Le stragi di questi ultimi giorni a Parigi.
Avreste o avete partecipato alle manifestazioni di solidarietà?

Lo ritenete utile e significativo?
Charlie Hebdo manif

21 Commenti a “Che ne pensate delle manifestazioni di domenica 11 gennaio?”

  1. pino5.rm scrive:

    Infatti Franco,son proprio quegli eccessi che stonano, specie quando sfociano nella blasfemia. A me piace seguire quella massima popolare che dice : “Gioca coi fanti e lascia stare i santi”. Nell’incontro con le altre culture mi piacerebbe andare più alla ricerca di ciò che unisce più che di quello che ci divide in special modo adesso che si va verso un mondo globalizzato.

  2. Pino5.rm scrive:

    Infatti Franco,son proprio quegli eccessi che stonano, specie quando sfociano nella blasfemia. A me piace seguire quella massima popolare che dice : “Gioca coi fanti e lascia stare i santi”. Nell’incontro con le altre culture mi piacerebbe andare più alla ricerca di ciò che unisce più che di quello che ci divide in special modo adesso che si va verso un mondo globalizzato.

  3. paul candiago scrive:

    Mi diceva un mio superiore: o si difende, protegge il territorio che hai, costi quel che costi, o lo perdi. E aggiuse: e se questo accade e’ la fine della tua Patria e della tua liberta’. Da buon intenditor poche parole: ancor piu’ valido perche’ oggi sappiamo leggere e scrivere e abbiamo anche a nostra disposizione questi meravigliosi giocattoli telematici. Cordiali saluti, Paul

  4. franco muzzioli scrive:

    Giustissimo Lucia sono due mondi che si sono già incontrati e che devono cominciare a dialogare. Ma finchè un popolo considera la sua religione , come tu dici, la base totale della vita stessa , dovremo essere solo noi a “piegarci” alle loro esigenze.
    Faccio alcuni esempi: in un pronto soccorso una credente islamica può essere visitata solo da un medico donna – negli uffici dell’anagrafe se un’ islamica credente deve essere fotografata senza velo per fare la carta d’identità, fotografo ed impiegati devono necessariamente essere solo donne – nelle mense scolastiche devono essere cucinati cibi adatti ai mussulmani ( e per i vegetariani, i vegani o peggio i celiaci ? )- ritengono offensive tutte le immagini cristiane poste negli ambienti pubblici.
    Senza considerare le altre imposizioni di sudditanza che vengono
    imposte alle donne da questa religione e che noi occidentali non possiamo certo accettare.
    Caro Pino …invece io sono Charlie ….anche se non approvo certi eccessi sulla religione, sia cattolica che islamica , ma sentirmi Charlie vuol dire accettare che la satira sia LIBERA e poter essere LIBERO di contestarla con le armi della civiltà e della cultura.

  5. lucia1.Tr scrive:

    Leggendo il commento di Pino, mi sembra opportuno fare una riflessione su due diversi fondamenti di vita, la religione per i musulmani, la libertà per noi occidentali.
    Due modi diversi di pensare e impostare la propria vita, modi che da qualche decennio sono geograficamente più vicini. Ma perché la convivenza tra libertà e religione appare tanto ardua?
    Per noi occidentali la religione resta un fatto privato che solitamente non ammanta in modo evidente la vita pubblica. Per i musulmani i precetti islamici sono la vita stessa, in toto. Anche se curiosamente quei precetti (Dio, preghiere, elemosina, digiuno, pellegrinaggio) sono anche quelli a cui si ispirano i cristiani. Per una pacifica convivenza questi due mondi dovranno incontrarsi e dialogare!

  6. pino5.rm scrive:

    Penso siano in atto guerre dell’informazione atte ad orientare l’opinione pubblica e dirottare più risorse sugli armamenti rispetto a finanziare progetti di vera pace. C’è da chiedersi: Ma è tutto vero quello che ci propinano con i mezzi di informazione? o sono teatralità studiate a tavolino per precisi scopi? Io non ho verità in tasca ma dubbi mi vengono. Comunque, non mi sento Charlie e penso che anche l’arte della critica debba essere arginata per non offendere le fedi altrui, insomma ci deve essere equilibrio tra le varie liberta: libertà di informazione, libertà di religione ecc. …

  7. giuseppe3ca scrive:

    La condanna del terrorismo è globale e devono essere messe in atto tutte le azioni per combatterlo cosi come deve essere condannata pure la blasfemia contro qualsiasi credo religioso. Non si devono concedere alibi a coloro che si nascondono dietro una fede per giustificare i loro atti terroristici.

  8. paul candiago scrive:

    Alle Persone che impostano la pagina internet PARLIAMONE. Propogno di ripubblicare lo stesso scritto fra un mese o due per provare quanti ci faranno caso, si saranno prese dai governi europei nuove misure per combattere il terrorismo islamico forte di un miliardo di sostenitori?. Passata la tragedia, le emozioni,la polvere di sangue disseca fra i fiori appassiti dei cimiteri,l’Europa si adagia nuovamente nella falsa quiete che non si ripetiranno altre stragi. La nemesi storica e sociale inizia il suo corso e Carlo Martello non e’ piu’ fra noi a difenderci.
    Cordiali saluti, Paul

  9. edis.maria scrive:

    Certo, Franci, concordo con te in tutto e per tutto! Nella enorme sflata si distinguevano persone che , nei loro Paesi,la minima libertà è considerata un abuso !Ma io spero sempre che tutto possa migliorare!

  10. francesca (franci) scrive:

    Dopo una tragedia siamo tutti qualcosa o qualcuno. Siamo stati americani dopo l’11 Settembre 2001, spagnoli dopo l’11 Marzo 2004, inglesi dopo il 7 Luglio 2005, oggi siamo francesi dopo il 7 Gennaio 2015.
    Forse dovremmo anche essere un pò meno ipocriti e lo dovrebbero essere anche quelli che adesso scendono in piazza per la libertà di espressione ma che, nella quotidianità della loro professione, non si fanno problemi di reprimerla.

  11. gianna scrive:

    Quanto ero comossa alla manifestazione di Parigi.Immagini troppo commoventi, nel guardare la cerimonia e tanti Capi di Stato, mi sentivo in mezzo a quella immensa folla, il cuore batteva forte, ma purtroppo non potevo essere tra loro per dare un grande mess. di solidarieta’.ma psicologicamente cero credetimi,sventolavo anch’io la matita e'”Nous Sommes Charlie” per la liberta’ di parola e di Stampa.Un grande mess. per tutta l’Europa grazie!!

  12. lucia1.Tr scrive:

    Dopo la commovente Manifestazione di Parigi tutti “nous attendons” concrete risposte politiche a queste domande:

    1) Perché la sede del giornale satirico “Charlie Hebdo”, pur a rischio altissimo, non aveva la giusta sorveglianza?
    2) Perché questi terroristi, alias combattenti islamisti, seppur ben noti nei loro profili alle forze dell’ordine, non erano sorvegliati?
    3) Perché sottovalutare i segnali dei servizi segreti algerini in merito ad un “possibile attacco imminente” su suolo francese?
    4) Perché i foreign fighters vanno e vengono dove e quando vogliono come chi “combattente” non è?
    5) Perché non pensare a delle no-fly list, come quelle americane, anche per l’Europa?
    6) Perché coloro che vanno in Siria o Iraq o Yemen o altrove per addestrarsi militarmente, ovvero con scopi chiaramente non umanitari né turistici, rientrano nel proprio Paese senza giustificazione alcuna, come fossero andati in gita scolastica?
    7) Perché i siti Internet reclutatori di combattenti e i forum di propaganda jihadista non vengono debitamente e senza indugio oscurati?
    8) Perché nelle prigioni si permette l’instaurarsi e il fortificarsi di taluni legami, con valori comuni propriamente non oblativi?
    9) Perché non elaborare, di necessità, un’intelligence unica?
    10) Perché non valorizzare maggiormente la cosiddetta intelligence umana, che analizza e monitora le relazioni umane

  13. franco muzzioli scrive:

    Il video trasmesso ieri sera da tutte le TV del bambino di 10 anni che con freddezza giuistizia con un colpo di pistola alla nuca due prigionieri , mi ha convinto definitivamente che non abbiamo a che fare con esseri umani del 21° secolo, ma con regressioni di un lontanissimo passato di barbarie assoluta. Mi sono altresì convinto che l’unico modo non è difendersi , ma estirpare chirurgicamente il male alla radice , in fretta ed in modo definitivo, senza cercare giustificazioni di nessun tipo.

  14. alfred-sandro1.ge scrive:

    No. non ho partecipato: non potevo recarmi a Parigi.
    Mi spiace essere nell’impossibilitià di recarmici.
    Nelle mie condizioni sarebbe un viaggio difficile e faticoso.
    Avrei preferito poter decidere di non andare!
    Avrei preferito decidere io e poter sostenere a testa alta
    che ho ritenuto di non andare.
    Perchè andare a Parigi per protestare quando non l’ho mai fatto per altri in situazioni simili ?
    Non l’ho fatto quando hanno fatto stragi in Italia,
    non l’ho fatto quando c’erano le scomuniche papali
    non l’ho fatto quando c’erano arresti, licenziamenti, disciminazioni politiche…..
    Non mi sento responsabile per non aver dimostrato.
    I responsabili sono altri……….
    molti di loro erano li a dimostrare!!!!

  15. edis.maria scrive:

    Ho seguito tutta la manifestazione e ne ho tratto una grande speranza. Finalmente ho visto l’Europa unirsi , confrontarsi, non solo su motivi economici, ma capire che l’unione d’intenti, di difesa , è l’unico modo di ” tenere lontani” i pericoli e dimostrare ai popoli extra europei , che siamo uniti negli intenti e decisi a dimostrare la nostra capacità di salvare la nostra libertà,conquistata con decenni di lotte incruenti! Anche la presenza di Capi di Stato stranieri ci conforta e ci dà speranza nel futuro!

  16. Nembo scrive:

    Una grande nanifestazione di civiltà che sempre va difesa in risposta a quello che tutti sappiamo, per mostrare unità a favore della libertà di espressione e non solo.

  17. lorenzo.rm scrive:

    No, non ho partecipato né avrei potuto. Ma spiritualmente c’ero anch’io.

  18. sandra .vi scrive:

    Tutto il pomeriggio che seguo lo svolgersi della cerimonia .Vedere 50 capi di Stato tutti riuniti e’ stata una cosa che ha veramente colpito e commosso .Avrei voluto con tutta me stessa ,essere fra quella folla ,sventolare una matita e ,”nous sommes Charlie”,per la liberta’di parola e di stampa.Forse la marcia di Parigi e’ stato un forte messaggio per tutta l’Europa’.

  19. lucia1.Tr scrive:

    Immagini commoventi, quelle della Marcia di Parigi di oggi pomeriggio, una folla immensa che si è ritrovata insieme a quaranta capi di Stato, per dire NO al terrorismo.
    “Ognuno di noi ha qualcosa di Charlie”, questo recita un cartello che sventola lungo il Corteo che sta attraversando Parigi. “ Voglia di Resurrezione”, questo è il messaggio che il Popolo d’Europa unito vuole dare al mondo intero, forse l’inizio di nuova epoca, da domani bisognerà trasformare questa grande speranza in atti concreti contro il terrorismo.

  20. alba morsilli scrive:

    il mio cuore era francese oggi, l’inchistro è da versare non il sangue, spero tanto che i servizi segreti abbiamo contatti universali per fermare questi terroristi.
    Viva la libertà!

  21. franco muzzioli scrive:

    Con tutto il cuore…con tutto me stesso !
    Forse oggi a Parigi la Storia ha messo un mattone importantissimo per la realizzazione di Europa matura.

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