Io, scrivo sempre cose di mio pugno, la farina è sempre del mio sacco, questa volta no, ho trovato questo articolo, mi è piaciuto tantissimo,e voglio condividerlo con voi.

Quest’articolo non è diretto ai saccenti, non si riconoscerebbero tali, ma a tutti gli altri che li subiscono, forse tra queste righe troveranno la forza per neutralizzarli e per accrescere la fiducia in se stessi.

Ne parlo perchè chi ostenta troppa conoscenza non ci impedisca di seguire noi stessi e non mini la fiducia e la nostra autostima. Comunque tutto sommato mi dispiace un po’ per loro, vivono nel sospetto che gli altri siano sempre in agguato, giocano sempre in attacco (ma in realtà è difesa, attaccano per non essere attaccati), ogni giorno in trincea e quindi non serenamente, hanno pochi amici, perchè pochissimi eletti possono essere ritenuti tali.Comunque provate ad immaginare due amici entrambi saccenti …ogni incontro: un match di galli da combattimento!.

Ve lo passo in versione integrale, non perchè non avrei avuto la possibilità di esprimere miei pensieri, ma considerata la delicatezza del tema , ho preferito passarvi l’opinione di un autorevole giornale: Riza Psicosomatica.

 

“Li possiamo trovare ovunque: tra i parenti, tra gli amici, sul lavoro, in spiaggia, ad un corso e in tanti altri contesti.Loro sempre lì, sempre pronti a elargire lapropria sapienza, anche senza che glielo chiediamo.Sono i saccenti, cioè coloro che pensano di sapere tutto meglio di chi hanno davanti e non si trattengono di manifestare questa presunta superiorità con consigli non richiesti, sermoni compiaciuti, critiche salaci ed evidenziano che soltanto loro sanno che cosa è bene o male, utile o inutile, giusto o sbagliato.

In tutti i campi, essi possiedono “la verità”, o comunque una conoscenza migliore della nostra e la impongono nei discorsi, restando impermiabili alle argomentazioni pur valide di qualsiasi interlocutore, anche quando questi è palesemente più esperto su quello specifico tema.

 

RIDICOLI ma PERICOLOSI. Ad esempio a pranzo o a cena insieme, se raccontiamo qualcosa di noi (una vacanza, una decisione, un problema), ci sentiremo dire che loro lo saprebbero fare meglio, che conoscono un posto migliore, che la scelta ottimale è un’altra, trasmettendoci essenzialmente questi messaggi: tu sbagli, tu non capisci, non hai fatto abbastanza, non hai scelto bene , non vai bene.

Il saccente gesticola in modo da valorizzarsi (indica se stesso, assume posture da maestro, da capo o da padrone della situazione) e ti guarda come per dirti: sei il solito inetto.Ciò accade soprattutto se ci rivolgiamo a lui per un aiuto(che se viene dato, è accompagnato da critiche e insegnamenti) o per uno sfogo personale (che non viene accolto ma rispedito al mittente con tanto di predica sugli errori compiuti).

Se riuscissimo a guardarlo con distacco e ironia, ci accorgeremmo subito che i suoi attacchi sono ridicoli e grotteschi.Ma la sua spocchia, sommata al fatto che non di rado ce lo troviamo tra parenti o tra i migliori amici o nello stesso luogo di lavoro, ci irrita profondamente.

Anche perchè con lui non si può fare un vero dialogo, non ci si può mai sentire capiti.

E soprattutto, se siamo incerti o disorientati,possiamo fare scelte sbagliate, influenzate dalla sua finta ma prorrompente sicurezza, che di solito non coglie per nulla le reali problematiche di chi ha di fronte. A dar credito ad un saccente : ci si sente inadeguati, incapaci, inferiori; si viene influenzati nelle decisioni che contano; si fanno errori clamorosi e mai si sarebbero compiuti; si resta in un ateggiamento psicologico di dipendenza. E allora ????

 

INDIVIDUALO. Il saccente dà consigli senza richiesta, non chiede mai, non ha dubbi, critica anche senza conoscere bene la situazione, ostenta le sue opinioni e la sua conoscenza, non ha l’umiltà di ascoltare, non cambia mai idea.

Il vero sapiente fa l’opposto: ascolta, chiede, comprende. Solo su richiesta, e solo a volte, suggerisce qualcosa.

PROTEGGITI. Se si è influenzabile dalla falsa sicurezza dei saccenti,non raccontare loro troppe cose di te. Se hai un progetto o un’idea, prima agisci e porta a compimento, o verrai disturbato da critiche e consigli. Riduci anche le confidenze o verrano usate per crearsi una visione di te che diverrà un inossidabile pregiudizio.

DISATTIVALO. Se parli con un saccente evita di:

a) fargli domande come se fosse un oracolo;

b)combatterlo o competere con lui in una gara di ostentazione.

Lascialo parlare senza farti impressionare. Piuttosto cerca di selezionare: magari tra quello che dice c’è qualcosa che ti può servire.

 

Semplice               2giugno2009

34 Commenti a “ALLA LARGA DAI SACCENTI”

  1. lisa69 scrive:

    Credo che sia piu’ una questione di atteggiamento odioso piuttosto che il sapere in sè.
    Mio padre ad esempio e’ cosi’. Alla sua età e’ una persona intelligente, capace, e che ha una vasta esperienza su un sacco di cose ma quando gli chiedo uno scambio di opinioni o una visione diversa su un dato problema , piu’ che un consiglio diciamo, ha la fastidiosa abitudine di farmelolo cadere dall’alto come se io fossi una poveretta che viene dalla campagna. Notare bene che anche io ho la mia età ed esperienza… Percio’, morale della favola, o non gli chiedo nulla oppure finiamo inevitabilmente per litigare . Ogni volta .
    Il saccente secondo me e’ cosi’, ti puo’ aiutare ma non e’ mai modesto .

  2. antonio2.LI scrive:

    In diversi commenti ho trovato il concetto secondo il quale chi sa dovrebbe mettere il suo sapere a disposizione di chi vuole veramente imparare.Credo che questo accada solo nelle conferenze dove un relatore esamina e spiega un argomento a una platea interessata alla materia in oggetto.Ma quanti fra noi frequentano le conferenze ? Chi vuole veramente imparare deve purtroppo contare solo su se stesso e leggere leggere sull’argomento che gli interessa.Poi verrà la voglia di sapere di più e non ci si fermerà più. La conoscenza non è un bene di largo consumo che si compra a poco prezzo.Ma si acquista con fatica spesso rubando il tempo al sonno.A me la scuola ha dato le basi per accedere alle varie materie, poi mi sono arrangiato da solo.

  3. francomuzzioli scrive:

    Se questo articolo ha suscitato un putiferio simile di commenti, evidentemente è stato un bel sasso nello stagno!Guarda caso le opinioni si sono divise in due: Dai al saccente!!! e Ragioniamo sulla cosa. Ho già espresso il mio parere , l’articolo è provocatorio e pieno di luoghi comuni. Intanto vediamo che cosa dice il vocabolario italiano: SACCENTE = .”.chi ostenta una sapienza superiore a quella che ralmente possiede”. Come si fa a sapere la sapienza di un altra persona? C’è un misuratore di sapienza certa? Forse c’è chi sfoggia la sua sapienza in maniera antipatica e questa è tutt’altra cosa. Personalmente reputo saccente chi afferma cose ,che poi si possono smentire,un conta balle …. e ce ne sono tanti. Se si generalizza ,come si è fatto, è chiaro che chi esprime pareri con un pò di sicurzza (che non è sicumera!) ,possa sentirsi a disagio ,soprattutto in un contesto dove non puoi guardare le persone negli occhi. Il saccente si scopre guardandolo in faccia,il pedante ,basta leggerlo.

  4. luigi4lc7.LC scrive:

    Chissa’, forse da questi scritti, da questi commenti, ognuno di noi crede di essere stato etichettato o insignito del titolo di saccente..questo accade perche’ il sapientone, o colui che si arroga il diritto della ragione e del sapere, si sente un po’ scoperto, come una sorta di coda di paglia….. tranquillizzatevi cari signori,(in senso lato) continuate pure cosi’o, meglio, per solidarieta’, continuiamo pure cosi’, tanto state certi, stiamo certi, che fin quando esisteranno i cortigiani, gli arroganti potranno nutrirsi solo del loro presunto sapere, attinto senza attenzione dai libri di testo, a volte imparato a memoria, e senza riflessione; squallido e sterile bagaglio che non riuscirebbe mai decollare per essere messo al servizio di chi vuol veramente imparare. CONDIVIDO PIENAMENTE CON EDIS MARIA…

  5. francomuzzioli scrive:

    Cara Semplice ,l’articolo riportato è molto “saccente”. Quando si comincia ad etichettare e giudicare si è…..saccenti. Rileggetevi i testi di Popof e Lorenzo .

  6. lorenzo3.AN scrive:

    Franci io non mischio ciò che è evidente, cioè chi sa deve promulgare quello che sa, invece chi non sa dice solo castronerie, prendendo delle vere cantonate, io non metto insieme saccente e sapiente, metto insieme a chi vuol far sapere quello che ha appreso nella sua vita.

  7. antonio2.LI scrive:

    Non mi risulta che i sapienti perdano il loro tempo a trasmettere la loro sapienza con saggezza.I sapieti scrivono libri e insegnano nelle scuole e nelle università. A questo punto sta a noi leggere quei libri e imparare .Nessuno nasce acculturato e apprendere costa tempo e fatica.C’è tra di noi chi dedica a queste cose piu tempo di altri, c’è chi preferisce spendere il suo tempo in cose piu gratificanti come lo sport o la televisione o altri passatempi.Comunque a mio parere il diverso livello culturale non impedisce mai il dialogo anche se avere come unico mezzo di comunicazione la scrittura spesso induce a errori perchè non si puo valutare il tono con cui è stata espressa una frase.Penso sempre però che il saccente esista perche ha un uditorio pronto ad ascoltarlo . Via l’uditorio via il saccente

  8. luciano3.RM scrive:

    A mio modo di vedere, il saccente è dotato di cultura ma la usa per prevaricare su tutti, differente è il sapiente la sua cultura, cerca di trasmetterla con saggezza senza prevaricare su altri.

  9. franci scrive:

    Lorenzo, non confondiamo SACCENTE con SAPIENTE.

  10. lorenzo3.AN scrive:

    Chi rappresenta per voi un saccente? Fatevi questa domanda, datevi una risposta vera di quello che pensate. Riuscite a capire cosa avete scritto? Forse lo scritto di Popof è il più giusto, nessuno nasce prof, se non dagli strumenti che i nostri genitori, i vari studi che uno fa, le lunghe notti a studiare per avere un titolo, ma la saccenza è limitata da chi? Chi dice che sapere tutto o non sapere nulla sia una malattia di mente, di pensiero, di superficialità, di cattiveria verso persone che hanno il privilegio di sapere, forse avete visto un saccente dire parole assurde, parole incomprensibili, dette solo per dire io ho studiato, so quello che dico, ma allora il sapere deve essere chiuso in barattolo e affondato nella fossa delle Marianne in modo che nessuno recuperi più ciò che tutti dovrebbero sapere, è forse l’assurdo spiegare con delle semplici parole cosa sia avere una intelligenza, non facendo una condivisione del tuo sapere? Molti di voi che avete messo un commento direste che Leonardo da Vinci era un saccente, Guglielmo Marconi, anche lui era un saccente però vi ha spiegato che si può parlare attraverso le onde magnetiche, infine parlo dell’eccelso Dante Alighieri, anche lui allora era un saccente perchè ha detto e scritto cose assurde ma veritiere, tutti chi più chi meno le ha studiate, ne ha assaporato l’entusiasmo nel dire cose ce potessero succedere nella nostra mente, facendo del nostro vivere solo una discussone contro il sapere.Per me viva chi da aiuto al sapere.

  11. antonio2.LI scrive:

    Il saccente è figlio della ignoranza in un ambiente colto il saccente appassisce e muore.

  12. neve.vi scrive:

    ecco, articolo giusto per me…..io sono saccente e pertanto non mi spreco a dire la mia…nessuno capirebbe!…non è forse questo quello che si pensa?….ahahah…ciao a tutti….complimenti per l’accesa discussione.

  13. semplice scrive:

    Hai ragione popof…in ciascuno di noi c’è un pò di tutto, pregi e difetti..se fossimo solo bontà sai che noia e..se fossimo solo negatività saremmo dei mostri.
    Accogliamo con tenerezza tutto ciò che ci attraversa,riconosciamo e percepiamo le nostre debolezze e …cerchiamo di non usarle contro gli altri, anche perchè ci si ritorcono contro.

  14. felpan scrive:

    i saccenti sono tanti solo che non sanno d’esserelo o mentono sapendo di mentire l’umiltà è cosa dimenticata !!!!

  15. popof scrive:

    Eppure…eppure siamo un po saccenti.
    Chiediamolo ai nostri figli. Ripensiamo ai nostri rapporti con mamma e papà che, quando noi si era adolescenti, sapevano tutto e da grandi, diventati padri o nadri sentire farfugliare “…quello ha sempre ragione…tutto lui/lei sa…”
    Chissà forse il saccente non è cresciuto, non ha tagliato il cordone ombelicale e si confonde con il sacco di molecole che lo fanno cresciuto.
    Di fronte a tanta partecipazione non ho saputo resistre oltre a dare ilmio contributo alla discussione, con un’autocritica pubblica a cui stamani avevo rinunciato.
    Ma non c’è peccato (scusate ma non trovo al momento altra parola) o colpa, che sia di un uomo solo senza che, seppure in briciole, trovi presenza in ognuno di noi: altrimenti come riconoscere qualcosa di sconosciuto?
    Chissa Dante in quale cerchio li mise. Vado a cercare.

  16. pier-mi scrive:

    Vi lascio anche io un aforisma.
    Il saccente è colui che sa tutto di quel poco che sa.

  17. antonio2.LI scrive:

    Se la metti cosi Franci non vale piu la pena scrivere

  18. franci scrive:

    HAI RAGIONE TU ANTONIO……….CONTENTO?

  19. edis.maria scrive:

    Nessuno “Scritto” ha riscosso tante riflessioni. Che sia indicativo? RIFLETTIAMO!!!!

  20. antonio2.LI scrive:

    Ora sono diventato proprio saccente quindi chiudo

  21. antonio2.LI scrive:

    mi dispiace contraddirti Franci.

    «Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.»

    Woody Allen
    http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=223f

  22. franci scrive:

    Precisazione per precisazione, Antonio, Woody Allen diceva:
    “Se sei intelligente puoi fare il cretino ma se sei cretino non puoi essere intelligente”; credo pero’ che non abbia molta attinenza con le mie considerazioni sui saccenti.
    Con affetto.

  23. edis.maria scrive:

    Ma sì che leggono e non solo…..

  24. pier-mi scrive:

    Io i saccenti ho imparato ad ignorarli. I saccenti non sono sapienti e nemmeno intelligenti. Coloro che sanno hanno l’umiltà e la consapevolezza di non sapere tutto ed è sempre un piacere ascoltarli perchè hanno sempre da insegnare qualcosa.

  25. antonio2.LI scrive:

    Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.

    Franci ho citato esattamente la tua ultima frase che è di Woody Allen. E con ciò mi sarò preso senz’altro la patente di saccente.

    di ciò faccio pubblica ammenda . Il mio difetto è la precisione.

  26. edis.maria scrive:

    Il mondo è pieno di saccenti, che purtroppo hanno i loro adepti che li osannano.Appena, però , li scontentano rimangono soli come dei re senza la corona.Le vere persone colte sono umili e socievoli ,anzi sono felici di trasferire le loro conoscenze agli altri.I colti si riconoscono da come “porgono”il loro sapere: senza umiliare coloro che sono “più ignoranti”

  27. franci scrive:

    Mi sono sempre chiesta come mai i saccenti non riescono a capire di essere tali quando “salgono” sul pulpito e pontificano rubando spesso parole e interpretazioni per sbalordire. E’ la loro presunzione che gli fa credere di essere i depositari del sapere ma in realtà non sanno. Credono di essere saggi. Io credo che la differenza tra le due condizioni sia che la prima e’ costituita da pura presunzione mentre la seconda contiene in se’ l’umiltà. Ma il saggio puo’, al limite estremo, essere anche saccente mentre il saccente non potrà mai essere saggio.

  28. milly49 scrive:

    Brava Semplice! il tuo pezzo è anche consolatorio: pensavo fossero rotolati tutti nel mio orto i saccenti!! non cofidatevi mai con loro quello che dite potrà ritorcervi contro!

  29. luciano3.RM scrive:

    Articolo eccellente i saccenti
    Quando si conoscono è meglio evitarli, dicono di sapere tutto,sono dei criticoni, solo loro conoscono la verità, la loro professione da saputi è dissidio e discordia, , sono ovunque, è un bene isolarli.

  30. lorenzo.RM scrive:

    Condivido l’articolo che hai riportato, Semplice. Dio ci guardi dai saccenti e dalle saccenti.

  31. franco3.BR scrive:

    Quando il Padreeterno creò l’uomo, pensò anche, tra l’altro, ai saccenti, così come aveva pensato alle mosche, alle zanzare, ecc. Quindi, ripetendo Cartesio, se esistono (i saccenti) una funzione ce l’hanno!!!!!!
    Comunque, brava Semplice. I saccenti sono nati subito dopo Adamo e dobbiamo tenerceli. Sta a noi saperci creare un buon impermeabile per non farci penetrare ed aspettare che esauriscano la loro carica, come un giocattolo a molla!!Non possiamo evitarli.
    Buona giornata e buon lavoro. A presto. Ciao.

  32. ester.VI scrive:

    ciao Semplice ma che brava! Interessante davvero…….allora ne hai incontrati anche tu, se appena trovato l’articolo ce l’hai proposto……non sempre ,sai, si riesce di evitarli ciaooo a presto

  33. nadia4.RM scrive:

    saccenti……gia’ la parola mi è antipatica ……ma quanti ce ne sono

  34. luigi4lc7.LC scrive:

    le persone intelligenti, riescono sempre a trovare il “vero” pelo nell’uovo….semplice hai centrato come sempre il problema…peccato che molte persone,i deboli…i cosidetti cortigiani, hanno ancora bisogno di codesti sapientoni..ma e’ solo uno scambio di favori intrenseci..si usano e si gettano a vicenda…non ho altro da dire se non la volonta’ del copia ed incolla per farlo girare ovunque questo articolo, che ci certo servira’ a fare aprire gli occhi a qualcuno….

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