LE MUSE (varia umanità, cultura)

Sono sempre stato bene abituato, tenuto al riparo, sempre al calduccio.
Un tepore confortevole estate e inverno. Forse d’estate, entrando nell’acqua al mare un brivido, ma era cosa da poco, passava subito.
Ogni tanto capitava che venissi sballottato avanti e indietro ma fortunatamente eravamo tanti: duecento milioni dicevano.
Sinceramente non li ho mai contati. Lì ognuno pensa per sé.
Ognuno è unico, tutti si somigliano ma ognuno è unico. Si convive.
C’è molta rivalità: tutti vorrebbero essere i primi.
Non ci sono gregari, al via si parte tutti assieme e si corre.
Si corre e ci si spinge, si sgomita, si scodinzola, ci si supera.
È sempre una guerra.
Sì perché tu non sai quando  dovrai partire. Nessuno ti avverte prima in modo  che tu possa prepararti.
Per la verità qualche segnale lo ricevi: gli sballottamenti che dicevo  prima sono quasi  sempre il segnale di una partenza improvvisa.
Si parte a scaglioni ad un segnale ormai convenuto: un ohhh!
Un secondo  scaglione al secondo: ooohhhhh!!!
Poi seguono altri oooooohhhhhhhh  prolungati per i ritardatari!
Per tutti inizia una frenetica corsa per raggiungere una  meta che non conosciamo. È la prima volta per tutti, nessuno ha mai fatto la corsa due volte.
Il percorso non è difficoltoso. È leggermente in salita e umido. Fa caldo, molto caldo.
Certo che il primo gruppo è avvantaggiato rispetto agli altri ma tutti  con egual tenacia corrono per arrivare primi  come se davvero fossero i primi.
Come in tutte la gare che si rispettano c’è chi primeggia: il più forte. Il migliore. Sarà quello, che giunto al traguardo, che per primo toccherà la meta, avrà il diritto ad entrare. L’essere arrivato  primo gli  darà il diritto di impedire, a tutti gli altri concorrenti  che arriveranno dopo, di accedere a quella fortezza  quasi inespugnabile.
Una volta entrato avrà il diritto di accomodarsi e rimanere lì  a suo piacimento ma il contratto è trimestrale e rinnovabile per tre volte, poi, ad insindacabile decisione della proprietaria, dovrà uscire da lì e trovarsi una nuova sistemazione.
Necessariamente dovrà portarsi via tutto ciò che può aver accumulato in questi nove mesi e il più delle volte lo farà da solo.
Capita, a volte, che i vincitori siano due. Non spesso ma capita. Allora in questo caso ambedue hanno il diritto di rimanere e condivideranno lo steso alloggio alle stesse identiche condizioni.
In questi casi dovranno loro stessi stabilire, alla scadenza del contratto, chi dovrà essere il primo ad uscire, ma questo non inciderà minimamente sul risultato finale: per loro sarà tutto uguale.
In questo tipo di  corsa si sono verificati, per la verità molto raramente, arrivi  tripli, quadrupli. Una ventina di  anni fa si ricorda un arrivo di gruppo: sei contemporaneamente. In quella occasione ai vincitori furono dedicati molto festeggiamenti e addirittura trasmissioni televisive.
Questa è una corsa che non ha scadenze fisse. Segue altri regolamenti. Si decide al momento. Spesso in notturna. Gli organizzatori si incontrano, si scambiano opinioni, si mettono d’accordo  sul come e dove effettuare la corsa. Poi, quando  tutti i preliminari sono esauriti, improvviso scocca il via: OOOOOHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!  e viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!


———- Alfred   19 maggio 2010

3 Commenti a “Il vincitore del Giro scritto da Alfred”

  1. lieta scrive:

    pensavo al giro d’italia ma poi leggendo tanto non quadrava co la mia idea del giro poi alla fine da illustrazione ho capito chi sono i presunti girini ahhh ciao alf

  2. titna.is scrive:

    Ahahahahah………. Alfred….originalissimo e spassosissimo…troppo forte!!!!!! Andrò a vedere il sito segnalato da Franco, sono sicura che ci sarà da divertirsi!!! P.S. Mi attizza particolarmente quel “ma” lasciato in sospeso da Franco…..vedremo!!!!!

  3. franco muzzioli scrive:

    Se volete seguire le piacevolezze metaforiche di Alfred ,potete andare a http://www.giochiflashgratis.it per divertirvi con “la gara degli spermatozoi”. …ma!

Scrivi un commento
nota:  I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE