LE MUSE (varia umanità, cultura)

Ricordi di nonna

Come un sogno confuso nella nebbia cerco quella bimba che ha fame, vestita di soli stracci, che rovista nelle discariche per cibarsi. Con occhi dolci ma tristi forse vedeva il suo domani.

Ho vissuto per la strada come gli zingari, la mia casa era una baracca di legno: acqua, freddo, gelo, la facevano da padrone. Oltre alla miseria c’era la malattia di mia madre, perciò era assente.
Io mi curavo dei miei fratelli, certo come poteva una bimba di 10 anni. La gioia più grande l’ebbi nell’andare a scuola, non che ai miei genitori importasse qualcosa, tanto è vero che chi mi iscrisse era una assistente sociale.
Lì la mia vita cambiò, amavo studiare, il sapere, il conoscere, ero veramente volenterosa, grazie alla maestra che mi ha accolto come una figlia ho preso la licenza elementare.
Questo con le lacrime agli occhi sapendo che tutto finiva lì.
Venni grande, ma la volontà di migliorare la mia vita non è venuta mai a meno.
Studiai e lavorai contemporaneamente per avere il diploma da infermiera.
Sto scrivendo e sono immedesimata nei ricordi che bagno il foglio con la calda lacrima che scende.
Ho scritto questo per i giovani che non si rendono conto che hanno tutto dalla vita.
Al primo ostacolo crollano, non sanno affrontare la vita.
Forse non è tutta colpa loro, molte cose sono cambiate loro nascono con il PC.
Mentre io a 65 mi son sentita laureata dopo aver appreso nozioni del PC.

Alba Morsilli

8 Commenti a “Ricordi di nonna”

  1. pina6.rm scrive:

    Alba la tua storia è anche un po la mia ,solo che io non ho sofferto la fame e il freddo essendo vissuta parte dell’infanzia in colleggio,ho fatto solo la 5 elementareperche non ci era la possibilita di studiare pero mi piace molto leggere ed ho imparato qualcosa di piu .Ho fatto un piccolo corso di pc e mi è piaciuto molto ora eccomi qui a parlare con voi .Ti ringrazio dela storia che ci hai raccontato e ti faccio i miei piu cari saluti e auguri di una vita felice per 100 anni ciao cara alba

  2. Giulio Salvatori scrive:

    Mi associo a Franco Muzzioli e aggiungo un lunghissimo applauso

  3. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Cara alba, sei nata povera , non hai potuto studiare, cosa molto comune alle persone della tua generazione e ai poveri in generale, pero hai una grande fortuna quella di essere intelligente!!!!! Ti dedico questo “Elogio all’intelligenza” preso in rete.
    Intelligenza o cultura?
    Ma intelligenti si nasce o si diventa? Che cos’è l’intelligenza? E l’intelligenza è davvero legata al grado d’istruzione? Forse l’intelligenza è la capacità di risolvere problemi. Non problemi matematici, ma i problemi che si presentano continuamente nel corso dell’esistenza. Probabilmente non è tanto legata alla “capacità” ma alla “voglia” di risolvere problemi.
    L’equazione intelligenza = cultura ha senso quando essa porta il cervello ad essere attento alle novità e lo fa diventare curioso, avido di conoscenza. Allora si acquista la consapevolezza piena che non ci sono verità assolute. Allora la persona intelligente impara che le opinioni altrui si devono ascoltare e comincia a fare tesoro del dialogo con gli altri, coglie l’evolversi delle situazioni. Riesce a focalizzare gli aspetti principali di un problema. Eternamente privo di certezze, l’intelligente, va alla continua ricerca di informazioni che possano aiutarlo a capire e ad acquistare maggiore consapevolezze atte a trovare il bandolo della matassa dei dubbi. Una ricerca che lo accompagna per l’intera sua esistenza. E’ in continuo divenire. Perché in continuo divenire è la vita stessa.
    ——————
    L’intelletto cerca, il cuore trova.
    (George Sand)
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    Genio è chi crea concordanza tra il mondo in cui vive ed il mondo che vive in lui.
    (Hugo Von Hofmansthal)
    ——————-
    Un cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.
    (Stanislaw Lec)

  4. franco muzzioli scrive:

    Dall’alto dei miei 72 anni e dalle facoltà che mi prendo ..forse ne ho anche i titoli…..Le confermo la laurea in “vita” …Questa laurea è una delle più prestigiose ,perchè non la si ottiene con cinque anni di studio ,ma con sessantacinque anni di crescita, di esperienza ,di altruismo, di acculturamento, di sofferenza e di amore. Dottoressa Alba Morsilli, mi congratulo con Lei e le porgo l’abbraccio accademico che compete ad una laureanda con lode. Complimenti!

  5. Giulio Salvatori scrive:

    Alba, se non ti dispiace ti paragono ad una quercia .A volte crescono fra le rocce e s’innalzano verso il cielo, fino a diventare superbe , donandoci la loro maestosità.Ecco ! Tu sei grande con la scorza come una quercia e…un grande cuore .Il solito Maledetto toscano

  6. Guglielmo scrive:

    Alba i tuoi scritti li leggo con tanta attenzione, sono racconti di vita vissuta, pezzi di pane duro…scrivi ancora, un saluto.

  7. giuliano4r.m. scrive:

    Alba il famoso “pezzo di carta” lo tieni…….nel cuore.
    Riguardo ai giovani io dico,invece,che sono nati dentro il PC!
    Ciao e saluta la “LANTERNA”

  8. lieta scrive:

    cara alba anzitutto un bacione e un abbraccio sentito, il tuo nome è già stata premonizione, alba radiosa e penso che la tua mamma ti abbia aiutato + dopo di quando era qua. Alba carissima le tue calde lacrime odierne siano balsamo per il tuo cuore multiferito. e cmq oggi nonna alba penso devi sentirti na colonna della ns società per quel che fai ancora per i tuoi figli e per gli esempi che dai qui anche a noi. ed hai scelto studi infermiera proprio di un cuore altruista sempre. sei poi riuscita leggere qualche libro magari anche leggero una storia bella vera un romanzo sei riuscita ritagliarti uno spazietto per leggerti qualcosa di allegro felice sereno. ciao bella e grande alba

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