Oggi, 11 settembre, dieci anni dagli attentati assassini che hanno subìto gli Stati Uniti d’America.
Ci stringiamo nella memoria di quel giorno terribile che ha fatto sì che il mondo, dopo, non fosse più lo stesso.
Non dimentichiamo però che l’11 settembre 1973 un’altra tragedia, che avrebbe cambito il mondo, si consumava: il golpe militare in Cile appoggiato dagli USA e dalla CIA.

Di quel giorno e di quel periodo drammatico abbiamo ancora ricordo?

http://www.youtube.com/watch?v=UdYX8fE3vHA

9 Commenti a “un’altra dolorosa commemorazione…”

  1. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati RICORDO CHE SONO STATA MOLTO COLPITA BOMBARDAVANO ANCHE LA CASA DEL PRESIDENTE…….. e poi tutte le torture i desaparesidos che orrore si spera sempre che la storia insegna ma verdo che l’uomo……………

  2. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati ci vorrebbere tanti allende
    sono stata al festival dell’unità ed hanno ricordato solole torre gemelle ne rimango stupita meditare……..quanti undici settembre ci sono?

  3. Giulio Salvatori scrive:

    Premetto che condanno a priori ogni forma di terrorismo di qualunque colore esso sia. Anche noi ne abbiamo di tristi esempi, lungo sarebbe l’elenco.Certamente quello delle torri dell’uncici settembre ha sconvolto tutte le nazioni e gli animi di milioni di persone . Una ferita che rimarrà sempre sanguinante.Detto questo, dal mio piccolo punto di osservazione, in molti casi di rivoluzioni, guerre, sommosse , destabilizzazioni, etc.c’è sempre e comunque lo zampino dell’America.Non sono all’altezza di dire se giusto o sbagliato, però, diceva il vecchio Andreotti :- pensare male si sbaglia, ma a volte ci si azzecca .E, tutti i vari apparati di difesa degli spazi aerei, la CIA come dice Franco, il controspionaggio…dove erano finiti ??? Ripeto, le mie sono solamente elementari constatazioni . Spero che serva di esempio a tutte le Nazioni e che la collaborazione sia profiqua per la lotta al terrorismo. Ci sono ancora Stati pericolosi.

  4. franco muzzioli scrive:

    Evidentemente l’11 settembre è una data “fatale” per la CIA !!!!!
    Ricordo e come il 73 cileno. Una sera arrivò senza neppure una valigia mio cugino, allora poco più che trentenne ,fuggito dal Cile . Non era stato ucciso solo perchè era figlio del rettore dell’Università di Santiago. Aveva simpatizzato per Unitad Popular ed era stato prelevato all’Università assieme ad altri professori e studenti. Dopo un sommario controllo , alcuni furono portati “negli stadi” altri furono rinchiusi nell’aula magna, compreso mio cugino. Mio zio riusci a strappare un “esilio forzato ed immediato” e la sera stessa fu imbarcato su di un aereo per l’Italia.
    Mi portò oltre ad un fraterno affetto ed una condivisione piena sulle reciproche idee socialiste, le canzoni degli Inti Illimani e quelle di Violeta Parra ….quel “Gracias a la vida” …..che ancora mi commuove.

  5. lucia1.tr scrive:

    Tutti i mezzi d’informazione, l’11 Settembre, hanno riempito le testate dei giornali rievocando la tragedia delle Torri Gemelle come sempre accade nella ricorrenza di questa tragedia, ma hanno dedicato pochissimo spazio in ricordo della morte del Presidente costituzionale cileno, Salvatore Allende avvenuta lo stesso giorno nel 1973. Trovo che sia importante parlare di questo periodo storico anche attraverso il ricordo dei comuni cittadini, questo ci permetterà di esprimere un giudizio più sereno e distaccato. Non ricordo i particolari di quella giornata, allora i mezzi d’informazione non erano così avanzati e veloci, ma la mattina dopo la notizia della morte di Salvatore Allende, costretto a suicidarsi dentro il palazzo della Moneta, rimbalzò su tutti i giornali, nei giorni successivi assistemmo inerti al massacro di migliaia di cittadini cileni, incarcerati e perseguitati, duemila furono fucilati in un campo di calcio. Il dittatore Augusto Pinochet, principale esecutore di queste atrocità non fu mai giudicato per i crimini commessi, sotto l’indifferenza di parte del mondo e forse anche della chiesa cattolica.

  6. ANGELOM scrive:

    Come non ricordate anche l’11 settembre del 1973, quando a Santiago del Cile, Augusto Pinochet guidò le forze armate per un colpo di Stato rovesciando il governo socialista di Salvador Allende. “Ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano”, fu il suo ultimo messaggio prima di togliersi la vita. Nel 2000 il superamento del segreto di Stato ha fatto conoscere documenti segreti della CIA che evidenziano le responsabilità degli Stati Uniti nel golpe. La giunta militare di Pinochet instaura un regime dittatoriale che resterà al potere per 17 anni, mentre il presidente deposto diviene un’icona, pur non esente da controversie, in questo regime si ricordano circa diecimila i cileni torturati, omicidi e deportazioni di massa: sono e centinaia le migliaia di persone costrette all’esilio. La distruzione delle istituzioni democratiche è veloce e capillare. A tutto si sostituisce il dominio militare. Questa pagina di storia, a noi uomini di buona volontà ci deve insegnare che la pace, la democrazia e l’uguaglianza siano le cose essenziali per un vivere civile.

  7. GuglielmoCa scrive:

    Queste tragedie, delle torri gemelle, che con un attentato infame e assassino, a portato morte e terrore in America e nel mondo. l’atra tagedia del cile che con un colpo di stato fascista,a tolto la libertà ad un popolo. queste tragedie ci devono fare riflettere,ci devono dare la forza di riagere al terrore, lo stiamo facendo,con tutte le nostre energie. voglio un mondo di pace e liberta, e lotto per questo. “El pueblo unido jamàs serà vencido”.

  8. lorenzo.rm scrive:

    Ho trovato in FB le nobili parole di Allende, che riporto:…Superarán otros hombres este momento gris y amargo en el que la traición pretende imponerse. Sigan ustedes sabiendo que, mucho más temprano que tarde, de nuevo se abrirán las grandes alamedas por donde pase el hombre libre, para construir una sociedad mejor. … Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición. (Salvador Allende 11.9.73)

  9. Lorenzo.rm scrive:

    No, amici, anche se i ricordi sono appannati dal trascorrere del tempo, nessuno deve dimenticare la tragedia del Cile, guidato allora da un grande eroe socialista, Salvador Allende, costretto ad uccidersi per non cadere nelle mani dei fascisti di Pinochet. La storia non si ferma ed il fascismo, seppur sempre in agguato, sembra definitivamente tramontato in quei paesi e anche gli Stati Uniti di una volta costituiscono un pallido ricordo. Onore ai martiri, dunque, e viva la pace, la libertà e la democrazia nel mondo.

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