Oggi è l’11 novembre: San Martino.
Ne abbiamo parlato tante volte: il Santo generoso con il povero, l’estate, cioè le giornate di sole, come un’oasi, una tregua, in questo periodo in cui il clima si sta avviando verso i freddi invernali e poi, ancora, nelle campagne, l’antica tradizione di fare San Martino, cioè di traslocare, di cambiare casa e podere. Tutto questo in Italia.

Vi voglio però raccontare le tradizioni di un altro paese, la Germania.
Ogni anno, l’11 novembre, verso l’imbrunire, quasi buio ormai, si può sentire un coro di bambini, che passano in corteo, lungo le strade del proprio paese.

“Laterne, Laterne, Sonne, Mond und Sterne” (Lanterna, lanterna, sole, luna e stelle). I bambini sfilano con lanterne colorate, fatte a mano, a scuola e cantano allegramente le canzoncine dedicate all’evento. Ne sanno tante.

Le lanterne sono di carta e cartone, sono coloratissime e le portano appese in cima ad un bastoncino; la luce delle candele, all’interno, vacilla e gli occhi dei bimbi brillano. Sono bimbi piccini, non hanno più di dieci anni e sono scortati dalle mamme, dai pompieri e dalla polizia, in modo discreto, ma per ragioni di sicurezza. (siamo in Germania…)

Cantano, sono emozionati, perché sperano tutti di vedere l’uomo vestito con un’uniforme da soldato romano, con un grande mantello rosso, che cavalca orgoglioso il suo destriero e che incontrerà un povero, al quale donerà il sio mantello.

Una leggenda, una delle tante su Sankt Martin (San Martino), che ogni bambino in Germania, in Austria ed in Svizzera ben conosce.

L’origine di questa tanto amata sfilata di lanterne, non si conosce bene: forse rischiarare l’inverno che incalza oppure è il simbolo della santità di Martino che, con le sue buone azioni, portó un barlume di speranza e di luce, nella vita dei poveri.

In ogni caso ancora oggi, ogni anno, ha luogo la sfilata detta “Laternenumzug” (corteo di lanterne)  e grandi e piccoli si divertono ad osservare i cortei dei bambini, che rischiarano le strade con lanterne e canti: “Durch die Straßen auf und nieder leuchten die Laternen wieder: rote, gelbe, grüne, blaue, lieber Martin komm und schaue.” (“nelle strade su e giú risplendono nuovamente le lanterne: rosse, gialle, verdi e blu, caro Martino vieni e guarda.”) Al gran finale un enorme falò e fuochi d’artificio.

In Germania l’estate di San Martino segna l’inizio del periodo natalizio. Le lanterne dei bimbi saranno accese ogni giorno fino a Natale, così le loro luci li accompagneranno fino a quella, che per loro, è la festa più bella dell’anno!

Unisco due filmati uno brevissimo e molto tenero,ed uno, un po’ più lungo, in cui viene raccontata la leggenda di San Martino a beneficio dei bambini, è in tedesco, ma le parole hanno poca importanza, interessa avere una visione d’insieme di questa festa.

11 Commenti a “11 novembre – Laterne Laterne! – Le feste degli altri.”

  1. franco muzzioli scrive:

    Oggi la tradizione vuole che si mangino le castagne , anzi i maroni……….però…..leggo su Repubblica che per colpa del caldo e per il Cinipide (insetto killer del castagno) ,la produzione si è dimezzata ….e allora le castagne arrivano……indovinate un pò….ma dalla Cina!!!!!!!!!!!

  2. franco muzzioli scrive:

    Scusa Sandra …abbiamo postato assieme!!! Però è stato importante ricordarlo e rimarcarlo ,perchè molti braccianti allora vivevano al limite della sopravvivenza.

  3. franco muzzioli scrive:

    Altra “tradizione” della valle padana di un settantennio fa era “fèr San Martèin”(fare San Martino)….L’anno lavorativo dei contadini braccianti finiva con la semina , giusto i primi di novembre , se “al padroùn dal bèli breghi bianchi” (il padrone dalle belle braghe bianche) ,non rinnovava il contratto ,questi erano costretti a cercarsi un nuovo padrone ed il giorno di San Martino caricavano su un carretto le loro poche cose ed andavano……..Se avete visto il film “L’albero degli zoccoli” vi ricorderete che “fèr San Martèin” era spesso un accadimento tragico.

  4. sandra .vi scrive:

    Grazie Paola per averci raccontato questa simpatica e molto bella tradizione folcroristica tedesca.Fa aempre piacere conoscere queste usanze specie se vedono coinvolti i bambini,E’ cosi’bello vedere tuti quei visetti allegri illuminrti dalle lanterne..IN Brianza far S. Martino ,voleva dire che il contadino 11 novembre doveva lasciare casa e campo perche’ il fattore l’aveva sfrattato.
    Ad ARMENO (il paese dove ho passato mese di agosto appena sopra lago Orta ) esiste uno strano MUSEO ,detto della Memoria,conserva una raccolta di oggetti di lavoro ,fotografie ,testimonianze,scritti ,quali menu’ di celebri in contri ,libri rari di cucina e recensioni storiche.Ma la memoria e’ originata sopratutto dall’amore e dalla passione che i giovani hanno saputo impiegare nell’attivita’ di cuochi,portieri d’albergo,cuochi ,maitres d’hotel stimati in tutto il mondo.Queste attivita continuano anche ai nostri giorni ,pero; la tradizioe vuole che come una volta cuochi e camerieri di ARMENO da qualsiasi parte del mondo 11 novembre tornino al piccolo paese a riabbbracciare i parenti;prima di ripartire per la stagione invernale.Ancora oggi si festeggia la ricorrenza con manifestazioni,valorizzzando la professione dell;albergatore .premiando i migliori del settore.

  5. marc52 scrive:

    UN SAN MARTINO IN POESIA, RIMINISCENZE SCOLASTICHE

    San Martino – Giosuè Carducci
    http://youtu.be/XMPOGDSvWEw

  6. marc52 scrive:

    ALBA ECCOTI ACCONTENTATA, UN PENSIERO PER TE, CHE HAI PROPOSTO QUESTA FESTA.
    ALBA MA SAI QUANTI CORNUTI CONTENTI CI SONO NEL MONDO????
    11/11 SAN MARTINO LA FESTA DEI CORNUTI

    RUVIANO Le Iene alla festa dei Cornuti
    http://youtu.be/W_g_GE8QCew

  7. paolacon.rm scrive:

    Grazie Rosmarie del tuo pensiero, sapevo che anche da voi le tradizioni nordiche e germaniche erano rispettate, infatti ho messo quest’articolo anche pensando un poco a te.
    Alba, molto carino il riferimento ad una festa un po’ goliardica, ma che esiste anche a Roma. Divertente la poesia.
    SE CONOSCETE ALTRE TRADIZIONI PARLATENE PER PIACERE,è BELLO QUANDO IL BLOG DIVENTA UN LUOGO DI SCAMBIO.

  8. alba morsilli scrive:

    grazie dello spaccato di folcore Germanico, fa piacere vedee le usanze altrui, con grande partecipazione dei bambini.
    Io però conoscevo la festa di San Martino la festa dei CORNUTI, molto famosa quella in Abbruzzo, e nel Casertano.
    Era un periodo di festeggiamenti che ricordava molto il carnevale, dove venivano mostrate ai concittadini le mogli infedeli e soprattutto i loro mariti, che non erano stati in grado di farsi rispettare dalle loro consorti. Questi venivano riconosciuti dall’esposizione di enormi corna fuori le loro abitazioni. Quindi San Martino è finita per diventare la festa degli uomini traditi.

    Una poesia per i cornuti

    auguri e sinceri saluti

    a chi è lontano e a chi me stà vicino

    che oggi se festeggia San Martino

    a memoria de tutti li cornuti.

    ‘Na vorta l’anno ‘sta festa ritorna

    e tutti li mariti fanno festa

    pe’ ricordà quer peso su la testa:

    quell’ornamento che se chiama… corna.

    Io me ricordo, ormai so’ tanti anni

    che porto su la testa quell’emblema.

    Mi’ moje, che nun è poi tanto scema

    lo sfrutta bene come attaccapanni.

  9. rosmarie scrive:

    Ciao Paola! Grazie per aver raccontato agli eldyani questa bella tradizione, che è in uso anche da noi! Ricordo quasi con nostalgia quando i miei noipoti dall’asilo alla conclusione delle elementari, ogni anno preparavano le coloratissime lanterne con fantasia e amore. Alla fine ne avevamo una collezione intera! Certe volte il clima era clemente, ma altre era pieno inverno con neve e gelo….
    Buon S. Martino a tutti gli amici di Eldy!

  10. Lorenzo.rm scrive:

    Bellissima tradizione. Grazie Paola. Purtroppo oggi, S. Martino, da noi fa freddo e tira vento. Speriamo che sia una cosa temporanea.

  11. franco muzzioli scrive:

    Ya, wundebar!

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