Premessa all’articolo di lorenzo.an
prima di leggere quello che lorenzo intende dire, diamo la definizione di “esistenzialismo”, presa dal vocabolario della lingua italiana (Zingarelli Ed.Zanichelli)
Complesso di indirizzi filosofici contemporanei che affermano il primato dell’esistenza sull’essenza e hanno per oggetto l’analisi dell’esistenza stessa, intesa come categoria comprensiva di tutte le cose che sono al mondo
E adesso l’articolo di Lorenzo.an

Chi non si è mai chiesto: “ Che esistenza avrò in questo mondo?” Penso che nel mondo ci siano pochissime persone che non lo abbiano detto, al contrario ci possono essere delle genti che ignorano completamente la vera esistenza di se stessi in un mondo falso, ambiguo, molto intraprendente, futile verso i problemi di tutti i giorni e altri che ignorano a cosa servono, e forse abbiamo detto noi stessi: “ Che cosa sono queste genti, che vogliono tutto e subito?”.
Le apprensioni della nostra vita, sono la causa di cui, ognuno di noi crede di risolvere con i soldi, la felicità, pensando che gli altri facciano le stesse cose, le nostre abituali presenze ”mancano”, verso chi ne ha veramente bisogno e dare un vero contributo verso chi non ha niente da mangiare, ha malattie che stanno uccidendo la loro storia di vita di uno stato, di un paese sconvolto da guerre fratricide o vivere dignitosamente, amare la vita nel vero senso della parola, senza guerre civili che durano da anni, senza aver il problema della fame nel mondo, senza avere interessi che ledano le altre persone, per fare di noi degli affaristi e basta, il contributo che dovremmo dare, sta nella nostra coscienza di intellettualità, di costituzionalità, degli stati membri della Terra, di un pianeta dove tutto e tutti dovremmo essere artifici di un mondo felice e prosperoso.
E’ mai possibile che ognuno di noi viva solo per se stesso? Se mi ricordo bene, ogni umano è fratello dell’altro, leggevo su un libro questa frase, penso che quasi tutti noi italiani abbiamo letto: ”la Bibbia”,  o chi lo ha fatto di sua spontanea volontà. ” E’ stato forse deriso, o messo nelle patrie galere?  Certo che è successo, ma con quali conseguenze per l’umanità? Se è vero che è successo chi dunque si proclama padrone degli altri, con quale diritto diventa padrone di noi e della nostra esistenza? Vivere ogni giorno pensando che sia l’ultimo, è questo che vorremmo per noi e per la nostra progenie? Nessuno chiede di ammassare denaro o fare, accumuli di sapienza, per sapere più degli altri, ma ognuno di noi si crea la propria esistenza guidata dall’intelletto che si è costruito leggendo, scrivendo, appassionandosi a un lavoro che gli piace, o dando il meglio di se stesso alla comunità.
Il più grande problema dell’umanità è costituito dall’analfabetismo, il 50% (e mi sono tenuto alto come media) non sa  né leggere né scrivere; se a noi ci hanno dato questa possibilità, mettiamola al servizio di chi non può, vi troveremo la nostra educazione, la nostra parola verso chi non può farlo, un disegno di legge umanitario che dia la possibilità a chi non può, un aiuto maggiore se tutti e dico tutti, dessero una mano affinché ogni umano possa dire io c’ero, ho dato il mio contributo a questa umanità terrestre.
Di ricordi di infanzia ne abbiamo tanti, ma quanti di noi, da ragazzi, abbiamo detto: ”che stanchezza di questa scuola”, ma non è meglio andare a giocare a pallone, o al cinema, magari con l’amichetta di quel periodo, andare ai giardini a sbaciucchiarsi e fare seghino (è un detto che da noi vuol dire saltare la scuola). Credo che siano pochissime le persone che possano dire: “io non l’ho mai fatto”, ma abbiamo dato il meglio affinché lo studio ci dia la forza di andare avanti nella vita, chi ha studiato di più, chi ha studiato di meno, ma ha studiato, questo è l’importante, nessuno ci ha precluso di andarci per il troppo sapere, al contrario ci hanno inculcato ogni più piccolo aiuto della o nella scuola. Chi di noi, come me, ha perso i propri genitori in guerra, sa quali sacrifici hanno fatto i nostri parenti per farci studiare, e le assenze che si facevano, ci hanno dato sprone a migliorarci, non a smettere, magari vedendo l’amico di scuola trovare un lavoro più bello e magnifico perché aveva studiato e, o sentirsi sotto di lui come una persona che non ha studiato.
Come vorrei un mondo dove tutti possono studiare, lo so è una chimera, ma se ognuno di noi si impegna a dare il proprio contributo ciò che ora è una chimera può diventare una realtà, le speranze di molti sono le occasioni di tanti, non fare una guerra, ma dare a ogni popolo la speranza che il futuro diventi migliore, le occasioni sono tante e, per tutti, vi è la speranza che l’intelletto di ogni umano sia per sempre l’esistenza di tutti noi, che abbiamo dato una mano a migliorare la vita di ogni popolo.
Lorenzo.an   23 novembre 2009

2 Commenti a “L’ESISTENZIALISMO o del buon convivere (scritto da lorenzo.an inserito da paolacon.rm)”

  1. roberta8.mi scrive:

    Commenti abilitati ciao Lorè come ti avevo promesso eccomi qua ho letto l’articolo e come al solito i tuoi scritti toccano sia l’animo che il cuore,io nn sono molto altuista ma nel mio piccolo cerco di fare quello che posso.nn posso dare molto aiuto fisicamente ma so di avere la coscienza a posto perkè sino ad oggi quel ke potevo fare e potevo dare ha riempito la mia vita.Certo nel mondo i problemi sono tanti e si vorrebbe risolverli tutti e subito ma cè sempre un ma………….Ti saluto e ti auguro buone cose ciao

  2. lorenzo.rm scrive:

    Lorenzo, mio omonimo e amico, hai fatto davvero un bell’articolo. E grazie anche a Paola che l’ha pubblicato. Sul ruolo, sul “posto” dell’uomo nel mondo quante teorie, quanti teoremi, quante sollecitazioni, quante riprovazioni, quante “morali”. L’umanità è stata davvero prodiga di approfondimenti, insegnamenti. Io ero religioso quanto basta da piccolo e frequentavo, non solo per divertirmi a giocare al pallone, un oratorio salesiano. Poi per quarant’anni sono stato un laico totale e totalizzante, seppur con rispetto verso tutti. Negli ultimi due anni sono tornato alla fede e mi sento psicologicamente sereno. Parto sempre dall’idea che ognuno di noi ha la “sua” verità. Che può portare o meno alla “sua” serenità. Essenziale è il rispetto per tutti. Per ognuno di noi deve essere l’impegno fondamentale. Ciao Lorenzo.

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