Pino5.rm mi ha mandato una lettera di Giovanni Bovio che io riporto in toto perché si prenda spunto per una discussione e ci si rifletta su.
Pino mi scrive: Paola ti riporto qui di seguito solo un esempio di onestà nella politica di un tempo.
Giovanni Bovio (Trani, 6 febbraio 1837 – Napoli, 15 aprile 1903) è stato un filosofo e politico italiano, sistematizzatore dell’ideologia repubblicana e deputato al Parlamento del Regno d’Italia.

Giovanni Bovio (1837-1903)

Alcuni banchieri francesi, gli avevano offerto il compenso di un milione e duecentomila lire purché li aiutasse a concludere un prestito che stavano negoziando col governo italiano, Bovio, che pur non era ricco rispondeva con la seguente lettera:

5 dicembre 1888:

La proposizione fattami indica chiaramente che voi mi avete veduto e udito, ma non mi avete conosciuto. Per fare a me siffatta proposta, voi avete dovuto indicare ai banchieri che verranno in Roma il mio nome, e permettete che lo difenda io, che non ho altro da custodire e da trasmettere.
Lo difenderò spiegandovi in poche parole il fatto e me.
Il fatto, comunque colorito e velato, è di quelli che si chiamano affari, e che i deputati non debbono trattare né coi ministri, né con uffici e compagnie dipendenti dal governo. Non c’è legge che vi si opponga, ma i fatti peggiori non sono quelli che cadono sotto le sanzioni.
Quanto a me, né a voi che siete stato in Napoli, né ad altri può essere ignoto che io sostento me e la famiglia dì per dì, insegnando e scrivendo filosofia, congiunta con un po’ di matematica, ma con aritmetica che non è arrivata mai al milione. Se il lavoro mi frutta l’indipendenza, il milione mi è soverchio. Voi scrivete che tutto sarebbe fatto di cheto in Roma, senza che altri ne sappia; e non lo saprei io ? E non porto nella mia coscienza un codice?
I banchieri possono lasciare la loro coscienza a piè delle Alpi e ripigliarsela al ritorno; ma io la porto dovunque, perché là dentro ci sono gli ultimi ideali che ho potuto salvare dalle delusioni. Voi scrivete che è opera di buon cittadino questa mediazione; ed io vi dico che è opera di onesto uomo non far mai ciò che si ha bisogno di tacere e di coprire.

Giovanni Bovio

Poi Pino continua:
Spero che anche tra i politici di oggi ci possa essere chi è capace di rinunciare agli affari per mettersi al servizio di ideali di onesta e solidarietà che possano generare e favorire lo sviluppo di quei valori base del comune sentire. A noi spetta alle prossime elezioni di scegliere il meno peggio senza farci vincere dalla tentazione di disertare il voto. Auguro a tutti una buona espressione di voto.

Aggiungo che c’è una lapide, affissa sulla facciata della casa dove Bovio morì e l’epigrafe comincia con queste parole: “In questa casa morì povero e incontaminato Giovanni Bovio…”

 

8 Commenti a “si dovrebbe prendere esempio da questa lettera… proposto da Pino5.rm”

  1. alfred-sandro.ge scrive:

    Io credo che tutto parta dalla nostra incapacità:
    la nostra atavica incapacità a partecipare alla vita pubblica e di conseguenza alla vita politica.
    Incapacità che ci porta a non conoscere a sufficienza i problemi che ci riguardano più da vicino.
    Quanti di noi conscono i principi basilari della nostra Costituzione?
    Quanti di noi conoscono in modo sufficiente i diritti e i doveri dei cittadini? Quanti di noi viòlano le basilari norme del codice della strada?
    Quanti di noi conoscono le regole di condominio, i diritti e i doveri della scuola? della sanità?
    Quanti di noi si rivolgono o solo conoscono il Difensore civico?
    Al Garante della Privacy?
    Non le conosciamo. Non le conosciamo ed allora deleghiamo.
    Deleghiamo ad altri cose che dovremmo fare noi: ci affidiamo ad un politico.
    Scegliamo un politico che ci piaccia esteriormente. un politico che ci pare sappia parlare,
    un politico che sappia presentarsi in modo accativante, simpatico, senza preoccuparci se quel politico ha le capacità, le conoscenze, le competenze per il quale lo abbiamo scelto a rappresentarci. Sovente lo scegliamo perchè sappiamo che quel politico è avversario di un altro politico che ci sta antipatico.
    Deleghiamo.
    Deleghiamo il vicino di casa, l’amministratore del condominio…. per poi magari lamentarci della sua ineffficienza o inefficacia.
    La scuola, le istituzioni hanno fatto poco perchè il cittadino imparasse a partecipare e parte della politica ci ha insegnato che fare politica è “cosa sbaglata è ingiusta” per cui è meglio delegare
    “chi ne sa di più”.
    Ma dopo 150 anni di Unità d’Italia, 65 di Repubblica, dopo decine e decine di governi, deleghiamo!
    Almeno sapessimo insegnare ai nostri figli, nipoti la partecipazione perché un domani sappiano gestirsi i loro futuri!!

    alfred-sandro.ge

  2. Cecilia Zenari scrive:

    Sicuramente un passo importante lo possiamo fare: iniziando ad agire noi stessi onestamente e … se già lo siamo … proseguire senza timore e con sano orgoglio di esserlo. Intendo senza il timore di essere giudicati da chichessia. Messi da parte perché non vestiamo con vestiti firmati, non abbiamo l’automobile più confortevole … ecc. ecc. Anche questo fa parte dell’onestà! Ne possiamo essere testimoni? Le ruffianerie hanno una lama a doppio taglio … ma per carità! Nemmeno se avessero un taglio solo!

  3. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Tanto di cappello a Giovanni Bovio,uomo integro,ideologicamente impegnato, massone,ma…quando la massoneria non era un’ associazione a delinquere(Gelli ,etc.)fecero e fece molto (documentandosi) anche per il colera a Napoli. Ottimo trascinatore nell’oratoria (convinceva anche gli avversari politici).
    Pensiero personale: molto spesso l’ideologia ferma,convinta PUO’ AIUTARE il politico a essere onesto.
    Perché molto spesso l’ideologia prevale sugli interessi personali a favore del bene comune. Essa sia di destra o di sinistra. Gli intenti del fascismo erano buoni in partenza, lo stesso quelli del comunismo (presi con le pinze), poi,arrivarono gli opportunisti che si buttarono nel mucchio e tutto si deteriorò (parlo di corruzione non di scelte politiche). A mio parere non dobbiamo dimenticarci di uomini integerrimi come: Parri, Pertini, Nenni, Enaudi, Gransci,Spadolini anche del sacerdote Sturzo ,che tanto parlo di politica onesta. Concordo con la signora Cecilia la disonestà molto spessa si annida nel DNA dell’italiano. Trovo interessante in proposito l’articolo che vi propongo(se vi puo interessare) sull’educazione all’onesta della famiglia come passo prioritario da compiere.
    ———————————————————————————————————————-
    ONESTÀ E COMPETENZA IN AMBITO POLITICO*Luigi Lorenzetti
    http://www.parrocchiacristore......LITICA.pdf

    UN PO LA CRONOSTORIA DELLA POLITICA DISONESTA
    DAL BLOG: osservatoriocosapubblica Ad impossibilia nemo tenetur
    Esiste il politico onesto? ottobre 3, 2012
    http://osservatoriocosapubblic.....co-onesto/

    UN PO DI SATIRA….. VERITAS
    Politico onesto
    Da Nonciclopedia, l’enciclopedia Libertina
    Quella del politico onesto è una leggenda metropolitana, un’antica figura mitologica che trae origini dai racconti di Omero che circola da quando qualche nazista ha inventato il sistema politico italiano moderno per sperimentare quanto la burocrazia possa rincoglionire la gente. Alcuni dicono che esisteva fin da quando furono inventate la politica e le metropolitane ma rimane il dilemma di quale delle due cose è arrivata prima. Ancora oggi non si hanno prove dell’esistenza di questi esseri magici, sebbene molti possono giurare di averne visto un esemplare nascosto fra i boschi.La prima testimonianza di questa leggenda è datata 1594 quando un pescatore scozzese giurò di aver visto un politico onesto affiorare dal lago di Loch Ness: subito corse al pub del paese dove i suoi concittadini lo presero amabilmente per il culo, data l’incredibilità della notizia e la nota attitudine del pescatore ad ubriacarsi prima di andare al lavoro.[…]
    In Italia siamo persone realistiche e sappiamo che i politici onesti sono creature leggendarie, tuttavia c’è ancora chi casca nello scherzo. La burla viene perpetrata a ogni campagna elettorale da quei simpaticoni dei nostri politici, a cui piace migliorare l’umore dei cittadini con frizzi e lazzi, non per niente l’autoproclamatosi migliore presidente del consiglio della storia italiana è un affermato barzellettiere.
    Tuttavia una volta sono stati gli stessi politici a essere vittime dello scherzo: il 28 maggio 2008 un deputato ha cominciato a spargere la voce che nella camera si trovasse in incognito tra i parlamentari un politico onesto e in pochi minuti si è sparso il terrore ed è cominciata in aula la caccia all’uomo: diversi deputati sono stati linciati o bruciati vivi perché sospettati di essere onesti.
    Questa tragedia rimarrà nella storia per essere un grande esempio di quella mostruosità di cui l’uomo è capace quando la sua ragione si addormenta: solo una mente irrazionale infatti crederebbe all’esistenza di un politico onesto.

  4. Cecilia Zenari scrive:

    Grazie a voi, per questo articolo positivissimo. E’ giusto ed importante ricordare che sono esistite ed esistono persone così: degne ed oneste.

    Essere trasparenti nei comportamenti e nelle azioni aiuta a rendere la vita bella e serena, nonostante possano esistere difficoltà economiche e sofferenze inevitabili.

    Si vive benissimo in modo onesto: tutto è più semplice e la libertà dell’animo regna sovrana.

    Certo! Poveri e onesti … una ricchezza che non ha prezzo!

  5. sandra .vi scrive:

    Vediamo sempre gli stessi visi,ascoltiamo gli stessi discorsi e li vediamo ingoiare i nostri soldi.Ma sono perfettamente d’accordo che qualche politico non corrotto debba esserci,per il quale onesta’,rettitudine,rispetto delle regole non siano solo belle parole; ma regole di vita.Occorre cercare attentamente e votare con molta oculatezza,il voto e’ la nostra unica arma.

  6. franco muzzioli scrive:

    Quest’anno in 35 giorni dall’apertura della caccia ci sono stati 13 morti………..mi verrebbe da dire cose gravi su chi imbraccia un fucile “per divertimento” …..ma per pietà mi astengo.

  7. franco muzzioli scrive:

    Sono certo che esistono ancora tali uomini! Risiedo in un complesso di ville a schiera e proprio di fronte a me abita un vecchio onorevole , non faccio il nome e non indico il partito per non offendere la sua privacy. Ha ricoperto cariche importanti, è sempre stato un uomo probo, non si è arricchito e tutt’ora conduce una vita semplice e morigerata.Diciamo che non era un liberista e che aveva principi morali molto radicati.
    Quindi non disperiamoci troppo se il malaffare ed il malcostume dilagano…chiediamoci il perchè questo sta avvenedo e chi li ha impostati e pensiamo che esiste ancora l’onestà , la rettitudine,ed il rispetto delle regole ….basta aprire gli occhi e cercarli.

  8. Lorenzo.rm scrive:

    Che meraviglia, Pino. Uno scorcio di poesia in un mondo prosaico all’eccesso, al limite dell’insopportabile. Prendiamo e portiamo a casa. Così si viveva e si dovrebbe vivere.

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