ieri
oggi

Dopo aver letto e discusso il post precedente di Bracco, Alba ha avuto voglia di scrivere e di raccontare vita vissuta.
Così mette a contrasto la sua esperienza di quando era ragazzina, con un episodio al quale ha assistito in questi giorni e che l’ha particolarmente scioccata.

Due epoche, due generazioni a confronto e devo dire due eventi estremi.
La nostra morale si è evoluta in 50 anni, ha subito una trasformazione quasi radicale e atteggiamenti che suscitavano scandalo allora, attualmente sono diventati normali.
Ma che cosa è accaduto realmente?
Quale è stato il percorso compiuto per arrivare ad un cambiamento così drastico?
In ogni epoca storica ci sono stati mutamenti, trasformazioni, modifiche, evoluzioni, ma, come dice Alba, sembra che in questa nostra stagione tutto avvenga più rapidamente.
Lascio la parola ad Alba e poi a voi Eldyani per aprire una discussione sul tema “cambiamenti”. Considerate che questi sono due episodi estremi e che non tutta la generazione attuale si specchia nelle ragazzine che ha incontrato Alba. F o r t u n a t a m e n t e. (pca)

***********************************************************************************************

Viviamo in un’epoca dove tutto fila veloce e le ragazzine sono precoci, anche nella preparazione sessuale sia teorica che pratica.

Come ogni bimba degli anni 50 io ero all’oscuro di come avveniva la crescita e lo sviluppo del nostro corpo.

Un ricordo indelebile è quando mi sono sviluppata.

Come ho già scritto ero piuttosto prosperosa per l’età ed il ciclo mestruale non tardò ad arrivare.

Ero in 5a elementare e una mattina vedo il banco che sanguinava, corsi dalla maestra,  lei dalla bidella che mi accompagnò a casa e farfugliò qualcosa con mia madre.

Lei non parlò, aprì un cassetto a noi bimbi proibito, tirò fuori una pezza bianca con delle granfie e mi disse  in dialetto genovese, l’unica lingua che parlava, “ti dei diventà donna”.

NoOOOOOOOO! io ero bambina, non capivo e poi mi sono tagliata ecco perché esce il sangue .

Solo che io morivo dalla vergogna, non volevo più uscire di casa, sono stata la prima tra le amiche che avevo e tutte volevano sapere quello che io non sapevo; ecco come eravamo noi ragazzine, allora.

 ***********************************************************************************************

oggi si beve
ieri si beveva

L’altro giorno ero seduta  su una banchina e, di fronte ad una scuola media, vi era un gruppo di ragazzine che penso più di 15anni non potevano avere.
Una si rivolge a un’altra: “tu sei ancora vergine?”

Che risponde “Sì perché?”

“mi dispiace” dice la prima “non puoi far parte del gruppo”.

“Cosa devo fare?”  per tutta risposta ecco la frase: “fatti riempire”.
Salta fuori una terza ragazzina che dice: “vedi ieri sera mi hanno stappato ”

si io ho pensato come fosse stata la bottiglia della visci.

Senza parlare, con la bocca asciutta, mi sono allontanata e, strada facendo, riflettevo molto.

Il mio disgusto era talmente tanto che avevo lo stomaco sotto sopra.

amiche oggi

ED ORA LA PAROLA A VOI ELDYANI

amiche ieri

37 Commenti a “Confronti… raccontati da AlbaMorsilli”

  1. paul candiago scrive:

    Siganor Gugli,
    scusi la mia inadeguatezza nello srivere.

    Desideravo solo far notare che esiste una soluzione comune, nonostante la diversita’ delle mentalita’ e culture: o si vive nella Verita’ o si approda al nulla: nulla perche’ la morte prova la futilita’ del “mondo”.

    Se poi una persona pensa che la Verita’ non esite deve iniziare per se stesso un processo socio-etico-filosofico-religioso-spirituale,data la nostra specifica natura, che gliela faccia intravvedere e ricercare.

    Personalmente sono molto fortunato perche’ questa indottrinazione mi e’ stata presentata da preti,suore e frati facendomi capire dalla Rivelazione di Dio e del suo Cristo dove “esiste” questa Verita’.

    Va da se’ che, poi, ognuno la ricerchi dove vuole e come le pare piu’ adeguato esista questa unica Verita’ eterna.

    Verita’ necessaria per impostare la nostra vita che sia priva di ” compromessi”, “vuoti” e “dubbi” e dia una risposta alla vita eterna che ci attende.

    Cordiali saluti Paul.

  2. Gugli scrive:

    Signor Paul Candiago. Rispettosamente le chiedo un cortese favore sia più elementare nella sua scrittura, non riesco a capirla e il messaggio che lei vuol dare. La mia cultura è molto bassa, credo che apprezzi il mio invito. Rispettosi saluti.

  3. paul candiago scrive:

    Cari Signori e Signore:
    penso condividerete che dai commenti esposti ermerge il modo di pensare e vivere il soggetto (i) Confronti…”

    Commenti rappresentativi della formazione etico sociale, spirituale e religiosa di cui siamo “impastati”:nessuno puo’ sottrarsi: civilizzazione occidentale europea e spiritualita’ giudeo-cristiana:la nostra storia.

    Ora senza imporre nulla a nessuno il processo logico di questi commenti deve anche sottoporsi a una logica di conclusione per farci progredire, o, come accade: tifosi al bar della squadra del cuore che parlano di innovazioni politiche.

    Se permettete esiste anche in questo trattato,quanto mai disparato di “Confronto…” una via maestra,una logica da seguire, la Verita’ che deve galleggire sopra ognuno di noi e rivestirci.

    Diversamente, si profila lo spetro di una nebbia di fumo e di confusione che rende la vita quanto mai difficile o impossibile da capire per la mancanza di un punto o punti Cardinali a cui riferisi.

    Auguro a tutti la luce della Verita’ dentro la quale ognuno di noi e’ ampiamente soddisfatto per trovare la nozione cognitiva di vivere il suo essere umano e spirituale.

    Detto questo condividiamo il fatto che non esistono due Verita’ o litigano fra di loro e non accetteranno mai il divorzio del Relativismo.

    Rispettosi saluti e vita felice a utti,Paul

  4. lucia1.Tr scrive:

    Leggo i commenti, tutti da rispettare e in parte da condividere, stiamo affrontando problematiche diverse da quelle richieste dall’articolo. Un commento chiede quale responsabilità hanno le regole rigide imposte dai genitori ai figli, domanda cui difficile dare una risposta che vada bene per ogni situazione. Una regola che tutti noi genitori dobbiamo tener conto che la nostra è una “responsabilità illimitata”, non siamo proprietari della vita dei nostri figli. Il triste fatto del suicidio, riportato in un commento, è il peggiore degli incubi che un genitore può sopportare, una figlia che, sentendosi incompresa, per attirare l’attenzione su di sé, decide di porre fine ai suoi giorni, accusandoli di non aver compreso e condiviso le sue aspirazioni. Aspettando che la giustizia faccia il suo corso, cerchiamo di vedere questi genitori innocenti, simili a molti di noi, a volte severi, altre volte poco attenti ai segnali d’insofferenza dei figli, ma sempre convinti di fare bene.
    Non solo la famiglia, ma tutto l’ambiente frequentato dalla giovane, dovrebbe sentirsi responsabile e interrogarsi perché in molti non hanno sentito il suo disagio, impendendole un gesto estremo.

  5. Gugli scrive:

    In questa epoca di giovani stappati ecc ecc. Ci sono anche giovani puliti, che lavorano, studiano e vivono le relatà di difficoltà del paese un momento di crisi economica che li penalizza fortemente. Quindi c’è anche questa parte positiva giovanile. Non gardiamo sempre il lato peggiore dei giovani. Io credo moltissimo nei giovani. Sono loro il nostro futuro.Da parte mia avranno tutto il mio sostegno possibile per avere un futuro migliore, io non delego altri…Saluto con simpatia G.

  6. alfred-sandro1.ge scrive:

    Chiedo scusa, non ho figli da educare e forse sono la persona meno adatta per giudicare ma al di la della educazione vera e propria dei figli io parlerei di educazione in generale.
    Già in altra occasione è stato toccato questo argomento.
    Gli adolescenti di oggi di cui si parla hanno grosso modo 15-18 anni.
    I loro genitori statisticamente dovrebbero essere attorno ai 40-50 anni.
    Bene guardiamci attorno: siamo sicuri che questi 40\50enni siano davvero i genitori che pretendiamo che siano quando si parla degli adolescenti?
    Questi signori sono i nostri politici, sono gli insegnanti, i medici, gli imprenditori, i legislatori, avvocati, sono in pratica la parte più importante di uno stato.
    In sostanza sono coloro che guidano con responsabilità a vario titolo questa nostra Italia di cui si parla quando si parla di adolescenti.
    Loro li hanno educati, istruiti, cresciuti. Loro hanno dato e danno esempi, ideali. Sono loro che scrivono sui giornali, fanno spettacoli, girano films, fanno programmi televisivi. Loro sono gli insegnanti della scuola che li dovrebbe preparare.
    Ma un cinquantenne di oggi di chi è figlio?
    Se possiamo rimproverare un genitore 40\50enne di non essere capacedi trasmettere ai sui figli i valori che vorremmo che fossero trasmessi, forse non sarebbe il caso di di chiederci: ma se quelli sono figli nostri allora forse siamo noi che non siamo stati capaci di trasmettere quei valori che forse avevamo ricevuti noi dai nostri genitori?
    Non sarà forse anche per questo che troppo spesso si delega ad altri quello che non siamo stati capaci di fare noi?

  7. giuseppe3.ca scrive:

    Alba, nel tuo racconto ci sono tutti gli elementi per capire le carenze e gli errori nella società di ieri e ancor di più in quella di oggi che, credendo di essersi emancipata, continua a sbagliare. L’episodio descritto del tuo menarca è stato un episodio comune a tutte le ragazzine in età pubere in quegli anni. Non esisteva preparazione sull’argomento causa i tabù di una società condizionata da correnti educative oscurantistiche che non producevano niente di utile o proficuo. L’educazione sessuale doveva iniziare allora ma così non è stato. Genitori impreparati, pur vedendo nella loro figlia le prime avvisaglie della trasformazione in donna, non erano capaci di preparare la bambina per evitarle la sorpresa quasi sempre traumatica. Oggi tutto è cambiato, ma non certo in meglio. Cito una frase del grande Gino Bartali: “É tutto sbagliato, è tutto da rifare”. Ciao.

  8. franco muzzioli scrive:

    Cara Lucia, non ho letto il libro dell’Avallone ,ma ho visto il fim di Mordini ,tratto appunto da questa opera letteraria , in una Piombino sottoproletaria , con ragazzine disadattate ed abusate , forse ritratto di una Italia al margine, dove i “grandi” fanno fatica a vivere i loro ruoli.
    Hai Ragione ,spesso non riusciamo a comprendere le contraddizioni e le pulsioni dei nostri adolescenti, quello che ribadisco sempre è l’autocritica , unico modo per correggere il tiro.

  9. franco muzzioli scrive:

    Caro Marco penso che un tragico evento come quello da te descritto non possa essere preso come norma ed esempio…….poi bisogna vedere che cosa voleva dire “severità dei genitori”!!!!
    Se uno muore per una iniezione , non vuol dire che non si debbono fare più iniezioni.
    Scusa il paragome ,ma soprattutto in un mondo come quello in cui viviamo ,l’educazione e basilare e salutare.
    E’ necessario inculcare principi e doveri , con le giuste motivazioni e sensibilità , perchè la vita non è fatta di una adolescenza infinita.

  10. marco 36 scrive:

    La magistratura ha scritto nel registro degl’indagati, i genitori di un’adolescente che si è suicidata gettandosi da una finestra della scuola. Nel diario accusava i genitori di troppa severità. Ora oltre al dolore di aver perso una figlia, rischiano il carcere, per istigazione al suicidio. Cosa ne pensate ? Scommetto che non avrò risposta Meglio far finta di niente Spero che mi sbaglio.

  11. lucia1.Tr scrive:

    Per chi volesse approfondire l’argomento sui comportamenti dei giovani di oggi, vorrei consigliare la lettura di “Acciaio”, un romanzo di Silvia Avallone.
    La giovane scrittrice, attraverso gli occhi di due ragazzine ci racconta la storia di un’Italia che sta cambiando e cerca la propria identità e voce, lo fa aprendo una finestra su una periferia operaia nel tempo in cui la classe operaia non esiste più, quella dell’acciaieria Lucchini di Piombino. E lo fa narrando le vicissitudini di due adolescenti che vogliono trovare una via di fuga dal loro ambiente, un romanzo potente, che sorprende il lettore e non si dimentica facilmente.
    Dal romanzo è stato tratto un film “Acciaio” diretto da Stefano Mordini.

    http://youtu.be/GwXLtSE7sKQ

  12. paul candiago scrive:

    Gentili Signore e Signori,

    dopo tanti commenti mi permetto di un suggerimento.

    La lettura di un libro dal titolo: La teologia del corpo di Giovanni Paolo II.
    Un vero capolavoro: presenta tutti gli aspetti naturali e soprannaturali di noi stessi:

    chi siamo nella divina bellezza di maschi e femmine, donne e uomini.

    Buona lettura e piacevole meditazione.

    Rispettosamente, Paul

  13. edis.maria scrive:

    Quando si tratta di argomenti “ difficili da trattare”, noto che i commenti sono sempre retorici, rifacendosi ad elucubrazioni che si discostano sempre da vissuti personali , mai si sfiora un ricordo che possa riportare cenni o sbagli se non generali. Siamo stati giovani anche noi e queste cose le ricordiamo benissimo, e ciò che succede ora lo vediamo! Noi nonne, mamme riusciamo a parlare, oggi, con le adolescenti di queste cose? Proviamoci , e vedrete come vi saranno riconoscenti!

  14. pino vangone scrive:

    Secondo me si da troppo per scontato che la morale muti nel tempo. Siamo sicuri che sia la morale a mutare nel tempo? … Secondo me l’uomo muta, attraverso le diverse epoche, solo nelle condizioni esterne: costumi, mode, tradizioni, tecnologie ecc… resta in sostanza immutato, nelle attività sociali ed ancor più nel profondo del proprio “Io”. Ossia nel proprio mondo interiore, composto tutto quanto di elementi non materiali, quali sono gli istinti, le passioni, le paure, i sentimenti, le fantasie, i pensieri, i ragionamenti, gli impulsi, le pulsioni, le decisioni, le intuizioni, ossia quelle cose che costituiscono o sembrano costituirne la personalità. L’uomo, attraverso la storia, non muta nella propria libertà di scegliere, in quell’ambito di attività interiori ed esteriori, tra il bene ed il male, ovvero di agire assecondando l’una o l’altra cosa. La nostra esperienza, del comune sentire, intimamente la responsabilità morale delle scelte, che quotidianamente affrontiamo e che danno comunque una direzione, un contenuto ed un senso, alla nostra vita, è la stessa dell’uomo di sempre perché la legge naturale è la stessa da sempre. Invece quello che muta perché evolutiva nella storia delle persone è la conoscenza e la percezione che si ha del bene e del male, e col tempo il continuo cedere degli adulti, alle lusinghe del mondo, fa sì che, per esempio, nella scelta di un articolo da pubblicare, un programma da mettere in onda non diventino importanti i valori da trasmettere ma l’audience da raggiungere, l’indice di vendita di un prodotto commerciale, il sensazionalismo e con l’andar del tempo, le depravazioni innaturali si spacciano, falsamente, per modernità e libertà della persona. Si è lasciato troppo correre e poi ci si meraviglia se i giovani non coltivano più i buoni sentimenti e rinunciano a vivere la loro sessualità nei tempi e nei modi che la natura suggerisce.

  15. lucia1.Tr scrive:

    Ho la vaga impressione che non a tutti è chiaro i cosa s’intende per “Educazione sentimentale”, da non confondere con “Educazione sessuale”. Non mi piace riportare in queste righe il mio passato, ma posso affermare che nella mia infanzia non sono stata educata ad esprimere sentimenti, mia madre, donna molto rigida, dedica agli affari più che all’educazione delle figlie, delegata alle suore, non ha mai esternato manifestazioni di affetto, ha visto le prime simpatie delle figlie come qualcosa di pericoloso e quindi da ostacolare. Un’infanzia “anaffettiva” che ha pesato molto nel mio futuro di moglie e madre, mi rimane difficile ancora oggi abbracciare una persona cara e dire parole affettuose, sento quindi l’importanza di educare al sentimento attraverso un percorso culturale che veda valorizzato il ruolo della donna, perché fornire ai giovani un altro modo di vivere le proprie esperienze amorose è il primo passo per vincere tanti tabù negativi.
    Il problema deve essere affrontato sotto il profilo culturale ed educativo, meglio prevenire gli atteggiamenti sbagliati, perché i danni molto spesso sono incurabili, educare al rispetto dell’altro, compagno e figli, questo è alla base di ogni convivenza. Non rimpiango nulla della mia infanzia, vissuta con tante repressioni sciocche e tanti tabù inutili, le cose sporche citate da Alba sono sempre avvenute, un velo di vergogna e di ipocrisia e di falsità copriva tutto, sento la necessità di essere al passo con i tempi, capire le esigenze dei giovani in una società che cambia a velocità impressionante….

  16. edis.maria scrive:

    Cara Alba, leggendo la tua esperienza, sono ritornata quasi bambina ed ho ricordato il mio stupore! Identica risposta da mia madre, più imbarazzata di me, domande alle amiche più grandi, primi dettagli a volte fasulli , i primi amori con la fatidica domanda “ dammi la prova d’amore”,( non spiego perchè tutti capiscono quale era la prova.) Ora i tempi sono volati.Sono diventata mamma e anche nonna, ho ricordato le mie tribolazioni nell’avvicinarmi al sesso senza guida e, quando è stato il momento, mia figlia ha avuto da me e da mio marito le spiegazioni necessarie per affrontare questa parte della nostra vita importantissima, perchè è il proseguimento della vita, dell’umanità, dell’esistenza! Sì, anche mio marito, padre amoroso, ha spiegato alla figlia, la parte dell’uomo nell’integrarsi con la donna, per amarla, difenderla ,difendersi! I tempi sono cambiati, le ragazzine pensano alla verginità come una barriera tra l’infanzia e la giovinezza, senza neanche pensare che le due cose dovrebbero essere collegate da tenerezza e amore ( non solo dolore !! non lo sanno aahaahhhh!) ,ed è per questo che usano parole di una volgarità estrema per “ credersi grandi” Quante donne hanno ,per la loro natura di future mamme, subito preoccupazioni e incertezze, UOMINI siate teneri con noi , noi portiamo la vita! ( ovviamente non da sole!)

  17. Bracco scrive:

    Ci vorrebbe un sociologo per rispondere al Post di Alba, ”argomento difficile” come rileva marco36 ma interessante per chi come molti sono stati prima genitori e adesso nonni.
    Non tirerei tanto in ballo la famiglia: poco tempo da dedicare ai figli per l’impegno con il lavoro ecc. Quelli che hanno provato con punizioni si sono ritrovati con il minore fuggito da casa e anche peggio. L’educazione scolastica: molti di voi sono stati/e insegnanti e possono raccontare che risposte hanno ricevuto quando hanno provato a trattare l’argomento.
    Non sono d’accordo che non sappiano come evitare una gravidanza,sono bene informate, tutte hanno un PC e conoscono bene la pillola e altre cose, infatti, se si parla di ceto medio difficile trovare una ragazza che rimanga incinta, sempre che non vogliano “incastrare” il giuggiolone di turno, oltretutto sono anche scaltre, furbe, calcolatrici…
    Mi fermerei su una frase del Post di Alba:
    “Solo che io morivo dalla vergogna”.
    Che cosa rimane di questa parola, del rossore sulle guance?
    La vergogna non è più di questo mondo: come una “straniera” indesiderata ha raccolto le sue cose e se n’è andata. A trionfare sono spudoratezza, sfrontatezza. Quante volte, di fronte all’ennesima e clamorosa negazione di ogni pudore morale, ci siamo trovati a pensare:
    “Non c’è più vergogna…”.
    “Siamo noi adulti i primi responsabili”
    leggo nel commento di Alba,forse,e le risposte si possono trovare nei due commenti di lucia1.tr.
    Una cosa mi consola che non tutte sono così c’è ancora tanta parte sana fra la gioventù,solo che le notizie buone sono relegate in seconda pagina dai media,non fanno audience!

    ps
    fare lo struzzo non porta nessun contributo.

  18. franco muzzioli scrive:

    Giustissimo Paola ……giustissimo!!!

  19. paolacon scrive:

    Alba, come sei drastica!
    Nella vita attuale c’è tutto , in questa epoca come in quelle precedenti.
    Lo schifo, il sudiciume, le sporcizie, i ricatti, le ingiustizie e l’ottusità; ma c’è anche tutto il rovescio delle medaglie: i ragazzi puliti , impegnati, intelligenti, consapevoli della realtà delle cose e responsabili.
    Non possimo fare, come si sul dire con una frase fatta, di ogni erba un fascio.
    C’è il bene ed il male in ogni epoca.
    Interessante è capire come e perché le epoche si evolvono si trasformano e l’idea di morale muta. Questo per me è interessante ed utile. Così ci si può ancora guardare in giro e dirsi “io che faccio?”

  20. alba morsilli scrive:

    ho visto il fim che ha indicato Mario due volte, fortunatamente è tutta una finzione una scena da film.
    ma se rispecchiasse la realtà come vogliono far credere, altro volta stomaco.
    Dei bambini con la bocca ancora pena di latte del biberon che parlano di sesso.
    A questo punto dico “viva la nostra innocenza, viva i nostri tempi,”
    Il mondo attuale mi fa schifo e noi adulti siamo i primi responsabili

  21. aquilafelice44 scrive:

    NON CI TENGO COMENTARE

  22. alfred-sandro1.ge scrive:

    Fatemi capire: tre anni fa su questo stesso spazio (parliamone 28-4 2011)
    si era già parlato del sesso giovanile….
    sono passati tre anni non tre secoli non è cambiato molto da allora.
    Allora mi chiedevo in forza ad articoli letti, se nei giovani fosse cambiata la fisiologia come qualcuno sostiene.
    Ebbene a ben cercare si trovano risposte di esperti che soddisfano un po’ tutti!
    E’ ormai un luogo comune affermare che i giovani sono disinibiti, intanto gli stupri e le violenze sessuali aumentano: se davvero fosse come si dice non ce ne sarebbe bisogno a mio avviso.
    HO VOGLIA DI UN PO’ DI GNOCCA ME LA DAI?
    NO.
    VABBE’ LA CHIEDO AD UN ALTRA.
    Ma non mi pare che si sia a questi livelli….
    E’ piuttosto vero,sempre a mio avviso, che oggi regna una grande confusione: si mischia libertà sessuale, di costume, di morale, di mode creando un orrizzonte del quale non si riesce a distinguere i contorni nitidi e nel quale i vari colori su confondono l’un l’altro dando modo a ciuscuno di interpretare le varie tonalita a seconda di come vengono interpretate.
    Gli esempi ed i modelli per i giovani e non solo per i giovani sono gli spettacoli televisivi, i vari grandi fratelli ,i vari amici, ma altre trasmissioni molto diverse comne “un posto al sole”non disdegnano scene di sesso.
    Come spieghiamo ai figli , ai ragazzi dove è il limite? Spiegare loro che c’è un limite! E dove è quel limite?
    Chi può dire di essere in grado di farlo?
    Minimo ci sentiremmo rispondere:ma se lo fanno loro ………….

  23. franco muzzioli scrive:

    Cara Lucia il moralista e il bacchettone sentenziano e basta ,dall’alto di verità spesso religiose o peggio ancora di casta…..nel mio ultimo commento ho scritto che “non si riesce sempre ad educare per molteplici fattori , ma che almeno si debbono prendere delle responsabilità E SE NECESSARIO DELLE COLPE.”
    Non sono convinto che il male è tutto fuori della porta ….spesso si trascurano i figli per buttarsi a capofitto nel lavoro, si dicono troppi sì perchè sono meno faticosi dei no, si delega ERRONEAMENTE alla scuola , agli amici dei figli,o agli SPECIALISTI l’educazione sessuale……Spesso la famiglia è ormai, a metterla bene , una mensa e un dormitorio.Sono un vecchio uomo di sinistra , moralista di certo …come lo era Berlinguer, che credeva che certi valori, certe linee che ci servono nella vita debbano nascere ancora nelle mura domestiche e nei progetti di vita che una donna e un uomo fanno consapevolmente quando mettono al mondo dei figli.

  24. lucia1.Tr scrive:

    Rispondo ancora a Franco, nella mia esperienza diretta non vedo e non vivo situazioni simili a quelle descritte nell’articolo, ciò non toglie che il problema esiste e interessi ogni giorno moltissimi adolescenti. I giovani che frequentiamo e con cui ci relazioniamo, rappresentano una cerchia selezionata, che ha avuto un’educazione sana e la fortuna di avere genitori ed educatori attenti e pronti, a fornire loro gli insegnamenti per una sana crescita. Il mondo fuori le pareti della nostra casa non è tutto così, non possiamo ignorarlo, la stampa, la tv ogni giorno riporta fatti di bullismo e di sesso malato tra i gruppi di adolescenti, notizie che non scandalizzano più nessuno, ci siamo assuefatti a queste tristi storie, pochi s’indignano e cercano di trovare soluzioni.
    Fare i moralisti e i bacchettoni è la soluzione più sbrigativa e semplice, prendere coscienza delle cause che hanno determinato il problema e molto difficile e impegnativo, ogni persona adulta ha diritto di vivere la sua sessualità come meglio crede, ma ha il dovere di preoccuparsi che gli adolescenti, sappiano distinguere i bisogni affettivi dall’impulso naturale della sessualità.
    Da qui scaturisce l’esigenza di una “Educazione sentimentale”, che comprenda tutte le sfere della sessualità, affidata non soltanto alle famiglie, come qualcuno ostinatamente reclama, ma ad educatori preparati nella materia. Come si può pensare di cambiare la società, come si possono proporre modelli di comportamento diverso se non si parla di sessualità in modo competente e chiaro? Possibile che un gran numero di adulti, non si chieda quale sia il vissuto di questi ragazzi?

  25. Lorenzo.rm scrive:

    Sono due casi limite. Non traiamone una morale. Le ragazze di oggi sono molto più capaci di intendere e volere rispetto a quelle del passato. Generalmente. Corrono il rischio, spesso rilevato, di lasciare da parte i buoni sentimenti. Cuore e cervello sono due ingredienti fondamentali per il vivere civile. Come sappiamo tutti.

  26. mario33,co scrive:

    Non mi scandalizzo! Ma… mi fa riflettere su come gli adolescenti d’oggi vivano la loro sessualità! In modo cosi “primitivo” un po’ noi tutti abbiamo cominciato ad avere determinate pulsioni da adolescenti, è normalissimo. E’ un po’ l’età delle scoperte sessuali, dei primi turbamenti, delle curiosità morbose, che i nostri genitori reprimevano, c’è le facevano sentire come dei peccati perpetrati in nome della chiesa, della religione. Ricordo i miei primi giochi sessuali ,avevo 8 anni (precoce? mah…), giocavo con una amichetta al dottore erano i primi turbamenti seguiti da “pastrugnamenti” giochi sessuali, associati a comportamenti di adulti. le prime riviste pornografiche Svedesi, fatte arrivare per posta dai più grandi che poi ci passavano a noi piccoli. ricordo che non capivo quei pannolini fatti di tessuto sporchi di sangue che vedevo immersi in una vaschetta da mia madre la mia fantasia andava ad un rapporto sessuale,non realizzavo se doloroso. I mie primi approcci con le prime fidanzatine basati sul toccare. palpare sul guadare .Le ragazze se pur come noi curiose, se pur turbate non andavano oltre. era tutto a livello di sfera personale, non che non se ne parlasse tra amichetti ci si raccontava come poi sicuramente facevano certamente anche le ragazze. Nella famiglia nella suola il sesso era tabù. Oggi queste ragazzine,questi ragazzini che formano “branco” come delle piccole” bande” con dei loro statuti sessuali dettati sicuramente dai maschi che le inseriscono nel “branco” con delle specie di iniziazioni di “appartenenza” a cui devono sottostare mi fanno molto riflettere! ne perendo atto! Una volta noi per avere un rapporto sessuale completo invocavamo la prova di amore con la nostra ragazza. Inerisco un interessante video di un ragazzino molto simpatico e sonteneo che viene intervistato e parla di cosa è il sesso per lui. DA VEDERE!!!!

    FRANCK, il bambino del film D’AMORE SI VIVE di Silvano Agosti
    http://youtu.be/mKeggqMMcrk

  27. mario33,co scrive:

    ADOLESCENTI E SESSO: Fare sesso tra i giovani è quasi un obbligo, un modo per sentirsi grandi, che spinge a fare esperienze anche se non si è maturi e talvolta a sperimentare la sessualità troppo presto.
    Le ricerche più recenti rivelano che gli adolescenti fanno l’amore sempre più presto, ma nella maggior parte dei casi sono ancora poco informati sulla contraccezione e non hanno un’adeguata educazione sessuale(QUI LA SCUOLA E COMPLETAMENTE ASSENTE).
    Di questi ragazzi alle prese con le prime esperienze si parla molto. Sono al centro di studi sul comportamento sessuale e fanno discutere esperti e insegnanti per la loro precocità.
    il numero di ragazzi ancora vergini corrisponde al 16%.
    Da circa un secolo si osserva un costante e progressivo anticipo dello sviluppo puberale del bambino, e soprattutto della bambina. Questo comporta un conseguente anticipo delle pulsioni sessuali.
    Negli ultimi vent’anni il trend si è confermato, se non accentuato, e sono aumentati gli stimoli e i modelli veicolati in gran parte dai media fortemente sessualizzati.
    A questo si aggiunge che la caratteristica considerata più importante dagli adolescenti per apparire più adulti è proprio quella di avere il ragazzo o la ragazza, con il rischio di avvicinarsi al sesso più per esigenza di status che per aver maturato la consapevolezza di volerlo fare.
    Uno dei maggiori rischi è che i giovani facciano sesso senza preoccuparsi delle conseguenze o, peggio, non avendo le informazioni adeguate per prevenirle.
    Gli interlocutori degli adolescenti dai quali acquisiscono informazioni sono prevalentemente i loro coetanei, amici e compagni di scuola, e la conseguenza di questa educazione sessuale “tra pari” è aggravata dalla presunzione dei ragazzi di sapere tutto ciò che serve.Ne deriva una sempre maggiore circolazione di malattie a trasmissione sessuale, che molti di loro nemmeno conoscono. Inoltre il maggior “contraccettivo” usato dai giovani è la pillola del giorno dopo e le interruzioni di gravidanza tra le minorenni sono sempre più in aumento.
    la Sigo (società italiana ginecologi e ostetrici), che ha raccolto in un volumetto le credenze più diffuse tra i giovani, con l’obbiettivo di sfatarle!
    Ecco alcune tra le principali convinzioni diffuse tra gli adolescenti in tema di sessualità e gravidanza.
    I ragazzi credono di evitare la gravidanza se:
    ci si lava con la coca cola o il limone dopo un rapporto;
    prima del rapporto si bevono 3 wisky;
    il rapporto dura meno di un minuto;
    è la prima volta;
    se si fa sesso in acqua o in piedi.
    (preso in rete)
    PENSATE QUANTO ESSI SIANO “IGNORANTI” IN MATERIA DI ANTICONCEZZIONALI

  28. ENRICA BOSELLO scrive:

    Alba, vorrei dirti quello che penso, e spero tu lo accetterai. E’ capitato spesso, che tu mi richiamassi dicendo la tua opinione, mi dici quel che pensi, alcune volte con decisione anche durezza.
    Poi leggo, i racconti nel tuo blog, dove ti scusi con la madonnina per una cosa, che tu da bambina hai fatto,oppure racconti come sei diventata “signorina” qui in parliamone. Mi sembra di vederti, oggi è tutto più facile, una volta non c’era nulla anche a livello pratico e igenico, che agevolasse il sesso femminile, per cui tutto era ancora più complicato.Mi spiace davvero,io in questo sono stata aiutata da mia sorella.
    Io sono dell’anno 1961, non sono giovanissima, neppure anziana però, mi ricordo molto bene, alcune mie compagne di classe che mi prendevano in giro chiamandomi contadinotta, io non potevo uscire la sera, e avevo orari da rispettare, una sola volta ho detto una bugia a mio papà, per uscire in compagnia e al tempo stesso con un ragazzo,mi mandavano a lavorare a piedi, dovevo aiutare in casa,ero adulta per i doveri, non per gli svaghi, per mio papà tutto era peccato, così ho mentito.
    La casualità ha voluto che proprio un amico di mio papà mi avesse visto e riferito la cosa. Mezz’ora dopo la mia bugia, mio papà, accompagnato in moto dall’amico, veniva a prendermi e mi ha fatto ritornare a casa a piedi, se mi permettevo di obiettare, prendevo un calcio nel sedere, ora lo ricordo ridendo ma l’umiliazione davanti a tutti, mi aveva fatto molto male…
    Quando già sposata da quasi due anni, sono rimasta incinta, di mia figlia, avevo vergogna a dirlo ai miei genitori, lo ha detto mia sorella al posto mio. Io ero un cane col guinzaglio corto, ora i guinzagli si allungano e di tanto…….

  29. franco muzzioli scrive:

    Lucia pienamente d’accordo su tutto, ma non mi pare si possa omologare la mancanza di educazione ,di pudore ed il senso del dovere ….da qualche parte certi valori si insegnano ancora con difficoltà, remando spesso controcorrente, con dinieghi male accettati e sfozandosi di dare esempi ……poi a volte non ci si riesce…..ma almeno ci si prendono responsabilità e se necessario colpe.

  30. alessandro32 scrive:

    pure in moderazione hahahaha

  31. alessandro32 scrive:

    ahahahah Aba a me piace stappare una bottiglia di prosecco Cartize preferibilmente e riempire il bicchie che poi bevo; a parte la battuta credo che la rapida evoluzione nei costumi in senso negativo sia dovuto al sistema consumistico impostoci che ci ha abituato al tutto e subito, trascurando i valori essenziali della vita; chedo sia un regresso culturale: dove prima c’erano i valori di una economia contadina con i suoi valori si è passati dal consumo sfrenato di tutto sesso compreso, ci sono certamente alti fattori che hanno determinato questo regresso, famigle, televisione ecc ….poi non sono un sociologo sono mie riflessioni vedendo come si muove la società e cerco di capire senza scandalizzarmi. ciao.

  32. lucia1.Tr scrive:

    Chi sono le quindicenni che Alba ha descritto in queste righe? Sono i giovani che le nostre famiglie hanno accudito ed allevato, facile dire a me non sono parenti, frutto di una società che ha permesso tutto, che non ha dato regole, che non ha saputo dire di no ai propri figli, che ha sottovalutato la grave crisi economica, pensando di poter ottenere tutto con il minino impegno. Genitori che hanno sorriso e approvato il comportamento deplorevole di chi guidava il nostro Paese, che hanno affidato il compito d’impartire regole e comportamenti morali alla televisione, che hanno pensato che era meglio fare le veline, che intraprendere un corso di studi seri, che non hanno avuto l’autorità che il ruolo di genitore richiedeva……

  33. marco 36 scrive:

    Argomento difficile da trattare senza urtare la suscettibilità di qualcuno.Nel primo caso prevale l’ignoranza e l’ipocrisia, nel secondo caso è sempre l’ignoranza e l’ipocrisia con l’aggiunta della totale perdita del senso della vita. Queste ragazzine ragionano come bestioline, tutto e subito, alla faccia della morale

  34. alba morsilli scrive:

    gezie Franco per il bacio che prendo al volo, non credo che il mio parlare è di donna, penso che sia un parlare di madre dove tu cerchi in mille modi di dare un’educazione a i tuoi figli, ma quello che ho sentito con le mie orecchie è l’uducazione della strada, dove ogni ragazzine mette su l’altra senza una morale, l’emancipazione della donna ha i suoi risvolti negativi e le ragazzine con il loro parlare lo hanno dimostrato.
    Sono piccole donne inesibite, sia nell’abbigliamento e nella morale, non ho detto che erano tutte con le cartine in mano che si facevano le sigarette, e vi era anche lattine di birra,mancava la polvere bianca chissa………..
    Io le ho chiamate baldracche per non dire piccole prostitute che si vendevano gratis pur di partenere al gruppo.
    ma il bello era difronte alla scuola dove tu genitore credi che vanno li per imparare………. Queste ragazze inesibite un domani donne in carriera faranno il turismo sessuale, ora gratis e domani pagheranno l’uomo.

  35. Gugli scrive:

    Paola siamo in un mondo talmente veloce che tutto va di pare passo anche nei giovani adesso il sesso è talmente normalità….non mi meraviglia sentire dire da i giovani…stappato…ecc.:L’educazine sessuale adesso è nei media, nei compiuter di tutto di più nel sapere.Negli anni 50 era diverso la donna non era cosi evoluta. Se una ragazzina viene portata a casa da una custode, e la mamma le dice solamente “sei deventata donna”, scusami siamo a questi levilli di retratezza, ma….qui rimango molto perplesso. Come una madre non prepara la figlia alle cose della crescità dico con normalità… Non vorrei destare una diatriba me ne gardo bene, io a solo espresso un mio punto si vista.

  36. paul candiago scrive:

    Signora Paola, belle fotografie…una foto 1000 parole.

    Con gli opportuni adattamenti socio-morali e religiosi veda se vale: Chi e’causa del suo male pianga se stesso.

    Anche per la donna la vita va impostata nella saggezza etico-morale che e’ propria del suo meraviglioso essere.

    Anche lei, come tutti, raccogliera’ i frutti della vanita’: quello che ha seminato.

    A tutte voi belle donne grazie di tutto, Paul

  37. franco muzzioli scrive:

    Prima di tutto un bacio ad Alba ,perchè sentire una donna che parla come una donna mi riempie di struggente malinconia.
    Tutto corre veloce , ma dove ?
    Perchè correre a quel modo ,quando dobbiamo ancora strenuamente lottare per le Meriam ,che rischiano d’essere uccise perchè di religione diversa , quando dobbiamo aiutare una cinquantenne lasciata sola con i figli ,perchè il marito e scappato con una ventenne .
    Ma chi sono queste quindicenni male educate che si fotografano nude per mettersi in mostra nel web e fanno la gara a chi è stata “stappata” per prima, non sono nè mie figlie nè mie nipoti.
    Forse un piccolo esame di coscienza , che va dalla società , alla scuola e alla famiglia …..non farebbe male.

Scrivi un commento
nota:  I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE