LE MUSE (varia umanità, cultura)

Il fascino delle prime volte…  Ma qual è davvero questo fascino? Esiste?

Il segreto di una lunga vita sta’ nel trovarla interessante non solo le prime volte, ma sempre. Le prime volte sono indimenticabili: il primo amore, il primo schiaffo, il primo insuccesso, il primo lutto familiare, il primo desiderio sessuale. Spesso i giovani credono che il rimpianto del tempo passato sia mancanza di fantasia, di desiderio del nuovo, di gioventù.  Ma la verità è che si è esaurito lo stupore della prima volta, del primo colpo di fulmine, di un mare lontano. Per vivere bene è giusto ricordare che il mondo continua anche dopo la prima volta, alla sorpresa di quello che non si consce, a questa seguiranno quelle delle conoscenze vissute. Solo prime volta dei bambini possono far scoprire agli adulti il calore della vita che continua. La vita è fatta così: la stagione delle prime volte emozionanti e poi le centinaia, migliaia di seconde volte….fino alla…
Lucia.tr


E adesso l’intervento di Popof: le parole in carattere maiuscolo sono di POPOF

QUAL’E’ Il segreto di una lunga vita PER trovarla interessante non solo prime volte? Le prime volte sono indimenticabili. Il primo amore, NON SI SCORDA MAI. Il primo schiaffo, RIMORDE DENTRO CON IL SUO BISOGNO DI VENDETTA. Il primo insuccesso, MEGLIO SCORDARLO CHE RIMURGINARCI DENTRO. Il primo lutto familiare, CHE E’ COME SENTIRE NELLO STOMACO LO STRAPPO DELLE RADICI PER ANNI. Il primo desiderio sessuale, VIBRANTE SCONOSCIUTO CHE TAGLIAVA LE GAMBE. Spesso i giovani credono che il rimpianto del tempo passato sia mancanza di fantasia, di desiderio del nuovo, di gioventù.  La verità è che si è ESAURISCE lo stupore della prima volta, CHE SIA IL primo colpo di fulmine, O un mare lontano. Per vivere bene è giusto ricordare che il mondo continua, anche dopo la prima volta. SAPERE CHE alla sorpresa di quello che non si conosce, SEGUIRA’ QUELLA delle conoscenze vissute. Solo LE prime volte dei bambini possono far scoprire agli adulti il calore della vita, SE LE SANNO OSSERVARE ATTRAVERSO LE LENTI DELLA PROPRIA ESPERIENZA. POI La vita è fatta di stagioni. C’E’ LA PRIMAVERA delle prime volte, DELLE emozioni SCONOSCIUTE. POI ARRIVANO LE ESTATI, CON le centinaia, migliaia di seconde volte…. POI L’AUTUNNO CON LE EMOZIONI CHE VOLANO VIA COME GLI UCCELLI CHE MIGRANO. E L’INVERNO, CHE NEL SUO FREDDO CHE RICHIAMA la morte NASCONDE I GERMOGLI SOTTO LA NEVE.

Qual è il segreto di una vita per trovarla interessante non solo le prime volte?

Le prime volte sono indimenticabili.

Il primo amore non si scorda mai.

Il primo schiaffo, rimorde dentro con il suo bisogno di vendetta.

Il primo insuccesso, meglio scordarlo che rimuginarci dentro.

Il primo lutto familiare, che è come sentire nello stomaco lo strappo delle radici per anni.

Il primo desiderio sessuale, vibrante sconosciuto che tagliava le gambe.

Spesso i giovani credono che il rimpianto del tempo passato sia mancanza di fantasia, di desiderio del nuovo,di gioventù. La verità è che si esaurisce lo stupore della prima volta, che sia il primo colpo di fulmine, o un mare lontano.

Per vivere bene è giusto ricordare che il mondo continua, anche dopo la prima volta. Sapere che alla sorpresa di quello che non si conosce seguirà quella delle conoscenze vissute. Solo le prime volte dei bambini possono far scoprire agli adulti il calore della vita, se la sanno osservare attraverso le lenti della loro esperienza.

Poi la vita è fatta di stagioni.

La primavera delle prime volte, delle emozioni sconosciute.

Poi arrivano l’estati, con le centinaia, migliaia di seconde volte…

Poi l’autunno con le emozioni che volano via come gli uccelli che migrano, e l’inverno, che nel suo freddo che richiama la morte nasconde i germogli sotto la neve.
Autori:
Lucia e Popof


13 Commenti a “Il fascino delle prime volte un divertente esercizio di stile scritto a quattro mani da Lucia.tr e da Popof”

  1. lieta scrive:

    aggiungo solito. ricordo una delle mie prime ultime volte assai particolare, io quasi autodidatta informatica moderna, perciò piuttosto esperta e ingnorante di mondo cosi’ mutevole ad accelerazioni così forti, ho scaricato nella ricerca di situazioni culturali arrikkenti programma eldy e ricordo ancora la meraviglia del vedere scorrere sotto miei okki quelle righe scritte in tempo reale da persone sconosciute distanti ma vere nella loro umanità le + parrebbe di 3 età quasi. con delusioni spesso purtroppo x maleducazioni gratuite ignobili e ignorate da responsabili nel vedere il fine di questi attacchi sciocchi ciao

  2. silvana1.ge scrive:

    Commenti abilitati

    Effettivamente la prima volta che si fa un’esperienza, essa appare con una caratteristica speciale, tutta da scoprire, quindi quando essa diviene ricordo,assume una valenza particolare, che si tende ad idealizzare con il tempo.
    Tuttavia, il vissuto emotivo rispetto ad un’esperienza già affrontata che si ripete, è ancora qualcosa di nuovo, poichè noi non ci rapportiamo mai in una maniera identica rispetto ad una data situazione. Può cambiare tutto al nostro interno, a cominciare dal contesto,da come ci poniamo rispetto a ciò che ci apprestiamo a vivere, dalle aspettative, ecc. per cui mutano anche le emozioni che colorano in modo diverso situazioni analoghe.
    Se la maturità tende , in generale, ad attutire l’entusiasmo,il coinvolgimento totalizzante tipico dell’età giovanile, io credo però che ciò che conta è la saggezza (che non dovrebbe mancare) nel credere che ogni giorno è un dono prezioso , ogni fatto che ci riguarda deve essere vissuto nella consapevolezza della sua unicità.Da qui ,penso, scaturisce quella gioia di vivere che ci fa considerare un privilegio esserci ancora, cogliere il positivo della realtà,con le sue innumerevoli sfumature,
    farsene emozionare . In fondo, chi non arde…non vive!

  3. pino1.sa scrive:

    Poi l’autunno con le emozioni che volano via come gli uccelli che migrano, e l’inverno, che nel suo freddo che richiama la morte nasconde i germogli sotto la neve.
    Ecco! grazie a quei germogli che sono sotto la neve io riesco a coltivare la “Speranza” che tuttora mi riempie la vita e mi regala ancora lo stupore delle prime volte anche innanzi ad eventi e situazioni ormai note. Penso che tutto sia funzionale a focalizzare il “mistero della Vita” e “la Meta” che ci attende oltre la morte.
    Complimenti a Lucia e Popof, senza dimenticare la nostra Paola!

  4. lucia1.tr scrive:

    Come potremo ancora trovare il fascino delle prime volte? Alla domanda che ci pone l’articolo, non è facile rispondere. Forse, con il sopraggiungere della maturità, dovremmo ascoltare la voce ingenua del fanciullo che è in noi, come diceva il Pascoli, per provare emozioni e sensazioni che sfuggono al controllo della ragione e ci fanno piangere, ridere e spesso sognare. La nostra sensibilità diventa più fine e sappiamo cogliere momenti magici, ci emozioniamo alla vista del pettirosso, un mare azzurro ci evoca emozioni forti e struggenti, sta dunque a noi cogliere le sfumature che la vita ci riserva ogni giorno e far sì che ogni emozione diventi unica ed irripetibile prima volta..

  5. porzia scrive:

    Quante prime volte nella nostra vita e chi può dimenticarle .Credo sia impossibile perchè sono cose che ti hanno lasciato un marchio indelebile.Sono d’accordo che la vita è fatta di stagioni e che tutte le prime volte ,sconfitte o vittorie sono servite a farci maturare,a renderci più responsabili.Nelle prime volte ad es. ricordo il mio primo cappottino rosso con la mantellina che mi regalò mio padre dopo aver fatto un salvadanaio per potermelo comprare.Questo mi ha insegnato ad apprezzare il senso del risparmio….Andando avanti ricordo la mia prima punizione avuta da mio padre per aver detto una enorme bugia.La ricordo ancora oggi ma da allora non ho detto più bugie.E quante altre prime volte ci sono e ci saranno,belle o brutte purchè possano insegnarci qualcosa anche nell’autunno della nostra vitaGrazie lucia e popof

  6. ANGELOM scrive:

    Quante prime volte possiamo ricordare, ma senza dargli quell’importanza che meritano a meno che ti restino particolarmente impresse, per una forte sensazione o per il travolgimento della tua vita. Per me, la mia prima volta che non dimenticherò mai, è quando entrai da un cancello per essere assunto per il mio primo lavoro. Dopo i preliminari dovuti, un dirigente mi portò davanti ad una porta, l’aprì e disse: Questo è il tuo ufficio, buon lavoro. Mi guardai intorno, trattenendomi dalle lacrime. Avevo raggiunto quella libertà e quella autonomia che prima non sentivo di avere. Ora con l’età matura riesco ad apprezzare tutte le prime volte che mi si presentano, con più disinvoltura.

  7. giulian.rm scrive:

    Le prime volte sono tante, difficile ricordarle tutte, ma una è sempre viva nella mia mente. Già da piccolo subivo il fascino dei misteri del mare. Mi chiedevo spesso perché avesse proprio quel colore. Quando per la prima volta feci un’immersione in apnea, in pochi metri d’acqua, questa mi apparve trasparente, cristallina.
    Chiedendo, al vecchio pescatore di Riomaggiore, mi rispose: “Il mare è blu perché riflette il colore del cielo”.
    Ancora oggi tutto quello che riguarda il mare, mi affascina più di ogni altra cosa.
    Complimenti alle “quattro mani”.

  8. edis.maria scrive:

    Bel dilemma! E chi ricorda solo l’ultima volta di ogni situazione , perchè preferisce usare la continuità della vita e ritiene tutte queste frasi assolutamente retoriche? Forse è indifferente al passato o speranzoso nel futuro? I ricordi sono sempre lacunosi e spesso infarciti di particolari inventati dalla nostra aspirazione. Il primo amore , per esempio , può essere “ il primo” come battito di cuore, “il primo” come impulso sessuale, “ il primo” come tenerezza di persona ormai d’una certa età,: tutti belli e tutti “ primi”. La vita è costituita da tanti episodi che ci aiutano a crescere senza bisogno di metterli in fila! Interessante argomento!

  9. lieta scrive:

    alba hai ragionissima per una donna la maternità è davvero una potenzialità la prima poi meravigliosa se tutto va bene ciao

  10. alba morsilli scrive:

    Manca l’inverno che con le sue giornate triste e maliconiche è fatto apposta per riflettere,sognare,ed immaginare.
    Seduta in poltrona chiudogli occhi e rivedo quante prime volte della mia vita.
    Una di queste è indelebile è accaduto 43anni fà,se ci penso mi fa vibbrare il corpo, ha del incredibile,sconvolgente, penso di aver raggiunto il cielo.
    tenere per la prima volta tra le braccia il mio primo figlio, si ne sono nati altri due ma come la prima volta non vi è pari

  11. franco muzzioli scrive:

    La prima volta……è come una fotografia ingiallita ,dove la memoria è data dall’immagine stessa ,da una elaborazione non sempre reale, da una illusione che sfuma nel ricordo o forse solo nella fantasia.La vecchiaia accetta solo il racconto del passato ,una specie di romanzo che ci scriviamo nel cuore e che di verità ha solo qualche piccolo scampolo. Non so se nel mio immaginario ,ricordo con struggimento le mie prime volte e non le seconde o le terze ,vissute con più consapevolezza ed in modo più pregnante.La prima volta…è un bigliettino nei cioccolatini….una cartolina con gli innamorati…un vecchio centrino di pizzo…..una illusoria eco della giovinezza.
    Sono d’accordo con Giulio ” la vita ci riserva ancora tante prime volte….” proprio perchè la curiosità, la gioia di vivere e quel pò di giovinezza che è ancora in noi, possa continuare

  12. lieta scrive:

    il mondo è tutta novità particolari diversi sempre a voler vedere bene avendo tempo senza corse continue anke perkè avanzando sempre i muscoli del corpo perdono elasticità la mente per ora non ancora cerca nuovi gusti da assaporà…………..pure un buon lungo relax può esse per freneticità passata novità ciao

  13. Giulio Salvatori scrive:

    Complimenti Lucia e Popof:avete detto tutto Voi, cosa posso aggiungere?Non avete lasciato nulla di spiraglio dove poter mettere ancora una -Prima Volta-Posso dire che proprio ieri ho assistito ad una prima volta, una novità.Io abito in alta collina e gli uccelli vengono a beccare sul davanzale delle finestre, nel giardino…Certamente sapete che Il merlo e il pettirosso sono gelosi del proprio territorio;ebbene , ieri, hanno beccato le molliche di pane che ha buttato mio nipote.Pochissimi centimetri uno dall’altro, poi, sono volati via .Ho detto ad alta voce:-Visto? Hanno più cervello gli uccelli, gli animali, che gli uomini
    si sono divisi il pasto- questa era una -Prima Volta -Molto significativa.La vita ci riserva ancora molte prime volte, basta osservare e saper cogliere il momento.Non serve una lente d’ingrandimento, ma avere l’animo e il cuore sgombri da inutili sconforti, con la consapevolezza che , è bello anche l’inverno della vita .Grazie Lucia e Popof, un tema veramente interessante. Il Maledetto Toscano

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