I giornali titolano:
Napolitano: «È una follia che i figli di immigrati nati in Italia non siano cittadini»
Lega: «Pronti alle barricate in Parlamento e nelle piazze»
Pd: «Una legge da approvare prima di Natale»

Franco Muzzioli, sempre pronto a stimolare un dialogo, ci espone i fatti e la sua personale opinione.
Io vorrei sottolineare un punto: la differenza tra  ius sanguinis o diritto di sangue e ius soli o diritto di territorio.
Lo ius soli, (diritto del suolo), cioè il diritto di avere la nazionalità  del paese dove si nasce, indipendentemente da quella dei genitori, è in vigore in USA, in Canada, in Argentina e praticamente in quasi tutti gli stati del Nord e Sud America nonché in alcuni dell’Asia e dell’Africa.
Lo ius sanguinis (diritto di sangue), cioè il diritto di avere la stessa nazionalità di uno o di tutti e due i genitori, è soprattutto la regola più comune in Europa e in Asia. In alcune nazioni europee si applica lo ius soli, ma a particolari condizioni (Francia, Germania, Regno Unito).  Ci sono poi nazioni che usano tutte e due le forme ed una persona ha il diritto di avere più passaporti.
Questo per darvi un quadro rapidissimo della situazione negli altri paesi.
In Italia è applicata solo la regola del diritto di sangue e chi nasce da genitori non italiani, non è italiano, anche se non sa nulla del paese dei suoi genitori, ma parla italiano, pensa italiano e si comporta da italiano.
Adesso a voi la lettura dell’articolo di Franco Muzzioli.
Non esitate ad esprimere la vostra opinione, se ne avete voglia (pca)

 

Il “suolo natal”

“Va pensiero sull’ali dorate
va ti posa sui clivi, sui colli
dove olezzano tiepidi e molli
l’aure dolci del suolo natal”

Ma i Leghisti capiscono quello che cantano? Questa è la prima strofa del “va pensiero” inno nazionale padano e splendida musica verdiana.
Quando i signori in verde pronunciano “il suolo natal” dovrebbero capire che stanno dicendo …”la terra dove uno è nato”….orbene se uno è nato a Monza …è di Monza (quello è il suo “suolo natal”)…mi pare chiaro fin qui.
Se un signore si chiama Abel Bikida ed è nato a Monza è di Monza, non ha importanza se è nero o se si chiama Abel …poteva essere rosso e chiamarsi Toro Seduto e sarebbe stato di Monza lo stesso.
Allora come mai,  benedette camice verdi, fate le barricate perché quel grand’uomo del nostro Presidente della Repubblica  ha detto che è una follia negare la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia  ?
Un po’ di coerenza: …o “il va pensiero ” …o le barricate.
La figlia della signora che viene ad aiutare mia moglie nelle faccende di casa, è una splendida ragazzina di 11 anni, si chiama Sukeina (nome marocchino) è nata a Modena, parla un bel modenese con una notevole inflessione, è intelligente e brava a scuola …se non diventa presto cittadina italiana ….sono io che faccio le barricate.

26 Commenti a “Il suolo natal scritto da Franco Muzzioli”

  1. lieta scrive:

    c’è un briciolo d’infelicità in me sti dì, considero i sacrifici ke fan miei ragazzi e prego Iddio me li conservi, ultima battuta, mister napolitano dovrebbe fa regalo bimbi napoli togliere loro monnezza sottocasa, e 2 altre cose quando vedevo inalberarsi popolazioni campania pe discarike e c legali, diciamo, perkè non l’han fatto anke nel caso delle abusive. e penso de magistris sognatore la campania co solo 1 termovalorizzatore quello di acerra, io vicino be ne ho uno, confino co seveso diossinato all’epoca……….. ciao

  2. lieta scrive:

    e la maleducazione e strafottenza di troppi ospiti certo non invogliano cambià situazioni, vi siete immersi, sporcati le mani co certuni di questi ke rovinan tutto poi anke pe gli onesti come il solito

  3. lieta scrive:

    e penso ci sian sognatori disancorati da realtà complicate, anzitutto leggi uguali per tutti, ma fino a ke sindaci onesti vengono uccisi, figli di persone assassinate sian vessati da vekki fratelli nelle loro istanze di riconoscimenti civili da politici vekki e nuovi sporchi e collusi

  4. lieta scrive:

    c’è una non ignoranza al nord, l’operosita’ ki dice ke qua siamo rikki, si’ di rimboccarci le manike, percio’ invidiosi imitate, siamo multi accoglienti, vedi anke la vekkia canzone disen tuc luntan de napoli se mor, ma po vegnen ki a milan, e cmq proverbio dal dire al fare c’è di mezzo il mare ciao carissimi/e

  5. franco muzzioli scrive:

    Colgo le ultime belle parole di Cicco……..”La spontaneità dei bimbi di tutte le etnie colora questo scenario, perchè non impariamo a camminare con loro e crescere insieme in un mondo di pace e di amore”…….
    Basta andare nelle nostre scuole elementari ,ormai multietniche ,e guardare come si comportano tra loro i ragazzi ….e semplicemente prendere esempio.

  6. edis.maria scrive:

    Franco, non era necessario che tu puntualizzassi che era una provocazione! Non credo che tu sia così permeabile alla politica, da farti influenzare da un personaggio, pur così autorevole, come Berlusconi!! Ahhhahaahaaaa!!!! Anche io sono italianissima! Ciao

  7. cicco53 scrive:

    Commenti abilitati ciao ,a tutti argomento di attualità interessante che caratterizza , la nostra società,sia come aspetto civico ,sociale e di accettazione di tante esseri umani che sono uguali a noi ,il colore della pelle passa in secondo piano. Non bisogna dimenticare che il popolo Italiano ,ha avuto un ruolo dominante del flusso emigratorio verso gli altri stati europei e internazionali , di vasta scala che ha segnato una epoca di storia non tanto felice,sia sul piano sociale che a carattere generale di adattamento ai costumi e usi dei paesi ospiti. Allo stato attuale,c’è ancora un divario netto di considerare un cittadino che proviene dal sud Italia uno straniero eppure ha la cittadinanza; a me pare che ci sia un paradosso grande senza nessuna logica di civiltà.Il pensiero di questa distinzione mi crea disagio e paure ,che all’origine del problema vi è una consapevolezza di sfiducia di considerare il fenomeno di razzismo di politici ,(come la lega con motivazioni futili che lasciano delle perplessità ). Com’è possibile che abbiamo maturato la concezione di un mondo libero privo di frontiere , per fare modo che tutte le razze si incontrassero per una convivenza umanitaria ,per uno scambio culturale di tipo linguistico e lavorativo che ha una rilevanza di crescita sia nelle persone adulte e non con progetti basati a riconoscere le civiltà di interi continenti e condividere le loro culture ,e noi fare conoscere le nostre,penso che sarebbe un commino fantastico. Purtroppo non è così assistiamo a comportamenti strani che vanno nella direzione sbagliato di divisione che nel contesto a volte assumono livelli di violenza che a sua volta veniamo giudicati come popolo di non saper accettare gli altri ,quando nello specifico siamo coerenti e ci fa piacere instaurare rapporti a tutti i livelli con le persone che ci onorano di vivere nel nostro paese. Secondo me, il fenomeno è culturale e di mentalità,il concetto di aggregazione è visto come uno stile di vita non allargata ad altri esseri umani diversi di noi,vi è un rifiuto netto che essi possono invadere i nostri campi e il nostro modo di essere . Sotto il il profilo psicologico trasmettiamo a loro le nostre paure in vari modi come ignorandoli senza entrare in sintonia con il dialogo,vedi nel mondo della scuola che si creano le divisioni di tipo logistico,i genitori italiani che creano il gruppo ,e loro idem.Da parte loro si verificano le stessi condizioni di vita,le loro paure si limitano a non intavolare una relazione ecc.In mezzo a questi due schieramenti ci sono i bimbi ,gli adulti che lavorano con gli italiani con conflitti di varie entità che sono limitati a creare gruppo senza che nessuno delle due componenti affranti il problema di una quotidianità di normale convivenza, di creare progetti finalizzati ad una crescita comune, con il confronto.La canzone Imagine scritta da John Lennon negli anni settanta evidenzia questo aspetto, che un futuro sarebbe stato multirazziale ,dove tutti i popoli dovrebbero parlare la stessa lingua e camminare mano nella mano,io ci credo anche se mi definisco un sognatore perché penso che pensare ad un futuro di vari colori abbia un valore infinito La spontaneità dei bimbi di tutte le etnie colora questo scenario,perché non impariamo a camminare con loro e crescere insieme per un mondo di pace e di amore. Un grazie al nostro Presidente della repubblica di aver sollevato il principio di cittadinanza

  8. franco muzzioli scrive:

    Cara Edis, il “problema” della doppia cittadinanza può esistere ,ma ti rispondo con un virgolettato preso da un articolo di Sergio Romano…..” nell’Unione Europea il numero crescente di matrimoni “misti” ha creato un popolo di “doppi cittadini” difficilmente quantificabile ,ma certamente molto elevato. Accanto alla cittadinanza Europea ,prevista dai trattati costituzionali dell’Unione, stà nascendo una plurinazionalità che contribuisce ad abolire vecchie frontiere ed ampliare il concetto di appartenenza”….
    Poi lo “ius soli” è un fatto automatico non contestabile …starà poi al singolo individuo ad essere cosciente parte di una nazione.
    Ad esempio in epoca Berlusconiana..io sarei stato volentieri Svizzero! …Altra provocazione ….perchè amo più di ogni altra cosa il “suolo natal”

  9. giulian.rm scrive:

    Una precisazione
    io sono senza dubbio per lo jus soli e non lo jus sanguinis
    ritengo aberrante che un giocatore di football..al quale viene attribuito un bisnonno italiano..sia ipse facto italiano
    mentre un ragazzino nato qua’..che frequenta le scuole italiane..e cresce in Italia..non lo sia..
    basterebbe poi
    interpretare bene le parole del Presidente
    per capire che non vuole dire “fate entrare tutti senza controllo”,ma che non si deve e non si può negare la cittadinanza a chi nasce in questo Paese

  10. lieta scrive:

    in irlanda già successo ke immigrate andassero partorì per ave’ cittadinanza, poi se han plurimogli cos’è tutti italiani ius soli, ma conoscono bene i doveri oltre ke i diritti ke sanno menadito + di noi, certo ke sarebbe cosa buona ma vediamo bene i riscontri, non sognamo persone ke san farsi mantenere bene, io ne conosco ke cercan metteci piedi in testa, e poi vagliamo bene, e penso ke tutti abbiam la nostra dose di bella ignoranza, a ognuno la sua, ki crede di essere superiore e difini’ solo le altrui eventuali non conoscenze, lo reputo maggiormente ignorante ciao

  11. edis.maria scrive:

    Questo è un argomento di grande impatto sociale che colpisce nel cuore della gente, proprio perchè si tratta di bambini. Anche io penso che chi nasce in Italia e i genitori chiedono, per il figlio, la cittadinanza italiana la debbano ottenere. Mi è sorto però un dubbio : perchè dopo anni che il problema si presenta, non è stato ancora risolto? La Lega, partito piccolo , presente solo al Nord, che da anni ha sempre dimostrato l’incompatibilità verso gli stranieri, è così forte da impedire questa legge sacrosanta? Da sola? Ne dubito fortemente! Se l’argomento verrà dibattuto in Parlamento ,sentiremo i pro e i contro di ogni partito e ci chiariremo le idee. Non ho approfondito il tema, ma la cittadinanza sarebbe solo italiana o doppia cittadinanza? Sta qui , forse, il dubbio di qualcuno?

  12. franco muzzioli scrive:

    Piccola nota politica:
    L’onorevole La Russa ha affermato ieri che se questa legge passerà ,il governo rischierebbe molto(solito becero ricatto) e che le donne di tutta l’Africa verrebbero a partorire in Italia.
    E’ certo che se la sua mamma fosse andata a partorire in Africa ne avremmo avuto grande giovamento.

  13. rikievans scrive:

    Commenti abilitati
    Io invece penso che le barricate dobbiamo erigerle noi contro quelli che si dicono appartenenti alla lega, perche riescano a capire che i loro capi, si sono inventati questo abominevole partito per poter campare sulle loro,e sulle nostre spalle, è solo non votandoli più, e renendo chi li vota meno ignorante,(per ignorante intendo chi non capisce le buone regole di convivenza tra i popoli). ricordando che nomi come citava nel suo scritto Paola, ripeto nomi come Abel,o Jusuf, Ibraim, non sono altro che i nomi che loro imparano al catechismo, o chiamano normalmente tutti i giorni altri Italiani come loro che portano il medesimo nome, solo detto in Italiano, Abel = Abele, Jusuff= Giuseppe, Iraim= Abramo.
    un saluto a tutti gli amici, da rikievans

  14. tiziano scrive:

    Commenti abilitati La mia opinione, intanto ringrazio colui che ha messo in chiaro le leggi vigenti in materia operanti in ogni stato e chiarito sempre in termini di legge la vigente in italia,per farla breve quando andavo al catechismo(molti anni fa)ci fu insegnato che al mondo siamo tutti fratelli,ho avuto le mie buone ragioni per non seguire quella strada,del catechismo,ma a quel sano principio ci credo e ci crederò fino alla fine dei miei giorni,alla faccia della politica dei previlegi della corruzione e della volgarità ciao a tutti

  15. pino1.sa scrive:

    E’ talmente la palissiana la cosa che non ci avevo mai pensato. Per me è financhè ovvio che chi nasce in italia dovrebbe assumere in automatico la cittadinanza italiana. Bene ha fatto il nostro Presidente Napolitano ad evidenziare il problema e a nulla rileva se stiamo o meno in campagna elettorale quando una cosa è giusta la si pone in atto in ogni tempo senza strumentalizzazioni di sorta.

  16. lieta scrive:

    ma giuliano sei razzista ki nasce in lombardia puo’ essere italiano padano quel ke vuole ke si sente, perkè fai di ogni erba un fascio ci so tante sfumature, ma la lombardia ke vi ha fatto accidenti, siam tutti esseri umani, e cmq ricorda la reciprocità, perkè non scrivi ke in pakistan volevan proibire ke si nominasse Cristo negli sms, proibiscono di erigere kiese, le bruciano come bruciano anke i cristiani, allora reciprocità do ut des ciao

  17. franco muzzioli scrive:

    Grazie amico Spitz per la tua dotta dissertazione sul Pangea.
    Ma qui al nord abbiamo ancora gente che pensa che una bella palizzata di tronchi appuntiti ed un ponte levatoio ci possa difendere dai turcomanni o dai pirati saraceni.
    Sono rimasti un pò indietro…..niente di male, quando si accorgeranno del nuovo Pangea (anche se ideale)…dovranno adattarsi…non c’è verso.

  18. giuseppe3.ca scrive:

    Paola e Franco condivido pienamente come del resto la maggioranza degli Italiani. Infatti il quesito posto dal nostro insigne Presidente è un problema nazionale, cioè di tutti. I leghisti si stanno isolando da soli.

  19. lucia1.tr scrive:

    In un blog amico ho letto queste parole, mi piace riportarle qui, Popof scrive:

    “A parte il fatto che sino a qualche anno fa non me ne rendevo neanche conto di cosa volesse dire nascere in Italia da cittadini stranieri. Ricordo che avevo tra le mani il modulo di richiesta assegni familiari di uno straniero con figli nati in Italia, i loro codici fiscali finivano con Z715.., secondo me c’era un errore, se erano nati a Milano dovevano finire per F205… Ma no erano corretti, se nasci in Italia e sei figlio di straniero non sei cittadino italiano, sei straniero. Che vergogna che ho avuto in quel momento, non per qualcosa che non conoscevo, ma di far parte di una nazione che non considera suoi figli quelli che nascono sul suo territorio. Leggi e regolamenti a dir poco razzisti che riconoscono un valore sacramentale al legame di sangue e non a quello del pane, nutrimento del corpo e frutto della terra in cui vivi, lavori, cresci e ti moltiplichi.”

  20. Spielman von Zuhoerer scrive:

    *Pangea, un unico continente primordiale che piano piano ha perso i pezzi alla deriva… e così nacquero gli altri attuali continenti.
    Quindi… alle origini, nel Paleozoico, eravamo un embrione saldamente attaccato all’Eurasia e all’Africa e niente lasciava presagire che il tempo avrebbe cesellato uno stivale in mezzo al Mediterraneo…
    Ciascuno va fiero delle proprie origini e tende a difenderle per non perdere le radici.
    *La PANGEA era l’unica terra emersa prima che questa si dividesse e, per effetto della deriva dei continenti, formasse l’attuale aspetto del nostro pianeta.
    Gli oceani, le enormi distanze, hanno isolato e impedito per secoli il contatto fra le varie culture e rallentato il progresso; almeno fino all’avvento dei trasporti veloci e alla diffusione dei mass-media.
    La telematica è oggi lo strumento che ricuce le fratture spazio-temporali fra le persone ricreando un’ideale PANGEA.

    PANGEA: dal greco pan “tutto” e gea “terra”.

    Come da vostra richiesta “suggerisco”il diminuitivo del mio nome.
    Spitz
    Buona serata

  21. franco muzzioli scrive:

    Scusa Lorenzo …altra cosa, il nostro Grande Presidente è sì napoletano…ma si chiama NAPOLITANO….solo per chiarire.

  22. franco muzzioli scrive:

    Sei troppo intelligente ,caro amico Lorenzo, per cadere nella trappolaccia della Lega.
    Questa proposta umanitaria non ha costo e non è mai troppo presto per attuarla….poi se stiamo cercando di uniformarci all’Europa , qualche passettino anche dal punto di vista sociale dovremo pur farlo (vedi l’introduzione di Paola) .
    Poi ora la Lega è all’opposizione e ci resterà per un bel pò….quindi che c’entra la campagna elettorale?

  23. sandra vi scrive:

    Io sono milanese e ne sono sempre stata orgogliosa d’esserlo.ma questi sono della gentaglia nn degni degli onesti lombardi

  24. caicco scrive:

    Non perde occasione la lega per erigere barricate; è da quando è nata che lo fa.
    Per Napolitano, la nomina di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di sant’Egidio a Ministro della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione Sociale, è un segno che certe cose, proibite nel governo Berlusconi, ora si possano fare.
    Infatti:
    Il neo ministro all’Integrazione Andrea Riccardi non si è tirato indietro: “L’Italia – ha scritto su Famiglia cristiana – ha bisogno di una visione strategica, di cui l’integrazione degli immigrati è un capitolo importante. Penso soprattutto ai loro figli.
    Chiare e precise le parole del neo Ministro.

  25. giulian.rm scrive:

    Ma scusate poichè i “padani”, che orgogliosamente affermano, di non essere Italiani, risiedono qui da noi, perché non dare la cittadinanza anche ai bambini nati in Italia da genitori “padani”?
    Lorenzo ma in che modo doveva porre il problema Napolitano?
    E quale sarebbe il “nuovo fronte?”

  26. Lorenzo.rm scrive:

    Sì, Franco, hai ragione, però in questi frangenti non ci voleva quest’altro fronte. E male ha fatto il presidente napoletano a porre il problema in quel modo. Che sia anche lui in campagna elettorale?

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