Sandra ci scrive dalla Grecia raccontandoci le sue impressioni di vita in un paese straniero, che delle similitudini col nostro le ha.

Da  parecchi anni vivo in Grecia, ospite di mia figlia, da prima per brevi periodi, che man mano col passare degli anni si sono sempre più allungati, fino a diventare mesi.

Viviamo al centro della Grecia tra il mare e le montagne, dove i Persiani sconfissero Leonida, nella patria di Achille; una terra sopratutto di agricoltori e pastori, uscita da anni di dure guerre devastanti, sempre però mantenendo la propria identità, la sua fierezza.

Tuffandosi nell’era moderna cercando di farsi strada in questi anni nell’occidente, accettando l’euro con qualche brontolio e diffidenza, mentre sulla sua testa gravava sempre la spada della bancarotta.


Se pensiamo che sono i Greci  che ci hanno dato la luce del sapere, che sono un popolo intelligente ed ingegnoso ed ora vivono al “lume di candela”….

Dicono che se si convive, li si capisce, ma dopo tanti anni, non so se posso dire di averli capiti completamente. Sono la contraddizione in persona, e lo dimostrano di fronte a loro stessi.

Infatti, quando li senti  parlare tra loro con amici si possono insultare, disprezzare, essere offensivi con se stessi; ma prova a parlare male di uno di loro … ecco che insorgono esaltando le loro virtù elleniche,  sono il sale della terra.

Non è che non riconoscono i loro difetti, non sopportano che siano gli altri a metterli in evidenza.

Ospitali come la loro terra, la loro casa è sempre aperta agli amici ad ogni ora, tranne quella dedicata al sacro riposo pomeridiano. Non occorre contare molto sulla puntualità però.        L’orologio decora bene la parete…

Una terra dai cento volti, passi dai paesaggi mozzafiato ai luoghi brulli, le isole che si adagiano come una manciata di sale in un mare cristallino, una più bella dell’altra, una più ricca di storie mitologiche, storia antica e su su percorrendo il paese verso nord le meteore, questi stupendi monasteri a picco, sulle punte di monti raggiungibili  con centinaia di scalini o, come facevano i monaci, tirati su nei sacchi, da carrucole. Infine stupendi laghetti  si gettano uno nell’altro, circondati da conifere con lo sfondo di monti, e  non ti sembra d’essere in Grecia.

Ed ora questa crisi che è piombata come una mazzata, ma non tanto da far perdere la speranza di uscirne ancora una volta, di potercela fare.

Bastava  che gli aiuti fossero giunti prima non saremo arrivati a questi estremi.  Atene è in ginocchio, negozi chiudono, sono molti i disoccupati, i tagli agli stipendi. Nelle altre città  la crisi la si sente meno, ognuno cerca di arrangiansi come può, molti sono tornati al paese, alla terra.

Brontolano, protestano, però cercano di tirare avanti alla meno peggio possibile, non è ancora finita,  non è ancora detta l’ultima parola. Prima di allora possono capitare tante cose… e poi un po’ di musica rallegra i cuori ed è un invito alla danza… domani è un altro giorno

 

 

 

 

13 Commenti a “Punti di vista dalla Grecia… scritto da Sandra.vi”

  1. nadia rm scrive:

    Ciao Sandra,parli della tua Grecia come io parlo del mio Salento.Io romana ma spesso trapiantata in puglia,parlo e capisco il dialetto che giuro non è stato facile.Anche io come te Sandra mi sono trovata molto spaesata,non li capivo ne nel parlare ne come mentalita’,pensa,mi chiamavano la forestiera e credo che qualcuno ancora lo fa (dopo 40 anni).Ora ci sto benissimo che quasi quasi sto meglio li che a Roma.La Grecia somiglia moltissimo al Salento,anche qui’immense distese di ulivi,mare stupendo e paesaggi mozzafiato,per non parlare del cibo che io ho imparato a cucinare nemmeno fossi una salentina verace.Ho conosciuto eldy proprio quando ero nel Salento a raccogliere le olive,ho iniziato a frequentare e e le mie nipoti vedendomi chattare hanno detto (zia ma cerchi un fidanzato?),le mie nipoti hanno 40 anni e piu’.Anche per i Salentini ,la loro casa è aperta a tutti ,io ho imparato a camminarci un punta di piedi in quelle case prevalentemente di parenti,in punta di piedi se no……certi cappotti,ma pazienza va bene cosi’.Scusa Sandra,l’ho buttata un po sul ridere.A proposito,cè un paese chiamato Calimera e li parlano il greco.Ciao

  2. sandra vi scrive:

    ringrazio tutti gli amici che con i loro commenti hanno voluto esprimere un giudizio sul mio punto di vista dalla Grecia

  3. pasquino scrive:

    Se gli studenti sfilano,
    non è certo per gioco,
    ma perché tutti temono
    d’avere certo poco
    o nulla da sperare
    dal male governare.

  4. franco muzzioli scrive:

    Ha ragione Lorenzo ,la crisi è di tutti…e spesso è pilotata perchè qualcuno poi possa fare shopping “a basso costo”.
    Però se i Graci avessero ascoltato prima “chi metteva in luce i loro difetti” (corruzione, indebitamento eccessivo ,politiche errate),forse non sarebbero arrivati a questa situazione.
    A volte l’eccesso di orgoglio è negativo….anche se conosciamo i nostri difetti …siamo però propensi ad essere “benevoli “con noi stessi e li trasformiamo spesso in virtù.

  5. cicco53 scrive:

    Commenti abilitati Questo articolo è molto bello,evidenzia una semplicità di compressione di tanta umiltà (visto che da giorni appare in questo blog),da parte dell’amica Sandra. Secondo il mio punto di vista ,l’articolo di Sandra da una collocazione di integrazione sociale di grande valore perché ha saputo coniugare una realtà di un paese con tanti problemi che conosciamo. Con dignità ha descritto questo popolo magnifico ,che personalmente nel periodo di vacanze ho avuto l’occasione di conoscere,dando a noi una lettura di come si può convivere con persone diversi della nostra cultura,ciao un abbraccio .

  6. nikodireggio scrive:

    Commenti abilitati GRAZIE SANDRA PER QUESTO TUO ARTICOLO
    SICURAMENTE…………STANNO PEGGIO DI NOI AUGURO A QUESTO POPOLO UN RISORGERE……………I TEMPI SONO DURI

  7. giulian.rm scrive:

    Forse andrò fuori tema Sandra, ma hai sollevato con il tuo articolo un problema molto importante e che ci riguarda da vicino.
    Quando la Grecia, non molti giorni fa, ha provato a forzare la mano sulla propria sovranità popolare, annunciando un referendum sulle misure della cosiddetta austerity, il sistema bancario internazionale ha reagito minacciando di non tagliare più il debito pubblico del 50%.
    Il rischio che l’Italia faccia la fine della Grecia esiste. Anche se il nostro Paese ha un’economia molto più forte di quella della Grecia.
    L’interesse che i mercati finanziari e le istituzioni globali dimostrano da qualche tempo, anche, nei nostri confronti è sotto gli occhi di tutti, certo, ma non è che la parte superiore dell’iceberg. I giornali e le televisioni ci spiegano che siamo commissariati da una terna di ferro, composta dal Fondo Monetario Internazionale, dall’Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea , autentici “big” che hanno tutti i mezzi per giustificare qualsiasi fine.
    La storia si ripete per la Grecia riuscirà a venirne fuori come allora?

    Atene è in ginocchio:
    Tutti, svegliati dal sonno, lasciate le case, corrono per la città spaventati e affamati: s’interrogano l’un l’altro, cercano colui che aveva riportato la notizia, parlano della disfatta e si lamentano. Né l’inesperienza tiene in casa i fanciulli, né l’infermità, i vecchi e neppure la debolezza, le donne. I cittadini d’ogni età sperimentarono una così grande sciagura. Si radunano poi nella piazza e lì subiscono con lamenti la sorte dello stato. Alcuni piangono fratello o figli o genitori uccisi in battaglia: altri i parenti, altri gli amici più cari dei parenti stessi; così tutti mescolarono alla tragedia privata il lamento pubblico; ritengono che moriranno tutti con la patria stessa, immaginandosi davanti agli occhi la fame e il nemico vincitore. I cittadini rammentandosi delle antiche distruzioni della città e degli incendi dicevano che quelle erano migliori perché mai i nemici erano stati così feroci. Ora invece non rimaneva né la flotta, sulla quale rifugiarsi come in precedenza, né l’esercito affinché i cittadini potessero costruire più belle mura, mantenuti in vita dal coraggio di quello.

  8. franci scrive:

    Sandra, il tuo bel servizio sulla parte di Grecia che ti ospita da tanto tempo, termina quasi con un grido di dolore. Per questa bella terra ma soprattutto per i tuoi cari che ogni giorno affrontano difficoltà senza vederne soluzione, almeno nell’immediato. Ma questa figura “aleatoria” che è l’attuale crisi non è certo più benevola con noi. Però mi interessa di più spendere due parole a favore del bel suolo di Grecia. Amo viaggiare (quando posso..) e tra le città d’arte che ho visitato c’è anche la splendida Atene, un museo a cielo aperto dove cittadini e turisti camminano tra zone di importante interesse archeologico, storico, culturale e non mi riferisco soltanto ai monumenti e templi più conosciuti. I greci hanno molto rispetto per il passato. Credo tu abiti nella zona delle Termopili dove è avvenuta la famosa battaglia (greci contro persiani). Ricordo di aver visitato Lamia e subito dopo abbiamo fatto una breve sosta per vedere il Monumento Leonidas. Tutto questo al ritorno dall’Argolide, o Peloponneso, dove tra Olimpia, Delfi, Micene, Nauplia e tanto altro ancora ho fatto una sana “indigestione” d’arte da ritenermi sazia per parecchio tempo. Magari un giorno scriverò anche di questo.
    Intanto grazie cara Sandra e un abbraccio.

  9. lieta scrive:

    la crisi è perkè gli alti hanno rubato tutto il possibile e mo non voglion manko pagà na percentualina sui loro patrimoni illeciti ciao sandra bravissima scrittrice incisiva

  10. albamorsilli scrive:

    Nel tuo articolo ci hai fatto conoscere un paese senza veli, scritto con libertà di pensiero, senza nessun interesse turistico ma semplicemente da una persona che vive la quotidianità in un paese meraviglioso.
    Dove leggo che assimigliano molto a noi in quanto bisticciosi ma non permettiamo che altri ci mettono il naso
    Grazie per il video dove conosco il suo interno, la musica è stupenda ha fatto da cornice al tutto.
    Coraggio in quanto alla crisi la Grecia di battaglie ne ha perso ma anche vinto
    FORZA GRECIA

  11. giuseppe3.ca scrive:

    Sandra, grazie! Hai aperto una finestra che molti si ostinano a tenere ostinatamente chiusa e non vedono o non vogliono vedere che la situazione della Grecia è anche del resto d’Europa.

  12. pino1.sa scrive:

    Bell’articolo! semplice, genuino e gustoso, complimenti Sandra! Grazie Paola!

  13. Lorenzo.rm scrive:

    Grazie, Sandra, del tuo servizio sulla Gracia, bello e vivido. Pensavamo che la Grecia fosse una mosca bianca in un contesto di api laboriose. Non è così: la crisi è di tutti e sono sempre più convinto che sia necessario cambiare le regole per stare in Europa. Speriamo che se ne accorgano prima di “uccidere” tutti.

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