Rivolgiamo un pensiero accorato alla Sardegna, ricordando le parole
di Grazia Deledda. Coraggio!


Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina,
del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.

10 Commenti a “SARDEGNA, CORAGGIO!”

  1. Giuseppe3.ca scrive:

    Grazie, avete detto tante verità. Da sardo posso solo ringraziarvi per la solidarità dimostrata verso la Sardegna e verso i sardi, popolo orgoglioso e fiero della sua operosità e della sua storia. Ancora una volta saranno i sardi con la loro grande volontà e determinazione a risollevarsi da questa immane tragedia. É stato sempre così e ancora così sarà. Grazie.

  2. marc52 scrive:

    Un pensiero triste è accorato, va ai Sardi e alla Sardegna terra fiera e forte. Accomunandolo ai morti delle Filippine con l’uragano Yolanda (cosi soprannominata la zona colpita). Si ipotizzano 10.000 morti poi ridimensionati, (dati L’ONU parlano di 4.460 morti). Noi inquiniamo, loro poveri diavoli, in paradisi terrestri ne fanno le spese, senza avere nessuna colpa.
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    (Dati presi in rete) Sono ben 5.581 i comuni italiani, circa il 68,9% del totale, che ricadono in aree ad “allarme rosso”(potenziale rischio idrogeologico) il 21,1% dei comuni ha nel proprio territorio di competenza aree franabili, il 15,8% aree alluvionabili e il 32,0% aree a dissesto misto cioè aree franabili e aree alluvionabili. La superficie nazionale, classificata a potenziale rischio idrogeologico più alto, è pari a 21.551,3 Km2 , che corrisponde a oltre il 7,1% del totale nazionale. La mappa del rischio è suddivisa in 13.760 Km2 di aree franabili e 7.791 Km2 di aree alluvionabili; le aree a potenziale rischio da valanga (1.544 Km2) sono accorpate a quelle di frana. Ma non solo. Secondo un precedente rapporto del Ministero dell’Ambiente, in Italia oltre un milione di persone potrebbe essere coinvolta in misure di delocalizzazione dal rischio frane. La regione con il maggior numero di comuni a rischio è il Piemonte, con 1.046 comuni esposti, seguita dalla Lombardia con 914 e Campania con 474 mentre la Sardegna e la Puglia sono le regioni con il minor numero di comuni in pericolo, rispettivamente 48 e 42.
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    (Alla faccia la Sardegna 48 si è visto).Non lo sanno neanche loro è tutte le mappe sono da rivedere, sono cose che l’inquinamento la situazione idrogeologica rendo poco attendibili e sempre da aggiornare come con i terremoti. Se continua questo scempio selvaggio ecologico.
    L’Italia il paese delle tragedie annunciate! Si continua a parlare di stanziamenti per mettere in sicurezza il territorio, ma, i soldi non arrivano mai (non ci sono).Mi domando ma… questi amministratori, queste multinazionali(che hanno dei proprietari che sono persone), che lucrano, dove vivono? Sulla luna? Loro pensano di essere al sicuro nelle loro grandiose ville? Sono sicuri… di non essere toccati di persona, negli affetti, anche con gli inquinamenti atmosferici? In Cina gli americani/europei scappano(ultime notizie il console statunitense adducendo motivi personali), vuole venire via .in Cina il cancro ha fatto un balzo del + 50% . Come si ipotizza fantascientificamente di essere salvati dalla tecnologia scappando con una navicella su di un altro pianeta. Mi auguro che questi stolti, come dimostrano di essere, scappino sul sole coso si bruceranno il sedere.

  3. armida.ve scrive:

    Sei davvero così, come ti ha descritto Grazia Deledda, caro, meraviglioso, popolo di Sardegna. Ma questa natura che si mostra così perfida non potrebbe distruggere cos’ tanto, senza l'”aiuto” dell’uomo. Sono d’accordo con tutti coloro che dicono che stiamo sfidando troppo la sorte: l’avidità, l’insensibilità di certi politici porta fatalmente a questi risultati.
    Ma ora è il momento della solidarietà, del rispetto per tutte le persone così provate e della preghiera per le povere vittime.
    Forza,amici Sardi, vi vogliamo bene.

  4. sandra .vi scrive:

    Q,uanta tristezza portano queste notizie ,perche’ sappiamo che in parte sono da attribuire alle grandi speculazioni e all’incuria.Ora la natura sembra si sia svegliata mostrandosi matrigna ,avvendandosi come una furia e trovando campo libero ha tutto travolto portando rovine e causando morti .Inutili risalire ai colpevoli .CORGGIO SARDI.SIETE UN POPOLO FORTR.Siamo tutti con Voi una lunga catena di mani unisce il continente a VOI nndobbiamo dimenticarvi

  5. franco muzzioli scrive:

    Grande cordoglio per i morti ….ma c’è anche la rabbia di strade costruite sugli alvei dei torrenti, case abusive, cementificazione selvaggia, disboscamento e incuria dei terreni che un tempo erano agricoli,eccesso di sfruttamento della ghiaia che costituiva e costituisce il fondo assorbente dei fiumi.
    Di chi è la colpa?

  6. Nembo scrive:

    Il mio pensiero va a tutti i fratelli Sardi deceduti R.I.P. A tutte le persone che per questa tragedia sono rimaste senza più nulla, li capisco perchè ho provato queste tragiche situazioni. Condivido il commento di Alessandro-31, e aggiungo dicendo che in Sardegna ci sono ben 306 comuni a rischio idrogeologico e, questo non da adesso…finita questa emergenza, i problemi resteranno irrisolti come sempre, e nessuno più parlerà di questa nostra bellissima isola. Altre parole non servono se non per dire che fine hanno fatto i 44miliardi di tasse ambientali annue destinate a mettere in sicurezza argini, fiumi, ecc..?Forza Paris

  7. Lorenzo.rm scrive:

    ANCHE NOI SIAMO SARDI.

  8. albamorsilli scrive:

    La Sardegna come le 5Terre e Genova,
    Due terre martoriate allo stesso modo da bombe d’acqua,è vero il clima cambia, ma noi siamo sicuri che non esiste altra responsabilità oltre al clima?
    Oggi è lutto nazionale non è il momento delle polemiche,
    Nella mia mente non riesco a cancellare la visione di quel padre con il suo piccino che cercava di prottegerlo sotto il giubino, era andato a prenderlo all’asilo, sceso dalla macchina per tanta acqua e salito sopra un muretto che poi ha ceduto travolgendo tutto. Signore è ingiusto morire a quel modo qualcuno gli ha sulla coscienza

  9. edis.maria scrive:

    Miei adorati Sardegnoli, mio marito era Sardo!, forti, determinati, capaci di cose meravigliose, supererete anche questa immane sventura e vi risolleverete presto, con l’aiuto di tutti! Vi prego però , per l’avvenire ,di tutelarvi di più nel prevedere che la natura può essere matrigna e non fidarvi di cattivi consiglieri interessati , magari ad un ” voto” promesso!

  10. alessandro31 scrive:

    Coraggio!! ???????
    Noi dovremmo avere piu coraggio! il coraggio di affrontare le problematiche che ci attanagliano invece di delegare la soluzione dei problemi a persone che dell’opportunismo politico ne fanno una professione: le parole d’incoraggiamento non servono a risolvere i problemi, ci vogliono i fatti; guardare in faccia la realtà e non blaterare ( a tutti i livelli ) per salvaguardare le nostre vite.
    Sperare è un delegare a vuoto !

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