LE MUSE (varia umanità, cultura)

Gli uomini s’ingannano facilmente nella scelta degli amici! I falsi amici hanno un fondo raffinatissimo di ipocrisia, essi malvagi o egoisti, o falsi in fondo al loro  spirito, fingono  apparenze  di bontà e sincerità, essi hanno sulle labbra  parole melate, hanno modi più insinuanti e fingono di interessarsi ai nostri  dolori e fingono di adoperarsi  per aiutarci.
Ma alla prima prova vera e reale questi falsi amici ci abbandonano.  E  noi comprendiamo  che ci stavano  vicini  o per  loro utile, o per loro ragioni  recondite, o per sentimento  d’egoismo, o per convenienza.
La  palestra  nella  quale  si esperimentano  i veri  amici  è il dolore, siamo  nel tempo lieto  circondati  da gente  che fa profferte  di amicizia. Per sfruttarci e per  ottenere il nostro favore. Ogni uomo che sta bene, che è ben  quotato in società, che ha aderenze, che dispone  di ricchezze, sarà sempre circondato da persone  che  lo corteggeranno, lo aduleranno, lo porteranno  alle stelle, per poter  godere i benefici che  loro  può concedere,  quell’uomo ricco e potente .
Ma quando  il  dolore giunge, a fugare la gioia ed il  benessere, si vedano questi amici di  ieri, esulare, sparire, abbandonare il campo antico,  per  andare  forse ad occupare  un altro  campo di sfruttamento, più utile e facondo.
Nel  dolore  si provano  i veri amici. Quando  la schiera dei falsi  e degli opportunisti  si è diradata, accanto all’uomo addolorato , colpito da una  sciagura, da una  tristezza  immane, resta  solo l’amico  vero e sincero accanto al capezzale  di quell’uomo afflitto da un male  fatale, accanto all’uomo colpito  dalla sventura, per lenire la sua  pena, per sussurrargli una  parola di consolazione, resterà solo l’amico  profondo, che non cercava il benessere e la  felicità per stare  accanto  all’amico, ma era spinto  sempre dall’affetto e dalla  sincerità.
Quest’affetto non muta per mutare di fortuna, ma diventa più puro e più intenso. E se nei giorni di felicità l’amico non aveva bisogno  di porgere un  aiuto a  quell’uomo, ora che egli è caduto, dopo  la sciagura sente il bisogno intimo, irresistibile, di amarlo diversamente, di amarlo oltre  che col  cuore, anche con le opere, porgendogli  quei  sollievi e quegli aiuti  che gli sono possibili. Il dolore fuga i falsi  amici, ma stringe, affratella  più cordialmente gli amici veri, e salda più intensamente  i sentimenti  sinceri  e profondi.
Il vero amico  ha per  l’amico  addolorato, tutte  le  tenerezze di una madre, tutte le bontà  di una sorella, assurge a tutte  le altezze  de sacrificio, né abbandona l’amico per un attimo solo.
E quando  non può dargli  l’aiuto  materiale, lo conforta  con   le parole,  coi  consigli, lo risveglia, lo anima.
Nulla  è più bello e più nobile  della  vera  amicizia. Quando  l’amicizia resiste anche  attraverso  ai bisogni,  alle calamità, e diviene più  forte per questo, allora è salda è perfetta, è vera. Quando alle prime  nebbie di dolore, alle  prime  incertezze di vita, ai primi morsi  della calamità sparisce, allora è una misera amicizia, indegna  della nobiltà del  cuore umano.
Con questo  mio scritto ho voluto esprimere tutta  la  mia  solidarietà ai miei  ragazzi, che ogni giorno combattono  una battaglia per sfuggire alla  morte, dove i sentimenti si intrecciano con un legame  forte di amore  e di amicizia  che nessuno  potrà mai togliere. Vedete quando una luce si spegne è un dolore intenso, perché si spegne  una  parte di me di un rapporto bello e sincero, però vivranno momenti di gioia  tutti i vissuti che abbiamo trascorso. Inoltre  vorrei  ringraziare tante  persone qui che sono state sincere di una  nostra amicizia  vera, che hanno saputo dare una prova  vera a sostenermi, sia come  persona che  come amico.
Siete  grandi e vi  voglio bene perché siete  delle  persone di sani principi vi siete  sacrificata  per sostenervi  .

Vi ringrazio anticipatamente  per una  lettura che possa farvi capire quanto è importante l’amicizia ,con un abbraccio  forte  cicco
cicco53  30 giugno 2010

7 Commenti a “La vera amicizia si esperimenta nel dolore scritto da cicco”

  1. elisabetta8.mi scrive:

    Commenti abilitati Mi sono espressa altre volte sull’amicizia mo lo faccia ancora volentieri,,per me la vera amicizia è un regalo che nn si compra e nn si scarta,si da con fiducia e si riceve con amore a piene mani,occorre molta trasparenza,è un donarci senza riserve con lealta’,intuizione,umilta’ e bonta’,,E’ un sentimento umano che illuminadi gioia la vita che ci completa,,E darsi la mano e camminare insieme sulla strada della gioa e del dolore e ci conduce a DIO,,questa è per me l’amicizia amico ciccio 53,,,,,,,

  2. cicco53 scrive:

    Commenti abilitati non conosco kalinh gibran,è non ho gli elementi di giudizio , se possa essere paragonato all’amicizia che io ho voluto scrivere.Io ho solo descritto l’spetto dell’amicizia visto dale persone che soffrano,con vissuti reali,che si manifesatno all’atto del dolore,in particolarmodo quando ci s0no di mezzo bimbi che lottano per combattere un nemico odioso ,cattivo (perchè cosi viene nominato da essi),come se lo conoscono ,allora si apre una voce che ti chiede dolcemente di aiutrlo ad essere vicino ,cercare di fallo sorridere mentre si spegne lentamente.Badate non è semplice combinare organizzare giochi diversivi ,situazioni di gioia che poi il giorno dopo egli è scomparso,ti rimane il ricordo i momenti belli trascorsi con armonia ,e un legame di amicizia che rmarrà per sempre .Ecco in sintesi il motivo che mi hanno indotto di scrivere l’articolo per dare una testimonianza a questi volori che sono la base di un rapporto vero di amicizia.Non l’ho scritto per fare il modo che io sia importante ,no solo avvicinare voi al mondo di chi soffre e combatte pe una causa nobile per non morire,io alla sera prima di addormentarmi faccio una analisi della mia quotidianità ,e penso sempre a loro che al mio risveglio l’incontri vivi e felici,e loro mi trasmettano un grande amore con un gesto semplice dicendomi “grazie mio capitano che ci sei vicino”.Ecco questo per me rapprrsenta la vera amicizia ,ciao a tutti

  3. antonio2.li scrive:

    Perfetto ora che sappiamo cosa pensa dell’amicizia Kalil Gibran conosciamo il pensiero poetico mistico di un credente maronita.Cosa questo pensiero abbia a che vedere con il nostro concetto di amicizia non sono riuscito a capirlo.Ma evidentemente il fatto di essere ateo mi fa essere scettico. Del resto quando un arabo dice all’amico ti sarò fedele sino alla morte tutti sanno che la morte è quella dell’amico.nel mio mondo l’amicizia è meno poetica e spirituale ma piu reale e viva.

  4. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Kalihl Gibran – Sull’amicizia (Da: «Il Profeta»)
    E un adolescente disse: Parlaci dell’Amicizia.
    E lui rispose dicendo:
    Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
    E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
    E’ la vostra mensa e il vostro focolare.
    Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

    Quando l’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
    E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
    Nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
    Quando vi separate dall’amico non rattristatevi:
    La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
    E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
    Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

    E il meglio di voi sia per l’amico vostro.
    Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
    Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
    Cercatelo sempre nelle ore di vita.
    Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
    E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia.
    Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

  5. alfred scrive:

    Commenti abilitati

    L’amicizia non è uno stereotipo.
    L’amicizia non è un protocollo stilato da qualcuno.
    L’amicizia non la comperi al supermercato confezionata
    L’amicizia non è le frasi fatte.
    La vera amicizia non la conosci mai, ti sorprende sempre, ha sempre risvolti nuovi.
    Ti rendi conto di quanto grande è un’amicizia dopo….
    Dopo che ti ha dato. Dopo che ti ha dato quello che non credevi, non ti aspettavi, dopo che ti ha detto quello che volevi sentirti dire.
    Tu chiedi all’amico, ma è soltanto dopo che lui ti ha concesso che lo consideri un vero amico. Se non lo fa non è “un vero amico”:
    …non me lo sarei mai aspettato da lui …..
    mi ha deluso…….
    È un vero amico colui che fa un sacrificio per te, soffrendo: chi si sacrififica con gioia si gratifica egli stesso, finche sarà soddisfatto della sua gratificazione.
    A quel punto hai perso quello che credevi essere l’amico.

  6. giuliano4r.m. scrive:

    “Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei” Machiavelli
    Come si dice il vero amico lo riconosci nel momento del bisogno,
    hai reso chiaro il concetto dell’amicizia in special modo nei momenti peggiori.
    Forse sarò stato fortunato ma ho trovato delle amicizie propio in momenti difficili.
    Credo nell’amicizia,anzi voglio continuare a crederci anche se oggi viviamo in un mondo egoista.

  7. giuliano4r.m. scrive:

    Come si dice l’amico lo riconosci nel momento del bisogno.
    I falsi amici scappano,come i topi che abbandonano la nave che stà per affondare.
    Hai descritto benissimo cos’è la vera amicizia,saranno pochi ma i veri amici esistono.

    “Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei” Machiavelli

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