Oggi l’informazione, la conoscenza, la formazione passa dalla rete. La rete, progettata inizialmente per condividere dati e risultati tra gli scienziati , ha avuto uno sviluppo continuo, tale da renderla  ogni giorno sempre più indispensabile.  Una finestra sul mondo a distanza di un clik. Tra tutte le esigenze che ci fanno affacciare su questo incredibile panorama, l’esigenza di relazione domina e sovrasta le altre necessità: milioni di persone si incontrano sullo “specchio magico” del monitor
L’elemento di incontro con l’Altro è il dialogo, permettendo all’identità di rinnovarsi continuamente in base agli interlocutori e ai molteplici contesti ,vuoi per millantare o per difendersi.
Quale esigenza spinge gli utenti della Rete a ricercarsi su uno schermo?
Una risposta potrebbe essere che parte dalla considerazione che la rete è un universo potenzialmente ricco di relazione: basta il login in un social network per trovare un utente in cerca di comunicazione. All’origine di tutti i nostri rapporti esiste questo bisogno imperioso di scambio, di contatto . I blog, le home page personali, i forum, le chat diventano magici luoghi virtuali, dove i bit diventano parole e le parole emozioni. In particolare le chat  diventano un laboratorio del Sé dove immaginare, provare e sperimentare diverse possibilità di se stessi… Questa riflessione nasce perchè mi rendo conto che ormai dialoghiamo più in rete che nel mondo reale sia nel privato che nel mondo del lavoro;gli impiegati , ad esempio, all’interno di un’azienda, hanno perso l’abitudine del contatto personale e trovano più facile usare la rete. Ricordandoci comunque di non diventarne succubi domando a voi amici Eldyani “qual’è la molla che spinge gli utenti a cercarsi sul web?”

 

7 Commenti a “COMUNICAZIONE VIRTUALE”

  1. Salve
    io non so su cosa riflettere, vedo volentieri, i filmati e questi commenti, ma non amo approfondire, troppo i discorsi, preferisco ridere e scherzare, perche’ sono qui per rilassarmi, per passare delle ore felici, con amiche e amici di cui in fondo non so niente, ma in quanto sono qui, le considero sempre delle amiche reali, sono comunque persone in carne ed ossa, con sentimenti ed emozioni come tutti noi.
    Grazie a eldy e grazie a tutte voi di esistere, non scordando anche i numerosi amici che mi allietano la chat.

  2. maria11.MI scrive:

    Il mio e’ molto semplice, frequento eldy perche’ sono chiusa qui tutto il giorno , cosi’ mi sembra di uscire e conoscere persone e passare un po’ di tempo in serenita’.N.B. Le persone qui sono vere, ciao a tutti.

  3. nembo scrive:

    Viviamo in un’epoca nella quale costruiamo mondi virtuali per fuggire dalle abitudini quotidiane, ma in realtà, non riusciamo a fuggire da noi stesi?O forse è anche motivo per cercare rifugio in altre dimensioni implicito al fatto che la nostra vita (quella nn virtuale)è diventata difficile, e ci pesa molto?
    L’umanità è immersa in una grave crisi in tutti i campi, forse questa situazione deprimente ci provoca una sensazione di soffocamento e le persone sentono di dover scappare in un’altra dimensione, rifugiarsi in un luogo deve puo disconnettersi da tutti i problemi, dove trova rifugio e allora arriva il virtuale che dà forse soddisfazione ed emozione? Arriveremo ad avere un sovracarico di infomazioni penso che internet ed analogamente chattare rappresenta tutta un’informazione del mondo e, ovvviamente, appare a volte un eccesso.Penso che tutto questo deve essere consumato con moderazione come un buon bicchiere di vino!Internet è un’oceano e se si vuole solamente surfare lo si può fare per vite intere senza mai arrivare, per dire che il virtuale bisogna cercarlo solo quando se ne ha l’effettiva necessità.Il mondo virtuale è stupedo ma sopratutto intrigante le chat,i forum,e quant’altro danno la possibilità di conoscere persone che pur essendo virtuali, quindi come ombre in un certo senso sono pur sempre persone con sentimenti e sopratutto vere. Resta il fatto che virtualmente si ha un’impressione mentre poi da vicino,si può rimanere delusi,si può creare un certo carattere anche se in effetti nella quotidianità non si è affatto così,una sorta di rivincita della vita, ma si può rimanere come si è sinceri di essere, oppure certe perone usano più nik creandosi attorno un loro alone di mistero!(pensano)in cui si diventa a mio parere deludenti.Forse il mondo virtuale è bello perchè tale, eppure la curiosità,la timidezza,la paura,dovrebbe spingere a far si che nel momento in cui si instaura un di cuei rapporti d’amicizia profondi, venga spontanea la voglia di vedere chi c’è aldilà dello schermo. Quindi anche i più incalliti anonimi,(e quà molti ce ne sono)verrebbe da dire…mai dire mai!Il vero contatto però è e rimane il guardarsi negli occhi.Detto quanto esposto, mi permetto di dire che a volte gli utenti nn vengono spesso istruiti sul quale sia l’uso corretto di questo patrimonio ed ecco che nascono discussioni,offese,e quant’altro…ed ecco che nasce la necessità di stabilire regole di comportamento, è pur vero che quando si entra in eldy…si clicca…accetto.ecc di quanto esposto sopra..ma x es. se vedo che si chatta in maiuscolo posso intendere che si alza la “voce” facciamo una raccolta di metodi chiamandolo galateo!grazie redazione

  4. francomuzzioli scrive:

    Perchè si frequentano le chat? …E’ una bella domanda…lo si fa per solitudine, per facilità d’approccio, per novità. Io credo che la molla che scatta sia l’intrigo. Mi spiego meglio,ognuno di noi è quello che è…..se esco di casa e incontro la vicina di pianerottolo sono IO che esco ed è LEI che incontro, non c’è nessuna emozione (almeno che la vicina di pianerottolo non sia Monica Bellucci !) E’ la routine che continua. Nella chat, posso immaginarmi e vendermi come voglio. Dall’altra parte della chat ,potebbe esserci sempre la mia vicina di pianerottolo ,ma invece che la signora Maria ,vedo che c’è Maryblu!!!!!E Maryblu dal canto suo non sa che dall’altra parte c’è quel vecchio squallidone del signor Fernando ,ma Ferdiboy, che è tutt’un altra cosa! E così nasce un bell’idillio informatico in pieno equivoco con un pò di patetica follia. Spesso si va in chat ,per mettersi la mascherina , per giocare un ruolo, per trovare amicizie ,che non vedi, che immagini solo e l’immaginazione è molto più gratificante della realtà. Ecco perchè combatto le nik, perchè non amo le mascherine e tutti gli username e pseudonimi del caso.

  5. rosaria3.NA scrive:

    Secondo me, oltre a tutte le cose gia’ dette, la molla che spinge gli utenti ad usare il web, è anche il bisogno inconscio di non rimanere tagliati fuori dal mondo delle nuove tecnologie, così diffuse oggi. Certamente la nostra generazione non e’ informatica, ma comunque ci siamo adeguati abbastanza. Quanti Eldyani si sono avvicinati al pc x la prima volta usando Eldy, il cui scopo è stato proprio questo: far conoscere il pc anche agli adulti e non farlo rimanere solo patromonio dei ragazzi. I tempi si evolvono e noi con essi. Per quanto riguarda poi l’uso della chat, è vero che x molti e’ anche una valvola di sfogo.

  6. popof scrive:

    Di motivazioni ne leggerai a decine penso, io vorrei completare la tua domanda così: “perchè nel web con Eldy?”. Fatto salvo il bisogno di comunicare, gli utilizzatori di questo portale, come me ad esempio, vi hanno fatto accesso per il fatto di averlo trovato il allegato e a supporto al lettore della CRS (nel mio caso Lombardia). Questo, al di la del fatto che Eldy è un portale semplice nella gestione, fa si che si affronti la rte con maggior fiducia: niente spam, niente pubblicità, si spera niente virus (anche se un buon antivirus è sempre consigliabile visto che a Eldy si accede anche da “fuori”). Una volta entrati nel portale ci si ritrova tra gente (passami il gioco: ex beat neo byte) che in media ha mezzo secolo di storia dietro le spalle e coniuga il passato con il presente pensando al futuro tornando ad essere protagonisti, da avanziani (come già ebbi a dire) ad avantiani. Io devo ringraziare questo portale, mi sta faceedo conoscere sempre più gente, provocando spesso discussioni in cui il preconcetto, attraverso quell’attimo di riflessione che da la tastiera, e gli stereotivi vengono se non cancellati mitigati. Non è Matrix, non è nemmeno un teatro o un cinema, ma se si ha la capacità di leggere le emozioni attraverso la parola scritta, si ritrovano empatie sopite dal tempo.

  7. lorenzo.RM scrive:

    La molla può essere la solitudine, la curiosità, il desiderio di confrontarsi, la voglia e a volte anche la necessità di trovare fonti di conoscenza. Ma, prima di tutto, la comodità di consultazione del mezzo. Fra la ricerca in polverose biblioteche e la consultazione del web ce ne corre. Grazie Annamaria di averci spinto ad approfondire.

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