Salve a tutti, sentendo in questi giorni i dibattiti elettorali, e vedendo quello che sta succedendo a Teheran, voglio esprimere un a mia riflessione sulle recenti votazioni in Iran. La comunità internazionale ha espresso la propria preoccupazione e allarme per le notizie che giungono in queste ore da Teheran, tanto più è sempre più di fronte a quella straordinaria partecipazione del popolo al voto ha voluto indicare una forte domanda di apertura verso altri paesi per un rinnovamento politico. Mossovi (altro candidato in lista) chiede nuove elezioni dopo 48 ore della vittoria di Ahmadinejad, due milioni di cittadini hanno sfilato a Teheran, sfidando quel regime di oppressione che esiste per chi non la pensa come dice l’attuale presidente, già si sono sentiti colpi di arma da fuoco e purtroppo anche con vittime, le tensioni non si allentano, la polizia del regime sta tentando in tutti i modo di sedare ogni tipo di protesta. La repressione è scandita non solo con armi ma a suon di botte e altre atrocità, infine il carcere, (e li è veramente carcere e lo si fa tutto) I dati dicono 62,3 % per Ahmadinejad, ed il 33% per il suo rivale Mousavi, ma continua ad aleggiare il grave sospetto che vi siano stati dei brogli elettorali, l’ostruzionismo che le autorità Iraniane, che fin dagli esordi della campagna elettorale hanno perpretato nei conflitti dei comitati riformisti suggerisce questa probabilità. Hossein Mousavi ha inoltrato una richiesta formale di annullamento o quantomeno di una verifica dei voti al “consiglio dei guardiani della rivoluzione”che è il massimo organo che svolge le funzioni di garanzia, e mi chiedo quale? Le autorità Iraniane, già da parecchi giorni avevano tentato di compromettere le informazioni, le comunicazioni, fra i riformisti, blindando anche gli sms, internet, tv locali, e satellitari come se presagissero quello che sta avvenendo e succedendo . Per tutto questo rimane un forte rammarico di molti penso per una svolta che avrebbe potuto realizzarsi un cambiamento di politica Arabo- Mussulmani. Mi domando con tutta questa repressione con il sangue che sta avvenendo, per rivendicare un proprio diritto, una propria volontà del popolo, dove sono tutti i pacifisti che fino a poco tempo fa facevano cortei inneggiando alla libertà!, alla pace, al diritto di scendere in piazza per manifestare, dove sono ora i girotondi, girotondini, ecc. e quant’altro? Non è forse ora di far capire a questo Ahmadinejad che è ora di cambiare e di pensare diversamente come vogliono i suoi concittadini?

12 Commenti a “REPRESSIONE IN IRAN (scritto da NEMBO)”

  1. felpan scrive:

    nembo parliamo anche delle guerre dimenticate, del martirio dei popoli dell’africa , dove non cè interesse basta ignorarle , e crepino! presto, sempre 2 pesi e 2 misure dove l’occidente ha interessi, c’inalberiamo a fautori della pseudo democrazia dove non cè trippa per gatti, chissene quando si smetterà, di costruire armi bombe, a frammentazione al napalm e diavolerie di guerra, gli interessi delle fabbriche di morte, condizionano la politica planetaria,e invece di spese x eserciti si pensasse a sfamare la povera gente anzichè ucciderla in stupide guerre e con tali spese di eserciti e armamenti quanti bambini salveremo e quanto meglio starebbe .l’umanità in pace !!!!!!!io sono un pacifista e un cittadino del mondo senza frontiere,morte a tutte le dittature,ma anche le democrazie attuali non sono degne di tale nome ubbidiscono, solo al Dio denaro ,dollari dollari dollari!!perchè non spendiamo 2 parole x il democratico,amico Putin amico degli amici!!! comunque onore al popolo iraniano che rivendica una vita migliore e lotta x la libertà ..

  2. nembo scrive:

    Certo che sì giusto quello che hai scritto Popof ma nn dimentichiamo che L’Iran ha l’uranio necessario per svolgere un programma nucleare mentre quei stati che tu hai menzionato..mmmmm? forse per questo che L’ONU-United Natious (organizzazione delle nazioni unite)nn interviene? credo che la sigla è basata sulla sicurezza collettiva della pace e repressione dei diritti umani compresa. O forse c’è interesse che va al di sopra di quello che stà accadendo in queste ore? allora eliminiamo l’art. 7 dell’ONU.Oggi a Milano c’è stata manifestazione dei giovani Iraniani contro Mahmud Ahmadimejad per le votazioni e per quello che stà facendo,e ripeto dove erano gli arcobaleni? i girotondi? ecc? nulla ho visto! Si è vero nn ci tocca da vicino o c’è dell’altro? Se il nostro fratello non ha più le forze per reclamare il giusto, è il nostro turno per farlo per lui ma chi? è già pensano alle cose private fanno più notizia ho detto tutto!

  3. popof scrive:

    Perchè Nembo le piazze non si riempiono per l’Iran?Perchè non si sono riempiete per la Cina? Perchè non si sono riempite per la Tailandia, il Ruanda, l’Albania, la Cecenia, il Kurdistan ecc.? Perchè si sono riempite per il Vietnam, il Kosovo, la Palestina, il Libano ecc.?
    Sai penso che al di la di tutto la risposta sta nel fatto che l’occidente non è coinvolto direttamente ed emotivamente.
    Cento morti in Iran fanno meno rumore di un attentato alle truppe in Afganistan.
    Poi che le diplomazie si muovano o meno è tutto un calcolo delle sedi competenti.
    Non solo di presenze diplomatiche in un territorio, anche a livello globale (ONU).
    In fondo se non abbiamo il morto in casa poco importa se la repressione miete vittime innocenti a migliaia o a poche centinaia di chilometri.

  4. antonio2.LI scrive:

    Sicuramente no la libertà di un popolo è la cosa piu santa che ci sia .Cercavo solo di capire perchè l’Italia sta zitta. Ci sono tanti interessi in campo e in questo momento di crisi la diplomazia vuole cosi. Che poi sia giusto o no è una altra considerazione

  5. nembo scrive:

    Parole sante luciano3RM, altri commenti nn servono hai detto tt ciao. Antonio2-LI sarà giusto anche quello che hai esternato tu! ma pensi che ne valga la pena reprimere idee di un popolo, e uccidere vite umane con la repressione in atto?

  6. luciano3.RM scrive:

    Certo l’Italia ha grossi interessi e deve avere buoni rapporti con l’Iran, questo secondo me, non giustifica il silenzio di politici e pacifisti sempre in prima fila, quando ci sono dimostrazioni in Italia, pronti a difendere anche chi usa le piazze per creare guerriglia contro le nostre forze di polizia, e non intervengono quando un popolo è represso, si vergognano.

  7. antonio2.LI scrive:

    Noi importiamo petrolio anche dall’Iran.
    D’altra parte le importazioni dell’Iran dall’Italia hanno ultimamente registrato un aumento pari a un 60% nel settore dei manufatti ed in particolar modo, le macchine e gli apparecchi meccanici. Con una situazione del genere è ovvio che uffialmente l’Italia sta zitta.

  8. nembo scrive:

    Me lo chiedo pure io cari amici, sono giorni ormai….che tutti sanno e nessuno parla, forse è più interessante curiosare nei fatti privati!!!!!e tutto questo silenzio dei politici mi inducono sempre più a pensare al famoso “cadreghin” poltrona e niente più ma che scherziamo? si dovrebbe scendere in piazza e far sentire la nostra solidarietà con un popolo che sfida l’oppressione invece? tutto tace ma a chi conviene questo silenzio?

  9. lorenzo.RM scrive:

    Già Nembo dove sono? Scusa Nembo è la seconda volta che mi capita e non lo faccio apposta, credimi.

  10. annamaria scrive:

    Voglio precisare , caro Lorenzo, che l’articolo è stato scritto da Nembo. Un abbraccio ciao

  11. luciano3.RM scrive:

    Il tuo scritto mi fa molto riflettere alla repressione di piazza Tienamen in Cina e alle altre primavere che si sono svolte in passato, solo con la repressione riescono a opprimere il popolo che in paesi democratici è libero di manifestare, due milioni di cittadini hanno sfilato a Teheran, mi vien da sorridere quando esponenti politici e pacifisti si schierano su manifestazioni fatte qui in Italia sparando a zero su le forze di polizia, proteggono facinorosi che tutto fanno della manifestazione una guerriglia, ora dove sono perchè zittiscono?

  12. lorenzo.RM scrive:

    Già Annamaria dove sono?

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