Sul meteo.it ho potuto vedere questo bellissimo filmato (forum.ilmeteo.it/showthread.php?t=159546) effettuato nel mari dell’Antartide, si tratta di una bizzarra stallatite di ghiaccio (fenomeno di brinicle), che appena tocca il fondo ghiaccia tutto ciò che incontra. Questo “fulmine” di ghiaccio colpisce una estesa colonia di stelle marine ma solo una esigua striscia ne viene colpita ed uccisa.
Da qui il mio ragionamento, era scritto che queste stelle marine dovessero morire in quel modo e perché solo quelle?
Quante volte ci è capitato di sentire di una persona che si è salvata da un disastro aereo, perché per vari motivi non era partita e si è detto “evidentemente non era il suo momento”.
Oppure altra persona che si è salvata da un evento catastrofico, poi uscendo di casa cade malamente e muore. .. ed anche qui si dice. ..”era scritto che doveva morire”.
Scusate l’incipit, ma è proprio qui che voglio parare. ..parlare del “destino”, cioè di quella specie di “libro divino” dove dovrebbero essere scritti tutti gli accadimenti della nostra vita.
Ovviamente da laico incallito non credo che ci sia nessun libro divino e quantomeno ci possa essere una siffatta impostazione dell’esistenza.
Dove andrebbe a finire il nostro libero arbitrio?
La vita è si un libro, ma con pagine bianche che solo noi possiamo riempire… poi saremo condizionati dalle casualità… che sono assolutamente caotiche e non prefissate.
L’unico libro certo è il nostro codice genetico, quello sì assomiglia un po’ al destino… ci dice se siamo predisposti a certe malattie, ma anche in questo caso il dato non è assoluto, perché con il nostro stile di vita possiamo variare o almeno compensare, questo “libro della vita”.
Mi ricordo di un amico, il padre del quale era morto di tumore ai polmoni e lui, indefesso fumatore, non considerò mai questo fatto, purtroppo si ammalò anche lui di tumore e morì, ricordo che qualcuno disse: “se era la sua ora sarebbe morto di qualche cosa d’altro”.
Non voglio dilungarmi con esempi ed elucubrazioni filosofico-religiose, anche perché mi aspetto un acceso dibattito in proposito.

18 Commenti a “Il Destino scritto da Francomuzzioli”

  1. lucianogiacomo.mi scrive:

    E’ bello seguire i ragionamenti di chi, come me, cerca di capire il senso di ciò che la vita ci propone.
    E’ bello accorgersi, una volta in più, di quanto l'”uomo” sappia pensare e rimuginare, a volte magari senza costrutto, ma con un imperativo: pensare.
    Tutto ciò è molto importante perchè distingue l’uomo dalla bestia e, purtroppo, a volte lo rende persin peggiore della bestia.
    Nei ragionamenti che fin qui ho potuto leggere e meditare, non ho trovato ciò che, secondo me, deve essere inserito come “essenziale” per poter capire la domanda a cui vogliamo possibilmente dare una risposta.
    Dio, nostro creatore, ci ha creati essenzialmente per un fine: ritornare a Lui.
    Nelle spiegazioni che noi cerchiamo di dare al significato di destino o di libero arbitrio dobbiamo obbligatoriamente inserire questo concetto, non possiamo ignorare cioè il valore essenziale della nostra vita che è Dio ed il suo Amore che ci chiama e che vuole, in ogni momento attrarci.
    Ecco perciò che dobbiamo definire i fatti della vita, anche se già “organizzati” da qualcun altro, come la possibilità costante di dare prova della nostra ricerca di Dio, del nostro cercare, attraverso la messa in pratica dei suoi insegnamenti (la Sua Parola = Vangelo ), della strada che ci conduce al traguardo.
    Ecco: il libero arbitrio ci da la possibilità di decidere in modo irresoluto se vogliamo o no scegliere Dio o un altro “destino”. Tutto il resto non è altro che un insieme di fatti della vita, di singole scelte che ognuno di noi fa nel groviglio delle scelte dei nostri simili, che con le nostre scelte condizioniamo e ci facciamo condizionare, che ci fanno sorridere o piangere, patire e penare o essere felici.
    Il vero destino dell’umanità è nell’umanità stessa: se ci fosse solo Amore, quello vero, non ci sarebbero rancori, nè odi, nè guerre, nè patimenti inutili.
    Purtroppo l’egoismo ci porta troppo spesso a compromessi con noi stessi.
    E il nostro amore è sempre più appannato e arroccato sul nostro “io”.
    Svegliati uomo, è un altro il tuo destino.

  2. lucia1.tr scrive:

    Oggi Martedì Grasso e palindromo: 21.02.2012, forse come il Carnevale, tutto al contrario, tutto sotto sopra, mascherato!!!

  3. sandra .vi scrive:

    Franco ,il tuo articolo e’ molto interessante,e mi ha fatto rifflettere parecchio.Sono giorni che mi aggiro attorno ai commenti senza decidermi a scrivere una riga.Adesso poi dopo quello che hanno scritto Alfred ed Edis……se mi giro e guardo la mia vita passata mi sembra una strada tracciata gia’,mi ha dato molto e mi tolto molto maturandomi,lasciandomi serena ,grata al mio destino(nn concordo col giudizio di Silone)ed al Signore lassu’

  4. Ivanhoe del "fiume" scrive:

    Commenti abilitati
    Amália Rodrigues-Tudo isto é Fado
    http://www.youtube.com/watch?v=iM3uJREIjA4

    Tutto questo è Fado
    Mi hai chiesto l’altro giorno
    Se avessi saputo quello che il Fato
    Ti ho detto che non sapevo
    Sei rimasto sorpreso.
    Non sapendo ciò che ho detto
    Ho mentito al momento
    Vi ho detto che non sapevo
    Ma ti dirò ora

    Solo sconfitte
    Notti perse
    Ombre Bizarre
    A Mouraria (luogo a Lisbona)
    Canta un delinquente
    con la Chitarra
    grida Amore, gelosia
    Cenere e fiamma
    Il dolore e il peccato
    Tutto questo esiste
    Tutto questo è triste
    Tutto questo è Fato

    Se vuoi essere mio signore ,( come amante o marito)
    ti starò sempre al tuo fianco
    Non solo parlarti di amore
    ma anche Parlare di Fato.
    il Fato è la mia punizione
    sono nata solo per perdere
    Fato è tutto quello che dico
    in parte non so bene quello che non so come dire.

    DA: RIZA .IT la via del benessere.(Giornale di psicologia) articolo:E tu credi nel destino?
    Evitiamo due errori speculari: guardare agli eventi della vita con eccessivo fatalismo o pensare che tutto dipenda da noi; ecco come riuscirci
    Siamo artefici del nostro destino o siamo in balìa di forze oscure? Fin dagli albori della storia l’uomo si è posto questa domanda, cercando risposte nell’arte, nella filosofia, nelle scienze e nella religione. Una domanda centrale da sempre ma che oggi va facendosi ancor più pressante. Non è un caso che negli ultimi venti anni siano usciti molti film che affrontano il tema destino da varie angolazioni, come “Sliding doors”, “Match point”, “Se mi lasci ti cancello”… Anche in ambito psicoterapeutico emerge l’urgenza di un approccio valido a questa tematica, poiché il disorientamento cresce al pari della complessità della vita, finendo col generare un atteggiamento unilaterale, ovvero la tendenza a credere che il proprio destino dipenda da una sola componente. Si rintracciano in tal senso tre posizioni principali.
    – La fiducia nel Controllo. Si crede che gran parte della realtà sia del tutto controllabile e nelle proprie mani, grazie all’uso spasmodico di elementi come la razionalità, il possesso di denaro, la forza di volontà..
    – Il senso della Forza Trascendente. È tipico di chi sente che tutto dipende da una Forza superiore che ha già scritto il nostro destino e che il libero arbitrio esista solo nelle piccole cose ma non nelle scelte decisive della vita.
    La certezza del Caso. Si pensa che tutto sia assolutamente casuale, che viviamo in balìa di un caos privo di senso e di controllo.
    Ognuna delle tre ipotesi, da sola, si rivela sempre inadeguata ad affrontare e a comprendere la vita in tutto il suo divenire. La prima conduce all’ansia da prestazione, al senso di colpa o di onnipotenza; la seconda è consolatoria, dà senso agli eventi ma ci fa vivere in modo passivo; la terza è iperfatalista e spinge al cinismo o al senso di impotenza e di insicurezza.
    Vivere nel flusso
    Come si può ottenere allora un senso del fato più plastico e adattabile alle diverse situazioni dell’esistenza? Senza pretendere di dare risposte definitive, ricordiamo un utile aforisma dello scrittore latino Cleante: “ Il destino guida chi acconsente, trascina chi si oppone”. La sensazione è che un flusso, energetico ed esistenziale, a un certo punto intervenga nella vita e che l’azione più efficace possa consistere nell’assecondare ciò che va in questa “direzione naturale”, senza sforzo e con lucidità, consapevoli che influiranno sul risultato anche elementi casuali e imperscrutabili.

    New York Philharmonic – (G.Verdi) La forza del destino (Overture)
    http://youtu.be/jxpNBUg5VmY
    Questo brano (a mio modesto parere), sa con la musica sintezzare con viogore i vari momenti/passaggi della vita: dalla forza alla docezza,allegria,tristezza,serenita,caoticità,vivacità,fermento,dolore,pacatezza sofferenza, e…………

  5. franco muzzioli scrive:

    Ragazzi ma questi commenti sono da antologia….è un vero peccato perderli!
    Mi sento gemellato con Alfred ed Edis.maria ….avete detto cose profonde che condivido in pieno.
    L’aforisma di Nietzsche proposto da Spitz ,potrebbe essere un punto di partenza per un ulteriore approfondimento.
    Eldy ad altissimo livello.

  6. alfred-sandro.ge scrive:

    Appunto:
    ciascuno di noi, non riuscendo a capire ciò che ci sta accadendo perchè riteniamo che a noi non debba succedere quello che è normale che succeda agli altri, lo attribuiamo ad un disegno scritto dal quale è impossibile sottrarvisici anche perchè inconsciamente sappiamo di aver sbagliato qualcosa.
    Fermiamoci davanti al rettilineo della nostra vita e guardiamo avanti: vedremo una distesa infinita, vuota.
    Potremo solo immaginare cosa mettere in quel vuoto
    Ma quando quel rettilineo lo avremo percorso tutto e ci volteremo indietro….
    Solo allora potremo vedere cosa abbiamo lasciato.

    “Il destino è spesso una comoda giustificazione per illuderci che tutto quanto accade non dipende da noi, ma da una forza misteriosa capace di trasformare i sogni in realtà e le nostre azioni in un fallimento. (Romano Battaglia)”

    “Il destino è un’invenzione della gente fiacca e rassegnata. (Ignazio Silone)”

    “Prendete tutta la responsabilità sulle vostre spalle e sappiate che voi soli siete i creatori del vostro destino. Tutta la forza e tutto l’aiuto di cui abbisognate sono dentro di voi. Perciò createvi voi stessi il vostro avvenire. (Vivekananda)”

  7. Spielman von Zuhoerer scrive:

    La vera partita nella vita è sapere che noi non siamo i nostri pensieri. Quando, ad esempio, arriva un fallimento nel lavoro o negli affari, spesso non accettiamo che le cose siano andate in questo modo. Pensiamo che ciò che sia accaduto non è il nostro vero destino, che dovevamo certamente vincere. Invece non dovremmo pensare a questo, ma accettare ciò che accade.
    Il Destino percorre la sua strada e non aggiunge e non toglie nulla di quanto ha promesso.
    “Che il Destino ci trovi sempre forti e degni” come lessi in un libro molto tempo fa.

    Il fato guida chi segue, trascina chi recalcitra.
    Seneca
    Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi, anche quando non ne abbiamo ancora appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi.
    F. Nietzsche

    Con l’augurio di una buona domenica a tutti
    Spitz

  8. alfred-sandro.ge scrive:

    Mi avessero consegnato alla nascita una pergamena con su scritto cosa dovevo o non dovevo fare, cosa sarei dovuto diventare, dove e come avrei abitato, mi avessero detto chi avrei sposato, se avrei avuto o no figli, mi avessero predetto la data della mia morte.
    Se avessi saputo in anticipo queste cose e avessi scelto altre strade, allora si che mi sarei servito del mio”libero arbitrio”… ma non mi pare mi sia stata data questa possibilità.

  9. ANGELOM scrive:

    Bell’argomento Franco,credo che il destino e scritto per ognuno di noi e, anche se a volte non lo accettiamo ,tutto quello che facciamo giusto o sbagliato che siano cose già prestabilite da Dio e come si dice ci pensa la vita, e dobbiamo crederci veramente in tutto quello che facciamo ogni individuo ha un proprio destino che volere o no, deve accettarlo. Qualcuno dice che il destino lo facciamo noi. ma chi comanda la nostra forza mentale a fare o non fare una cosa? e se siamo noi a volerlo, allora chi è capace che il destino se lo faccia bello, non credo ci si riesca, e allora cerchiamo di dare il massimo e di essere felice. Ognuno dispone del suo destino individuale attraverso le azioni quotidiane. Ogni cosa che facciamo equivale a una certa energia che prima o poi si ritorce su di noi costituendo così il “destino”. La nostra sorte o destino d’oggi ha quindi la sua radice a monte. Alcuni sostegno che il destino esiste e che tutto può accadere, perché è già stato “scritto”. Non so se questo sia vero.

  10. edis.maria scrive:

    Non credo e non ho mai creduto nel DESTNO voluto dal Cielo per noi, perchè Colui che è lassù, sia esso chiamato come preferiamo o come crediamo, risulterebbe un Burattinaio che ci manipola e ci ordina le azioni! Il destino è un alibi inventato dagli uomini per giustificare o spiegare certi accadimenti. Lassù certamente esiste un ente ,è il nostro Creatore, che ci ha dato la vita, che ci “ ha lanciati “ in questo mondo, fornendoci un bagaglio di doti ,qualità , capacità , intelligenza, più o meno ben distribuiti. Non credo neppure al totale LIBERO arbitrio , perchè, arrivati su questa terra, i nascituri non possono possederlo per ovvie ragioni. E allora? Lo incontreranno nel tempo, quando però la loro vita, sarà già stata condizionata da enormi fatti mondiali. Allora non si può più chiamarlo LIBERO ma solo possibile ! Dipenderà sicuramente da tutto ciò che ci circonda, in bene o in male! La nostra vita ce la creiamo noi ,giorno dopo giorno, e ricordiamoci spesso del proverbio , anche citato da Giulian , AIUTATI, CHE DIO TI AIUTA, cioè prima dimostra il tuo spirito di iniziativa e poi prega e verrai aiutato!

  11. giulian.rm scrive:

    Se tutto sarebbe già stato scritto, che scopo avrebbe la nostra vita?
    La predestinazione pretenderebbe che qualsiasi azione decidiamo di intraprendere ci porti inevitabilmente lì, dove saremmo destinati a essere…
    Se esiste un disegno divino per ciascuno di noi, ma non è obbligatorio per noi, sta a noi aderirvi o no, secondo le nostre scelte e il nostro pensiero.
    L’esser religiosi comporta accettare questo disegno, per nostra libera scelta, non per imposizione divina.
    Il destino non esiste già compiuto, è un continuo effetto delle nostre scelte o non scelte, fino all’ultimo attimo della nostra vita .
    Due detti popolari:
    “Uomo allegro il ciel lo aiuta”
    e
    “Aiutati che Dio ti aiuta”
    Che sottintendono che è l’uomo che deve agire nella propria vita, non Dio…

  12. Lorenzo.rm scrive:

    Amici miei, le domande possono essere tante e le risposte, pure. Se intrecciamo il nostro percorso di vita con elementi che fuoriescono da noi stessi o che abbiamo acquisito dall’esterno più o meno consapevolmente, i risultati possono essere diversi, come è ovvio. Ma ce la possiamo prendere con qualcosa o qualcuno? Interessanti le domande e le valutazioni poste da Alfred e riprese da Franco. Ma non è che a questi quesiti avevamo già le risposte pronte? Ognuno di noi è un impasto, non so quanto originale, di libertà e radici, di percezioni e convinzioni. Quando parlavo di libero arbitrio mi riferivo al fatto che esso ci compare vivido nella nostra mente, dipende da noi, ci indica un sentiero che possiamo imboccare o no. Ma ciò che c’è sotto non è evidente. Qualcuno ha scritto, definito il nostro sentiero? Non sono io che posso dire un sì o un no. Io so che la vita è questa che ho nel momento in cui la vivo, e che posso viverla come voglio. Se questo è, è meglio che la viva bene. E qui può scatenarsi un’altra ridda di ragionamenti; che cosa è bene? che cosa è male? chi stabilisce ciò che è bene? chi stabilisce ciò che è male? Non ne usciremmo più se volessimo ad ogni costo trovare risposte soddisfacenti per tutti, a tutti i ragionamenti e quesiti possibili.

  13. franco muzzioli scrive:

    Sono assolutamente d’accordo con Alfred !
    Questo “scrittore di destini” ,penso dovrebbe essere Dio. Il nostro Dio Cristiano pietoso e misericordioso come può aver scritto il destino di un bambino africano che muore a qualche mese di vita di fame e di stenti? Come può aver scritto il destino di un diciottenne che muore in un incidente stradale lasciando i genitori straziati dal dolore? Come può aver scritto il destino di una giovane madre che muore di tumore lasciando marito e figli piccoli? Come può aver scritto il destino di sei milioni di ebrei uccisi nei forni crematori? Con quale assurda logica punisce e premia in questa vita??
    Poi se tutto è scritto ,nessuno ha più alcuna colpa , neppure Giuda …era scritto che tradisse Gesù….quindi!

  14. alfred-sandro.ge scrive:

    Mi riesce davvero difficile pensare, credere ed immaginare che da qualche parte dell’universo ci sia un ufficio dove solerti impiegati-scrittori, chini sulle loro scrivanie, in silenzio, passinio il loro tempo, dall’eternità, a lambiccarsi il cervello inventandosi storie di vita da appiccicare a marmocchi che dovranno ancora nascere costrimgendoli ad una vita che magari non gli piacerà neppure.
    Storie che necessariamente dovranno per forza di cose intrecciarsi con altre storie e con altre ancora, scritte naturalmente da altri perchè è impossibile che una sola persona o essere possa scivere le storie di tutti, ricordarsi tutto, sapere tutto.
    Inoltre perchè stabilire che uno la sua vita la deve finire quando lo decide lui? ( lo scrittore di storie!)
    Dicendo “era scritto” si vorrebbe significare che qualcuno lo ha stabilito prima, no? Perchè ha stabilito che debba vivere 80 anni o morire giovane sotto un camion? O che debba soffrire tutta la vita? o che invece debba essere ricchissimo? Un genio, un inventore, un navigante o un contadino?
    Diventa difficile per l’uomo nella sua piccolezza capire ed accettare le avversità che gli si presenteranno nel corso dela sua vita , accettare il perchè il “perchè proprio a me”.
    Diventa tutto molto pià facile e logico attribuire ad altri la responsabilità di quello che ci accade.
    Se poi lo attribuiamo al soprannaturale che essendo appunto soprannaturale è indimostrabile, ecco che allora troviamo le risposte alle domande che ci siamo posti.
    Il libero arbitrio lascia intendere che la strada da seguire sia una strada già tracciata ma si lascia a noi uomini, la facoltà di scegliere se seguirla o meno, scaricandoci addosso la responsabilità del risultato finale, certamente condizionato dal miraggio di un promesso premio eterno o dallo spauracchio di una terribile eterna punizione.

  15. porzia scrive:

    Non posso che confermare ciò che hanno scritto gli amici che mi hanno preceduto.Concordo con Lucia per il fatto che ognuno di noi è legato al suo destino che anche volendo non possiamo cambiare.Credo che non possiamo darci una spiegazione a ciò che ci accade nè possiamo dire “se avessi….sarebbe stato diverso…., no non credo .Ciò che accade non accade per caso, per cui è bene ,come dice Lorenzo ,vivere la nostra vita sopratutto in pace con se stessi ,e aspettare con serenità il domani che verrà
    Molte volte mi capita di passare in rassegna la mia vita trascorsa,e credo che ogni periodo oscuro è stato sempre fugato dal sole del mattino.Provo tanta gratitudine verso la vita che mi offre sempre nuove possibilità di crescita e di trasformazione.
    Come sempre molto interessante il tuo articolo Franco

  16. lucia1.tr scrive:

    Ho letto anch’io con attenzione il commento di Lorenzo e sono d’accordo con il suo pensiero.
    Faber est suae quisque fortunae, “Ciascuno è artefice della propria sorte”, dicevano i latini.
    Credo che il destino di ogni uomo sia già scritto, noi possiamo orientarlo, poiché uomini liberi, possiamo scegliere una vita buona o meno buona, ma non siamo padroni della nostra vita.
    Per chi ha fede, la nostra vita è nelle mani del Signore creatore e padre dell’umanità, per il non credente l’autodeterminazione dell’essere umano dotato di ragione è il principio fondante la vita dell’uomo.

  17. franco muzzioli scrive:

    Molto bello il tuo commento Lorenzo.
    L’ho letto più volte perchè la profondità dei concetti esposti pone una attenta riflessione.
    Non credo che le nostre decisioni siano sempre il frutto di “libero arbitrio”, forse abbiamo una inconscia imposizione dovuta all’educazione , alla cultura o all’abitat sociale ,fattori che ci accompagnano per tutta la vita .
    Siamo veramente “liberi di decidere”?
    Penso che viviamo tra passato ,presente e futuro , o meglio in un costante presente che sfuma nei ricordi e nelle premonizioni .
    Altro non so se non di esistere e di ….attendere.

  18. Lorenzo.rm scrive:

    Caro Franco, con il passare del tempo mi convinco sempre più che il nostro libero arbitrio è l’unica cosa reale per noi. Da precisare, però, che l’esito di quanto liberamente scegliamo è del tutto indefinito ed indefinibile. Sicché, è vero che siamo liberi ma è anche vero che non sappiamo dove andranno a parare gli accadimenti che ci riguardano. Possiamo farcene una ragione dando a noi stessi una certa definizione di questi esiti. Un al di là consono a nostri principi morali o religiosi? Il niente assoluto per cui comunque valga la pena di vivere “bene”? Insomma, per ognuno di noi, i gradi di libertà circa gli esiti sono assoluti. C’è posto anche per il fato, il “destino”? Perché no? In un panorama oscuro, indeterminato, c’è posto per tutto. Ma, in questo quadro, è essanziale sentirsi bene con sé stessi. Ti abbraccio.

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