LE MUSE (varia umanità, cultura)

IL FATTORE B

Piazza di Spagna, sono seduto tra molta gente sulla scalinata di Trinità dei Monti. E’ una giornata primaverile, ho davanti agli occhi lo spettacolo della Fontana della Barcaccia circondata da una moltitudine di persone in posa per la rituale fotografia. La Barcaccia, scolpita da Bernini padre e Bernini figlio. All’angolo sinistro c’è la sala da tè Babington’s, il Palazzo di Propaganda Fide con la facciata progettata dal Bernini, mentre quella laterale è invece del Borromini.   La monumentale scalinata di 135 gradini fu inaugurata da papa Benedetto XIII, sto pensando alla coincidenza di tutte queste B quando all’improvviso la donna, sconosciuta, seduta accanto a me si gira, mi prende la faccia tra le mani e mi bacia impetuosamente.

Mi tiro indietro esterrefatto. La guardo, bella donna, non più giovane, i capelli lunghi con qualche sfumatura grigia, mi fissa, un po’ offesa, un po’ con aria di sfida mi dice: “Non scandalizzarti tanto. Ce l’hai scritto in faccia che avevi voglia di baciarmi”.

Una giravolta di pensieri mi si attorciglia dentro, ma se nemmeno mi ero accorto di chi mi stava accanto. Come, è possibile che ce l’ho scritto in faccia? Però, di colpo la guardo meglio e sotto un’altra luce. Quel bacio non mi è dispiaciuto, è una donna piacevole, c’è un’altra B (bacio), quasi quasi mi adeguo e sto per chiedergli di farlo nuovamente quando mi viene un dubbio, ma è possibile che io mi trovi in questa situazione?

Mi sveglio un po’accaldato, sono le sei di mattina. Mi alzo e vado a farmi un caffè dentro metto una scorzetta di limone, per prevenire un eventuale mal di testa (vecchia ricetta).
Intanto penso se nel cibo della sera precedente ci potesse essere qualche cosa di afrodisiaco: minestrina in brodo, petto di pollo alla piastra con contorno di zucchine grigliate, due noci della California (
aiutano a tenere le arterie pulite proteggendole da eventuali grassi saturi) per finire le solite due dita di vino rosso (quelle così non così ↑ a scanso illazioni!).

Che altro ho fatto? A si ho guardato la TV, ma niente di osé: ”Voyager” di Roberto Giacobbo, e prima ho seguito un TG. Guardo raramente il telegiornale, le notizie sono sempre opprimenti, ieri sera parlavano dell’euro, della situazione in cui versa la Grecia quindi……….nooooo ecco ho trovato: è stato il fattore B.

Due personaggi hanno fatto dichiarazioni, contrastanti, divisi su tutto, uniti solo nell’iniziale del cognome appunto la B!

Stasera di TG ne guardo due, quello delle venti e quello della notte, poi chissà perché mi piacerebbe trovarmi a Villa Borghese.

Nda: il sogno era in bianco e nero.

Giuliano4.rm   16 maggio 2010

7 Commenti a “il fattore B di Giuliano4.rm”

  1. Bruce scrive:

    Giuliano , com’è piacevole il tuo scritto, l’ho letto tutto d’un fiato, hai un modo di esprimerti estroso e originale…..complimenti!!!! P.S. La prossima volta che hai intenzione di andare a sederti sulla scalinata di Trinità dei Monti, ( ma veramente, non in sogno) avvertimi…….non si sa mai!!!!!! ahahahahaha!!!!

  2. titna.is scrive:

    Giuliano , com’è piacevole il tuo scritto, l’ho letto tutto d’un fiato, hai un modo di esprimerti estroso e originale…..complimenti!!!! P.S. La prossima volta che hai intenzione di andare a sederti sulla scalinata di Trinità dei Monti, ( ma veramente, non in sogno) avvertimi…….non si sa mai!!!!!! ahahahahaha!!!!

  3. alba morsilli scrive:

    io che non sono romana e non conesco gli artisti di quelle opere d’arti pensavo auna strana combinazione come lo è
    poi leggendo unarisata di gusto mi hai fatto fare sei un simapicone

  4. nadia 8 rm scrive:

    Ecco chi eri,Giuliano,ma non mi hai riconosciuta?la donna col grigio tra i capelli ero io,e no,non era un sogno..o un incubo. Il prossimo incontro a villa borghese. A parte gli scherzi Giuliano,molto molto simpatico il tuo racconto,peccato che il mio nome nn comprenda una b.

  5. lieta scrive:

    pardon scalinata de trinità proprio eravam seduti riciao

  6. lieta scrive:

    che bel sogno giuliano e come scrivi assai bene pure te. me sentivo all’altro tuo fianco sulla panchina dall’altra parte della signora baciona ciao scherzo un po’ cosi’

  7. edis.maria scrive:

    Giuliano, forse ti sei divertito a cliccare tutto il giorno tra una stanza e l’altra, tra un blog e l’altro ! Chissà ! Aria fresca, dice il medico interpellato, mille passi svelti al giorno, un buon sorriso e un augurio a tutti quelli che si incontrano sulla strada!!!!Molto spiritoso , Giuliano,e piacevole!

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