Dopo i “fatti di Roma” il nostro amico Giulio dice la sua e propone il suo saggio consiglio.

Mi sembra di avere già espresso il mio punto di vista sull’educazione da impartire ai figli. Come nonno, credo di avere il diritto-dovere, di dire la mia. In riferimento ai fatti di Roma , troppi giovani, si sono espressi con la violenza. Sarà perché sono nato e cresciuto in un piccolo paese e, quindi, lontano dalla confusione della città. Oggi, si ascoltano programmi della TV gestiti da persone qualificate, dove dicono, con tanti esempi,  che i nostri ragazzi hanno bisogno di “scaricarsi”. Io francamente non capisco di che cosa. Non gli manca niente !!! Non mi riferisco naturalmente a quanti non hanno lavoro, aspetto gravissimo che porta alla più grande preoccupazione. Ma, come abbiamo visto, i più irruenti, sono gli studenti e, provenienti da famiglie per bene. A queste persone, non interessa minimamente -il lavoro- Anzi, stanno bene così. Scuola, piscina, palestra, calcetto e, chi più ne ha e più ne metta. Succede un po’ come quello iscritto nelle liste di attesa per trovare lavoro e, quando lo chiamano, deluso risponde :- Ma proprio me dovevate chiamare ?- Ai miei tempi, si dice sempre così, quando la sera si usciva, alle ore 23, massimo 24, si doveva rientrare. Oggi, escono di casa a quell’ora …dite che non è vero! Sia maschi che femmine. E’ ovvio che non si può fare di -Ogni erba un fascio- però…i fatti ci danno ragione:- Alcool, stupefacenti, incidenti etc. etc. Questi sono i ragazzi di oggi. Prendete per esempio il ragazzo che lancia l’estintore verso gli Agenti di Polizia. Dicono i genitori che, si! Sapevamo che faceva uso di “qualche cosa” ma, mai avremmo dubitato che arrivasse a tanto. Ma non si erano accorti che a 24 anni non aveva dato nessun esame o pochi? Volete scommettere che la mamma, alle dieci, massimo alle undici, rimboccava le coperte al suo bambinone?- Ora vengo alla cura consigliata dal sottoscritto tante volte.
Dopo la condanna, sperando che ci sia, invece di mandarlo in un centro per la consueta rieducazione, si assegna al Comando della Forestale. Piccone e pala dalla mattina alla sera. Ripulitura dei corsi d’acqua, il taglio dei rovi, rimboschimento, insomma tutti  gli interventi atti al territorio. Voi direte:- E perché ?- Perché il sudore, il calli nelle mani e il mal di schiena, conciliano il sonno e fanno bene alla salute di questi giovani e, soprattutto, a molti genitori. Lo so che molti diranno che esagero. Meditate gente, meditate. Sono e rimango convinto che sarebbe la migliore cura.
Il solito maledetto toscano

18 Commenti a “Cura scritto da Giulio Salvatori”

  1. renato.sacchelli scrive:

    Caro Giulio,
    ho visto anch’io le immagini impressionanti relative alle violenze commesse da giovani dimostranti che non hanno esitato a spaccare vetrine e quant’altro e dare fuoco ad automezzi delle Forze dell’ordine impiegate per il rispetto delle leggi e per salvaguardare la sicurezza di tutti i cittadini. Trovo giusta la cura che tu proponi.Il lavoro più pesante da svolgere oltre al pagamento di sanzioni pecuniarie, indurrebbe i violenti a serie meditazioni prima di compiere vergognosi atti che aggravano ancor di più la situazione.I calli sulle mani credo che gli farebbero bene a costoro.La tua cura dovrebbe essere prevista dal nostro codice penale, oltre a quella del pagamento di sanzioni pecuniarie. Bisogna ritrovare lo spirito di fratellanza, c’è davvero bisogno di amore. Complimenti Giulio,
    Renato Sacchelli

  2. lucia1.tr scrive:

    In questi giorni i media mostrano immagini terrificanti della morte di Gheddafi, di una violenza inaudita. Ai nostri ragazzi, come cosa arriva? Forse questo messaggio:” Che quando i «buoni» (tutto da dimostrare) uccidono i cattivi è una festa. “ Difficile punire i giovani che sbagliamo…

  3. giovanna3.rm scrive:

    Giulio, a mio parere hai pienamente ragione: sono tutte braccia tolte all’agricoltura, alla tutela del nostro patrimonio boschivo e archeologico.
    Cordialissimi saluti.

  4. sandra.vi scrive:

    SONO D”ACCORDO NN E” POSSIBILE FARE DI TUTT:ERBA UN FASCIO <ABBIAMO DEGLI OTTIMI GIOVANI MA NN POSSIAMO NN USARE LA MANO PESANTE SU QUESTE TESTE CALDE E FAR LORO CAPIRE COSA VUOL DIRE FATICARE >GIUSTO PALA E PICCONE <MAGARI VESCICHE SULLE MANI

  5. pasquino scrive:

    Commenti abilitati
    Se ‘na finzione me desse ‘r comannno,
    ar giovane gajardo e bello,
    là, dove ‘r vaffa incontra l’infinito,
    faje capì le cose come stanno.
    Subbito dopo vorrei puntà er dito
    sopra papà e mamma,
    e co’ ‘n’azione semplice, spartana,
    daje du’ carci e ‘nsieme ‘r benservito.

  6. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati buongiorno giulio è interessante il tuo pensiero………………..i giovani indignati chiedono di uscire dal recinto del precariato a vita. Il potere mostra di non accorgersi di nulla, chiuso nelle stanze dove si fa la conta degli affari. certo gli scontri è meglio evitarli……….però la condanna non può esaurire l’analisi.dei figli di papà non mi interessa nulla loro hanno sempre le spalle coperte………..quello che mi sta a cuore e degli altri giovani che lottano per una vita migliore e noi dobbiamo aiutarli gli stiamo consegnando un mondo di m………..

  7. Giulio Salvatori scrive:

    Franco, ti fideresti con quella gente li a dare una mano negli ospedali???? Avrei tanti dubbi sai?NO ! Meglio Piccone e pala

  8. pino1.sa scrive:

    Giulio! ho riflettuto non esageri, sempre la riabilitazione dovrebbe portare, dove possibile, alla riparazione del danno; fattivi lavori socialmente utili sarebbero una buona cosa per tutti, lo Stato da parte sua invece di inventarsi forme di sfruttamento a danno dei giovani dovrebbe promuovere l’occupazione giovanile ed incentivare le imprese per la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato magari con defiscalizzazioni a lungo termine, inoltre premiare ed incentivare l’imprenditoria giovanile ed investire sui giovani che comunque rappresentano il nostro futuro di un mondo fatto sempre più di vecchiettini come noi.

  9. lieta scrive:

    penso ke possano anke volere tanto ma se la famiglia non ha patrimoni ingenti non è ke può da’ e cmq ripeto troppi avanti co gli anni sono i primi sacansafatike fifoni paranoici falsi depressi pur de lazzarona’ o dì ke filosofeggiano, sono solo esseri invertebrati ke scaricano su spalle molto + deboli il prblm di esemplarità onestà ke ha na certa età dobbiam ave’ se non vogliam sentirci inquieti per sempre ciao

  10. franco muzzioli scrive:

    Carissimo Giulio sono assolutamente d’accordo con te per la “condanna”(cura) per questi giovani “casinisti,incasinati”.
    Ma non mi limiterei ai comparti “forestali” ….li manderei a spazzare i cessi(bagni) degli ospedali, dei ricoveri, delle strutture protette, li manderei a sporcarsi le mani dove vi è la sofferenza ed il dolore.
    Se sono così ,sfaccendati ,bamboccioni ,se vogliono tutto e subito di chi è la colpa? Di un mondo basato fino ad ora sul consumo sfrenato, di una televisione che predica costantemente disvalori, di una società che ha perso ideali e regole.
    Ma Giulio chi ha comprato loro tutto il comperabile “perchè devono avere quello che noi non abbiamo mai avuto”? Chi ha acceso questa schifezza di TV per farli stare buoni ? Chi ha accettato questa società individualista, edonista e spendacciona?
    Siamo stati anche noi e con i dovuti distinguo per dar ragione anche a chi giustamente dice di non far di un erba un fascio, possiamo anche provare a fare un piccolo esame di coscienza e dire a figli e nipoti che ci siamo sbagliati?

  11. Giulio Salvatori scrive:

    Guglielmo ca. Non chiedi troppo, chiedi il giusto. Come non condividere ciò che hai scritto ? Grazie a te

  12. GuglielmoCa scrive:

    Vorrei un’Italia migliore. In cui chi ci rappresenta (preimer)non avesse pendenze con la giustizia irrosolte di festini, ed altro ancora, di un grande impero mediatico, (tv giornali ecc ecc) che utilizza per annientare l’informazione, da chiunque la pensi dal suo pensiero dominante. All’affossamento della scuola, della cultura in generale, alle deligittimazione delle parti sociali, svilimento delle istituzioni esistenti, alla denigrazione dei diversi, di un clima di intolleranza e ignoranza, aumentano le morti sul lavoro, causate da criminali negligenze. Io non voglio assistere ad una stagione di populismo, leaderismo, privo di contenuti, di leggi ad personam, tensioni sociali, di un clima di regime inlliberale, e di grandi sacrifici del popolo, che non sa come fare ad arrivare a fine mese. Chiedo troppo? grazie di avermi ascoltato Giulio Salvadori.

  13. marisa8.bs scrive:

    sono d,accordissimo con la tua cura per i nostri ragazzi,farli lavorare di più e oziare meno,ci sarebbe meno delinquenza in giro,

  14. francesca (franci) scrive:

    Non esageri affatto, caro Giulio. Io la penso esattamente come te. Non è il riformatorio (o centro di rieducazione come si chiama ora) a fare di un ragazzo violento e viziato un uomo mentalmente sano e socialmente inserito. Io dico che alla base di tutto c’è la famiglia e non parlatemi di società. Ma cos’è la società? Chi è la società? Siamo o non siamo noi, famiglia in primis? Certo che poi possiamo, a ragione, lamentarci che i media lanciano messaggi diseducativi e fortemente fuorvianti, che i nostri governanti farebbero bene ad andare ad abbeverarsi alle fogne anzichè alle fonti del Po. Ma un figlio viene educato innanzitutto dalla famiglia e se questa anzichè fargli guadagnare, anche con difficoltà e fatica (come peraltro abbiamo fatto noi), ciò che egli chiede glielo concede facilmente, magari triplicato (perchè non vogliamo mica farlo sentire inferiore ai suoi coetanei. no…???) che cosa pretendiamo poi? Oggi quando nasce un figlio insieme al biberon i genitori gli comprano il cellulare e poi gridano allo scandalo e intentano denuncie se a scuola (e parlo di elementari..!!) l’insegnante glielo sequestra durante le ore di lezione. In quanto a “scaricarsi” mandiamoli a fare qualunque lavoro, anche artigianale e manuale, che si trova da fare e poi vedi come è scarico alla fine della giornata.

  15. lucia1.tr scrive:

    L’articolo di Giulio, dai toni forti come lui è solito fare, è una provocazione e ha l’intento di farci riflettere. Ritengo che dobbiamo fare lo sforzo di non considerare tutti i ragazzi viziati, nullafacenti e spesso violenti. La gran parte dei nostri giovani non ha un lavoro, spesso sono precari e hanno paura del futuro. A noi genitori, educatori, governanti spetta il compito di dare loro gli esempi positivi e un’educazione meno permissiva, ci dobbiamo anche far carico di non aver assicurato loro un futuro migliore del nostro, di aver fatto credere che tutto si poteva ottenere facilmente, senza impegno e senza competenze.

  16. Giulio Salvatori scrive:

    Lorenzo, Angelom, :- Lo so che esagero, l’ho fatto di proposito…E non faccio di – ogni erba un fascio- Ci sono tanti bravi giovani ai quali hanno tolto ogni speranza e con un futuro molto oscuro.Ma per gli altri, ribadisco la mia cura: -piccone e pala

  17. Lorenzo.rm scrive:

    Sì, Giulio, esageri, sia nei giudizi che nella cura. Ma comprendo il senso di quanto scrivi e ti dò ragione. I giovani non hanno solo bisogno di essere compresi ma anche indirizzati, guidati. Il fatto è che, spesso, hanno cattivi maestri, come la mamma a cui facevi cenno. E i padri? E gli insegnanti a scuola? Ne usciremo tutti probabilmente con le ossa rotte. Ma ne usciremo. Forse. Non so. Ti abbraccio, Giulio.

  18. ANGELOM scrive:

    Caro Giulio, condivido in pieno quello che hai scritto, i tuoi consigli e la tua cura è da me approvata, ma rapportando la società dei nostri tempi a quello di oggi è molto diversa. I giovani di oggi amano la vita facile, questo è un dato di fatto tutta la società attuale vive in un mondo alla ricerca continua dell’agio. Amano il divertimento come è normale,com’è normale che sia alla loro età, essi sono anche i figli della nuova società che ha fatto del consumismo e della facilità la misura del valore. Oggi tutta la collettività è mirata all’accumulo di denaro e al raggiungimento del benessere. Come possono i giovani cambiare il comportamento ad una società che glie lo ha imposto da anni? Non dobbiamo fare di ogni erba un fascio, ci sono giovani studiosi che amano pensare per il loro futuro, con la voglia di far bene, ed altri che purtroppo sono al di fuori di ogni realtà. Per qualcuno pala e piccone sarebbe una buona cura.

Scrivi un commento
nota:  I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE