LE MUSE (varia umanità, cultura)

È arrivato il tempo degli esami, a giorni cominciano le “maturità” e molte sono le credenze popolari e gli atti scaramantici che i ragazzi eseguono per esorcizzare la paura della prova. Guglielmo, fiorentino, ci racconta quello della sua città.

A Firenze c’è questo, vi ricordate anche voi di aver seguito un rito? Ci raccontate quello della vostra città se lo sapete?

fontana del porcellino

La fontana del Porcellino è situata nei pressi della Loggia Del Mercato Nuovo a Firenze e venne edificata nel 1546 da Giovanni Battista del Sasso, su commissione del Granduca Ferdinando I de’ Medici, per il commercio dell’oro e della seta.

Nel 1612, lo scultore Pietro Tacca, realizzò la Fontana del Porcellino (in realtà è un cinghiale ma benevolmente ricordato come il porcellino dai fiorentini) La statua che possiamo ammirare è in bronzo, mentre l’originale al quale si è rifatto il Tacca è in marmo ed è conservato nella galleria degli Uffizi.

La fontana del Porcellino a Firenze tramanda da secoli una leggenda, secondo la quale si inserisce una moneta nella bocca dell’animale e nel frattempo si esprime un desiderio. Si lascia andare la moneta e se questa entra nella grata sottostante il porcellino, il desiderio si avvererà il prima possibile.


Ogni anno numerosi studenti, al quinto anno delle scuole medie superiori, si recano presso la fontana del Porcellino, in concomitanza con i cento giorni agli esami, per chiedere al Porcellino se passeranno gli esami.

Guglielmo.fi  giugno 2010


8 Commenti a “La leggenda del Porcellino scritto da Guglielmo.fi”

  1. GUGLIELMO scrive:

    Ringrazio vivamente tutti gli amici-e che con i suoi commenti su questo piccolo scritto (Porcellino), ne farò tesoro dei vostri scritti per i futuro, colgo l’accasione di salutarvi con simpatia.

  2. lieta scrive:

    alba e pure te saggia bocca della verità ciao

  3. lieta scrive:

    bravo giulio ciai trovato pure la rima ahhhhhhhhhhh ciao

  4. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Riprendo e riporto in sintesi uno scritto di di Matteo Radavelli da (PsycHomer)sugli atteggiamenti scaramantici e portafortuna.
    Diverse ricerche rivelano che superstizioni semplici, come oggetti portafortuna, sono in grado di migliorare le prestazioni sia del “motore”, sia cognitive del soggetto.
    Gli atleti professionisti sono particolarmente inclini alle superstizioni, forse perchè la “calvalcata” verso la vittoria ha un tempo breve ed anche una frazione di secondo, nel prendere una decisione, puo fare la differenza.
    Ad esempio due superstiziosi doc sono il golfista Tiger Woods, che indossa sempre una camicia rossa nei tornei e l’ex stella del basket Michael Jordan, che durante le partite ha indossato per tutta la carriera biancheria intima di colore blu.
    Una nuova ricerca, pubblicata in Psychological Science, ha voluto indagare se queste superstizioni, a detta di tutti irrazionali, funzionano realmente.
    Damisch et al. (2010) ha analizzato se superstizioni semplici, come incrociare le dita o utilizzare oggetti portafortuna, comportavano effettivamente un’incremento prestazionale, sia fisico che cognitivo. La risposta è stata un SI, piuttosto sorprendente.
    In un primo esperimento i 28 partecipanti hanno ottenuto, in media, un’incremento del 33% del risultato quando durante il compito hanno utilizzato la palla “fortunata” rispetto ad una semplice.
    Per capire come queste superstizioni agiscono sul miglioramento delle prestazioni i ricercatori hanno misurato l’auto-efficacia (la fiducia in se stessi) ed il goal-setting. Questo ha suggerito che:
    In altre parole, il portafortuna da alle persone la fiducia necessaria per puntare più in alto e la forza per continuare a provare; inoltre la convinzione, tuttavia lieve, che ci sia qualcosa (in questo caso l’oggetto) che “aiuta” permette di allentare la tensione nervosa.
    Questo potrebbe essere determinato dal fatto che le superstizioni ci permettono di vivere l’illusione di controllo all’interno della paura di vivere in un “mondo casuale”. Forse è proprio per questo che i comportamenti scaramantici e superstiziosi sono così radicati nella cultura del Bel Paese.
    La felicità porta fortuna ?
    Sembra proprio di si: se abbiamo un atteggiamento positivo verso la vita la fortuna ci viene incontro. A suggerircelo è questo nuovo film del regista inglese MIKE LEIGH che attraverso la protagonista POPPY (una straordinaria SALLY HAWKINS premiata come miglior attrice con l’Orso d’argento al Festival di Berlino) cerca di farci riflettere sul fatto che se nonostante le avversità della vita riusciamo a mantenere una buona dose di ottimismo e autoironia, non solo stiamo meglio ma, appunto, riusciamo anche ad avvicinare la fortuna.

  5. Giulio Salvatori scrive:

    I nostri ragazzi la domanda non dovrebbero farla al porcellino, -Se passeranno gli esami-ma al loro cervellino

  6. lucy.tr scrive:

    Un grande in bocca al lupo ai ragazzi che in questo periodo stanno affrontando gli esami,prima grande prova della vita!!Divertente la storia di Guglielmo,desunta dalle antiche e saggie tradizioni popalari, meno divertente la situazione che sta vivendo la nostra scuola.Tagliare sull’istruzione e quindi sul capitale umano è un delitto.Se non investiamo sul futuro dei nostri figli, quale sarà il loro avvenire? Una domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi.

  7. alba morsilli scrive:

    caro guglielmo sai a quella fontana ci manderi i nostri ministri, loro veramente dovrebbero fare gli esami per il ministero che rappresentano, molto spesso non sono competenti delle funzioni che le vengono affidate.
    se vengono a Firenze dalla fontana eil cinghiale fosse vivo se le mangia, loro buterebbero monetine false come è nel loro stile essere falsi

  8. Lorenzo.rm scrive:

    Bella la fontana, Guglielmo, e bella la tradizione. Speriamo che i ragazzi di Firenze passino tutti agli esami.

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