Proviamo a ricordare (sarà successo a tutti almeno una volta nella vita ) quella mattina che appena alzati abbiamo scoperto che dai nostri rubinetti non usciva nulla, nemmeno una goccia. Panico!! 
La doccia, la lavatrice, i piatti, le verdure, il giardino, l’orto….tutto a secco!!
 La disperazione, il disagio ci hanno attanagliato, ma sapevamo che era solo un’emergenza momentanea, da lì a prestissimo, fresca, cristallina, abbondante sarebbe ritornata a scorrere.
Il nostro pianeta è coperto d’acqua per il 75% ma, escludendo il 97% di acqua salata e il 2% congelata nei ghiacciai,rimane solo un misero 1% a disposizione .
L’acqua è una risorsa che non soddisfa solamente i bisogni fondamentali degli uomini ma è la chiave dello sviluppo, producendo e sostenendo il benessere attraverso l’agricoltura, la pesca, la produzione   di energia, l’industria, i trasporti e il turismo, ma è anche vitale per tutti gli ecosistemi globali.
Ciononostante ci troviamo di fronte ad una crisi mondiale delle risorse idriche.
L’esplosione demografica (nell’ultimo secolo è triplicata) e il conseguente aumento dei consumi fanno propendere scienziati, personalità politiche ed esperti di strategie a confermare la tesi che le guerre del XXI secolo scoppieranno a causa delle dispute per l’accesso all’acqua.
Mark Twain sosteneva: il whisky è per bere, l’acqua per combattersi.
Tra il 2020 e il 2025 è stato stimato che tre miliardi di persone resteranno senza acqua e gli Stati economicamente più sviluppati invece di portare solidarietà ed aiuti, condividendo ciò che hanno ottenuto non per bravura ma per fortuna, stanno già sfruttando la situazione per trasformare questa risorsa in bene commerciabile:”l’oro blu”la chiamano.
Occorre prendere coscienza per scongiurare quegli scenari apocalittici che prevedono tra meno di un ventennio d paragonare l’acqua al petrolio:un bene prezioso in via di esaurimento .
Considerando quanto essa sia indispensabile appare evidente la follia a cui stiamo giungendo: se potessero commercializzare l’ossigeno lo farebbero.Non è una battuta spiritosa ….non commercializzano l’ossigeno perchè ancora non hanno trovato il modo di appropriarsene.
L’acqua elemento naturale , condizione indispensabile per ogni specie vivente non è illimitata inesauribile e soprattuto non è per tutti!.
Non è per tutti?…Un bene inalienabile , naturale, vitale non è per tutti?
Purtroppo no! Solo in nove Paesi è localizzato il 60% delle risorse naturali di acqua, invece per 80 Paesi si può parlare di stato di penuria.
Oggi sono circa 1.400.000.000 le persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile, inoltre più di due miliardi di persone non hanno alcun sistema sanitario domestico e una persona su tre al mondo non beneficia di sistemi d’epurazione delle acque usate;  sono otto milioni i decessi annui attribuiti alla carenza di acqua, 3.900 bambini muoiono ogni giorno a causa della sua mancanza.
Il 22 marzo in Turchia si è concluso il forum mondiale sull’acqua, una settimana di lavori che ha visto coinvolti 155 paesi e oltre 25.000 addetti ai lavori .Il punto di contesa sta nella definizione “di acqua come bene, portata avanti dalle multinazionali, o invece acqua come diritto”.
Ebbene la conclusione finale, la risposta alla crisi è stata :”l’accesso all’acqua potabile e alla bonifica è una necessità umana fondamentale, ma non un diritto “. VERGOGNA!!
Negando la sacralità del diritto all’acqua si nega ogni forma di diritto alla vita .

http://www.youtube.com/watch?v=5-jHsOnjq2Y

 

Semplice 4 Aprile 2009

Un Commento a “TERRA COME LUNA”

  1. lorenzo.RM scrive:

    Acqua, acqua! Come i vaganti nel deserto alla ricerca dell’oasi. E’ un problema di cui non si dovrebbe solo parlare ed è legato ad uno sviluppo vero dei paesi affamati e assetati del mondo.Non si dovrebbe discutere solo se accogliere o rimandare i migranti, ma occuparci con serietà delle condizioni di vita nelle aree arretrate, afflitte peraltro anche dalla corruzione e dalle malattie e, spesso, dalla violenza dei capi.

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