AGORÀ

Ragazzini di 10-11 in vacanza al mare prendono a calci un immigrato del Bangladesh; è notizia di ieri.
“Vattene via”. E i genitori ridono


Su una spiaggia di Civitanova Marche (Macerata), cinque bambini di 10-11 anni aggrediscono e insultano un venditore ambulante che si era fermato a riposare su una sdraio dello stabilimento, dopo la sua giornata di lavoro. Gli adulti (i genitori?) presenti alla scena, non intervengono e assistono divertiti.
Questa è la notizia riportata da numerose testate nazionali e di agenzia, visto che all’episodio ha assistito anche un cronista. Questi i fatti.

Propongo questo, dopo l’articolo di Alba sull’opportunità di un’educazione religiosa, a proposito della quale si può essere d’accordo o no,
per suggerire una riflessione:
che tipi di uomini diventeranno questi bambini?
Saranno stati educati religiosamente o no?
Non ha troppa importanza la religione, ma se sono stai educati religiosamente, non è in contraddizione con quello che fanno?
Faccio delle ipotesi, non possiamo saperlo, ma molto probabilmente questi bambini avranno avuto dei genitori che si saranno preoccupati che i loro figli non abbiano a patire la fame o il freddo, che abbiano tutte le cose che desiderano, ma si saranno preoccupati di insegnar loro il rispetto per gli altri?
La comprensione, la pazienza, la pietas?
Che esempi sono stati dati a questi bimbi? Che discorsi avranno sentito in casa o a scuola per ritenersi in diritto di agire come hanno agito?
Ed è una responsabilità della famiglia o della scuola o di tutt’e due?
Che ne pensate voi di Eldy?

Paolacon 28 agosto 2010

11 Commenti a “Vattene via! E i genitori ridono”

  1. carlotta scrive:

    Neve sono pienamente in accordo con quanto hai esposto. Un “vecchio saggio” amava dire : – le persone più subdole e cattive sono quelle che si nascondono all’ombra del tabernacolo
    …vanno tutti i giorni a messa, prendono ogni santo giorno l’eucarestìa, come se questo bastasse ai loro occhi e a quelli della gente per essere definiti dei buoni cristiani… invece poi, sono capaci di cattiverie assurde. Guardatevi da loro perchè non c’è peggior cattiveria di quella dei finti buoni –
    Di riflesso quindi, condivido appieno anche le opinioni di Titina, Rosaria, Lucy e Giulio.
    Le ultime notizie dei Tg regionali riportano la notizia che, stando a quanto dichiarato da tutti i frequentatori dello stabilimento balneare presenti quella mattina, nessuno si è accorto di nulla. L’unica persona ad aver avvalorato le dichiarazioni della giornalista sul presunto episodio di razzismo, è stata l’amica in vacanza con lei.
    Indifferenza assoluta o notizia “pompata” ad arte?
    L’unico a poter far luce sull’accaduto è il giovane ambulante che ovviamente, visto il clamore suscitato, si è opportunamente dileguato.

  2. Giulio Salvatori scrive:

    Cercherò di sforzarmi a non lasciare trapelare la toscaneità del commento.Non intendo assolutamente entrare nel concetto della religiosità dei genitori, ma sicuramente questi bimbi sono viziati.Viziati dal troppo avere fino a farli diventare miopi.Scrissi tempo fa che :- Il cancro è un male tremendo, ma l’indifferenza lo è ancora di più. Se a quei bambini avessero detto qualche volta di no, se a quei bambini avessero detto che vi sono persone a cui manca il pane quotidiano, se a quei bambini avessero detto che quella gente stracarica di roba sulla spiaggia, suda per un pezzo di pane, non si sarebbero comportati così. Se quei genitori, avessero avuto i calli nelle mani , l’atrosi, dolori di qualsiasi genere , residui del lavoro e della sofferenza, ai figli avrebbero dato insegnamenti diversi. Magari, avrebbero dato una mano , a quei disgraziati, a rimettersi in spalla il materiale. Questa è la mia religione .E non mi offendo se mi dite -Maledetto Toscano-PS.- siccome c’è qualcuno che vuole fare il professorino, le ripetizioni sono volute di proposito per ricalcare maggiormente il concetto. (evito di rispondergli…)

  3. lucy.tr scrive:

    Sono fermamente convinta che lo STATO debba essere laico per difendere i diritti di tutti i cittadini a prescindere dalla loro religione. Non credo che simili comportamenti si debbano attribuire ad una mancanza di educazione religiosa. Il rispetto dell’essere umano è uno dei principi fondamentali su cui si basa ogni società che vuole definirsi civile. Purtroppo il decadimento dei principi morali, a cui assistiamo ogni giorno spesso con grande indifferenza, è dovuto in primis alla famiglia. Recenti studi hanno stabilito che il ruolo dei genitori, soprattutto quello della madre, nell’ACCUDIMENTO della prole nei primi anni di vita, è fondamentale e insostituibile. Sarà poi la scuola e le istituzioni, con l’educazione e l’esempio a fare il resto. Non sarà quindi l’insegnamento religioso a far si che i nostri nipoti abbiamo un comportamento educato e rispettoso verso il prossimo, ma l’esempio che noi adulti sapremo dare loro.

  4. nadia (neve) scrive:

    Titina, esatto, diciamo le stesse cose con frasi diverse. La tua frase
    ”da determinate persone che sono vicine alla chiesa o che la rappresentano, mi aspetto comportamenti più consoni al loro status, ma spesso rimango delusa perchè si comportano peggio delle persone laiche”
    era quello che volevo dire e che forse ho dato per scontato il fatto che si capisse che non tutti sono uguali, sia da una parte che dall’altra.
    Comunque l’importante è alla fine capirsi!
    Ciao.

  5. titina.is scrive:

    Neve, abbiamo espresso gli stessi pensieri in maniera diversa, l’unica “contestazione che mi sento di fare è alla tua frase….. spesso chi non ha sani principi morali, sono credenti praticanti che si nascondono dietro il nome di Dio…….i sani principi morali o si hanno, o non si hanno non esiste religione che tenga! Personalmente ti dirò di più e cioè che, da determinate persone che sono vicine alla chiesa o che la rappresentano, mi aspetto comportamenti più consoni al loro status, ma spesso rimango delusa perchè si comportano peggio delle persone laiche, quindi, come vedi siamo sulla stessa linea, però che non mi sento di estremizzare il discorso solo in un senso. Ritengo, piuttosto, che la responsabilità maggiore, dopo i genitori, l’abbia la scuola che, a volte, non riesce ad instaurare con la famiglia un rapporto sinergico nell’interesse dei minori.

  6. nadia (neve) scrive:

    Appunto Titina, è quello che dicevo ma forse nn mi sono espressa nel modo giusto o non sono state comprese le mie righe. Non so se hai letto gli altri miei commenti sotto l’articolo ”insegnare la religione” di alba.
    Si, la differenza la fa la famiglia ma purtroppo, spesso chi non ha sani principi morali, sono credenti praticanti che si nascondono dietro il nome di Dio. Per capire ancor meglio, basta leggere il commento di Rosaria che confermo in toto.

  7. titina.is scrive:

    Secondo me la religione e, tanto meno la frequentazione della chiesa, non rientrano nel discorso di cui sopra, oppure vi rientrano in minima parte, come la scuola. Quando si parla di bambini che hammo determinati comportamenti sbagliati come quelli evidenziati da Paola, mi chiedo e vi chiedo:- ma sti bambini con chi e dove trascorrono la maggior parte del tempo? Chi ha il sacrosanto diritto/dovere di educarli alle regole e ai giusti comportamenti? Chi, in primis, ha il dovere di dare l’esempio in casa e fuori ai bambini? Chi ha la responsabilità morale di fare in modo che il bambino di oggi sia un onesto uomo del domani? La risposta per me è sempre…”la famiglia”, certamente aiutata e coadiuvata dalla scuola e dalla frequentazione religiosa, se c’è. Neve, il comportamento della famiglia di cui parli è certamente da condannare in toto, ma la sua appartenenza alla religione cattolica, c’entra poco col suo modo di fare, poteva essere di altra religione o anche atea e la situazione non sarebbe di certo cambiata, sono le persone che fanno la differenza e non le istituzioni e i credi religiosi, la famiglia di tua figlia ne è la dimostrazione!!!!!

  8. rosaria3.na scrive:

    Brevemente dico anche la mia….non credo che fatti del genere abbiano a che fare con gli insegnamenti religiosi, nè tanto meno che la scuola c’entri in tutto ciò se “in primis” è la famiglia che non educa secondo sani principi morali. Niente di + normale che questi ragazzi abbiano ricevuto sia il Battesimo, sia l’Eucarestia e forse anche la Confermazione, cioè che siano ufficialmente consacrati alla religione cattolica, ma che, invece, non abbiano ricevuto gli insegnamenti + elementari del saper vivere e del rispetto verso le persone.

  9. alba morsilli scrive:

    L’amore per il prossimo si insegna o nasce spontaneo?
    Questa sensibilità bisogna noi genitori oltre al cibo insegnare ad amare di un amore sano qualsiasi sia il colore della pelle.
    Mi viene da pensare che quei genitori che hanno permesso il deridersi degli altri nella loro famiglia non esista l’amore
    Perciò è bene che nelle scuole venga insegnato l’educazione
    religiosa
    Tutte le religioni parlano di amore e rispetto per il prossimo senza
    distinzione

  10. Guglielmo scrive:

    Poveri genitori…Ma sopratutto poveri bambini

  11. nadia (Neve) scrive:

    Io penso che prima di decidere che quei ragazzi non hanno insegnamenti religiosi, dovremmo informarci. Per quel che mi riguarda possono essere al contrario, bambini che hanno avuto ed hanno un insegnamento religioso. Tanto per tornare al commento fatto precedentemente all’articolo di Alba, tra le persone che in qualche modo, nella vita, mi hanno o hanno fatto del male agli altri, sono al 90% ”religiose”.
    Chiedo: che insegnamenti danno ai ragazzi che vanno regolamente in chiesa o a catechismo? Che cosa predicano?…….oppure è…..predica bene e razzola male?
    Come detto, i miei nipoti e prima mia figlia, non hanno avuto esempi religiosi ma hanno pietà, comprensione, pazienza, educazione e tante altre belle qualità e principi morali.
    Se proprio vogliamo fare un confronto, la sua vicina, ”credente praticante” con 4 figli (come mia figlia) lavora, da’ da mangiare ai figli e li manda in chiesa e tutto il resto. Ma fa anche un’altra cosa, secondo me molto grave. Lascia a casa da soli, abbandonati a se stessi i suoi figli. Oppure li scarica a mia figlia (4+4=8)o a qualsiasi altra persona sia disponibile….in una giornata cambiano anche 4 persone diverse. Ahhhh……ma però vanno in chiesa, poi lavorano, poi danno da mangiare ai loro figli, sono bravi genitori!
    Credo che prima di criticare si dovrebbe andare a fondo della questione….andate di persona a vedere se quei ragazzi che hanno compiuto questo atto ignobile (genitori compresi), la domenica vanno a messa.
    E’ ora di finirla di puntare il dito contro chi non ha un Dio come invece lo avete voi.
    I miei nipoti e nipoti di tanti altri, fortunatamente hanno la moralità che invece manca ai frequentatori domenicali della chiesa.

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