Nel quadro delle feste di primavera e delle “feste degli altri”:
il 17 marzo, festa di San Patrizio, patrono degli irlandesi.
Lá ’le Pádraig oppure Lá Fhéile Pádraig in irlandese 

shamrock1Nel mese di marzo ci sono diverse commemorazioni e feste che hanno poi a che fare con l’inizio della primavera. Una di queste è il “Saint Patrick Day” festa speciale degli irlandesi d’Irlanda e di tutte le comunità sparse per  il mondo.
È una festa tradizionale, gioiosa e molto allegra che si celebra tra amici, con musica e pinte di birra.
Qui in Eldy, dove siamo tra amici, mi fa piacere raccontare una ricorrenza tanto simpatica: quella di San Patrizio (Scozia 387 – Irlanda 17 marzo 461)   San Patrizio, Saint Patrik in irlandese, è stato un missionario cattolico di origine scozzese.
È il santo patrono dell’Irlanda; è inoltre patrono di New York, Boston e degli ingegneri.

In qualità di vescovo gli fu affidata, dal papa Celestino I, l’evangelizzazione delle isole britanniche specialmente dell’Irlanda, all’epoca quasi interamente pagane. Si stabilì nell’Irlanda del Nord fino al termine dei suoi giorni.
Il santo viene festeggiato da tutta la comunità irlandese del mondo il 17 marzo, data della sua morte.
Le leggende su San Patrizio sono numerose: secondo la tradizione, in Irlanda non ci sarebbero più serpenti da quando San Patrizio li cacciò in mare.
Celebre anche la leggenda umbra del pozzo di San Patrizio (che poi era una voragine), era senza fondo e da lì si aprivano le celestiali porte del Purgatorio ricche di ogni meraviglia.
L’emblema nazionale irlandese, il trifoglio (shamrock) è il simbolo di San Patrizio.
Si racconta infatti che, grazie ad un trifoglio, avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto cristiano della Trinità, sfogliando le sue tre piccole foglie legate ad un unico stelo.

La tradizione ha origine nel decimo secolo, quando il libro di Armagh prescrive ai monaci irlandesi di celebrare la festa di San Patrizio con tre giorni e tre notti di festa, ogni primavera.
Poi a  partire dal 1737, il 17 marzo di ogni anno, il “St. Patrick Day” viene ricordato con cerimonie, parate e canti non solo in Irlanda, ma negli Stati Uniti, in Australia e in ogni luogo dove vi sia una comunità irlandese.

IRELAND-US-HOLIDAY-FESTIVALLa ricorrenza si celebra nelle strade, con sfilate variopinte, precedute da fanfare e dove predomina il simbolico colore verde, che è il colore del trifoglio e l’emblema della stessa Irlanda.
Si festeggia in casa o al pub, con gli amici, indossando un indumento verde o bevendo una pinta di birra verde (tipica per questa occasione). La tradizione vuole che tutti indossino il trifoglio d’Irlanda il giorno di San Patrizio!
Il 17 Marzo porta fortuna trovare un quadrifoglio (il doppio della fortuna che porterebbe se trovato in un giorno qualunque) e vestirsi di verde (in Irlanda i bambini a scuola imbrattano di verde i compagni non vestiti ad hoc per l’occasione!).
Questa ricorrenza del 17 marzo, è tutt’ora la più attesa in Irlanda. Una delle migliori occasioni per lasciarsi andare al “craic” (termine gaelico intraducibile che a grandi linee significa: divertirsi in compagnia di buoni amici) e bere fiumi di birra in allegria.BRITAIN SAINT PATRICK'S DAY PARADE
Per gli irlandesi bastano solo due ingredienti per assicurare una notte di “craic”: la musica e il bere.
Delle cose per cui l’Irlanda è famosa nel mondo, la birra (stout) è forse la prima, il complesso rock degli U2 viene subito dopo. Guinness, Murphy’s e Beamish sono le marche più conosciute del nettare gaelico e la birra irlandese è prodotta e venduta in tutto il mondo.

Per essere facilmente ‘adottati’ ad una festa irlandese di San Patrizio il metodo più semplice è esibire un distintivo a forma di trifoglio che va in ogni caso ‘affogato’. Tutto ciò di cui avete bisogno è una bottiglia, alcuni amici e tanta buona musica. La formula è allegria e divertimento assicurati.
E per chi ha deciso di passare il San Patrizio con gli irlandesi sa già che questi due ingredienti certo non mancheranno.



8 Commenti a “San Patrizio … (le feste degli “altri”)”

  1. alba morsilli scrive:

    grande grande Giuliano molto bella la foto, si in America terra di emigranti molti Irlandesi e come noi Italianinon dimenticanole loro origini

  2. alba morsilli scrive:

    Oggi con cartina in mano per vedere dove è l’Irlanda, siamo sinceri quanto ne sappiamo di geografia?
    Poi la leggenda e la vita di s Patrizio mi hanno affascinato, io che conoscevo l’Irlanda solo dai tg per le violenze tra cristianie prostestanti, per me allora senza il pc che mi da le nozioni di conoscere il mondo erano terre lontane, hofatto come Colombo ho navigato e scoperto un nuovo mondo( solo che ero seduta davanti al pc) la cosa che mi ha colpito è il trifoglio erba verde e insignificante che io nelle mie camminate sui monti ho sempre calpestato, mentre S Patrizio a dato un senso alla semplicità di quelle foglie, un unico stelo e le tre Trinita

  3. giuseppe3.ca scrive:

    Sapevo che San Patrizio era il patrono dell’Irlanda ma non conoscevo queste usanze riccamente descritte da Paola. É proprio vero: “Paese che vai, usanze che trovi”. Tutto è bello sapere e ora so qualcosa in più. Grazie Paola.

  4. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    TRAGICA: “PARENTESI”
    NON DIMENTICHEREI LA GUERRA CIVILE DELL’IRLANDA DEL NORD, RIMASTA SOTTO IL DOMINIO INGLESE. TRA PROTESTANTI(FILO INGLESI),E CATTOLICI(INDIPENDETISTI,I.R.A.)
    ANCHE SE SAN PATRIZIO E’FESTEGGIATA DA TUTTI GLI IRLANDESI.
    http://youtu.be/ct_sITZj-Gg Antica Tradizione – Il Giorno Di San Patrizio

  5. giulian.rm scrive:

    Una nave con a bordo un gruppo di turisti naviga lungo il Chicago River: il 17 marzo di ogni anno il fiume diventa verde, perché gli abitanti di origine irlandese versano nelle sue acque circa 20 chili di tintura speciale per festeggiare la festa di San Patrizio

  6. Lorenzo.rm scrive:

    Un saggio interessante da incorniciare e conservare. Grazie Paola.

  7. sandra .vi scrive:

    E’molto interessante conoscere queste feste di primavera di altre nazioni ed un ringraziamento a Paola per avercele postate in modo da poterle gustare anche noi.Purtroppo in Italia ,specie al nord ,le tradizioni sono andate man mano perse ed e’ veramente un peccato ,una parte del nostro passate che lasciamo morire.Ora che vivo molti mesi dai miei in Grecia vedo come siano vive molte festivita’ ,e come tutti cerchino di nn lasciare cadere gli usi

  8. franco muzzioli scrive:

    Mamma mia come sono vecchio!!!!
    Il 17 marzo del 1945 avevo sette anni e mezzo e nel “parco” di Modena erano accampati i soldati alleati anglo-irlandesi con i loro mezzi.
    Mi ricordo che mia madre mi portò a vedere la “sfilata” in onore di San Patrizio. Avevano tinto di verde un autoblindo e lo avevano adornato con festoni di tela arancione che pendevano da ogni parte Sopra al mezzo, giovani sodati dai capelli biondi e rossi (a Modena con quei capelli allora erano in pochi)vestiti con lunghe casacche verdi ,fatte ,penso, con teli da tenda , avevano in testa delle specie di corone fatte con rami di pino ,presi ovviamente dagli alberi del parco. Con un altro mezzo bellico , cartone e colore, avevano fatto una specie di drago , la coda era fatta sempre da questi lunghi ritagli di stoffa arancione ,che credo fosse tela da paracadute. Cantavano splendidamente quella canzone che poi seppi si intitolava “Danny boys” e quattro cornamuse intonavano in continuazione “Amazin Grace”.Era bellissimo perchè questi giovani e allegri soldati distribuivano a noi , attoniti e poveri bimbetti cioccolato e ciuingam (così chiamavamo la gomma da masticare)
    Anche San Patrizio è un ricordo.

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