Tommaso Di Giovanni di Mone Cassai Detto Masaccio
(San Giovanni Valdarno 1401 – Roma 1428)
Accanto a Brunelleschi e Donatello, Masaccio fondò l’umanesimo in pittura e fu anche il terzo grande protagonista del primo rinascimento fiorentino.
Egli apparve improvvisamente sulla scena artistica della città per scomparire poco dopo altrettanto inaspettatamente.
Non si sa nulla della formazione artistica di Masaccio, né si hanno notizie certe sulla sua morte, sicché il mistero che lo circonda sembra accrescere quel senso di prodigio che ancora in noi suscita la sua arte.
Si possono considerare maestri del giovane e genialissimo pittore Brunelleschi e Donatello, il cui messaggio morale e artistico fu da Masaccio accolto e tradotto in termini di pittura.
La visione intensa della sua opera tocca il vertice del fulgore nel ciclo di affreschi per la Cappella Brancacci, nella Chiesa fiorentina del Carmine.
Qui si ritrovano un uso sapiente della prospettiva ed il forte rilievo delle figure modellate dalla luce, come nella realtà.
In modo particolare, si può ammirare la Cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva: l’uomo, pur peccatore, in Masaccio non ha perduto la sua dignità, non è degradato o abbrutito, la sua bellezza espressa nel corpo oltre ad espressioni innovative rimanda anche ad archetipi di bellezza classica. Ma in essa c’è qualcosa di più; Eva si differenzia da una qualunque Venere greco-romana, il suo corpo greve sembra portare su si sé non solo il suo peccato ma “tutti i peccati” e sul suo volto si legge il dolore del mondo.
Da Alberti a Leonardo e Michelangelo fino a Vasari, gli artisti del Rinascimento tributarono il più alto riconoscimento a Masaccio, notandone in particolare la modernità e Landino (1481), in poche righe, seppe concentrarne le peculiari qualità di “optimo imitatore di natura, di grave rilievo universale buono componitore, et puro senza ornato”: carattere quest’ultimo che esprime l’estrema forza sintetica e morale, la classicità ma così sobria, radicale, e come tale, così umana di Masaccio.
La sua pittura reagì al manierismo gotico, ponendo al centro della propria visione l’uomo, còlto nei suoi aspetti più monumentali, drammatici o poetici.
Dopo il Barocco, che non poteva apprezzarlo, Masaccio fu riscoperto nella seconda metà del Settecento, prima dai neoclassici e poi dai romantici, finché la critica moderna ha visto in lui un punto di riferimento storico ed estetico, fondamentale per tutte le vicende artistiche del Rinascimento.
E’incredibile che la sua produzione si compì in soli sette anni, lasciandoci dei capolavori impareggiabili. Morì, infatti, a soli 27 anni!
giovanna3.rm 26.01.2010
Commenti abilitati Ed io, non riesco ancora a credere come , riesci a saperci incantare con ciò che ci proponi. Grazie Giovanna a rinfrescarci la memoria, li leggiamo con immenso piacere, ti siamo debitori, Ciao al prossimo articolo
Franci, anch’io rimasi incantata di fronte agli affreschi della Cappella Brancacci, non riuscivo a credere che un giovane ventenne avesse potuto lasciarci simili capolavori e dare un’impronta tanto significativa a tutta l’arte del Rinascimento.
Un abbraccio.
Che coincidenza Giovanna, arrivo a casa dalla lezione di Storia dell’Arte che verteva su Masaccio, apro questo blog e che ti trovo? Proprio lui, si il Masaccio. Ah che meraviglia l’Arte dal Medioevo al Rinascimento. Qui parliamo del ‘400 ed uno spettacolo è la Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze; guardandola ne sono rimasta stupefatta. Il grande Tommaso Giovanni da Cassai ha fatto una straordinaria opera d’affresco se consideriamo che l’ha realizzata a soli 23 anni.
Grazie Giovanna di questa ennesima bellissima testimonianza d’Arte.
Non mi “innalzo” certamente a -critico d’arte- per sviscerare tra le pieghe del Masaccio sensazioni profonde.Ognuno di noi, rimane attratto,rapito, sprofondato tra personaggi e colori.E ringrazio ancora una volta Giovanna per avermi accompagnato nel suo conoscere . Grazie
Giovanna, Non conoscevo Masaccio, ho scoperto con stupore che oltre un grande artista, è considerato uno dei più grandi artisti del Rinascimento, le sue opere sono state ispirazione per i grandi come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello, peccato che sia morto a solo ventisei anni. Un saluto.
Grazie Flavio delle belle parole. Sicuramente si potrebbero aggiungere molte altre cose contenute nell’opera straordinaria di Masaccio, ma non credi che le immagini esprimano già da sole una grande emozione? Se ciò accade, è sufficiente per spingere ad approfondire ulteriormente il grande artista.
Un caro saluto.
La cacciata dal Paradiso, condannati per il loro peccato e non perdonati varcano la soglie dell’Eden. La bocca di Eva esprime terrore ed emette un grido disperato, mentre Adamo porte le mani contratte sugli occhi quasi per non vedere e subire quella condanna. E l’Angelo anche se deve far eseguire la sanzione sembra quasi addolorato anche egli e pare esprima un senso di pietà per i due sventurati.
Ma di questi grandissimi si dovrebbe dire molto, molto di più per capire meglio e apprezzare di più la bellezza che solo i grandi artisti riescono ad interpretare, e Masaccio è certamente uni di quelli senza trascurare evidentemente l’aspetto filosofico culturale. Egli infatti viene ancora oggi considerato l’iniziatore e il maestro del Rinascimento. Le sue peculiarità furono la profondità spirituale e l’esaltazione della figura umana, giungendo a quella nuova umanità che ruppe con ogni residuo gotico.
Giovanna sei bravissima e io, vecchio patito di arte figurativa, non posso che dirti grazie delle belle cose che ci racconti.
Ciao
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Giovanna3.rm
grazie, è piacevole seguire gli artisti che hanno contribuito con le loro opere ad arricchire il patrimonio dell’arte italiana rendendo la nostra storia dell’arte unica ed irripetibile nel contesto mondiale.
grazie giovanna mi sembrava di essere con una guida ad una mostra sulla pittura rinascimentale quella cheio amo in modo particolare.
molto ben descritta,non conoscevo il Mosaccio grazie ate ora so continua in questo filone ci manca in eldy etu sei all’altezza
Giovanna, una bella pagina d’arte.