Per ricordare a trentanni dal suo brutale assassinio da parte delle brigate rosse, Vittorio Bachelet, riporto le parole che il figlio Giovanni, nel giorno del funerale del padre, pronunciò durante la messa:
Giovanni, all’epoca venticinquenne, nella Preghiera dei fedeli disse:
« Preghiamo per i nostri governanti: per il nostro presidente Sandro Pertini, per Francesco Cossiga. Preghiamo per tutti i giudici, per tutti i poliziotti, i carabinieri, gli agenti di custodia, per quanti oggi nelle diverse responsabilità, nella società, nel Parlamento, nelle strade continuano in prima fila la battaglia per la democrazia con coraggio e amore. Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri. »
Un messaggio di amore e di perdono come questo merita di essere citato proprio nella giornata che celebra l’amore in senso universale: San Valentino.
Non entro nella diatriba che si è aperta, a causa della mancata messa in onda, da parte della RAI, nel giorno del trentesimo anniversario dell’assassinio di questo grande uomo, della trasmissione a lui dedicata, ma voglio tracciare un breve ricordo della sua personalità.

Vittorio BACHELET (Roma, 20 febbraio 1926 – Roma, 12 febbraio 1980) è stato un giurista e politico italiano, dirigente dell’Azione Cattolica ed esponente democristiano; fu assassinato dalle Brigate Rosse nel vano tentativo di colpire al cuore le istituzioni.
Bachelet era docente universitario, presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, consigliere comunale, sposo e padre di due figli, dal 1964 al 1973 Presidente nazionale dell’Azione Cattolica.
Venne ucciso in un agguato dalle Brigate Rosse il 12 febbrai 1980 all’Università “La Sapienza” di Roma. Aveva sempre rifiutato una scorta per amore e rispetto della vita delle persone che avrebbero dovuto scortarlo.
Un laico capace di incarnare con chiarezza e coerenza i valori cristiani, di vivere con carità la passione per l’impegno civile, inteso soprattutto come servizio all’uomo e alla comunità e come ricerca costante del bene comune.
la sua biografia è su http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Bachelet
Vi consiglio anche di leggere il discorso commemorativo che il figlio Giovanni ha fatto all’Università “La Sapienza” di Roma il 12 febbraio 2010. È veramente molto toccante e ci aiuta  a capire.
http://www.unita.it/news/italia/95023/il_discorso_di_giovanni_bachelet_in_ricordo_del_padre

paolacon   14 febbraio 2010

5 Commenti a “Ricordando Vittorio Bachelet… sopratutto questo è amore”

  1. Signorlasca scrive:

    Risposta a Marc52 e Giovanna3: Convengo con Voi che, in linea di massima, è prassi corretta attenersi al commento e alla critica (anche aspra) per non andare in O.T. Si da il caso però, che in ogni pagina e in ogni post, c’è sempre puntuale come il prezzemolo, il commento di Lorenzo Rm, connotato da un’impronta sempre mielosa e fin troppo prevedibile.Mai un guizzo di contrapposizione appena appena accennata. Così,tanto per dire che, ogni tanto, almeno una volta, è contro qualcuno.L’appiattimento acritico (sempre), mi turba da spingermi, appunto, O.T.Scusate ma è la mia verità.

  2. giovanna3.rm scrive:

    Marc, condivido in pieno il tuo pensiero, se tutti ci limitassimo a commentare l’articolo e i suoi contenuti avremmo capito il vero spirito della chat e non spaziare “ad libitum”, uscendo dalle righe!
    Comunque, grazie per averlo ricordato.

  3. marc52 scrive:

    Commenti abilitati Caro signorlasca,ti do del tu se mi permetti! noi apprezziamo moltissimo i tuoi commenti,critici, interessanti, forbiti e preparati, ma ti pregheremmo di attenerti ai soli commenti sull’articolo e di commentare anche l’altui commento. Però! con rispetto! e senza scendere in provocazioni e considerazioni gratuite che sono sinonimo di falsa democrazia ed educazione.

  4. Signorlasca scrive:

    Sei proprio un “Marzulliano” ti sei dato la risposta… prima ancora di farti la domanda…ormai lo hanno capito tutti chi deve andar via…per avere un po di “democrazia” nella comunicazione.

  5. lorenzo.rm scrive:

    Un grande uomo il Prof. Bachelet e una grande stupidata la decisione della RAI. Quando saremo davvero un paese normale?

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