PAGINA LASCIATA VUOTA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascio la prima pagina di questo blog in bianco, la lascio al silenzio come ci ricorda la poesia di Alda Merini

Silenzio, meditazione, riflessione, presa di coscienza, ma anche tanta, tanta rabbia

Gli eventi naturali non sono sempre incontrollabili e imprevedibili, la natura non si può sempre piegare al nostro volere per speculare selvaggiamente di più e meglio, i torrenti non si possono imprigionare sotto l’asfalto per costruire senza un criterio…

Il solito minuto di silenzio non basta per onorare questa terribile catastrofe

 

12 Commenti a “Molti minuti di silenzio…”

  1. alfred-sandro.ge scrive:

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    I genovesi, popolo di navigatori, da sempre, sono abituati alle intemperie: Sia del mare che quelle di terra.
    La Liguria, terra stretta tra monti e mare da sempre
    è abituata ai disastri.
    I genovesi e i liguri in generale non sono diversi da chiunque altro.
    Le alluvioni ci sono sempre state, da sempre.
    Chi ha speculato sul territorio, chi ha permesso che si speculasse sul territorio, chi aveva il dovere di controllare e non lo ha fatto, chi aveva il dovere di intervenire e non lo ha fatto, chi ha inquinato, chi ha disbocato, chi non ha tenuto conto della particolare conformazione del territorio
    in Liguria come in qualunque altra parte del mondo, non importa che fosse Genovese, Napoletano, Turco, o Arabo: ha speculato. Ha speculato sulla pelle altrui.
    Lui è il responsabile . Lui ha colpa. Lui ha i morti sulla coscienza.

  2. sandra vi scrive:

    Ho assistito in tv all’impressionante fiume d;acqua e fango che travolgeva lle vie di Genova trascinando via tutto quello che trovava sul suo cammino,mi sono detta “Signore aiutali”ed ora dopo un doveroso silenzio dico “Forza Genova ” che ce la fai ….

  3. albamorsilli scrive:

    albamorsilli: giuliano leggo ora il tuo pensiero io sono genovese da testa ai piedie ti dico che noi non siamo gente che si piaceadosso sappiamocosa vuol dire essere alluvionati perchè non è la prima volta forse per colpa del cambiamento climatico o la posizione in cui si trova la regionee le sue corenti d’aria, ma il popolo genovese come negli anni800inizio la guerra contro gli aistriaci con Balilla dicendo “CHE LINSE tradotto significa incominciare” ecosì noi siamo sempre pronti a incominciare per risorge

  4. giulian.rm scrive:

    Cara Porzia,ci credo che la tua cenetta è stata sfiziosa,
    quello che avete fatto con i soldi,preventivati per la pizza l’avrà,sicuramente, resa ancora più piacevole , e … grazie.

  5. nikodireggio scrive:

    un abbraccio a tutti voi……………liguri e ognuno faccio del proprio le parole lasciano …………cè tanta amarezza

  6. porzia scrive:

    Grazie giuliano per averlo ricordato,stasera con le mie amiche avevamo deciso di andare a mangiare una pizza,invece abbiamo cambiato idea,intanto siamo state a casa mia ho preparato in un batter d’occhio una cenetta sfiziosa e la somma destinata alla pizza,ognuna di noi ha fatto la donazione di 20 € il costo equivalente .Ti assicuro che siamo state più che bene e soddisfatte.Grazie

  7. giulian.rm scrive:

    Oltre al silenzio sosteniamo insieme gli alluvionati della Liguria e della Toscana con SMS al numero solidale 45500. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, Tiscali, Coopvoce e Noverca; sempre di 2 euro anche le chiamate fatte allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb , Tiscali e Teletu. Grazie Amici.

  8. porzia scrive:

    Sappiamo bene che i cambiamenti climatici sono causa dei fenomeni atmosferici verificatisi in questi giorni ,per cui non so se possiamo attribuire la colpa alla speculazione edilizia,agli errori tecnici,alla superficialità,vero è che le zone colpite rappresentavano turisticamente il fiore all’occhiello della Liguria.Purtroppo sono fenomeni che quando si verificano seminano solo distruzione e morte.Approfitto per unirmi a tutti voi e a tutti gli abitanti della Liguria colpiti dal disastro .Vi sono vicina col cuore e sono sicura che con la vostra tenacia , la vostra forza ,la vostra volontà ,la Liguria tornerà più bella che mai .

  9. lieta scrive:

    bravissimo alf hai scritto benissimo delle situazioni di acque scorrenti, e anke te alba ci dai’ informazioni di prima mano, entrambi avete vissuto n’esperienza tremenda ke ha devastato la vs amata città della lanterna, ke serenità torni a genova co solidarietà di tutti ciao

  10. alfred-sandro.ge scrive:

    Commenti abilitati
    Non solo a Genova:
    in tutte le città del mondo hanno commesso gli stessi errori: dove esisteva un fiume nell’antichità, sul bordo del fiume l’uomo aveva costruito le sue strade, il fiume nel corso dei millenni si è costruito il suo percorso seguendo l’andamento del terreno, le sue pendenze, aggirando gli ostacoli che trovava, scavando, erodendo, a volte cambiando percorso per poi ritornare nel primitivo alveo.
    L’uomo ha sempre camminato sul bordo del fiume: era la strada più breve, la più comoda, la più diretta. Quando per le forti piogge il fiume usciva dall’alveo l’uomo si spostava, passava un po’ più in la , dove l’acqua non arrivava. Cessate le piogge, l’acqua defluiva, si tornava a passare in riva al fiume.
    Aumentando i traffici, i commerci, i mezzi che transitavano sulle sponde del fiume costrinsero gli uomini ad allargare le strade spesso stringendo il letto stesso del fiume. Aumentando i traffici ci si rese conto della convenienza di costruire le attività in prossimità delle strade per cui in prossimità dei fiumi si costruirono negozi, laboratori, magazzini. Questo rese necessario costruire abitazioni che fossero comode ai posti di lavoro. Fino ad allora nei fondo valle non c’erano case. Venivano costruite in posizioni elevate proprio per evitare le periodiche inondazioni.
    I seguito la cementificazione, la speculazione edilizia , l’urbanizzazione della collina, il conseguente disboscamento, l’asfaltatura di grandi superfici fanno si che le acque corrano velocemente a valle senza essere rallentate dagli ostacoli naturali che incontravano.
    Inoltre in molte zone per la necessità di recuperare spazio si è scelta la completa copertura del letto del fiume o torrente come è successo a Genova dove sono stati coperti circa due chilometri del letto del torrente Bisagno alla cui foce rimane il toponimo.
    Nel 1970 le vittime furono 24. Oggi 9 .
    Ne valeva davvero la pena?

  11. Lorenzo.rm scrive:

    Accolgo volentieri il vostro invito al silenzio, che corrisponde alla solidarietà ed al lutto di tutti noi e favorisce la ricerca della verità. Intanto diciamo chiaro e forte: Forza Genova, ce la farai ancora stavolta. Personalmente mi sento di ringraziare Alba per i numerosi elementi di informazione e riflessione che ci ha offerto.

  12. albamorsilli scrive:

    Genova piange i suoi morti tra cui due bambine, questo non è stato un nubifragio ma un monsone. Io che ho seguito in diretta l’evento vi dico che nell’arco di 15minuti è caduta tanta acqua quanto ne cade in un anno.
    Genova non ha fiumi i suoi corsi d’acqua sono torrenti perciò si riempiono con le pioggie, è una città costruita in collina con tanti rii tra cui il Fereggiano che ha esondato e ha causato il nubifragio. La parte bassa del rio è stata coperta per allargare la strada essendo vie molto strette e con densa popolazione, perciò la grande quantità di acqua che ha fatto? Ha fatto da tappo, ha funzionato da tappo e si è rovesciata in città con una velocità supersonica, poi essendo in discesa ha portato tutto quello che trovava dietro di se.
    Dalle cronache con i mezzi tecnologici vola la parola, sapete già tutto
    Si è vero era due giorni che i dispei ci avertivano alerta 2!! ma mai neppure i vertici si immaginavano una cosa del genere
    Siamo tutti pronti a dare colpe per disastri annunciati, io però voglio ricordare che Genova è soggetta a questi eventi, anche nel passato anni 70 dove morirono 24persone e anni 50 due grandi alluvioni, allora non c’era tanta cementificazione e i rii erano puliti eppure accadeva. Come mai?

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