madame-de-stael
Germaine fu un vero fenomeno per attività, intelligenza e ambizione.
Nata nel 1766, seppe fare propria l’eredità dell’Illuminismo durante la Rivoluzione  Francese, che seguiva quella americana e avrà, in seguito, ripercussioni in molte altre nazioni.  Ebbe una parte notevole nei principali movimenti politici e letterari che si diffusero in Europa, facendo conoscere in Francia il romanticismo tedesco e quel liberalismo che avrebbe sconvolto i vari paesi, più delle conquiste napoleoniche. Invisa a Napoleone per le sue idee liberali troppo accese e per l’ostilità naturale contro ogni potere, fu costretta all’esilio in Svizzera.
Il suo salotto parigino era frequentato dai maggiori filosofi e letterati del suo tempo.
I suoi paradossi, le sue frasi lapidarie, le prese di posizione appassionate e nello stesso tempo le angosce di un cuore troppo sensibile e spesso ferito, le confidenze di una donna vittima della propria superiorità, trovano una sintesi precisa in questa sua auto-definizione:”Sono una persona con la quale e senza la quale non si può vivere…”.staelnecker
Fu anche un’antesignana del femminismo, per il suo spirito di indipendenza e l’arditezza del pensiero, straordinariamente moderno.
In questa donna eccezionale, che si definisce “viva e triste”, appare molto presto l’inquietudine di essere al mondo, l’angoscia di sapere che la vita è un sogno e che la morte è la sola realtà. Queste sue considerazioni si ritroveranno in tutta la sua produzione letteraria.
Dopo un suo soggiorno in Italia, scrisse “Corinne ou l’Italie”, che narra le peripezie sentimentali della bella poetessa Corinne, innamorata di un nobile inglese, e una descrizione incantata dell’Italia, delle sue glorie artistiche e dei suoi costumi.
Rientrò a Parigi, dopo la caduta di Napoleone, e morì nel 1817.
Se siete interessati, vi suggerisco una bella  biografia di Ghislain de Diesbach, ed. Mursia: scoprirete un libro affascinante.
Che ne pensate di questa femminista ante litteram? Lo si può ben dire! La dama in questione la sapeva lunga e nei suoi rapporti intimi era spudoratamente sé stessa: peccato che i suoi partner fossero  troppo convenzionali per poterla capire.
Giovanna.3 rm – deemin   18 aprile 2009

Un Commento a “MADAME DE STAËL, UN’ANTESIGNANA DEL FEMMINISMO (scritto da Giovanna.3rm-deemin, ma inserito nel blog da paolacon)”

  1. lorenzo.RM scrive:

    Una biografia interessante, di una donna che certamente ha dato più che abbia ricevuto.

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