Cari Eldyani, l’idea di prendere da internet la seguente scheda sullo spaccato della vita quotidiana a Pompei, all’epoca della disastrosa eruzione del 79 d.C., vita molto somigliante alla nostra, nelle attività sociali  e diversa, nella cadenza temporale, più legata alla natura ed alla luce solare,   è stata solo un pretesto, per sottoporvi alcune questioni sul pianeta “uomo”.
A mio avviso, l’uomo, attraverso le diverse epoche, se pur sembra mutare nelle condizioni esterne: costumi, mode, tradizioni, tecnologie ecc… resta in sostanza immutato, nelle attività sociali ed ancor più nel profondo del proprio“Io”.
Ossia nel proprio mondo interiore, composto tutto quanto di elementi non materiali, quali sono gli istinti, le passioni, le paure, i sentimenti, le fantasie, i pensieri, i ragionamenti, gli impulsi, le pulsioni, le decisioni, le intuizioni, ossia quelle cose che costituiscono o sembrano costituirne la personalità.
L’uomo, attraverso la storia, non muta nella propria libertà di scegliere, in quell’ambito di attività interiori ed esteriori, tra il bene ed il male, ovvero di agire assecondando l’una o l’altra cosa.
Sono convinto che, la nostra esperienza, del comune sentire, intimamente la responsabilità morale delle scelte,che quotidianamente affrontiamo e che danno comunque una direzione ed un contenuto ed un senso, alla nostra vita, è la stessa dell’uomo di sempre.

pompei 10Gli scavi archeologici di Pompei rappresentano una fonte eccezionale di informazioni sulla vita quotidiana dei pompeiani e in generale dei cittadini dell’impero Romano ai suoi albori sotto l’imperatore Tito. Gli storici ci hanno così narrato la giornata tipo del pompeiano che, detto fra noi, non è molto dissimile da quella dei nostri nonni. Una vita fatta di gesti semplici e spesso ripetitivi che stride fortemente con il nostro “stress della vita moderna”, giusto per citare un famoso slogan pubblicitario.
pompei 6HORA PRIMA DIURNA (4.27-5.42): L’assenza di energia elettrica costringeva gli esseri umani a seguire i ritmi del sole e quindi la sveglia era molto presto la mattina per poter aprire bottega all’alba. L’acqua corrente era un privilegio di pochissimi e i cittadini comuni dovevano andare a prenderla presso le fontane pubbliche, per questo motivo veniva usata con parsimonia. Un po’ d’acqua sul viso per svegliarsi e lavarsi e una bevuta. Per lavarsi in maniera accurata i romani si recavano alle terme. la colazione veniva effettuata con pane e formaggio, (la merendina dell’epoca) eventualmente con verdure o gli avanzi del giorno prima. Coloro che volevano iniziare in ordine la giornata potevano recarsi dai barbieri, che aprivano all’alba, un centro di smistamento di pettegolezzi o conversazione; proprio come avviene anche oggi, esclusa ovviamente l’apertura all’alba e gli attrezzi del mestiere all’epoca poco rassicuranti.
HORA SECUNDA (5.42-6.58): Ormai ogni persona era al suo postopompei 1 di lavoro, dal ricco patrizio allo schiavo. Le botteghe erano tutte aperte, le bancarelle bene esposte, i cantieri al lavoro, i contadini ormai tutti nei campi e così via.
HORA QUARTA (8.13-9.29): le vie brulicavano di persone, il mercato era in piena attività, gli ambulanti declamavano lodi alle loro merci, i compratori trattavano sul prezzo. Al foro si passeggiava, si tenevano processi, si discuteva della cosa pubblica.
pompei 7HORA SEPTIMA (12.00-13.15): Dopo tanto affanno un po’ di ricreazione era necessaria. Se qualche ricco pompeianopompei2 desideroso di far carriera politica offriva uno spettacolo di gladiatori si poteva fare un salto all’anfiteatro. Uno spettacolo cruento e molto distante dal nostro sentire di uomini moderni. Noi ci accontentiamo di vedere un pugile cadere a terra tramortito ma non morto. Molti paragonano il ruolo dei giochi dei gladiatori nella società romana al ruolo del calcio nella nostra società. Certo all’epoca i tafferugli si svolgevano sull’arena e gli spettatori osservavano mentre oggi è il contrario. Beh! questa affermazione non è poi così corretta, infatti proprio a Pompei l’anfiteatro fu sospeso per dieci anni, (poi condonati da Nerone per intercessione di Poppea; una pompeana), a causa di uno scontro con parecchi morti tra “ultras” pompeani e nocerini. E’ anche l’ora di uno spuntino nelle taverne a base di focacce, pesce, frutta ed eventualmente dolciumi
pompei 5HORA OCTAVA (13.15-14.31): E’ arrivata l’ora delle terme, molto economiche, ed infatti anche gli schiavi potevano permettersele. In un mondo dove l’acqua corrente nelle case era un lusso, permettere a tutti di lavarsi accuratamente divertendosi è stata una grande idea. La vita media nel mondo romano salì a 35 anni, al contrario dei periodi precedenti e successivi dove invece fu più bassa. I romani non lo sapevano, ma la più grande scoperta della medicina moderna fu proprio l’igiene.
Quello che lascia perplessi è l’abitudine di passare con disinvoltura dai bagni caldi o di vapore a quelli in acqua fredda. Sarebbe però riduttivo pensare alle terme solo come ad una semplice beauty farm, spesso vi si concludevano affari e “intrallazzi” politici. Inoltre nelle terme era anche possibile esercitare il corpo con esercizi ginnici in ossequio al motto “mens sana in corpore sano”.
HORA DECIMA (15.46-17.20): poco prima del tramonto i romanipompei 4 concludevano la giornata con la cena composta da olive e uova e se la tasca lo permetteva anche pesce, carne e dolciumi. Gli svaghi erano pochi, specie per la maggior parte della popolazione e le strade buie tutt’altro che sicure: andare a letto era la scelta migliore.
Pino.sapompei 3

pompei 8

3 Commenti a “L’uomo da sempre: vita a Pompei (proposto da pino.sa)”

  1. titina.is scrive:

    Pino, il tuo articolo, bello ed interessante, si legge tutto d’un fiato; leggerlo, mi ha riportato indietro di qualche anno, quando, dopo un viaggio d’istruzione a Pompei, gli alunni della mia scuola fecero un bellissimo lavoro di ricerca. Riguardo all’uomo, non penso sia mutato nel corso della storia, la sua essenza, il suo modo di sentire, le sue esigenze, sono rimaste quelle di sempre.Ciò che mi sembra cambiato è la capacità dell’oumo moderno di fare del male, tanto male, a se stesso e ai suoi simili; non per niente il saggio detto latino “Homo omini lupus” è, oggi, quanto mai attuale!

  2. giovanna3.rm scrive:

    Interessante, Pino, ciò che hai portato a nostra conoscenza, sulla vita che si svolgeva a Pompei. Anch’io mi diletto a cercare immagini, graffiti dell’epoca, specialmente sugli etruschi. Erano degli orafi meravigliosi!

  3. lorenzo.rm scrive:

    Commenti abilitati
    Bravo Pino. E’ una scheda assai interessante. Quanto all’uomo, Pino, che dire? E’ sempre uguale, dici. Ma non è come dovrebbe essere, non è migliorato. Forse esagero.

Scrivi un commento
nota:  I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE