alfred-sandro.ge  immediatamente dopo i risultati delle elezioni amministrative scrive questa nota nella “vetrinetta” che molto fa riflettere sul comportamento degli elettori. La scrive proprio per provocare un dibattito che apre a tutti gli eldyani. Sono pensieri liberi, molto seri e che sicuramente un gran numero di voi avrà avuto.
Ho ritenuto opportuno pubblicarla come articolo singolo, per dargli più spazio visivo, anche per l’interesse che ha suscitato nei primi commenti (Franci, Lorenzo) di chi l’ha letta.

In parallelo, nel Bosco, c’è un articlo sul bla bla bla delle chiacchiere elettorali di lorenzo9.rm

CHE DIRE?

La maggioranza degli aventi diritto non ha votato.
Che significato dare a questo non voto?
cosa significa l’astensionismo?
sfiducia?
protesta?
Colui che non vota, che non si reca alle urne davvero manifesta un qualcosa?
Cosa può voler dire chi non dice niente?
“a me non interessa”?
Non interessa cosa? La situazione politica attuale? La politica in generale?
Non interessano i disoccupati? Il futuro dei giovani? Non interessa la chiusura di fabbriche, la continua perdita di posti di lavoro? Non interessa la sempre crescente difficoltà di moltissime famiglie ad arrivare a fine mese, la crescente difficolta a curarsi, a far studiare i figli.
Non interessano le difficoltà di quegli artigiani oberati di debiti?
Oppure chi non ha votato ha espresso il suo disinteresse a questa situazione perché non ne è toccato?
NON MI RIGUARDA! SONO AFFARI LORO!
Il non voto può essere considerato partecipazione alla vita pubblica di un paese?
La disaffezione alla vita pubblica di un paese lo può migliorare?
Chi ha il dovere di governare sarà spronato a farlo meglio? Più di quanto ha fatto dalla astensione massiccia dal voto?

 

36 Commenti a “Che dire? scritto da Alfred-Sandro”

  1. giosue1.vi scrive:

    Commenti abilitati ragazzi bisogna avere il coraggio di cambiare voto?????non bisogna avere paura ,tanto peggio di così non possiamo andare ,

  2. franco muzzioli scrive:

    La procedura indicata da Psquino , assolutamente regolare, serve soprattutto a far del cinema nel seggio. Se uno vuol colpire la maggioranza, gli vota contro !
    Se non ci sentiamo rappresentati da nessun partito …fondiamone uno ! (uno più uno meno). Io proporrei il PDE …partito degli eldyani o se volete (partito delusi esasperati)….
    Ora che abbiamo un partito mettiamo giù un bel programma, elegggiamo un segretario ed inventiamo un simbolo.
    Per l’inno del partito ,mi raccomando, non contattiamo Apicella!

  3. edis.maria scrive:

    Con tutte le disposizioni complicate per dare il nostro voto, ben vengano le istruzioni per non renderlo addirittura contrario ai nostri voleri.Chi non sapeva che ” scheda bianca o nulla” va a favore della maggioranza, deve saperlo se non ne era a conoscenza. I blog servono anche a questo : diffondere la conoscenza in ogni campo. Sbagliare non è un peccato, ma…….

  4. ANGELOM scrive:

    Conosco una storiella: Una moglie vogliosa di fare l’amore con il marito lo metteva sempre in difficoltà, lui non aveva nè voglia nè volontà di soddisfarla per motivi suoi, vista l’insistenza della donna, un giorno l’uomo per far DISPETTO alla moglie si tagliò il PISELLO. Penso che questo sia emblematico per far capire ad ognuno di noi che il voto è un nostro diritto e un nostro dovere, sbagliato o giusto che sia. Credo si possa affermare che non andare a votare può essere una forma di denuncia per carenza di democrazia. FERMO RESTANDO CHE OGNUNO è LIBERO DI FARE E PENSARE QUELLO CHE GLI PARE.

  5. alfred-sandro.ge scrive:

    no, no, no:
    se si entra nel personale non è più divertente.
    Per me fine delle trasmissioni.

  6. lieve scrive:

    a sor pasquì… Ho cercato solo di non essere un boccalone,io a babbo natale ormai non ci credo da un pezzo…
    Il mio voto è nullo caro sor pasquì , questo è quanto ho deciso!
    proprio perchè non ho la testa vuota. Cerea sor pasquì, alla Signoria Vostra

    Azz.. spero di non aver fatto errori da sottolineare in neretto…
    mi chiedo , ma la vostra maestrina lo fa con tutti o solo con me?
    ho visto comunque che l’ha levato,Grazie sora mae’!

  7. pasquino scrive:

    Sora Lieve ,certo che deve votare chi le pare,non mi pare di aver dato indicazioni in questo senso.
    Poi come dice lei se il suo voto non è andato a quei signori che hanno votato contro le pensioni d’oro sarà andato ai seguaci di quel signore delle gare di Burlesque!

    Silvio, Bossi, Formigoni,
    con la Casta quasi muta,
    hanno preso soldi, doni,
    a total lor insaputa?
    Essi pensan: “Chi ci vota,
    ha la testa certo vuota!”

  8. lieve scrive:

    … e poi leggetevi l’editoriale di “affari italiani.it” …

  9. lieve scrive:

    caspita! vedo l’errore in grossetto… chiedo venia la coscienza è coscienza…. Ma voi gli errori li sottolineate sempre così??
    mah!la mia banca è diversa….

  10. lieve scrive:

    Certo che ce la metti tutta eh? Alf? Sai fare di più che far rime, per irritare il tuo prossimo??
    Mi sa che na bella dormita farebbe bene anche a te , così ti calmi un pò…ad una certa età fa bene , altrimenti si diventa rincoglioniti…

  11. lieve scrive:

    Che dire, Alf? Io le balle dell’orso non ce l’ho, e non ho mai aspettato che nessuno mi salvasse, quindi, voto, e dico voto signor pasquino, come mi pare,come la mia coscenza mi detta e certamente non voto per chi mi svuota le tasche per riempirsi le proprie…
    Cero che, signor Pasquino ce la mettono tutta, (diciamo così) per fregarci….
    Conoscevo quella prassi,ma non pensavo che valesse anche per le amministrative.Spero che il mio voto non sia andato ad ingrassare i rappresentanti di quel partito che ha votato contro i tagli alle pensioni d’oro.

  12. alfred-sandro.ge scrive:

    Ma Pasquino non è un uomo: è un’istituzione.
    Pasquino,
    Pasquino caro un bacio te lo do,
    e sai perchè? almeno tu ti muovi,
    ascolti, parli, e le coscienze smuovi,
    fai meditare, fai ragionare un po’.
    Le tue parole san dare gli scossoni
    a chi sovente si scopre addormentato
    addormentato… non rincoglionito!!
    da grandi frasi e grossi paroloni.
    Il popolo non chiede grandi cose
    vuol solo pace, lavoro e dignità,
    viver da uomo, vuol la civiltà.
    son queste e solo queste le sue attese.
    Per cui il mio bacio è un ringraziamento
    per chi è in difficoltà in ‘sto momento.

  13. franco muzzioli scrive:

    Un bacio in fronte a Pasquino ,lo darei anche più giù ,ma gli uomini non mi piacciono…i tuoi versi…..non sono una cattiveria ….sono la verità!!!
    Lieve e tutti gli altri….avete ragione …la protesta è giusta…..ma vi prego leggete i programmi dei partiti…non vi limitate a protestare! I politici “marci” sono tanti, ma qualcuno di onesto c’è ancora e se un programma vi piace …votatelo . Partecipate ,partecipate ,partecipate, partecipate……siamo noi lo Stato…..siamo noi che mandiamo i politici in parlamento ….non delegate. Meglio sbagliare una scelta che trovarsi le amare scelte degli altri.

  14. pasquino scrive:

    Sora Lieve ,sora Lieve con il suo annullo non ha fatto proprio un bel niente…anzi legga sotto.
    Se votate scheda bianca o nulla perché non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti. Infatti anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti.
    Esiste un modo legale contro questo: Art. 104:
    DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA:
    1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
    2) NON TOCCARE LA SCHEDA(se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza)E ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: ‘Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!’
    3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
    4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio: ‘Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta’)(D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 – Art. 104)
    COSì FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO,NULLO O BIANCO, SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’VOTI.

    Il problema di molta gente è che non ha proprio voglia di informarsi e poi si lamenta per come vanno le cose!!
    E ora una cattiveria:

    Silvio, zarPutinante
    sen va, mentre l’Alfano
    tra la perduta gente
    del voto pro-Caimano
    con Ferrara s’adombra:
    “Non serve, Radio Londra!”

  15. alfred-sandro.ge scrive:

    che dire lieve?
    a Genova dicevamo:
    CHI ASPÊTA SOCCORSO O’ MOSTRA ‘E BALLE COMME L’ORSO.
    Aspettiamo qualcuno che si prenda cura di tutti?
    Tutti? Indistintamente tutti?
    ho qualche dubbio, sai?

  16. lieve scrive:

    Voglio solo sperare che la lezione così invasiva, (non chiamiamolo boom, perchè disturba..) che ci ha dato l’antipolitica del movimento 5 stelle serva a qualcosa….

  17. lieve scrive:

    Poichè riesco ancora a reggere il “pensiero” degli altri,(anche se trito e ritrito)anche se avrei voglia di rinchiudermi in una “torre d’avorio” mi sporco le dita per digitare e gli occhi per leggere , FRANCO….
    …E non mi accontento solo di un voto…
    Mi fa schifo pensare che non ci sia via d’uscita, che non ci sia altro che una croce su un nome (di tanto in tanto) per affermare o meno il mio dissenso su come vanno le cose.
    Faccio parte di quella schiera di elettori che non ha fatto assenteismo; ho detto la mia annullando la scheda! e sono d’accordo con Nina, annullare ha un significato , al di là delle chiacchiere di parte: si bocciano i partiti e i candidati…
    Nessuno delle lunghe liste scritte su due lenzuola mi rapprewsentava; me li sono letti tutti, c’era anche PORTENTO!!! Alfred….
    ho ritenuto che ancora una volta volessero prendersi gioco dell’elettore, e non solo per Portento..
    Le domande che ti poni Alfred,sono fine a se stesse e scontate.
    La casta non se le fa queste domande, sanno benissimo cosa significhi astensione o annullamento della scheda, ma a loro non importa granchè sapere che i loro interessi non sono i nostri, tanto che,94 senatori(novantaquattro)hanno appena votato contro i tagli alle pensioni d’oro,(tutto il PD, tranne 7 senatori che si sono vergognati)…
    Che dire alfred? che dire…..

  18. sandra .vi scrive:

    IO personalmente penso che non votare sia un grosso errore,diamo un voto al nostro avversario .Questa volta e’ stata chiaramente una protesta ,tutti iamo stufi di questa politica , di questi politicanti da trapazzo ,ma che ne e’ uscito?Io chiedo e’ giovato non votare ?Ricordiamo e ricordiamo i nostri ragazzi come sono nate le varie dittatorie……

  19. lucia1.tr scrive:

    E’ chiaro che finalmente c’è stata quella forte scossa all’apatia politica da tutti attesa: gli Italiani hanno dimostrato che non solo astensionismo è maturato nelle loro coscienze, ma anche la ribellione, il desiderio di cambiare, la giusta coscienza di punire col voto chi non ha meritato. Confermo il pensiero di Paola, se avessimo una legge elettorale a doppio turno, il movimento 5 stelle, nelle prossime elezioni politiche non avrebbe nessun parlamentare e nessun regionale, il suo successo è effetto di una pessima legge elettorale. Spero sinceramente che il Parlamento ponga rapidamente rimedio, sia per le elezioni politiche sia per quelle regionali

  20. alfred-sandro.ge scrive:

    Lorenzo!
    mi sono limitato a chiedere chiarimenti non su tutto il contenuto del tuo pensiero che era chiarissimo ed esprime bene il concetto, ma soltanto su quel “SOLO”.
    Quel “solo” messo li cosi mi ha fatto pensare.
    Ti disturba che si pensi?
    Non era certo mia intenzione offendere ma permetti che mi faccia una mia idea sulle cose che leggo e che le interpreti secondo le mie idee?
    Certo che quel tuo tono autoritario………

  21. Lorenzo.rm scrive:

    Alfred, ti rimando al mio intervento complessivo e ti prego di non estrarre stralci da esso per farmi apparire che cosa? Un fascista? Un comunista? Un anti Costituzione Italiana? Ti prego, non farlo più.

  22. alfred-sandro.ge scrive:

    “Quando c’è una discrasia evidente fra rappresentati e rappresentanti siamo sicuri che il popolo possa intervenire SOLO esprimendo voti?”
    Lorenzo?
    Lorenzo?
    che significa quel SOLO?
    Lorenzo, in Democrazia, perchè si abbia un cambiamento, esiste SOLO e SOLTANTO il voto: non esistono altri sistemi, metodi, rimedi.
    Suggerire soluzioni diverse è mettersi in antitesi alla Costituzione.
    Altri hanno provato in un passato non molto lontano:
    hanno fallito. Falliranno ancora!

  23. nina scrive:

    Commenti abilitati Quando andiamo a votare, votiamo persone e partiti. Le persone che si sono astenute si sono espresse, anche loro chiaramente, bocciando sia i candidati che i partiti. Io le preferisco ai tanti che esprimono un voto, non essendone pienamente convinti.

  24. ANGELOM scrive:

    In queste ultime elezioni, la cosa più preoccupante è stata “l’assenteismo”, non ci siamo ancora resi conto noi italiani, se vogliamo che la nostra democrazia trionfi, dovremmo esprimerci liberamente secondo le nostre idee e secondo la nostra coscienza, dobbiamo mettere da parte quelle insane ripicche e quel menefreghismo che non fa altro che danneggiare l’andamento comune di tutti i cittadini, buttando dietro le spalle quello che succede e lasciando agli altri la responsabilità di esprimersi. Ora che abbiamo preso atto della cambiata situazione politica non dobbiamo fare altro fermarci a riflettere su quello che avverrà, forse per qualcuno resterà il rammarico di non aver fatto il proprio dovere, si potrà sempre recuperare e prendere atto dell’errore fatto, di non poter esprimere la propria idea.

  25. edis.maria scrive:

    Queste elezioni amministrative sono giunte in un periodo difficile nel quale ,anche le sicurezze politiche più profonde , hanno avuto scossoni inauditi. Gli elettori forse hanno voluto darsi un tempo maggiore per riflettere e , soprattutto, vedere in che direzione andava il voto : intanto c’è il secondo turno e vediamo!!!! Sempre sbagliato astenersi, ma sempre in tempo a ricredersi. L’alto numero degli astensionisti potrebbe avere questa spiegazione? Aspettiamo il ballottaggio e vedremo. Nelle votazioni amministrative, ha ragione Lucia, tutto si basa sulla conoscenza sul territorio dei candidati e sulla loro credibilità Nelle 3 ( dico tre ) ultime elezioni amministrative a Torino , non essendo convinta della credibilità dei rappresentanti del mio partito, votai per i candidati opposti. E mi trovai molto soddisfatta del loro operato. Avrei potuto astenermi ma non lo feci ! Comunque il ballottaggio ci porterà altre sorprese!

  26. franco muzzioli scrive:

    Parto col dire che sono totalmente d’accordo con Giuliano!
    Caro Lorenzo il mondo occidentale, l’Europa, ma soprattutto l’Italia , sono in una condizione emergenziale particolare e lo sappiamo tutti. Potevamo anche noi avere un govermo regolarmente eletto, dimessosi Berlusconi se si andava al voto, con il 90% di probabilità vinceva una coalizione di centro sinistra , ma la situazione era ed è ,tanto grave che per fare delle riforme “lacrime e sangue” era necessario un esecutivo “terzo” .. che avesse l’appoggio della maggioranza del Parlamento.
    Non mi pare che siamo fuori dalla democrazia , chi tiene in piedi questo governo è un parlamento regolarmente eletto.
    Ora che le riforme , non tutte condivisibili almeno per me, sono in parte fatte è ovvio che sgorga il sangue e scrosciano le lacrime ,molti si sentonio “turlupinati” vessati, delusi, ma questo non ci deve portare a delegare agli altri le scelte future.
    Io sarei ad esempio per una patrimoniale dura soprattutto sulle rendite e che permettesse di abassare le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati ….e questo lo posso indirizzare con il voto, scegliendo un programma che lo preveda ed il partito che lo propone.
    Gridiamo queste cosa ai giovani ..delusi e sfiduciati ….i primi a tradirli siamo stati noi (o i politici che abbiamo votato) che gli abbiamo promesso un mondo dorato che non esiste e purtroppo non esisterà più.

  27. Lorenzo.rm scrive:

    Ottimo lavoro, Alfred. Stiamo scoprendo che in Eldy tutti siamo innamorati della nostra democrazia e che siamo impegnati a difenderla costi quel che costi, a cominciare dal voto. Bene. Ma il problema non è questo. Il problema è che, dati alla mano, molti si astengono, non partecipano, votano bianco o nullo, e che nascono aggregazioni politiche talvolta originali ed estemporanee con discreti risultati quantitativi. D’altra parte, la nostra democrazia è sofferente: qualcuno in altri tempi diceva che siamo troppo giovani e abbiamo bisogno di crescere. Sarà così. In democrazia, poi, ognuno, al livello personale o di gruppi più o meno importanti, si esprime come gli pare, ritiene opportuno o gli conviene, e non è facile distinguere chi dice il vero e chi mente. Rimane il fatto che l’offensiva verso la casta politica, o dei politici, è già vecchia di qualche anno e siamo arrivati al culmine di una situazione in cui per la più alta carica esecutiva del Paese viene scelto un tecnico invece che un politico. Il quale, a sua volta, si contorna di tecnici. I quali, a loro volta, aggiungono altri tecnici. Mentre la classe politica li appoggia con maggioranze ecumeniche. E così via. E poi ci sono programmi considerati da molti in modo negativo. In questo quadro, nasce l’astensione, la ribellione, lo scoramento, e chi più ne ha più ne metta. Tornamo alla democrazia. La nostra, come tutte le altre del mondo civile, è fatta di rappresentati e rappresentanti. E si dice in tutte le salse che il potere dei rappresentati dovrebbe essere fuori discussione. Il popolo, cioé, e, nella Repubblica Itaiiana fondata sul lavoro, i lavoratori. Quando c’è una discrasia evidente fra rappresentati e rappresentanti siamo sicuri che il popolo possa intervenire solo esprimendo voti? Io sono della vecchia generazione e considero un diritto-dovere votare, ma siamo sicuri che il popolo, in particolare giovani, disoccupati, donne, ecc., possa accontentarsi del voto? O che non lo consideri un modo per essere turlupinato ancora e sempre? Io non lo so, ma mi giro intorno e vedo molto scontento. Consiglio, raccomando, ma molti mi girano le spalle e fanno un risolino di scherno. Ne avete visti voi?

  28. giulian.rm scrive:

    E’ storicamente accertato che ogni volta che si è persa la fiducia nel voto, qualcuno ne ha approfittato mettendo in stand by la democrazia.
    Il voto non è l’unico strumento che noi cittadini abbiamo per influenzare la politica, ma è il primo da utilizzare per cercare di cambiare qualcosa.
    L’astensionismo non premia nessuno se non la non-democrazia.
    Personalmente ho sempre votato e continuerò a farlo…referendum compresi, andare a votare rappresenta diritto e dovere del cittadino.
    E, soprattutto, non cedete all’indifferenza. Ce lo insegnò Gramsci nel 1917, quando l’indifferenza degli italiani già stava alimentando quel cancro da cui nacque il fascismo:

    L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

  29. paolacon scrive:

    Lucia hai detto una cosa molto importante per me , e cioè che è molto probabile che in questo momento : “siamo portati a fidarci di più dei politici locali che sicuramente sono più vicini alle esigenze della gente comune e sanno interpretano i veri bisogni”. Ecco perché io sono convinta che si dovrebbe assolutamente cambiare la legge elettorale, voluta per l’interesse di… sappiamo chi. Si vota l’uomo, lo si guarda in faccia, non si deve delegare un partito che scelga per noi gli uomini che ci governeranno

  30. lucia1.tr scrive:

    Sicuramente la frammentazione degli esiti elettorali ci porta a riflettere. Da una parte è evidente il grande numero di elettori che ha disertato le urne, dall’altro si nota un forte desiderio di cambiamento, di una vera ripresa economica e politica. Ecco allora la motivazione del successo di alcune minoranze, prende voti chi ha un certo carisma, a volte discutibile, a chi urla, in maniera pesante e spicciola, la verità, spesso scomoda, sulla pesante crisi. Forse, in momento in cui non si crede quasi più alla politica, siamo portati a fidarci di più dei politici locali che sicuramente sono più vicini alle esigenze della gente comune e sanno interpretano i veri bisogni. Chissà se questa situazione si può ipotizzare anche per le future elezioni politiche? Aspettiamo e vedremo…

  31. franco muzzioli scrive:

    Caro Alfred avrò citato cento volte la canzone di Gaber…sulla …”libertà”….che è “partecipazione”.
    Chi non partecipa non è un uomo libero, è schiavo dei suoi preconcetti, delle sue paure , del suo qualunquismo e fa del male oltre a se steso ,alla società , delegando altri a decidere sulle politiche e sul futuro.
    La storia ha insegnato che la mancanza consapevole di partecipazione ha permesso a minoranze di esaltati di arrivare al potere con la conseguenza di far nascere regimi non democratici.
    Chi non vota (al limite anche turandosi il naso) regala spesso ad un populismo esagitato il governo della Nazione.

  32. alfred-sandro.ge scrive:

    Il dichiararsi stufi, stanchi, schifati della politica è comprensibile.
    Comprensibile quando ci si rende conto che chi è stato delegato da noi con il nostro voto ha disinteresse per noi, per i nostri problemi, le nostre necessità.
    Allora si è portati a considerare tutti i politici uguali:
    diamo per scontato che quelli appartenenti alle formazioni avversarie alla nostra non facciano i nostri interessi. Infatti a loro il nostro voto non lo diamo e poi ci rendiamo conto che coloro ai quali abbiamo dato la nostra prefernza non ci danno i risultati che ci avevano promesso.
    Abbiamo sempre bisogno di un colpevole e lo cerchiamo in chi ci aveva promesso il suo aiuto.
    Essendo scontato che gli avversari politici non ci avrebbero aiutati, ( non sarebbero nostri avversari altrimenti) riversiamo le nostre ire su coloro cui avevamo riposto le nostre speranze
    accusandoli di non aver fatto a sufficienza.
    Ma la politica oltre ad essere parole è soprattutto numeri.
    Numeri in parlamento. Maggioranze e minoranze. Governo e opposizioni. Chi legifera e chi si oppone se contrario e questo lo si fa con i numeri, con il numero di chi è a favore di un provvedimento o chi ne è contrario.
    A questo punto, essendo in Democrazia, la maggioranza vince, anche con un solo voto in più.
    Non importa se in effetti è il 50, 51, 52, o l’80%, è la maggioranza ed ha vinto.
    È la maggioranza dei cittadini che ha scelto.
    Possiamo accusare i nostri rappresentanti di aver lottato poco, di essere stati poco incisivi,
    possiamo sceglier altri che ci rappresentino se riteniamo che quelli non ne siano stati all’altezza.
    Ma non risolveremo i nostri problemi non scegliendo nessuno, non avendo nessuno che in qualche modo stia dalla nostra parte.
    Gli avversari sono avversari perchè sono presenti e sono presenti è perchè qualcuno li ce li ha messi, e li hanno messi li votandoli lo hanno fatto perchè facciano i loro interessi.
    Non sarà mai che non votando non saranno eletti i nostri avverari: saremo solo certi che non ci sarà nessuno a difendere noi.
    Già negli anni cinquanta il “qualunquismo” propugnava la diserzione dalla partecipazione attiva alla vita politica con lo slogan ” e che nessuno ci rompa le palle” diventando esso stesso un partito politico che invitava gli elettori a non fare politica.
    Il non fare politica è già di per se stesso politica: è come se sul ring salisse un solo pugile.

  33. riccardo2.co scrive:

    Io avrei votato in ogni caso anche se con molta delusione, perche anche nelle giovani leve dei partiti non vedo una donna o uomo, che dica qualche cosa di nuovo, una volta li devono segure l’onda pena l’emarginazione all’interno dei partiti.
    Nonostante ciò io voto sempre perche è forse l’untima cosa bella che ci è rimasta.
    saluti Riccardo.

  34. GuglielmoCa scrive:

    Alfred-Sandro.Il non andare a votare è un’arma valida?,sento dire dalla gente:”Non andiamo a votare…devono capire questi politici ecc ecc.In un sistema democratico,la migliore cosa è di dare il nostro voto quando i cittadini sono chiamati alle urne,cosi esercitanto questo diritto, si può migliorare rovesciando dal basso i poteri affaristi e clientelari che la politica di oggi è accusata.Ci sono tante persone perbene più di quello che non si creda in questo paese,individuarle nelle liste e dare il nostro voto darle la fiducia,ecco come si attua un cambiamento vero.Usiamola questa arma potente che è il voto,usiamola sempre, se non preferiamo come alternativa alla democrazia sistemi autoritari pericolosi. Grazie per l’attenzione ALfred-Sandro,buona giornata.

  35. paolacon scrive:

    Bene, vero come dice Franci, disertare il voto non è un sintomo di intelligenza, ma se davvero con una forma di protesta del genere, fatta effettivamente in massa, si potesse dare una risposta all’arroganza dei politici e si facesse passare un messaggio, atto a far capire quanto questa classe politica attuale sia delegittimata, allora forse i politici ci penserebbero due volte di più, prima di imbrogliare i loro elettori come han fatto fino ad ora. Ma questa è pura fantapolitica.
    E direi anche alfred-sandro.ge che l’astensione dal voto, in questo caso e solo in questo caso, non la si potrebbe classificare come “disaffezione alla vita pubblica di un paese”, ma una forma concreta di ribellione. Ma anche in questo caso si fa filosofia.

  36. francesca (franci) scrive:

    francesca (franci) scrive:
    8 maggio 2012 alle 21:39
    Belle domande Sandro. Personalmente penso che disertare il voto non sia una cosa intelligente. So benissimo che siamo tutti arci-stufi di questo teatrino-circo della politica attuale e dei commedianti che ne recitano le parti con l’obiettivo unico rivolto all’interesse personale usando i più turpi espedienti e lasciandosi corrompere pur di realizzare i propri ignobili scopi. Ma il non esprimere il proprio pensiero attraverso l’unica possibilità che ci viene data è ancora più deplorevole, secondo me. E se anche questo non dovesse cambiare le cose almeno ci abbiamo provato. Protestare va bene ma lamentarsi e poi non reagire rinunciando al voto vuol dire lasciare le cose come stanno. La protesta collettiva sotto forma di astensione al voto andrebbe bene se tutto il popolo votante si astenesse dall’andare a votare ma, visto che questo è matematicamente impossibile almeno proviamo a fare il contrario: andiamo tutti a votare, forse qualcosa cambierà. E anche se in questo momento sono totalmente sfiduciata nei confronti di tutti i nuovi candidati non posso pensare che non andando a votare le cose migliorerebbero. Perciò il mio pensiero, quantomeno di dissenso lo esprimo, col voto.

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