LE MUSE (varia umanità, cultura)

REALTA’ O ILLUSIONE
Quando mi ci trovo davanti, approfitto dell’immensità che il mare mi regala per perdermi in un’infinità di pensieri; il mare va amato…temuto e rispettato.
Mi è sempre piaciuto andare a contemplare il cielo che si arrossa, ascoltare il fruscio delle onde del mare, il sole che scende all’orizzonte e il mio sguardo rimane fisso sugli ultimi raggi luminosi, fino a quando anche l’ultimo sparisce.
Un pomeriggio di ottobre, di qualche tempo fa, mi trovavo a Marina di Carrara, mi ero seduto sulla sabbia e guardavo il sole che si specchiava nell’acqua, punteggiandola di onde scintillanti; stavo bene il mare sembra che mi faccia rappacificare con il mondo e mi dà una sensazione di pace.
Oltre a me c’è una coppia che passeggia e un signore che fa giocare un cane lanciandogli un pezzo di legno, al largo dalla parte del promontorio del Caprione, due imbarcazioni veleggiano di bolina per rientrare nella darsena di Bocca di Magra. Dalla parte opposta, alla fonda, una nave cargo aspetta che una banchina del porto si liberi per caricare merci, di cui la maggior parte è rappresentata da blocchi di marmo e granito estratti dalle cave delle Alpi Apuane e ancora più al largo, una portacontainer sta navigando verso il porto della Spezia per scaricare probabilmente merce proveniente dalla Cina.
Continuo a fissare il raggio del sole quando il moto ondoso aumenta, sento la pelle d’oca percorrere tutto il corpo come un soffio di vento gelido, dall’acqua emerge un qualcosa. E’ una testa di donna la pelle color mogano, i capelli neri lisci, lunghi, gli occhi sembrano lampeggiare e mutare di colore: da grigi a verdi; dalla bocca appena socchiusa, s’intravede il bianco dei denti.
Cerco di alzarmi in piedi ma non ci riesco, guardo dalla parte della coppia ma si sono allontanati e anche se mi mettessi a urlare non mi sentirebbero, dalla parte opposta l’uomo e il cane, non ci sono più, inoltre non riesco a emettere suoni con la bocca.
Quel volto è ancora lì immobile, gli occhi continuano a lampeggiare, la bocca ora è atteggiata a un sorriso, il bianco dei denti mi ricorda quello della pubblicità di un dentifricio da tanto che sono bianchi e luccicanti. Vorrei alzarmi in piedi dire qualche cosa, non riesco a fare nulla di tutto questo. Una nuvola scura copre il sole, il mare s’increspa e la testa sparisce sott’acqua creando prima un mulinello, poi una scia spumosa si allontana verso il largo.
Riesco ad alzarmi, normale, pronuncio ad alta voce “belin” (è la prima cosa che mi è venuta in mente) tutto a posto, la visione sarà durata pochi minuti ma i particolari erano nitidi e chiari.  Realtà….o…. Illusione?
Per i restanti tre giorni di permanenza a Marina di Carrara, sono tornato nello stesso posto, stessa posizione e alla stessa ora con una segreta speranza: rivedere quel volto avere la certezza che non fosse stata un’illusione ma una realtà. Non è accaduto mi è rimasta solo una domanda: Realtà…o…Illusione? Ancora sono senza risposta.


“Un essere umano è parte del tutto chiamato universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualche cosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l’allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione, sino a includervi tutte le creature viventi e l’intera natura, nella sua bellezza”             (Albert Einstein)

Giuliano4.rm   19/ 04/ 2010

4 Commenti a “REALTA’ O ILLUSIONE di Giuliano4.rm”

  1. domenico.rc scrive:

    Commenti abilitati Io ,purtroppo, non sono mai stato a Marina di Carrara, ma ugualmente posso dire che,il mio mare e il mio sole hanno, tantissime volte, giocato scherzi di questo tipo, Anche a me piace soffermarmi davanti al mio mare, specialmente durante le bellissime ore del tramonto, quando quel “bollino rosso” li, di fronte a me, si lascia guardare con ammirazione, mentre, silenzioso proietta gli ultimi raggi in quel maestoso mare. Tantissime volte i miei pensieri, accompagnati da quelle rare e uniche sensazioni, si trasformano in chiare e nitide immagini, Certamente sarà bello dalla vostre parti, ma, sicuramente, sarà bello ovunque c’è quel grandioso rapporto tra essere e natura circostante. l’equilibrio che si viene a creare sviluppa questi semplici e rari fenomeni, dal gusto forte e dal sapore intenso, da volerli più spesso assaporare .Bellissima composizione ,sotto tutti gli aspetti complimenti Giuliano……………..

  2. Giulio Salvatori scrive:

    Giuliano, spesso vado in quei luoghi da te descritti e, come dice Franco Muzzioli, sono posti incantevoli.Non per niente sono definiti :- Il golfo dei poeti, e quelle montagne che fanno da cornice sono quelle -Alpi Apuane- tante volte da me ricordate ai lettori di Eldy.Sicuramente , quando Qualcuno creò la terra, si fermò qualche giorno in pù da queste parti.E Franco sarà daccordo con me se dico che in qualche grotta si nascondono certamente le sirene.Una è quella che hai visto tu.Io non ho mai avuto questa grazia, se non quella di rimanere rapito dalle bellezze del creato. Bravo comunque, sognare fa bene al cuore .Il solito maledetto toscano

  3. Lorenzo.rm scrive:

    Giuliano, la tua storia evoca suggestioni di particolare intensità e passione. Ci si trova in un mare incantato da cui non ci si vorrebbe allontanare ed in cui il dilemma fra realtà ed illusione, in fondo, non è essenziale. Esse, infatti, interferiscono e si confondono in un luogo incantevole di poesia.

  4. franco muzzioli scrive:

    Caro Giuliano, tutte le estati vado a Fiumaretta a pochi chilometri da Marina di Carrara , dato che ho un appartamentino alla Serra di Lerici e quella spiaggia dorata è la più vicina per chi non vuole andare sugli”scogi”.Quante volte seduto sullo sdraio , ho contemplato quello splendido mare che si unisce al fiume e quelle belle montagne, le Apuane, che si sposano con il cielo e ho immaginato tutto l’immaginabile in questo meraviglioso angolo d’Italia, Forse quel viso da te visto, immaginato, desiderato, pensato era la sintesi della bellezza che ti circondava. Ma in maniera più prosaica ti ricordo che chi si ammaglia davanti al sole al tramonto cioè quando il nostro astro si lascia guardare,può avere strani scherzi agli occhi. Micro ustioni della retina che possono far vedere fate Morgane, raggi verdi o quantaltro. Ma non voglio togliere poesia e mistero alla tua visione ,oltre che Eisntein vorrei citare Amleto di Shakespeare…..”Vi sono più cose in cielo e in terra……………..

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