Una pausa dagli argomenti seri, un intervallo mentale e visivo. Alfred-Sandro, girovagando nel web, ha trovato cose interessanti e straordinarie e vi augura buon divertimento.

 

Una passeggiata svogliata in internet per cercare non so cosa.
Devo far venire l’ora di cena.
Non che in rete ci si annoi, ma arriva un certo momento, che non sai più che cercare ed allora ti inventi nomi, numeri, cose; inventi acronimi, sigle.
A tutto c’è una risposta, a tutto corrisponde qualcosa, devi solo dare libero sfogo alla fantasia: soltanto che, spesso, quello che trovi non ti interessa, ed allora continui nelle ricerche.
Poi frequentemente succede che da un sito, con un link, salti ad un altro e da lì ad un altro e ad un altro ancora e poi non ricordi più dove eri ed allora esci e ricominci d’accapo.
Magari hai lasciato Eldy aperto e ogni tanto dai un’occhiata e… qualcuno mugugna…..scagli la prima pietra (non contro il monitor perché serve ancora)… chi non l’ha mai fatto?

Ebbene, l’altra sera sera era proprio questo che stavo facendo, quando all’improvviso mi compare sullo schermo un’immagine molto strana: al centro di un marciapiedi di una città che non so, mi appare una enorme rana dentro un laghetto, posata comodamente su di enorme ninfea e che seriosa osserva un bimbo, anche lui posato placidamente su una foglia.

La cosa mi appare subito anomala in quel contesto e mi colpisce per questo.
Non è una vasca, neppure una fontana: è una pozzanghera. Una pozzanghera enorme su un marciapiede nel centro di una grande città! Una città apparentemente americana!
Con questo non che manchino le pozzanghere nelle città  “apparentemente americane”,  forse non sono grandi e profonde come quelle che siamo abituati a scansare noi sui nostri marciapiedi, ma sinceramente non ho mai visto al loro interno grosse rane, sedute su grosse ninfee, chiacchierare con bimbi anch’essi seduti su foglie.
Incuriosito faccio scorrere la pagina, velocemente perché nel frattempo è quasi l’ora di cena: altre immagini spettacolari e inusuali appaiono.
Ecco, fin’ora pigiavo svogliato sui tasti e cliccavo col mouse in cerca di chissà che, ed ora che sapevo che la cena era quasi pronta e che la voce di mia moglie mi avrebbe chiamato, avevo  trovato qualcosa di davvero interessante: vabbè, questo sito non mi scappa; clic col tasto dx del mouse, crea collegamento su desktop… cosi ti ritrovo subito dopo cena!

Durante la cena spiego a mia  moglie, o meglio cerco di spiegare, quello che ho  trovato su quel sito ma non mi riesce di renderle esattamente l’idea: senza vedere le immagini è difficile descrivere la genialità di quei disegni, apprezzarne il senso prospettico, il contrasto di contestualità solo apparente tra il disegno e la realtà circostante.
Ci rinuncio, glieli farò vedere dopo.
Appena finita la cena corro al pc e riprendo a scorrere le immagini, sono estasiato.
Si estasiato: personalmente non sono  mai stato capace di  disegnare, neppure una O fatta col bicchiere! L’ultimo disegno che ho fatto era all’esame di 5ª elementare: me ne vergogno ancora adesso al pensiero di quanto era brutto!
Però quelle immagini mi rispolverano nella memoria cose lette,  cose come, prospettiva, punto di fuga, dimensioni, scala, ombre, chiaroscuro, controluce, risalto, tonalità del colore, saturazione e contrasti, ecc, ecc. ecc!
Scorro le immagini di Beever:

un bàratro da dove persone cercano disperatamente di uscire
una formosa biondona immersa in una piscina

un ameno laghetto con un gabbiano che pesca, …


e molte altre bellissime immagini.

Viene spontaneo il confronto con i madonnari sempre più rari o i  graffiti writing che si vedono nelle nostre città che “decorano” muri, sottopassaggi, treni e metrò!
Ma questo artista è molto diverso. Si distacca da tutti con il suo genere.

Ho creduto  potesse intressare e portare nel blog notizie simili, sono convinto che molti avranno piacere di conoscerlo se ancora non lo conoscono.
Inserisco altri link del sito, se qualcuno avesse piacere di  cercarlo.
Buon divertimento.

su google: http://users.skynet.be/J.Beever/pave.htm

http://www.julianbeever.net/index.php?option=com_phocagallery&view=categories&Itemid=7

http://www.attivissimo.net/antibufala/madonnaro/artista.htm
molto interessante ed esaustivo su wikipedia riguardo i “graffitari”
http://it.wikipedia.org/wiki/Graffitismo

9 Commenti a “Julian Beever scritto da Alfred-Sandro”

  1. edis.maria scrive:

    Molto interessante proprio perchè non conoscevo disegni così prodigiosi! Grazie Alfred perchè la tua curiosità è stata utile.Certo che scorrendo internet le sorprese non mancano mai!

  2. elisabetta8.mi scrive:

    Alfred ci sorpredne sempre,nn ero a conoscenza di questo tipo di disegno,mi ha stupita ,conoscevo slo i madonnari,questo sistemaè molto strano.grazie Alfred

  3. mario33,co scrive:

    molto interessanti i disegni tridimensionali di Julia Beeper, mi ricordano i depliant degli spaccati informativi in dotazione alle automobili comperate, fatti con l’aerografo, sembravano… veri! Sembravano fotografie erano in tridimensione! Di fatti se notate il disegno viene guardato sempre in prospettiva frontale è ciò che gli da profondità. Oggi tutto ciò avviene su carta con la grafica, con i sistemi digitali quali il fhotoshop, o l’autocad.

  4. Lorenzo.rm scrive:

    Sono rimasto picevolissimamente sorpreso e compiaciuto. E di questo ringrazio molto Alfred Sandro.

  5. sandra .vi scrive:

    Davvero interessante e ,curioso questo modo di disegnare ,nno lo conoscevo e ringrazio ALFRED per la segnalazione .Tutta una cosa diversa dai disegni dei nostri Madonnari .

  6. franco muzzioli scrive:

    Bellllllllllisssssimo ! Ho visto un documentario su SKY dove Beever faceva vedere come procedeva a questi splendidi disegni. La cosa è meno semplice e più elaborata di quanto si possa credere , ma soprattutto questo artista dell’iperalismo è veramente eccezionale.

  7. lucia1.Tr scrive:

    Seguo la Sreet Art da tempo, la considero alla pari con tanti altri generi di arte, mi fa piacere trovare quest’articolo.Proprio questa mattina Google, in occasione dell’ inizio dei mondiali di calcio, ci invita a visitare il Brasile. Ogni quattro anni, il popolo brasiliano si unisce per dipingere le proprie strade, in segno di amore per il calcio. Quest’anno potremo condividere questa tradizione con il mondo intero usando Google Maps, interessante il video che accompagna lo spot di Google. http://youtu.be/9QAjsNwokT0

  8. Gugli scrive:

    Julian Beever, il suo stile di disegnare lo conosco tramite internet. Uno modo di disegno particolare che esegue sulla pavimentazione. I suoi disegni in una visiualità particolare, l’impressione del 3D. Artiosta di strada unico nel suo genere, non sono mai riscito a vedere i suoi disegni dal vivo, un giorno forse avrò la fortuna di vederli. Si chiamano i (Madonnai da noi a Firenze) anno i suoi spazi per eseguire i loro disegni. Voglio rammentare un’altro artista di strada divenuto celebre in tutto il mondo Jean Michel Basquiat, morto anni fa molto giovane ma questa è un’altra storia.

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