigrazione e criminalità organizzata o singola con riferimento ad una indagine(ma nn ce ne sarebbe bisogno)di cui si teme maggiormente di rimanere vittima e che generano maggiormente allarme sociale sono gli extracomunitari,prevalgono in tutti i reati,violenza della privacy,(furti in appartamenti,ville)65%,scippi-borseggi30%, agressioni,minacce,percosse,29,4%,rapine a mano armata 17%.Poi quando si parla di reati gravi (esclusi omicidi e pedofilia) emerge con chiarezza e con forte impatto sociale, in grado di provocare nelle vittime effetti devastanti e psicologici devastanti ci sono le VIOLENZE SESSUALI,estorsioni,spaccio di stupefacenti,rapine,con omicidi,guida in stato di ebrezza provocando incidenti mortali ed altri reati ancora, confermano una percentuale del 74% è da imputare a extracomunitari compresa la Romania ora facendo parte della U.E.E allora mi chiedo e mi domando? servono proprio? e pur vero che sarà anche una risorsa ma per cosa?Itegrazione? bella domanda anche volendo certepersone anche se aiutati non sono stati capaci di integrarsi nella nostra società,ma vogliono tutto e subito,i nostri connazionali,anni e anni orsono partivano per gli usa ma dovevano avere un lavoro, dovevano dimostrare di avere un posto dove andare,e si sottoponevano a visite mediche accurate,invece nel nostro paese tutto è lecito,tutto è permesso,e non stò a dire è colpa di questo partito o dell’altro dico solo salvaguardiamo i nostri connazionali in Primis.La nostra patria la nostra Italia non è solo fatta di terra-tutte le terre si assomigliano,la patria per me è qualcosa di tuo che ti appartiene!.

  8. nadia4.RM scrive:

    paola posso solo dire complimenti a te e anche a giovanna

  9. giovanna3.rm scrive:

    Paolacon, mi complimento con te per il bell’articolo che hai scritto sull’Immigrazione. Sono sostanzialmente d’accordo con tutte le tue affermazioni, con i dati citati e le comparazioni con altri Paesi.
    La nostra acoglienza verso coloro che cercano di sopravvivere è pressoché inesistente, quando non deleteria. Occorrerebbe più tolleranza e comprensione verso chi lascia la propria terra ed è comunque in condizioniassai più disagiate delle nostre.
    Mi domandom, poi, cosa farebbero le migliaia di industrie italiane, e anche i privati, con l’aiuto delle badanti e colf, se non ci fosse questa manodopera, spesso sottopagata.
    Sicuramente, l’Italia, per la sua posizione geografica, è una delle mète principali dei poveri diseredati, ma gli Italiani dovrebbero farsene una ragione e pensare che questo processo andrà sempre più evolvendo, come lo è stato in molti altri Paesi ex colonialisti.
    Sta di fatto che la nostra mentalità è stata condizionata da secoli di cultura cattolica retriva, che non è facile da estirpare. Questa è la mia opinione. Mi auguro che le giovani leve abbiano un diverso indirizzo, dal momento che hanno avuto modo di viaggiare e conoscere altri popoli,ma sarà tutto da verificare.
    Va da sé che gli immigrati dovrebbero rispettare le leggi e gli usi del paese ospitante, ma i nostri governanti dovrebbero fare la loro parte e favorire una reale integrazione.
    Cercherò anch’io di dare un mio contributo su altri argomenti, e siollecitare dei commenti.
    Alla prossima e tanti complimenti ancora.
    Con molta cordialità
    giovanna3.rm

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