Le donne che leggono sono pericolose

Le donne uccise in Italia nel 2013 sono state 128 , spesso dai mariti , fidanzati , compagni e ex.
Non è un fatto di età e di cultura perché le uccise andavano dai 35 ai 54 anni , il 53% aveva un diploma  ed il 22% era laureata.
Ogni anno la violenza sulle donne ha un costo economico altissimo , oltre al fatto in se stesso , vengono spesi ben 17 miliardi di euro per giustizia , sanità , ordine pubblico ecc.
Ho voluto  cominciare con un po’ di numeri queste considerazioni sull’8 marzo , data che non vorrei più ricordare , perché la parità di genere dovrebbe essere così sentita e generalizzata , da non aver più bisogno di commemorazioni.

La donna che legge è pericolosa

donna pericolosa perché legge

Nelle TV , la donna è quasi sempre una ” immagine oggetto ” ……..e dalla donna oggetto in TV e nella pubblicità  alla violenza il passo è breve.
C’è un ammiccamento sul sesso solo voyeuristico , ammantato di piacere e di sfruttamento , che soprattutto nelle adolescenti , non ancora formate , fa scattare aberrazioni  che si possono riscontrare ormai quotidianamente nel web.
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Vorrei almeno oggi ricordare le donne madri , le donne che lavorano ed accudiscono i figli , le donne fedeli compagne di una vita , le donne sagge e determinate in politica , le donne che volitivamente amministrano e dirigono , le donne che non riempiono le copertine dei rotocalchi e non sculettano negli spettacoli televisivi , ma che sono l’altra indispensabile , meravigliosa , adorabile altra metà del cielo.

12 Commenti a “Considerazioni sull’8 marzo scritto da Franco Muzzioli”

  1. franco muzzioli scrive:

    Il maschilismo continua la sua corsa autodistruttiva anche in Parlamento. Non sono d’accordo con le “quote rosa” perchè non ci dovrebbero essere tra persone civili quote di genere , ma se questo postulato (del 50% o del 40 %) fosse la conditio per avere certezze che la discriminazione sulle donne anche in politica non viene perpetrata, allora perchè non votarlo.
    Perchè imporre sempre con rigidità paternalistica le scelte che spesso vengono fatte dagli “ometti” peggiori(e spero d’essermi fatto intendere!).

  2. sandra .vi scrive:

    8marzo una data senza motivazione alcuna finche’ le donne continuaranno ad essere violentate ,maltratate ed uccise. Ancora 3 in questi i=ultimi giorni ,mentre erano in corso i festteggiamenti/e tutto continuera’ finche’ nn verrra’ a maturazione un sentimento di paritata’ di vera uguaglianza fra uomo e donna ,e la donna verra’ rispettata.

  3. marc52 scrive:

    Leggiamo la storia di “VANITY FAIR.IT,”(rivista femminile) sulla ricorrenza dell’8 marzo. Una giornata in cui ricordare le lotte sociali. Una ricorrenza per rafforzare e continuare le lotte contro la violenza, le discriminazioni. “Un modo l’8 marzo per ricordarsi da dove veniamo e dove stiamo andando”. La leggenda narra della fabbrica Cotton di New York, in effetti, per VANATY FAIR si tratta di una leggenda nata nel dopoguerra. Alle manifestazioni per il suffragio universale si unirono altre rivendicazioni per i diritti femminili tra… il novembre del 1908 e il febbraio del1909 ,migliaia di operaie di New York scioperarono per diversi giorni, per chiedere aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro. Nel 1910 l’ VIII congresso dell’interazionale socialista, propose per la prima volta di istituire una giornata dedicata alle donne. il 25 marzo, cadde la goccia che fece traboccare il vaso: Il 25 marzo nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (per lo più donne immigrate) persero la vita. Da qui si pensa nacque la leggenda. le manifestazioni si svilupparono a macchia d’olio anche in Germania, Austria e Svizzera, nacquero giornate dedicate alle donne. L’8 marzo del 1917, entrò nella storia della festa delle donne. Quel giorno, a Pietroburgo le donne manifestarono in piazza contro la fine della guerra. Dando cosi vita alla rivoluzione Russa di febbraio. Fu cosi che decisero le delegate della seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca a scegliere come data l’8 di marzo. In Italia, la Festa della Donna, iniziò a essere celebrata nel 1922, con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale nel 1945 l’iniziativa prese forza con l’unione delle donne Comuniste, Socialiste, Partito D’azione ,Sinistra Cristiana e Democrazia del lavoro, celebrando la giornata delle donne nelle zone liberate dai fascisti. Nel 1946 scegliendo a caso come simbolo la mimosa fiore che fiorisce i primi giorni di marzo. L’Italia tutta, ricordò questa ricorrenza.

  4. edis.maria scrive:

    L’8 marzo non deve presentarsi come una lotta tra UOMO e DONNA, ma semplicemente come un’ unione di intenti comuni! Tutti gli uomini che , oggi 8 marzo, sono sicuri che , tornando a casa ,trattano le loro donne come compagne amate e rispettate? Speriamo e aspettiamo domani e dopo!

  5. Guglica scrive:

    DICO CON TANTA SPONTANIETA E SINCERITA’.
    CHI UCCIDE,STUPRA,VESSA O MALTRATTA UNA DONNA NON E’ UN UOMO E’ UNA CAROGNA, UN VILE UN DELINQUENTE. BUONA FESTA A TUUTE, MA SARA’ FESTA D’AVVERO QUANDO LE DONNE NON AVRANNO PIU’ PAURA, SARANNO LIBERE. W 8 MARZO W LE DONNE.

  6. alba morsilli scrive:

    A distanza di anni mi domando ” ma è valsa veramente la pena di combattere battaglie per il nostro progresso?”
    Tornando a ritroso con la memoria, mi vedo negato il piacere di studiare, prima tuo fratellolui è maschio.
    Da giovane ragazza ho dovuto rinunciare all’amore dovevo essere vergine fino al matrimonio, così è stato fino a 27anni.
    La donna che si sposava perdeva il lavoro e noi finalmente nel 1963 dopo scioperi anche a noltranza (rimetendoci anche lo stipendio)siamo riuscite ad abbrogare la legge.
    Lotte per il divorzio fino alle elezioni, per aborto, per la parità dei diritti (li non ci siamo ancora arrivate del tutto)
    Forse tanto prese noi madri lavoratrici qualcosa ci è sfugito, non siamo state capaci di strasmettere ai nostri figli valori morali e doveri.
    L’altro giorno su Il FATTO QUOTIDIANO un articolo inchiesta su i 14 enni mi ha lascito veramente allibita
    ” Se tu non ti fai sverginare sei una sfigata ”
    questa è una frase riccorente “ieri sera finalmente mi hanno stappata “oppure Mi hanno sturato ”
    tutto come se fossero dei lavandini
    Parole uscite dalla bocca di ragazzine, sono loro che cercano i maschietti senza curarsi degli anticoncezzionali.
    al sabato sono ubriache, o fumate.
    A pensare che l’amore fatto con A maiuscola è una cosa meravigliosa,Perciò se le nuove generazioni di padri e madri non sono riuscite a trasmettere i così detti valori non ci lamentiamo quando si vendono per soldi fra di loro si vendono per stare nel gruppo

  7. Lorenzo.rm scrive:

    Grazie, Franco, del tuo articolo. Io sono uno di quelli che farebbero della lotta delle donne anche il proprio obiettivo ed intento quotidiani. Una donna in simbiosi con gli uomini potrebbe rappresentare davvero l’altra società, di cui si ha tanto bisogno, in quanto quella in cui viviamo, affidata prevalentemente agli schemi e ai compoortamenti degli uomini, non regge più. Gli schemi e le idee femminili non hanno solo diritto di parità ma di prevalenza per cambiare, per essere diversi, per sopravvivere e vivere.

  8. NEMBO scrive:

    Che altro dire..descrizione perfetta…Donna nome fatto da poche lettere ma racchiude tutta l’importanza del mondo, è amore, bellezza, sensibilità, forza, coraggio, sostegno, ma sopratutto è VITA. W tutte le donne del mondo.

  9. edis.maria scrive:

    Fortunatamnete non siamo più ai tempi di Francesco Crispi! Noi donne abbiamo imparato a essere ben altro che ” le consolatrici della famiglia”. Affianchiamo i nostri uomini in tutto e li sosteniamo, come fanno loro con noi, in ogni momento di sacrificio o di gioia! Donne e uomini ci completiamo in tutto ciò che la nostra natura e differenze ,ci competono! Non siamo uguali e non vogliamo esserlo, ma completarci a vicenda con rispetto!

  10. alessandro32 scrive:

    Poche parole, ma sono inevitabili. Dovremmo noi uomini non considerare l’8 marso giorno di commemorazione una volta l’anno ma 365 giorni l’anno e per tutta la vita.L’uomo senza la donna è perso, e finchè l’uomo non matura il sentimento di parità, usera sempre la violenza per imporre la sua superiorità che non ha.La societa è maschilista e violenta, in maniera eclatante o subdola, a poco valgono articoli, libri e commemorazioni retoriche; ci vuole umiltà e coerenza per riconosce che la donna ha delle caratteristiche superiori……… all’uomo. Come sempre mi esprimo siteticamente e spero di essere capito.

  11. marc52 scrive:

    Oggi, 8 marzo ricorrenza internazionale della donna. Conosciamo ormai la storia della fabbrica di new york.
    Oggi, giornata delle rivendicazioni delle donne, contro i soprusi e delle disparita perpetratati per secoli nei loro confronti. Una festa che negli anni purtroppo ha cambiato il suo autentico significato trasformandosi in una festa consumistica, di svago, di divertimento, commerciale.
    Fino al 1900, molti diritti erano loro negati: non potevano votare, frequentare l’università, testimoniare nei processi, fare lavori qualificati. IL suo ruolo era relegato alla famiglia. La metà del l’ottocento, con l’industrializzazione, segna l’entrata delle donne nelle fabbriche, diede a esse la possibilità di svolgere lavori prima relegati solo agli uomini. I vari movimenti femministi sorti come le sùffragette, seppero dare una determinante spinta. Le prime donne ad ottenere il voto, furono le inglesi nel 1918, seguirono le americane nel 1920, le nostre italiane, lo ottennero nel 1946, con la Repubblica. Nel 1975 in Italia è stato emanato il diritto di famiglia, che riconosce a tutti gli effetti gli stessi diritti degli uomini. Oggi le donne si sono guadagnate posti da protagoniste, un po’ in tutti i campi .Ancora troppo poche , che con il loro esempio, la loro determinazione, i loro sacrifici, contro anche una società avversa, fatta di maschi , possono dare fiducia, speranza, dignità, a tutte le donne del mondo, ancora sottomesse è bistrattate.
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    PRESO IN RETE
    Ecco con quali parole Francesco Crispi, Presidente del Consiglio dal 1887 al ‘1 896,
    si oppose alla proposta di concedere il voto alle donne italiane.
    La donna è regina dei cuori finché resta estranea alle lotte politiche,
    ma se la spingerete nella politica non sarà più il tesoro della famiglia,
    non potrà più provvedere alle necessità del marito e dei figli, né assisterli.
    Se voi, o signori, fate entrare la donna nella politica,
    essa non sarà più l’angelo consolatore della famiglia.

  12. marc52 scrive:

    Donna
    Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
    i capelli diventano bianchi,
    i giorni si trasformano in anni….
    Però ciò che è importante non cambia;
    la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
    Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
    Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
    Dietro ogni successo c`e` un’altra delusione.
    Fino a quando sei viva, sentiti viva.
    Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
    Non vivere di foto ingiallite…
    insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
    Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
    Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
    Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
    Quando non potrai camminare veloce, cammina.
    Quando non potrai camminare, usa il bastone.
    Però non trattenerti mai!!!

    (Madre Teresa di Calcutta)

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