Vi ricordate dove eravate voi, quell’11 settembre del ’73, il giorno più nero della storia del Cile?
Il golpe del generale Pinochet, il bombardamento cruento del palazzo presidenziale, la Moneda, e la morte del presidente socialista Salvador Allende, forse suicida.
Ne seguì una dittatura feroce, che provocò migliaia di vittime tra morti e desaparecidos. Una ferita sempre viva.
Ieri più di 30mila persone hanno marciato a Santiago, per chiedere verità sulle migliaia di persone scomparse e la fine dell’impunità.
(preso dal web)



11 Commenti a “Cile 40 anni — dove eravate quell’11 settembre 1973?”

  1. alessandro31.rm scrive:

    Ciao a tutti,sono cresciuto, da alessandro22 ad alessandro31 ehhe il tempo passa è inarrestabile,passa il tempo, passano le tragedie umane….ma non finiscono e altre ne seguiranno.
    Purtroppo viviamo nel mondo dell’assasinio legalizzato e accettato, in nome della democrazia da esportare dove s’intravedono convenienze geopolitiche e materiali: Sono sempre il solito pessimista! è l’uomo che è marcio dentro, e finchè non si ferma ad analizzare la propria anima non ci sarà mai luce; tutti hanno la verità, ma la verità di cosa! di distrugere popoli,culture,territori?….. come scrisse Tiziano Terzani bisogna abbandonare l’autostrada e incaminarci per altri sentieri, forse si potrebbe trovare qualche barlume di verità

  2. franco muzzioli scrive:

    Ho partecipato alle prime due giornate del Festival della filosofia di Modena…..con argomento “l’amore”. Ho ascoltato Bodei,Bianchetti, Gramellini e Rodotà…..che vi devo dire …ho imparato tutto sul simposio di Platone….le elugubrazioni su Eros di Pausania, Erissimaco, Aristofane e Socrate……e rimango sempre agli antichi adagi …..”quando l’amore c’è…la gamba la tira il piè!”…..sintesi quantomai pedestre e poco filosofica ,ma che sprime il concetto.
    Poi se volete parlarne “di fino” ,venite nel mio salotto (nocino – laurino – limoncello – rosolio – arquebuse…..tutti fatti in casa…!).

  3. alfred-sandro1.ge scrive:

    la parola mancante è
    ROMANAMENTE.
    nel testo era tra virgolette ma word press non riconsce le virgolette e l’ha ommessa.

  4. alfred-sandro1.ge scrive:

    gli 11 settembre andrebbero ricordati tutti i giorni e non solo
    agli 11 settembre di tutti gli anni.
    C’è chi entra chat salutando:
    !
    Vergogna!

  5. armida.ve scrive:

    Certo che li ricordo quei giorni. Si aspettavano notizie alla radio, c’era un senso di impotenza e di rabbia. Si sapeva che c’entravano gli americani, ma si sperava che non sarebbero arrivati a tanto. Io da parte mia, ho consumato una cassetta musicale degli Inti Illimani…altro non avrei potuto fare.

  6. paolacon scrive:

    aggiungo un filmato di quei giorni
    http://www.youtube.com/watch?v.....&hd=1
    basta cliccare sulla scritta

  7. marc52 scrive:

    Settembre 1973, avevo 20 anni “masticavo” già la politica, avevo da poco finito il servizio militare come Carabiniere ausiliario(avevo dato anche botte a operai e studenti). Rimasi esterrefatto da quello che avevo letto sui giornali (Il Corriere della Sera), e visto in tv. Seguendo gli eventi anteriori al golpe, in fondo ce lo si aspettava! Da tempo in Cile, i camionisti con il loro sindacato. pilotato dalla CIA avevano messo in ginocchio la Nazione con il loro presidente eletto con regolari elezioni dai suoi concittadini. CON SALVADOR ALLENDE IL CILE, ERA ALLORA L’ UNICO PAESE DELL’AMERICA LATINA, VERAMENTE SOCIALISTA E’ DEMOCRATICO. 10 anni dopo , andai a vedere il film MISSING di Costa Gavras rimasi incredulo d’avanti all’ingenita all’ignoranza dell’americano medio interpretato da Jack Lemmon e Sissy Spacek, su quello che accadeva in quel paese, e dalle collusioni con i colonnelli del regime, dalle responsabilità volute e perpetrate dal governo americano per mezzo della CIA .
    Non ne ero convinto ma… cominciai a capire la politica estera del USA(Democratici e/o republicani), del più potente Stato del Mondo, che… predicava tanto a voce alta i diritti degli uomini e la DEMOCRAZIA, LA SUA ERA… TUTTA IPOCRISA.
    Vorrei… inserire se mi permettete? una recensione la film MOLTO INTERESSANTE PER CAPIRE IL MOMENTO POLITICO CHE SI VIVEVA IN QUEL SETTEMBRE DEL 1973.
    SEGUE LA BELLISSIMA COLONNA SONORA CON UN TRAILER DEL FILM
    http://youtu.be/hQ4W2PEeUcM Cile Missing di Costa Gravas recensione (Stefano Cammelli)
    http://youtu.be/Z-rb1r2XcX4 Missing (Vangelis) – Arranged and Performed by srmusic

  8. pasquino scrive:

    E’ giusto che un pensiero vada anche lì, a quei fatti oscuri , a quella realtà storica dubbia. Ancora oggi lo scontro politico impedisce di dare giustizia e verità a migliaia di sopravvissuti e ai familiari delle vittime. E’ difficile far luce sull’evento perché un decreto sull’amnistia del 1978 esclude da responsabilità penali tutti coloro che violarono i diritti umani dal 1973 al 1978.

  9. alba morsilli scrive:

    ho trovato su web un condensato del 11 settembre ’11 settembre è una data che sembra avere nel suo Dna la capacità di cambiare il mondo. Di certo lo ha cambiato quell’11 settembre del 2001, quando due aerei impazziti dirottati da terroristi “entrarono” letteralmente nelle Torri Gemelle, che sarebbero crollate come castelli di carte di lì a poco. Tra le tante conseguenze di quel giorno, oltre alla guerra al terrore che ancora oggi tiene banco (cfr. l’ipotesi d’attacco alla Siria), con annesse invasioni ad Afghanistan ed Iraq, ci fu anche un mancato prestito miliardario già promesso dal Fondo monetario internazionale all’Argentina che, così, non ebbe altra possibilità se non quella di dichiarare il default. Ma il mondo lo cambiò anche l’11 settembre del 1973 quando altri aerei pilotati da militari golpisti cominciarono a bombardare il Palacio de la Moneda, la sede di tutti i presidenti del Cile.
    come leggete porta scalogna 11 settembre

  10. franco muzzioli scrive:

    Ricordo bene ,qualche tempo dopo il golpe , arrivò una notte senza avvisare ,con una sacca di tela e qualche oggetto personale ,l’avevano messo sul primo volo per l’Italia solo perchè era figlio del rettore della facoltà di fisica di Conceplcion , se no sarebbe stato tra i tanti portati nello stadio della muerte a Santiago.
    Era mio cugino Mario ,trentatre anni ricercatore biologo ed aveva una sola colpa, era simpatizzante del Partito Socialista.
    Conobbi allora le canzoni di Violeta Parra e degli Inti Illimani ……e non mi abbandonarono più.

  11. Lorenzo.rm scrive:

    Allora facevo politica attiva in una sezione del Partito Socialista di Roma. Con gli altri compagni abbiamo seguito con angoscia lo svolgersi degli avvenimenti. Quando abbiamo saputo che il Presidente Allende era morto abbiamo capito che era finita la speranza per l’America Latina. Mi ricordo le parole di una canzone che forse cantavano gli Inti Illimani: “porqué esta vez no se trata de cambiar Presidente, sera’ el pueblo que construya un Chile bien diferente”. No, il Paese era ricaduto indietro e c’era il nuovo fascismo. Con l’infame carico di morti e scomparsi che portò con sé.

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