“Bologna è una donna emiliana di zigomo forte,
Bologna capace d’ amore, capace di morte,
che sa quel che conta e che vale, che sa dov’è il sugo del sale,
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita…

(Francesco Guccini)

Stamani ascoltavo questo passaggio della canzone “Bologna” di Francesco Guccini ripensando a quel drammatico 2 agosto di trentun anni fa, tragedie passate, ferite ancora aperte e mai risolte. I rappresentanti del nostro governo nemmeno ritengono necessario presenziare alla commemorazione… Cetti, che vive a Bologna ha scritto una riflessione molto amara e Giuliano ha rievocato con poche righe i fatti di quel tragico 2 agosto.

Un ricordo dovuto.

I “Brevnik” italiani sono liberi. Evidentemente non è bastato a Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro avere ucciso complessivamente un centinaio di persone (93 Fioravanti e 95 Mambro) per ricevere come pena il carcere a vita. E’ fatto noto che in Italia non esiste la certezza della pena, ti condannano per avere ammazzato 100 persone e dopo 16 anni di carcere ti danno la semilibertà, dopo 26 di carcere permanente e 10 di semilibertà ti danno la libertà. Mi chiedo: cosa mai dovrebbe fare un criminale per farsi almeno 30 anni di carcere permanente? In Italia, per i reati più gravi, al massimo ti danno 30 anni di carcere, di questi 30 anni al massimo te ne fai 16 (tra riduzioni delle pena per buona condotta, indulti, condoni, continuità di reato ecc..). E ci lamentiamo del fatto che Brevnik sconterà solo 21 anni (se verrà condannato per terrorismo) di carcere oppure 30? (se verrà condannato per crimini contro l’umanità). A differenza degli stragisti italiani, lo stragistra norvegese, probabilmente, se li farà tutti i suoi

Oggi a Bologna sanguina una ferita mai guarita…

Scritto da cetti.bologna


2 agosto 1980-Strage di Bologna

Alle 10.25 esplode una bomba nella sala di attesa della stazione di Bologna. La deflagrazione è violentissima: crolla un’intera parte dell’edificio, compresi alcuni uffici e le sale di attesa; una trentina di metri della pensilina sono devastati e l’urto investe il treno Ancona-Chiasso in sosta.

I morti sono 85,  200 i feriti.

È uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra, e ad oggi si sa ancora poco su chi furono i mandanti, anche se non mancano gli indizi e le testimonianze.

L’orologio di Piazzale della Stazione segna ancora le 10.25 e ogni anno i treni presenti sui binari scandiscono con un fischio l’istante preciso in cui una bomba seminò il panico nella città e nel Paese.

Anche quest’anno,come nel 2010, nessun ministro o sottosegretario o..sarà presente né alla cerimonia in comune,riservata all’incontro istituzioni -famigliari delle 85 vittime, né tantomeno sul palco davanti alla stazione.

Solo una parola, ripetuta all’infinito,VERGOGNA,VERGOGNA…

Scritto da Giuliano.roma

5 Commenti a “Un ricordo dovuto”

  1. nadia rm scrive:

    6 gennaio 1981

  2. nadia rm scrive:

    Brutti e dolorosi ricordi,e per le vittime di questa strage infame,e per la mia famiglia. Mio fratello si sposava a Roma,proprio il 2 agosto di 31 anni fa,prese il treno con la sua sposa per andare in viaggio di nozze a Desenzano del garda,fortunatamente lo prese la sera stessa del 2.Pero’ èra destino che Laura morisse proprio per mano dello stato come le vittime di Bologna, uccisa la notte del 6 gennaio dalla digos,per errore.

  3. alba morsilli scrive:

    Lo stragismo in Italia

    150morti 652feriti 11 stragi
    Un numero ancora indefinito di tentatividi massacro.
    Per 15anni dal 1969 al 1984 l’Italia e stato un paese insaguinato dalla logica del terrore.
    Una logica stragista al servizio di finalità politiche per nulla oscure;il condizionamento della vita democratica
    il mantenimento del potere nelle mani degli apparati più reazionari, la lotta politica concepita come scontro senza quartiere, ed improntata al ricatto del terrore.
    Anni passati?Anni che non torneranno mai più?Chi si aspetta risposte consolatorie prima di tutto deve chiedersi perchè,chi sono gli stragistii taliani.
    Perchò non conosciamo ancora se non molto parzialmente i loro volti?
    Perchè la sensdazione più condivisa è che le loro mani sporchè di sangue innocenti spuntavano sempre dalle maniche di una giacca militare?Qual’era l’esatto disegno di chi metteva le bombe sui treni, nelle banche ,nelle piazze,alle stazioni?
    c’è chi dice in ambienti peraltro assai qualificati che ormai la trama del terrore è stata disvelata.
    Che si conosce la verita anche se non avremo mai tutta la verità giuduziaria
    articolo preso a internet

  4. nikodireggio scrive:

    buongiorno ho letto con il cuore in gola…continuare a ricordare
    la strage di bologna non significa solo omaggiare quelle vittime innocenti, ci sono 85 morti tra cui sette bambini.
    la più piccola aveva 3 anni si chiamava ANGELA FRESU ora avrebbe avuto 34 anni sarebbe potuta essere mille cose.
    il governo deserta prima col depistaggio in tutti questi anni ora disertano hanno paura dei fischi? VERGOGNA VERGOGNA SENZA FINE

  5. cetti scrive:

    Commenti abilitati Una precisazione….scritto da me ma preso dal blog di un mio amico

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