Sono rimasto allibito da quello che ho appena visto e sentito! Premetto che sono un fan di Maurizio Crozza e, quando posso, cerco sempre di guardare il suo programma (Crozza live) o le sue apparizioni in tv (Ballarò etc.). Mi accingevo a cercare qualcosa che facesse riferimento al suo show e, per puro caso, m’imbatto in questo video del 04/11/2008 della terza puntata che non avevo visto.  Purtroppo, già dalle prime battute, sono rimasto veramente disgustato. Il titolo era ed è : il padrino e i casalesi. C’è Crozza (nei panni del Padrino) e l’attore Pierfrancesco Favino che cerca di interpretare un  resunto boss, un camorrista. Ma invece di chiamarsi “ il boss pincopallino”, indovinate come viene chiamato? Casalese (nel tono più sprezzante possibile)!  L’interpretazione non è delle migliori ed è (come si conviene ad una Tv che non sa di cosa si sta occupando) il perfetto stereotipo di quello che negli ultimi tempi l’opinione pubblica nazionale pensa delle persone che vivono in questa terra. Nemmeno io, che vivo da quasi trent’anni qui, respirando ogni giorno l’aria di questa cittadina, riesco a comprendere quello che dice il presunto casalese. Una cosa emerge: casalese (sia buono che cattivo) è per questi signori sinonimo di ignoranza, inciviltà, prepotenza, malcostume, malaffare, un essere troglodita insomma. Ed io mi chiedo: ma chi vive a Bolzano o a Brescia cosa penserà di noi? Semplice: siamo dei tipi da evitare.  Sono e resto convinto che questi luoghi comuni non portano da nessuna parte: cosa si vorrebbe far credere che siamo un popolo fatto come l’interpretazione di Favino? E Crozza, che fa il comico (tra l’altro in tante occasioni è pure bravo), pensa che sulla demonizzazione di una comunità si possa ridere e scherzare? Pensa che faccia bene alla causa anticamorra rappresentare in quel modo un casalese tipo, colorandolo con uno slang che dio sa a cosa fa riferimento e che neutralizza quel barlume di speranza e voglia di riscatto che pure c’è?. Si dirà che questo non interessa a nessuno : logico, troppo facile è prendere a calci e pugni chi è già riverso a terra sanguinante. Il casalese onesto, quello che abita in questo paese, non è assolutamente contro Saviano (come si dice nel filmato), a cui va il merito di aver acceso i riflettori sul fenomeno criminale di queste zone, ma fa rabbia essere presi a schiaffi da un lato dai mass-media nazionali, e dall’altro da chi ha avvelenato per troppo tempo questo territorio.  Lo dico in tutta sincerità: è un vero e proprio atto di prepotenza mediatica, una vigliaccheria che non va giù a chi pur vivendo qui e sentendosi casalese, sa come leggere un libro (magari lo sa pure scrivere!), sa articolare un discorso, s’informa, conosce, insegna ai propri figli e fratelli l’importanza delle buone maniere e del rispetto dell’altro, educa alla solidarietà e all’aiuto per chi si trova in difficoltà e all’importanza del lavoro. Con buona pace di Crozza e compagnia (e dei loro autori), che oggi, con questa pagliacciata televisiva, hanno reso un pessimo servizio al paese e alle persone perbene. Voglio fare un appello : mi rendo disponibile ad accompagnare Crozza e Favino a fare un giro in questa città: farò vedere e conoscere loro casalesi che hanno scritto libri, casalesi poeti, casalesi bravi professionisti, bravi agricoltori e bravi artigiani. Ma questa, come direbbe Carlo Lucarelli, è un’altra storia!

Emilio L. amico di calcio2.ce

5 Commenti a “LUOGHI COMUNI (scritto da Emilio L. amico di Calcio2 Ce e inserito nel blog da Semplice)”

  1. gianni4.CO scrive:

    Io premetto che non ho visto la trasmissione al centro della discussione, però vorrei richiamare l’attenzione di coloro che prima di me hanno espresso il loro giudizio, non tanto sulla trasmissione, ma sul problema della mafia ecc. ecc.. Un problema che non si può affrontare cercando di nasconderlo come mi è sembrato di capire dai vostri scritti. Purtroppo è un fenomeno che nel nostro Paese ha delle radici profonde (tutti i giorni leggiamo dell’arresto di decine di mafiosi, appartenenti a questa o a quella famiglia) però il problema rimane. Da un po’ di tempo a questa parte i giovani si stanno organizzando per costruire una società diversa. Però lo Stato deve fare il proprio dovere, non può tagliare stanziamenti destinati alle forze di polizia. Quindi non siate superficiali nell’esprimere giudizi a chi denuncia queste situazioni.

  2. luciano3.RM scrive:

    Crozza e company,per avere maggiore ascolto televisivo fanno qualsiasi cosa,oggi sono molto di moda,sono i frullatori di fango,il loro compito e delegittimare tutto e tutti.
    Con quella pagliacciata televisiva del 04/11/2008 Crozza non si è preoccupato se offendeva cittadini onesti, l’importante per lui è che la trasmissione sia stata molto seguita.

  3. giovanna3.RM scrive:

    Emilio, mi sono commossa alle tue parole. Anch’io, altre volte ho ammirato Crozza, ma questa sua scelta è veramente “ignobile”. Ti esprimo tutta la mia solidarietà.
    Con viva cordialità.

  4. mario.PE scrive:

    Bravo Emilio perché hai detto ciò che tutti dovremmo sapere. Purtroppo ci sono tanti giornalisti (scusa..”giornalai”) della carta o della TV che, per attirare l’attenzione o per riempire un “buco”, combinano ad arte le ottime pagliacciate che definiscono ironia come tu affermi giustamente.

  5. lorenzo.RM scrive:

    Hai ragione Emilio, molti di noi vivono per luoghi comuni. E non solo vivono, si arrabbiano, si accapigliano, diventano nemici. La tua presa di posizione è piena d’umanità. Ti sono fraternamente vicino e grido con te: basta con i luoghi comuni e con queste pagliacciate da strapazzo che chiamano ironia o satira e non fanno ridere nessuno. Ma che invece offendono tanta brava gente che non lo merita.

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