Cari Eldyani, ho appena letto, su “Repubblica” l’articolo di Ezio Mauro: “Contro la violenza per la libertà”.
Credo che sia giusto proporlo, specialmente in questo blog, dove spesso si è discusso animatamente di politica, se c’è qualcuno che non l’ha letto. Questo articolo esprime, con poche parole, quello che io sento e che dovremmo sentire tutti noi italiani, indipendentemente dalle idee politiche che ognuno di noi ha. A voi la riflessione.

Hanno colpito Berlusconi. L’immagine del volto del Premier trasformato in una maschera di sangue raggiunge tutti noi con la sua carica di violenza. Con la follia che trasforma un uomo in simbolo da abbattere ad ogni costo e con ogni mezzo, e la persona che diventa un bersaglio fisico. Il film drammatico di piazza Duomo farà il giro del mondo, testimoniando il degrado dello scontro politico in Italia. Ma per una volta, non è questo che conta. Conta l’effetto su ognuno di noi, sul Paese, sul sistema politico.

Amici e avversari, sostenitori e oppositori oggi devono essere solidali con il premier – come siamo noi – e senza alcun distinguo, nel momento in cui è un uomo colpito dalla violenza. E devono fare muro contro l’insania di questo gesto, prima di tutto perché è gravissimo in sé e poi perché può incubare una stagione tragica che abbiamo già sperimentato, negli anni peggiori della nostra vita.

Solo così la politica (che la violenza vuole ammutolire) può salvarsi, ritrovando il suo spazio e la sua autonomia, nella quale è compreso il confronto durissimo tra maggioranza e opposizione e anche lo scontro di opinioni, programmi e strategie. Ma distinguendo, sempre, tra le critiche e l’odio, tra il contrasto d’idee e la violenza, tra le funzioni e le persone.

Anche se il gesto di piazza Duomo è fortunatamente isolato e frutto di follia, in gioco c’è niente meno che la libertà. La libertà di Berlusconi di dispiegare le sue politiche e le sue idee coincide con la nostra stessa libertà di criticarlo.
Questo spazio di libertà si chiama democrazia: difendiamola.


paolacon.rm 14/  12/  2009

5 Commenti a “Hanno colpito Berlusconi…”

  1. Giulio Salvatori scrive:

    Franco Muzzioli, come è possibile non essere daccordo con te, mi ero imposto di non commentare più articoli di politica ma di fronte a questi eventi non si può stare al balcone a guardare .E grazie a Paola che ha saputo , con il suo articolo, esprimere quella pacatezza che dovrebbe essere il fulcro di ogni persona umana.E’ inoltre doveroso e rigoroso da parte della redazione, trovare punti che uniscono e non che dividono, lasciando da parte considerazioni che , se pur velate, ma non troppo, riaprirebbero un dialogo pesante.Credo, nella mia semplicità, di essere stato chiaro .Le asperità si valicano con la ragione e non con la violenza. Auguri Silvio di pronta guarigione .
    PS: Mi sono dimenticato di aggiungere che, se a volte qualcuno non avesse chiaro il concetto delle cariche dello Stato, che- la violenza è stata fatta si, a Sivio Berlusconi, ma soprattutto al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO della Repubblica italiana .

  2. simone.mn scrive:

    Commenti abilitati ciao io penso che di fronte a questi avvenimenti di violenza ,non si può essere differenti,perchè significcherrebbe non avere rispetto verso una persona umana,anche se non la penso come lui è sempre un grande personaggio politica ,poi capo del governo.Leggendo i vari titoli dei giornali si può notare le varie impressioni e le letture di taglio diverso come impostazione ideologico,senza riflettere sull’accaduto ,co un goidizio unanime di condanna verso questo gesto di violenza,li auguro una pronta guarigione signor BERLUSCONI,dimenticando la brutta eseperienza .Per quanto riguarda il signore che ha commesso questo spiacevle incidente ,non me la senta di condannarlo come un violentam,bensi una persona disturbata mentalmente ,e mi chiedo “era consapevole di quello che ha fatto”,io penso di no senza entrare nei meriti.

  3. paolacon scrive:

    mi permetto di riportare “il volto dell’altro” che Franco Muzzioli aveva scritto nella pagina mobile di Riflettiamo e che era andata canacellata
    Il volto dell’altro
    Ho provato un senso di disagio nel vedere il volto insanguinato di Silvio Berlusconi ed una umana solidarietà. Penso che il volto dell’altro, il volto di chi non la pensa come te, è degno di rispetto, sono degne di rispetto le sue idee, come sono degne di rispetto le mie. Dobbiamo ritornare ad essere uomini di buona volontà, che combattono battaglie su schieramenti contrapposti, ma con la consapevolezza che “l’altro” non è il male, ma l’altra parte del pensiero di una nazione. Comincio io a smorzare i toni, chiedendo scusa se a volte mi sono lasciato andare ad intemperanze verbali, vorrei che anche “gli altri ” si fermassero un momento a pensare e si ripartisse tutti da lì, da quel volto insanguinato, da una violenza illogica che non porta da nessuna parte. Chiedo al Presidente del Consiglio, di essere proprio lui, il colpito, a dare un senso a questo folle atto e a portare tutti alla saggezza ed alla pacatezza.
    franco muzzioli

  4. antonio.li scrive:

    Hai ragione Franco non è con la violenza che si risolvono i problemi.Io non la penso per niente come questo signore ma non è cosi che si deve combattere in democrazia.C’è gia stato nella nostra storia un presidente ucciso per loschi motivi ora basta .Dovremmo aver capito che Democrazia è rispetto delle libertà di tutti.L’avversario politico non è un nemico ma è uno che deve essere la controparte del dialogo.Quando capiremo questo capiremo anche che la critica verbale anche forte è una cosa ma la violenza fisica non è accettabile da qualunque parte venga.Rimane dunque la critica ma anche la solidarietà per una persona ferita.

  5. Franco Muzzioli scrive:

    Paola,come posso non essere d’accordo con te !….. Già avevo scritto qualcosa con il titolo “il volto dell’altro” …il volto insanguinato di Silvio Berlusconi,che mi aveva riempito di disagio e mosso ad umana solidarietà. Penso che il volto “dell’altro” ,il volto di chi non la pensa come te sia degno di rispetto ,come devono essere degne di rispetto le sue idee e le mie idee ,anche se tanto diverse. Dobbiamo ritornare ad essere uomini di buona volontà ,che combattono battaglie su schieramenti contrapposti con la consapevolezza che “l’altro” non è il male ,ma l’altra parte del pensiero di una nazione. Spero che tutti possiamo fare un punto fermo e ripartire da quel volto insanguinato dalla follia e riprendere una consapevole partecipazione politica in una Italia che non vuole e non può perdere la sua dimensione democratica.

Scrivi un commento
nota:  I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE