Vi propongo un argomento, trovato in internet,  molto attuale e che ci farà un po’ sorridere, ne abbiamo bisogno: le leggende metropolitane

“Non è vero, ma è bello crederci” Boom di leggende metropolitane di Laura Laurenzi

Troppo belle per essere vere: sono le leggende metropolitane, ormai fuori da ogni controllo, ingrediente quotidiano di chiacchiere, confidenze, racconti “di prima mano”(!). Bufale, balle, fandonie: a volte semplici burle, altre volte calunnie, altre ancora truffe belle e buone, complice il più grande moltiplicatore e amplificatore planetario delle urban legends, e cioè la rete internet.
Ma come mai la gente abbocca? Come possono propagarsi leggende totalmente false? Che cosa ci guadagna chi le mette in circolazione e quali sono i principali danni che possono provocare? […]
Non sarà facile fare chiarezza su questa fiera globalizzata dello strano ma (non) vero, dove il confine fra realtà e fiction è uno zig-zag del possibile, una serpentina insidiosa che riesce a trarre in inganno anche i più smaliziati, spesso facendo leva sulle nostre paure più profonde. Eppure, rilette (o riascoltate) a freddo molte leggende metropolitane appaiono come grottesche sceneggiature di scherzi, spesso viranti sul raccapricciante.
I ragni urlatori che popolano il deserto dell’Iraq in mano ai soldati americani: sono giganteschi e quando ti azzannano ti iniettano una sostanza simile alla novocaina. I ristoranti di Taiwan dove è possibile mangiare carne di neonato: c’è anche la foto. I poveri e deformi gatti bonsai: crudelmente allevati dentro una bottiglia fra lancinanti torture. […]

uomo-cane

 

i coccodrilli gettati nel gabinetto escono dai tombini

 

E poi il cucciolo di drago conservato in formalina. La foto del fantasma dietro al turista di Sunderbans. Il ricco italiano che cerca 39 mogli cui garantisce mirabolanti stipendi. L’attentato dell’11 settembre era previsto dalle banconote da 20 dollari. Ci sono aghi all’Hiv nelle poltrone dei cinema! Lo dice la polizia svizzera. E poi gli appelli che viaggiano vorticosamente su internet, gli allarmi, le richieste, le sottoscrizioni, le catene di Sant’Antonio degli spammers. Sono messaggi esca per infettarti. Esiste anche il virus che colpisce a computer spento(!). Gli squilli a vuoto dei cellulari si pagano. La Societàamericana per la ricerca sul cancro donerà tre cent per ogni copia di questo messaggio che diffondete. Semplicemente non è vero, non è vero e non è vero.
[…] Massimo esperto mondiale del fenomeno è: Jan Harold Brunvald dell’Univeristà dello Utah, illustratore del cosiddetto “principio di autorità”: il meccanismo che rende credibili fandonie sesquipedali (enormi, immense): se la notizia, per quanto dura da credere, ci viene da un amico del quale abbiamo fiducia o ancora meglio da una fonte autorevole-istituzionale, a volte addirittura dalla tv o dai giornali, il nostro spirito critico cade in sonno e accettiamo quanto ci viene raccontato. Diventeremo a nostra volta veicolo della leggenda metropolitana, che spesso fa leva emotiva sui sentimenti e sui pregiudizi, assecondando uno stimolo molto umano: quello legato al piacere di entrare nel novero e nell’elite di “coloro che sanno”.
La bufala infatti quasi sempre si annuncia come un’informazione confidenziale tenuta nascosta alla massa. Alle bufale si affiancano le semibufale. Le urban legends, brevi storie dal contenuto sorprendente e dalle infinite varianti, mescolano elementi reali con alcuni verosimili e altri decisamente falsi, shakerandoli con luoghi comuni, aneddoti, sentito dire.

E voi di bufale o leggende metropolitane ne conoscete?

 

5 Commenti a “Leggende metropolitane”

  1. alfred-sandro.ge scrive:

    Questa potrebbe essere una vera ma è meglio considerarla come una grossa bufala e fare eventualmente attenzione:
    Suonano al citofono, è il fattorino di un corriere famoso. dice di dover consegnare un plico intestato AGENZIA DELLE ENTRATE con tanto di timbri e loghi della Repubblica Italiana.
    Vi si afferma che ad un verifica catastale a seguito delle modifiche degli estimi catastali la VS casa è risultata regolare e potete stare tranquilli.
    Non ci sarà nulla da pagare se non un trentina di € per diritti di segreteria da versare sul cc di un notaio con tanto di indirizzo ecc.

  2. sandra.vi scrive:

    Non potrei scrivere questo commento se quanto scritto ieri sulla fine del mondo fosse stato vero. Infatti una notizia in facebook dava il 5/6/2012 come fine del mondo. Una vera e propria bufala.

  3. Lorenzo.rm scrive:

    Io, nel dubbio, credo a tutto, salvo successive verifiche. In questo seguo anche il consiglio di Andreotti: A sospettare qualche volta ci si coglie (o qualcosa di simile).

  4. alessandro22 scrive:

    Io credo che le leggende metropolitane abbiano inizialmente qualche pur minimo fondo di verità, poi ingrandite, trasformate dal popolo, ma io sono un testimonio di certe leggende metropolitane costruite in chat, personaggi che si creano una leggenda, un alone che poi non sono altro che bufale; purtroppo c’è chi ci crede e non si sa più distinguere una bufala da una non bufala.

  5. franco muzzioli scrive:

    In un intervista di circa un anno fa alla domanda “Presidente Berlusconi lei pensa di avere dei conflitti d’interesse?”….” I miei conflitti d’interesse sono una leggenda metropolitana…”

    Vedi un pò che non tutte le leggente metropolitane sono delle bufale!

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