In questo giorno di San Valentino mi piace fare gli auguri a tutti, è un discorso di amore, ma non solo per la persona amata, per gli amici, per le persone che ci sono vicine, per i familiari ed anche per gli animali. Lo sappiamo bene che ci si deve voler bene, sempre, ma onestamente chi ci riesce davvero, sempre?
Allora oggi, lasciamo da parte i cioccolatini ed i regaletti, ma facciamo davvero qualcosa per le persone a cui vogliamo bene.
Vi propongo un racconto delicato, tenero, un po’ fantasioso e leggero come una fiaba o una farfalla. Lo ha scritto una mia cara amica: Paola O.
Forse allevia un pochino la pesantezza della quotidianità.
Io anche, invio un bacio affettuoso ad una persona lontana, sono sicura di riceverne di ritorno un altro, come nel racconto. Penso che succederà anche  a voi. Basta provare.

IL VIAGGIO DEL BACIO scritto da Paola O.

Il bacio aveva iniziato il suo volo all’alba, quando la rugiada copre le piante, gli insetti si smuovono piano piano dal loro sonno notturno, e le tante creature, umane e non, si coccolano nei loro letti, nelle loro cucce, nelle loro tante, sui rami degli alberi o forse sulla luce delle stelle.
Lui lo aveva inviato a lei dopo averlo istruito per giorni e giorni: “ Non la posso vedere” gli aveva detto.” Non posso proprio mai muovermi da qui ! Ma vorrei darle un bacio almeno un bacio!”
L’aveva allora posato per qualche giorno su un vaso di fiori, il suo bacio. Aveva passato il tempo a spiegargli il percorso, a dargli le indicazioni per il suo volo.
Il giorno giusto poi, era arrivato. Prima di lasciarlo andare, ripete tutte le istruzioni tante volte sillabate. “Non ti distrarre, percorri la via maestra, segui quella asfaltata. Subirai minori tentazioni. Le città pullulano di belle ragazze. Ma non dimenticare mai, il bacio è per lei. Resisti dal distribuirlo alle fanciulle che incontrerai!”
Gli ammonimenti non erano mai troppi. Era quello un bacio sbarazzino, pieno di sogni e di fantasia, e si sa, sogni e fantasia sono belli ma possono portare lontano.
Potevano sviarlo da lei. Poteva vederla altrove.
“Mi raccomando” -gli ripeteva- “tu sei mio e credimi, non potrai che riconoscerla anche se tante sembrano come lei.”
Era convinto che il bacio capisse: si illuminava, vibrava quasi a rispondere. Eppure il suo aspetto furbetto non lo rassicurava mai del tutto. Non rimaneva che rischiare.
E così decise e gli diede il via. Lo vide allontanarsi felice, simile a una farfalla che nuota nello spazio. Lo seguì a lungo, lasciava un tunnel nell’aria. Riconoscibile da un sottile turbinio di piccole pagliuzze dorate. Forse apriva la strada a tanti baci che nessuno aveva pensato di addestrare. Fu un volo lunghissimo.

Sulla strada sembravano aspettarlo. Mani danzanti nell’aria cercavano di prenderlo. Era attratto da guance rosate e tenere labbra. Girò attorno a mille fanciulle.
Più e più volte pensò di posarsi. Ma continuò il suo volo, allegro e sempre più vibrante e veloce. Lui glielo aveva spiegato bene: “Se ti darai, la prima volta, alla persona sbagliata, non ti potrai alzare più. Ogni bacio è unico e solo. Tu sei il mio bacio. Non lasciarti andare. T’ho destinato
a lei. Ma  -aveva aggiunto- se percorrerai bene il tuo primo cammino, vedrai, poi potrai girare il mondo. Da un bacio nasce sempre un nuovo bacio.
Dall’amore nasce sempre nuovo amore, tanto da distribuirne tutto intorno. Tanto da non essere più esclusivo.”
Finalmente la vide, stava ridendo, circondata di gente. Si fermò un attimo, stordito. La salutavano affettuosamente, la stringevano, la baciavano. Lui era lì e non decideva.
Non sapeva decidere. Non poteva e non voleva mescolarsi ad altri baci. Si sentiva prezioso, unico.
Ora poiché aveva resistito a tante tentazioni, poiché aveva riconfermato a sé tante volte di essere per lei; posatosi su un geranio attese giocando con un ape gentile. Finalmente lei si sedette. Era rimasta sola. Il suo aspetto appariva sereno, eppure a guardarla bene, lo sguardo era velato da una dolce malinconia.
Il bacio si alzò lieve e mentre fremendo le si avvicinava, ricordò che nell’inviarlo lui non gli aveva detto dove posarsi. Provò un moto di gratitudine. Nella missione affidatagli di certo aveva voluto lasciare un piccolo ma importante spazio di libertà.
E che libertà pensò. E lui scelse. Si posò leggero sui suoi occhi. Lei li chiuse! Rimase a lungo sulle sue palpebre, ma poi piano piano discese sulle sue guance tiepide di sole e ancora sulle labbra.
Lei aprì gli occhi dolcissimi, la malinconia era svanita. Brillavano.
Di certo lo aveva sentito e come in una favola lo ricambiò.
Furono baci teneri e appassionati e poi …
Le istruzioni finivano lì, con l’aggiunta di una magica promessa.
Ecco lei socchiuse gli occhi. Portò il palmo della mano vicino alle labbra e soffiò un bacio, lontano… “ Vai da lui gli disse!”

Il volo ricominciò, perché il nostro sapeva che un bacio senza insegnamenti si sarebbe immediatamente perso. Decise allora di accompagnarlo, tenendolo teneramente stretto a se.
Arrivarono che l’uomo dormiva. Il bacio di lei si posò. Lui si svegliò, capì e sorrise. E poi, volgendosi verso il geranio, dove intravide il vibrare di una luce lunare disse: “Ora vai sei libero.
Puoi volare e fermarti dove vorrai. Ma non scordare: Ogni tanto passa da lei e ricordale che l’amo.
Cominciò la sua storia infinita. Sognante e fantasioso, girò e girò il mondo: rese felici amanti appassionati, bimbi morbidi e birichini, sfiorò mani e labbra di tante età, occhi e fronti dai mille colori.
Ogni tanto però tornava da lei. Si accoccolava sui fiori del suo terrazzo, per qualche ora, talvolta per qualche giorno. E, quando la vedeva fermarsi un attimo, incantata a pensare chissà a che, le volava accanto e la baciava. Era così dolce quell’incontro. Non vi avrebbe rinunciato mai. Quasi che tutto il resto prendesse vita, energia e ragion d’essere proprio da lì.
Lei lo percepiva, ne era certo. E ogni volta ricambiava inviando un nuovo dolcissimo bacio che decollava dalla sua mano. E lui ripeteva il suo “viaggio”, stringendolo forte. Sempre come fosse
la prima volta.
Erano i giorni più felici in cui gioiva di quel bacio ricambiato.
Sapeva di far esistere un amore al di là del tempo e dello spazio.
Vivo per sempre.
Paola O.

9 Commenti a “IL VIAGGIO DEL BACIO scritto da Paola O.”

  1. edis.maria scrive:

    Una fiaba moderna, leggera ,che ti fa sognare e viaggiare in tutto il mondo sulle ” ali” di un bacio etereo , ma efficace!Ti prospetta ” l’umanità” che si ama ,che vive d’amore! Che bella!!!Siamo tornati bambini e sognatori!

  2. marc52 scrive:

    UNA VITA PIENA DI BACI MANDATI ANCHE CON IL VENTO.
    Stadio∻”Ti mando un bacio” http://youtu.be/HDuyk6EFR0U

  3. marc52 scrive:

    Bella favola, di un pensiero tenero che si trasforma con la fantasia in un bacio. Un bacio lieve, tenero, che volteggia per il mondo con il desiderio di fermarsi di darsi a tutti, ma… istruito deve arrivare solo all’amato un bacio, che si concretizza ogni volta che il pensiero si da e si trasforma in amore. Cosa c’è di più bello della fantasia che molto spesso supera la realtà, il desiderio si fa più forte con la fantasia, la fantasia rende più bramosi i desideri. Se ci mettiamo un po’ di fantasia elargiamo e vediamo (in questo giorno) anche noi baci volteggiare, fermarsi, carezzare, le gote dei nostri amati.

  4. sandra .vi scrive:

    Un ringraziamento a Paola per aver postato questo delicato e commmovento “bacio “per S. Valentino.E’ una fresca ,pura ventata da innamoratini alla PEYNET che per un momento ci fa sognare e ci riporta ai nostri verdi anni .E’ bello per un attimo dimenticare e rivivere ***************un grazie di tutto cuore.

  5. gianna scrive:

    Commenti abilitati
    Bellissimo questo racconto d’amore, delicato e molto sensibile,quanti baci viaggiatori per San Valentino, vola bacia lei dille che io l’amo. Ma portami una sua risposta, ecco sento il calore delle sue labbra. io ci sono riuscito …non e solo un sogno oppure ,fantasia ma vero amore. (Paola Autrice e Curatrice) grazie di averci fatto sognare!!

  6. Lorenzo.rm scrive:

    Bellissimo racconto, sensibile e delicato. Quanti ce ne vorrebbero di baci viaggiatori. Per San Valentino ed in tutti i santi giorni. Bravissime le due Paole (l’autrice e la curatrice).

  7. alba morsilli scrive:

    Il suo bacio vola tra le ali del vento, è come avere dentro tutta la sua anima.
    Vola bacia vai da lei dille che io l’amo.
    Ma torna io ti aspettovoglio risposta.
    Ed ecco come le favole, si posa sulle sue labbra,
    sente il dolce calore della sua amata che con tutto il cuore glielo rimanda.
    Le favole sono sempre gradite ti tolgono dalla ruti di tutti i giorno, poi parlare d’amore è bello anche il Papa Francesco oggi si è rivolto ai giovani innamorati dicendo Vogliatevi bene il vivere assieme è costruire la vita

  8. franco muzzioli scrive:

    Atmosfere alla Peinet con collaborazione artistica e scenografica di Chagall. Molto bello questo affresco sanvalentiniano….e brava …anzi bravissima quasta Paola O.

  9. elisabetta8.mi scrive:

    E brava paola,molto bello e triste questo tuo racconto,,è x tutti secondo la propia situazione,,quel bacio ha mille sfaccettature,oghi persona lo puo’ dedicare con amore ,dolcezza e tristzza alla persona amata,vicina lontana,lontanissima ma sempre raggiungiblie,,in un giorno speciale ,,tu ci sei riuscita,,nn è fantasia ma vero amore,,grazie paola,,,,,

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