In questi giorni la nazione Norvegia, compatta tutta, in tanto dolore, ha dato una dimostrazione di grandissima civiltà ed equilibrio. Non sarà più come prima della strage nel paese, ma i cittadini non vogliono ripudiare il loro credo di tolleranza , libertà e integrazione. Guardando le foto dei giorni della tragedia, guardando questa folla compatta, composta, dignitosa, distrutta dal dolore, si nota quante persone di colore ci siano. La Norvegia, come altri paesi del Nord Europa ha aperto le frontiere con grande generosità e sottoscritto una politica di integrazione. A questo non vuole rinunciare, nonostante la tragedia che così duramente l’ha colpita. Forse alcuni punti della politica di accoglienza saranno rivisti, ma non si faranno passi indietro.

La lettera di un giovane di 16 anni che nell’inferno di Utoya c’era, si è salvato riuscendo a nascondersi, ma ha visto morire i suoi amici, esprime bene lo spirito del popolo norvegese.

La riporto per dare opportunità a chi non l’ha letta sul giornale, di venirne a conoscenza.

Ivar Benjamin Oesteboe ha 16 anni ed ha scritto direttamente a Breivik una lettera aperta su Facebook:

Tra le tante cose dice con molta durezza rivolgendosi all’assassino: «Hai fallito»

«Tu crederai forse di aver vinto. Uccidendo i miei amici e i miei compagni, tu forse credi di aver distrutto il partito laburista e coloro che in tutto il mondo credono in una società multiculturale, ma sappi che hai fallito.

Non sei un eroe. Ma una cosa è sicura: tu di eroi ne hai creati.

A Utoya, in quella calda giornata di luglio, tu ha creato alcuni fra i più grandi eroi che il mondo abbia mai prodotto, hai radunato l’umanità intera.

Tu sei l’uomo più odiato di tutta la Norvegia, ma io non sono arrabbiato. Io non ho paura di te. Non ci puoi colpire, noi siamo più grandi di te. Noi non risponderemo al male con il Male, come vorresti tu. Noi combattiamo il Male con il bene. E noi vinceremo».

Ce n’è di che riflettere…

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5 Commenti a “Lettera aperta di un ragazzo norvegese all’assassino di Utoya”

  1. alfred-lollis scrive:

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    non bisogna mai scordare, mai, che negli uomini ci sono uomini che si credono superiori ad altri uomini.
    non importa di che colore sia la loro pelle, la loro divisa, la loro religione, la loro cultura, la loro posizione in un parlamento: destra, sinistra…….. non importa!
    non dobbiamo mai abbassare la guardia con chi si crede superiore a qualcun altro!

  2. alba morsilli scrive:

    Lui avrà pure fallito, ma intanto Andeser Behrig l’estremista cattolico autore dell’attentato nel centro di Oslo e della strage dei giovani laburisti riuniti sull’isola di Uloya.
    Potrebbe finire in un carcere di lusso bagno in camera, tv digitale, e frigo, insomma va in albergo a spese dello stato
    poi la stranezza del sistema penale norvegese solo 21anni di reclusione, sperando che arriveranno a 30per strage contro l’umanità
    Ma come dormirà quell’uomo?
    io le auguro che tutti i fantasmi che ha ucciso lo tormentano per tutta la vita.
    A quel ragazzo che ha scritto la lettera auguro di dimenticare quel brutto sogno anche se so che è imposibile

  3. Lorenzo.rm scrive:

    Immagino che piangesse a calde lacrime mentre la scriveva.

  4. nikodireggio scrive:

    buongiorno che dire di questa lettera………un ragazzo forte e
    determinato oltre tutto mi fa una grande tenerezza pensare cosa ha dentro i suoi occhi. proseguire nel bene certo ma come ha fatto
    ad arrivare a non odiare? SAREI curiosa di andare in norvegia per conoscere questo popolo

  5. giulian.rm scrive:

    Con questa lettera ha dato dimostrazione che si deve perseguire la strada del bene e non del male.
    Dura da ingoiare però.

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