la lettura Fernand Leger

– 24 marzo 2011-

Giornata nazionale per la promozione della lettura


Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.
(G. Flaubert)
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Niente come la lettura di un libro, nell’apparente quiete e nel silenzio può dischiudere in modo imprevedibile la vista di nuovi orizzonti di vita. (T. De Mauro)
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Il verbo leggere non sopporta l’imperativo. (G. Rodari)
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La lettura è un’arena ove lo scrittore e il lettore insieme mettono in scena un dramma di fantasia. (W. Iser)
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Si scrive soltanto una metà del libro, dell’altra metà si deve occupare il lettore. (J. Conrad)


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Leggere, potere leggere, avere il gusto di leggere, è un privilegio. È un privilegio della nostra intelligenza, che trova nei libri l’alimento primo dell’informazione e gli stimoli al confronto, alla critica, allo sviluppo. È un privilegio della fantasia, che attraverso le parole scritte nei secoli si apre il varco verso l’esplorazione fantastica dell’immaginario, del mareggiare delle altre possibilità tra le quali si è costruita l’esperienza reale degli esseri umani.  È un privilegio della nostra vita pratica, perfino economica: chi ha il gusto di leggere non è mai solo e, con spesa assai modesta, può intessere i più affascinanti colloqui, assistere agli spettacoli più fastosi. Non c’è cocktail party, non c’è terrazza, non happening, non premiere che offra quello che chi ha gusto di lettura può trovare solo allungando la mano verso un qualsiasi modesto palchetto di biblioteca. Non c’è Palazzo che valga quello di Armida, o quell’ hegeliano castello del sapere dalle cento e cento porte, dove suonano solo le quiete voci della conoscenza e della fantasia. E mentre altre esperienze si consumano nel ripetersi, nel leggere, invece, come ha detto una volta un poeta, dieci e dieci volte possiamo tornare sullo stesso testo, ogni volta riscoprendone un nuovo senso, un più sottile piacere.
(T. De Mauro, “Il gusto della lettura”, in P. Manca (a cura di) Le biblioteche scolastiche: esperienze e prospettive)
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Leggere per me era evasione e conforto, era la mia consolazione, il mio stimolante preferito: leggere per il puro gusto della lettura, per il meraviglioso silenzio che ti circonda quando ascolti le parole di un autore riverberate dentro la tua testa.
(P. Auster, Follie di Brooklyn)

5 Commenti a “– 24 marzo 2011- Giornata nazionale per la promozione della lettura”

  1. silvana1.ge scrive:

    Commenti abilitati

    Sono mamma di una ragazza ormai studentessa universitaria che ama moltissimo la lettura.
    Fin da piccolissima le abbiamo fornito libri di ogni genere. Dapprima libri – giocattolo morbidissimi, da toccare, succhiare, ecc, successivamente siamo passati a quelli da colorare, le fiabe interattive, poi le prime letture, con il rito serale che chiudeva ogni giornata.
    Quanti pomeriggi trascorsi nelle librerie fornite di spazi adatti ai bambini dove essi possono osservare, toccare, sostare senza problemi. Erano situazioni di autentico svago che lei stessa chiedeva.
    La lettura è divenuta per mia figlia una necessità quotidiana, soprattutto un piacevole irrinunciabile momento.
    Io penso che il migliore modo per attivare nei ragazzi l’amore per la lettura sia l’esempio: fondamentale in ogni progetto educativo.
    Leggere un libro significa aprirsi al nuovo, attivare nuove connessioni mentali. E’ un arricchimento propedeutico ad ulteriori mutamenti che ci rendono non solo più acculturati, ma affinano tutte le qualità intellettive innate rendendoci persone migliori.

  2. alba morsilli scrive:

    non so da che parte iniziare il mio commento, a confronto con tante persone abituate aleggere già dalla prima infanzia.
    io che ho appena la 5elementare dove ai miei tempi si diceva la licenza di quinta.
    eravamo già persone culturate se si ricorda che in maggioranza gli adulti erano quasi tutti analfabeti.
    Perciò nessuno mi ha preso per mano e portato a prendere un libro in mano,anzi se io lo facevo da sola mi sentivo dire che “quella se la tira “perciò leggevo di nascosto.
    Eldy in questo mi è servita parecchio, perchè cerco di tirare fuori il meglio dei blog e stimolata da vari articoli vado a cercare le fonti, sia esse parlano di arte,cultura, storia ecc
    Voi non potete capire, quello che mi date,il bene che io ricevo,perchè con parole semplice e comprensibili arrichite il mio piccolo bagaglio
    Grazie Paola di tutto quello che tu fai per noi con una passione nel dare senza ricevere nulla di materiale, ma stai tranquilla tu semmini eio sono un frutto del tuo raccolto grazie ancora

  3. rosaria3.na scrive:

    Insegnare a saper leggere, ma soprattutto insegnare a far provare piacere nel leggere è sempre stato uno degli obiettivi principali nel corso della mia carriera scolastica. Non basta imparare a leggere solo come tecnica, ma molto più importante è suscitare nei bambini il piacere della lettura. Non a caso, diverse volte nel corso degli anni, ad alunni di quinta, ho proposto un progetto intitolato proprio “Il piacere della lettura” e ogni volta ne sono scaturite conversazioni e pagine interessantissime. Il progetto aveva i seguenti obiettivi
    – Favorire l’incontro con l’oggetto-libro.
    – Educare i bambini ad una lettura attiva, consapevole ed appassionata allo scopo di suscitare l’interesse per il libro e, quindi, far emergere il bisogno ed il piacere di leggere.
    Lo stesso Rodari si è occupato di tale tematica più volte e addirittura aveva escogitato 9 consigli x non far odiare la lettura.
    Li trascrivo volentieri:
    1. Presentare il libro come una alternativa alla Tv
    2. Presentare il libro come una alternativa al fumetto
    3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
    4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
    5. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura
    6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura
    7. Rifiutarsi di leggere al bambino (La voce di un genitore e dell’insegnante fa una funzione insostituibile. Necessitano pazienza e abilità: occorre saper leggere con espressione e con entusiasmo)
    8. Non offrire una scelta sufficiente
    9. Ordinare di leggere

    E concludo riportando la frase dello spot televisivo riguardante questa giornata che recita: “Leggere è il cibo della mente”

  4. porzia scrive:

    La lettura per me è stata sempre il mio pane quotidiano.Ricordo fin dagli anni della scuola la mia insegnante di lettere sceglieva sempre me per leggere perchè mi diceva che io riuscivo a trasmettere le emozioni di ciò che leggevo.Certamente la lettura non è un optional o un passatempo perchè non si sa cosa fare.Sapete cosa faccio prima vi leggere un libro? mi vado a ricercare la vita dell’autore,i l suo pensiero,isuoi libri e poi man mano che leggo ,alla fine del libro ho messo un foglio dove annoto frasi,pensieri ,parole che mi hanno colpito maggiormente .Questo è molto efficace per me perchè ha contribuito a farmi crescere e a farmi maturare come donna e come persona.Grazie Paola

  5. lucia1.tr scrive:

    “Un libro, uno solo, può sconvolgere la vita di un singolo individuo. Una biblioteca può arricchire culturalmente una piccola cittadina. Un gigantesco archivio, invece, non cambierà in nulla la vita di una metropoli”

    Arthur Schopenhauer

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