Non si possono più dire banalità, bando alle ovvietà, il dramma che stiamo osservando tutti è complesso e assolutamente impossibile risolverlo con chiacchiere o slogan, siano questi “buonisti” o “populisti”.

Le foto del bimbo sulla spiaggia mi hanno paralizzata, allibita, sconvolta; sono immagini molto forti.
Il gesto del militare che porta il cadaverino ha qualcosa di sacro, mi turba nel profondo, perché è come se l’uomo immolasse, con un antico sacrificio, una vittima in nome della “VERITà”
Franco mi ha mandato questo suo post definendolo: “articoletto/sfogo” Infatti non poteva proprio sottrarsi a scriverlo e lo ha fatto molto bene. Grazie Franco. (pca)
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vergogna 2
Pietas
Il corpicino è adagiato sulla sabbia con ancora le scarpine allacciate e la manina socchiusa, il soldato si ferma, lo raccoglie dal bagnasciuga con la delicatezza di un padre e poi non regge lo sguardo di quel povero visino morto e volge la testa e forse qualche lacrima gli sgorga dagli occhi e tanta, tanta rabbia gli invade il cuore.

Le braccia di quel soldato sono le braccia di tutti i padri del mondo che non accettano tanta crudele realtà.

Bastava forse arrivare prima verso quel piccolo gommone dove anche la mamma e il fratellino stavano per morire.

L’angelo custode a volte è distratto, come siamo distratti noi dai nostri squallidi, egoistici piccoli interessi.

Quel misero corpicino innocente, morto su una spiaggia turca, spero sia una ferita profonda nel cuore di chi pensa solo a se stesso e alla sua piccola patria.

Non c’è speranza per il mondo se si perde la pietà, la compassione, la solidarietà e si torna ad essere homo homini lupus con una gretta autodifesa, lontani da tutti gli ideali laici e religiosi.

Spero che chi ora sparge a larghe mani odio e sospetto verso chi fugge dalla morte, si ravveda, non per una punizione eterna alla quale non credo, ma per sentirsi uomo e non bestia.

IL BIMBO RICOPERTO DALLA PAROLA "HONTE": VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA

LA FOTO DEL BIMBO RICOPERTA DALLA PAROLA “HONTE”: VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNAAAA…

8 Commenti a “PIETAS Franco Muzzioli”

  1. lucia1.Tr scrive:

    Da un’indagine si stima che i bambini morti tra i migranti siano11.493. Poi abbiamo visto la foto che mostra il corpo del piccolo sulla spiaggia con le scarpine da ginnastica rosse, uguali a quelle che indossano i nostri nipoti suoi coetanei , forse Alan Kurdi ha cambiato il mondo, è riuscito a scuotere le coscienze di tutti. Nell’era dell’immagine, la fotografia riesce ad arrivare dove tanti articoli di giornali e tanti discorsi di politici non sono riusciti, quella foto mostra una realtà crudele, ci costringe a riflettere e a meditare su quanto sta accadendo sotto i nostri occhi distratti. Dobbiamo riconoscere che non sempre le notizie che ci arrivano ci permettono di conoscere esattamente cosa sta succedendo, spesso sono manipolate, ci si accusa tra i politici, tanti numeri discordanti, inesatti.
    Quella foto ha mostrato una realtà che abbiamo ignorato, ha cambiato il pensiero della gente di mezza Europa più di tanti discorsi dei politicanti, ha cambiato verso alle cose e alla STORIA.

  2. alfred-sandro1.ge scrive:

    Le immagini della morte di un bambino suscitano sempre tenerezza! amore, orrore, ribrezzo, raccapriccio, rabbia…..impotenza…..dipende dal contesto dal come è avvenuta la morte.

    Quella sola immagine è riuscita a smuovere le coscienze di milioni di persone e decine di governi come non erano riuscite le immagini di decine e decine di bare allineate in un hangar: pure allora c’erano bambini annegati.

    Ma in questa foto c’era il contrasto diretto vita-morte, innocenza e guerra, vittoriosi e vinti, ricchi e disperati, umanità emancipata e arretratezza.
    Una lunga spiaggia deserta che già di per se stessa suggerisce all’inconscio desolazione.
    Con essa è stata messa sapientemente in risalto per un momento l’assurdità delle guerre
    Mettendo in evidenza il contrasto stridente di un uomo in divisa che in fondo non è cattivo, che nel suo petto un cuore che batte c’è, ed un piedino penzoloni, già di per se stessa quella immagine suscita tenerezza e amore ma anche orrore ed eroismo.
    Ora di quella immagine se ne sono serviti tutti e se ne serviranno ancora cinicamente.
    La faranno diventare l ‘icona della solidarietà, la stessa solidarietà che se data a tempo debito non avrebbe avuto bisogno di innocenti vittime sacrificali.

  3. giuseppe3ca scrive:

    L’atteggiamento dei governanti dei principali paesi europei è cambiato, prima chiusura difensivistica, poi possibilista e infine propensione all’accoglimento dei migranti che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni. Sarebbe troppo riduttivo pensare che sia stata l’immagine di quel bambino tra le mani di un soldato che lo raccoglie dal bagnasciuga a cambiare la politica ma è certo che ha risvegliato il senso di pietà che c’è in ogni essere umano e ha smosso le coscienze. Centinaia di tedeschi, ma non solo, hanno preso autonomamente l’iniziativa di andare a portare soccorso ad altri esseri umani in difficoltà e i governanti hanno dovuto prenderne atto e adeguarsi. Il Mondo sta cambiando e ce ne stiamo rendendo conto forse con troppa lentezza.

  4. cactus scrive:

    Grazie Franco per il tuo post. Hai condensato in poche righe un dramma di portata inimmaginabile e spero possa far riflettere coloro che pensano a queste persone come un “fastidio” di cui fare volentieri a meno. Certo… chi pensa in questo modo credo, e mi auguro, non abbia mai sofferto una guerra, la paura di vedere sterminata la propria famiglia o vedere i suoi bambini soffrire per fame. Pensate al terrore che deve aver attraversato quel piccolo angelo prima di trovare la pace. Mi auguro solo che Aylan, così come gli innumerevoli morti innocenti che giacciono in fondo al mare o riposano dimenticati nel deserto, perdonino tutti noi per non essere stati capaci di pretendere prima dai nostri governi, un intervento serio in lora difesa.

  5. edis.maria scrive:

    Altre fotografie nel corso degli anni hanno suscitato nei nostri cuori pietas, dolore e anche rimorsi. Erano, quasi sempre bimbi innocenti che ci colpivano nel cuore. Anche questa volta la fotografia ci è giunta inaspettata perchè ormai stampare foto che colpiscano così ” di getto”, magari quando una famiglia guarda il TV , sembra quasi scandaloso! Ma finalmente una fotografa ha avuto il coraggio , e la bravura, e la capacità di sollecitare molti giornali a seguire il suo indice! Quando si vedevano interi barconi sommersi di cadaveri, non siamo rimasti così scossi! Ora un tenero bambino, inerme, vestito come lo sono i nostri figli, ha fatto scattare qualcosa di speciale e ci siamo posti il problema come se solo ora ci riguardasse da vicino! E ci riguarda!

  6. lucia1.Tr scrive:

    Quel bambino sulla spiaggia di Bodrum aveva un nome, si chiamava Aylan.
    Tutti commossi e turbati alla vista del corpo di Aylan, annegato per raggiungere un luogo più sicuro. I bambini dovrebbero vivere felici con le famiglie che li amano. Non hanno nessuna colpa e non meritano di morire in modo così atroce.

  7. alba morsilli scrive:

    Commenti abilitati

    Condivido la frase di un bimbo siriano “Smettete di fare la guerra e noi smetteremo di immigrare”

    Perché l’occidente e l’ONU non hanno mai fatto niente per smettere la guerra,Il problema non si risolve con l’accoglienza, non possiamo accogliere tutta l’Africa.
    Quel bambino è nostro figlio!
    L’immagine è diventata simbolo del fallimento dell’Europa sul piano umanitario.
    Lo hanno trovato sulla battigia Bodrum equivalente alla nostra Portofino.Forse guardare in faccia la morte di un bambino fa ribollire le coscienze come il mosto nei tini.
    Ma loro angioletti dormono non hanno in faccia la trasformazione della morte,loro sorridono perché sono vicino a un altro Padre che gli adora.
    Altri bimbi sono morti e i media non hanno fatto tutto questo frastuono,non è mostrando queste foto che il mondo cambia è la volontà dei politici. Io vorrei sapere chi armi questa gente forse quelli che oggi gli accogliono?

  8. Gugli scrive:

    Ad immagini di un bambino annegato per cercare di vivere meglio, ti rende impotente a qualsiasi rispota. Basta con questo orrore di morte. Questa è una emergenza mondiale. La chiesa prende le sue posizioni, i partiti politici dicono la loro, e si continua a avere su le nostre coste arrivi su arrivi. I nostri governati insieme a tutti i paesi europei coinvolgento anche Unu, per trovare una soluzione a questo grave problema. Facendo muri e alzare fili spinati e marchiare le persone come animali. non è la soluzione migliore. Altrimenti si deve vedere ancora immagini di morte. Devono trovare una soluzione i nostri governati. Basta con immagini di morte. Basta per il guadagno di pochi il mare diventa sangue.

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