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Dopo la scrittura (ma poi ci torneremo…)  un quadro…


 

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Vi propongo un quadro e, se ne avete voglia, provate a pensare all’effetto che vi fa, che sentimenti ispira e che reazioni suscita.
Osservatelo con calma.
Vi piace?
Vi disturba?
Lo trovate gradevole?
Lo vorreste in casa?
Che cosa vi fa venire in mente? Che ricordi?

Lo collegate a qualche altro quadro?
E poi provate a pensare in che periodo può essere stato dipinto. E in quale nazione. E da chi? Ma in un secondo tempo.
Sempre che vi vada, commentate la vostra reazione (senza cercare di scoprire qualcosa su google… ehm ehm)

La soluzione a breve…

35 Commenti a “UN QUADRO…”

  1. franco scrive:

    Caro Alfred se nell’ambito del blog qualcuno parla di automobili , io non me ne intendo ma non mi sento discriminato, leggo, apprendo ,se ho dubbi li espongo.
    Tu conoscerai certo argomenti che io non conosco e se li esponi non me ne faccio un cruccio , anche se non mi sento all’altezza delle tue argomentazioni (altezze dalle quali normalmente non si cade, perchè mi pare che nessuno di noi abbia libere docenze ).
    Poi quali sono gli argomenti alla portata di tutti ?
    Perchè limitare le argomentazioni alle sole cose che uno conosce , con questo criterio non guardiamo documentari sulle scienze che non conosciamo, sulle arti che non conosciamo ecc. ecc.
    Mi sembrano molto pretestuose le tue argomentazioni e molto limitative , mai imporre catenacci su argomenti dei quali poter parlare perché si arriva presto o tardi a parlare del nulla.

  2. alfred-sandro1.ge scrive:

    no, affatto. volare alto si intende fare discorsi alla portata di pochi,discorsi riservati a pochi, discorsi selettivi.
    Il quesito di fondo posto da Paola era: cosa ti fa pensare questo quadro e non un trattato sulla pittura moderna o la pittura e l’arte in generale da fare tra due persone.
    a mio avviso esibendo conoscenza si imbarazza il lettore e lo si inibisce…..ad intervenire e poi ad entrare….. ecco cosa intendo poi il cadere….

  3. lucia1.Tr scrive:

    Cosa s’intende volare alti? C’è un limite nell’esprimere le proprie conoscenze? Ognuno di noi si esprime, nella forma e nei contenuti come meglio crede, come ha già detto Franco, sempre nel rispetto altrui e non criticando gli altri commenti…

  4. franco scrive:

    Voliamo alti perchè parliamo di galassie o di arte moderna?
    Penso che ormai non ci siano argomenti dai quali “cadendo ci si possa far male”. Siamo una tribù che ha voglia di parlare , di confrontarsi , di conoscere , le uniche cose che possono fare male sono solo le offese e mi pare che in questo blog le abbiamo messe al bando…grazie anche a chi lo conduce.

  5. alfred-sandro1.ge scrive:

    stiamo volando alti… forse troppo… cadere da lassu’ puo’ fare male…

  6. franco scrive:

    Cara Paola penso che il tuo apprezzamento sulla Gioconda e sul Davide non ti limiti alla pittura e alla scultura rinascinmentali, sono certo che sei affascinata dai quadri degli impressionisti e dei macchiaioli come Van Gagh, Manet , Fattori e Lega , tanto per citare .Li metteresti (e come !) nel tuo salotto e ti muoverebbero enormi emozioni.
    Pensa che i coevi di questi pittori dicevano che quella era incomprensibile robaccia , abituati come erano ad una pittura “fotografica”.
    Non voglio ritornare ai fervorini già espressi sulla pittura moderna , alla quele si accede ,come in tutte le cose, guardandone e considerandone tanta.
    Faccio un piccolo esempio per sondare le impressioni che una immagine anche informale può suscitare.
    Basta prendere una delle tante “fotografie” che arrivano dallo spazio e che la NASA posta continuamente , che ne sò: l’esplosione di una supernova, una galassia ….che cosa c’è di più “astratto” di queste immagini per i nostri canoni ? Eppure a me suscitano sgomento , meraviglia, forse timore…perchè sono uscito dai miei canioni abituali.
    P.S. E’ giusto anche quello che dice Mario è meglio sapere quello che l’artista ha voluto dire per seguirne il tracciato creativo, spesso però questo iter può essere non compreso…quello che vale E’L’EMOZIONE CHE SI PROVA (che non necessariamente può essere positiva – guardate alcuni quadri di Bacon )

  7. paolacon scrive:

    Intanto prima di tutto vi ringrazio per aver partecipato all’iniziativa
    Devo dire che la proposta ha suscitato interesse nei lettori, ma devo dire anche che non hanno avuto pazienza, non hanno aspettato nemmeno un giorno … dovevano sapere, sapere subito chi era il pittore e il titolo del quadro.
    Bene, anche questo è un modo stimolante e divertente.
    Ogni tanto però ho osservato, visitando mostre e musei, dove a volte la gente ci va anche solo per dire “ci sono stato”, che per alcuni è molto più importante l’autore, che non l’opera stessa. Può accadere che il visitatore si soffermi a osservare un quadro, solo dopo aver riconosciuto, leggendo il cartellino illustrativo, un autore a lui noto e nemmeno prenda in considerazione quei pittori che lui non conosce o ritiene secondari.
    Certamente è importante collocare l’opera artistica in un contesto, ma sono dell’idea che sarebbe bene farlo in un secondo tempo, per non essere influenzati nell’impressione che si prova.
    Credo proprio si sia arrivati alla conclusione e all’esaurimento di argomenti e se questo esperimento vi è piaciuto, potremmo riproporlo
    RINGRAZIO TUTTI PER LA PARTECIPAZIONE

  8. mario33.co scrive:

    Cara… Paola non sono del tutto in accordo con te! Premetto, che… E’ stato interessante (come dici tu) leggere i vari commenti,interpretativi, scherzosi ,fantasiosi, “audaci,” che hanno ispirato(in modo magari prettamente visivo) i commentatori . Anch’io ho ricercato l’autore grazie a mia nipote che si sta laureando in storia dell’arte. Ma… Sono arrivato toppo tardi . Franco, mi ha, preceduto. Ho quindi rinunciato a postare il commento. Pero… Avrei anch’io (come, ha fatto Lucia), inserito una piccola crono-storia, sul motivo logistico(l’Egitto) storico, culturale ( i geroglifici) ” territoriale”(la morfologia del territorio). Che ha ispirato Knee i modo personale, interiore, Legato… Al suo modo interpretativo/manieristico, nel dipingere : “Strada principale e strade secondarie. ” Verissimo, che… La cosa importante, fondamentale, è… Cosa ti da(a livello personale), il dipinto, in, sensazioni, emozioni, trasporto interiore. Ma… è anche vero che… Come accade in alcune mostre di vedere il cartellino (o il “registratorino”) accanto ad un dipinto che ti indica: il titolo, l’anno, il momento stoico,e magari qualche un aneddoto legato al dipinto. Penso… che… ciò ti permetta, di, conoscere meglio l’autore (dandoti un quadro completo della sua vita del suo pensiero del suo “personale” modo di dipingere, che ti aiuta (secondo me), ad entrare meglio nell’anima ,nello spirito dell’artista (di arricchire le tue sensazioni). Paola, io non posso addentrarmi emotivamente, “spiritualmente” sensitivamente, nell”opera se non ne conosco il vissuto dell’autore. Certamente il tuo bel post non voleva essere cosi “ambizioso”. Pero al di la della sensazione soggettiva che ogni opera d’arte ti da( questo era il tuo scopo). Pero… Se io conosco il (primo passo), de:” La divina commedia “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”. Questa: “piccola” “prosa poetica” non mi permette di “gustare” appieno, a livello emotivo, emozionale, totale,
    l’opera di Dante.
    Certo… mi… sveglia,mi… “appaga”(anche se in modo soggettivo) i sensi. Ma non mi da, la “quintessenza”, dell’opera. Non, mi … Permette, di… Comprendere, “gustare, la sua “poetica,” in modo totale.

  9. paolacon scrive:

    Lucia, la mia proposta era ben altro da quello che poi è stato interpretato. Non si chiedeva di “visitare un’opera” ma di esprimere le proprie sensazioni alla vista di un quadro. Le sensazioni non hanno bisogno di informarsi sull’autore o sulla data. Le sensazioni sono ben altro ed una reazione di fronte ad un’opera ce l’ha anche un bambino, che nulla sa di storia dell’arte; è come se un dolce o una pietanza gustosa lo diventasse di più, conoscendone gli ingredienti. Se ci piace ci piace e basta, sia che si sappia che contiene burro o carote o che la ricetta dati dell’ottocento.
    Mi è piaciuto molto il modo di reagire di ciascuno di voi, è stato davvero interessante e si è aperto un dialogo, senza accorgercene, su cosa sia considerato “arte”.
    Ognuno di noi di fronte ad un quadro si può essere domandato: che cosa è “arte” perché quello è considerato arte e quell’altro no. Già Platone e Aristotele intorno al quarto secolo AC, poi ancora Kant nel 1790 e Croce nella prima metà del 1900, avevano affrontato il problema estetico. Per non parlare di quanto Freud abbia influenzato l’arte e la critica d’arte del XX secolo.
    Se accettiamo l’idea che l’arte trasmette emozioni e poiché le emozioni sono strettamente soggettive, non si può considerare arte se si deve ricorrere ad una spiegazione, per provare poi un’emozione. È come se i miei sentimenti per esprimersi, avessero bisogno di essere guidati dall’esterno.
    Di fronte alla Gioconda o al David di Michelangelo, non ho bisogno che qualcuno mi spieghi l’opera, per essere emozionata, e sono sicura che quell’emozione la prova sia un cinese che un europeo, uno studioso o un analfabeta. È un’emozione universale, quindi secondo me è arte; ma se una “accozzaglia” di colori non mi produce nessun sentimento, ma solo dopo una spiegazione provo qualcosa, allora secondo me quella non è arte, ma tecnica.

  10. lucia1.Tr scrive:

    Leggo la precisazione di Paola, chiaro che l’articolo chiedeva cosa suscitasse la visione del quadro senza avere conoscenze in merito. Ho voluto semplicemente ampliare un po’ il discorso, perché mi sembrava limitativo il modo di visitare quest’opera, sono certa che per gustare, approfondire e cogliere aspetti diversi, necessiti essere informati sull’autore e sulla data del quadro.

  11. franco scrive:

    Paolina ..Paolina…perchè mi hai detto allora…Franco birbantello…se il nome dell’autore non era importante ( dato ho svelato il mistero )?
    La pittura “moderna” è ancora abbastanza misconosciuta, personalmente penso invece valga la pena approfondirla perchè rappresenta bene il nostro tempo. Faccio alcuni esempi rispetto ai vari stili : per il “cubismo” guarderei “Guernica” di Picasso , per il “futurismo” “dinamismo di un cane al guinzaglio” di Balla, per “l’astrattismo” ,oltre al quadro proposto da Paola, “quadro n°8” di Pollock.
    Sarebbe bello poterne parlare e condividere emozioni anche semplici e ludiche come quelle di Guglielmo ….più si guardano e più escono idee.
    In fondo se uno ha la fortuna di avere sulla testa un bel cielo nuvoloso e mette assieme gli indici e i pollici delle mani e guarda queste nuvole nello spazio formato dalle dita (meglio se si socchiudono gli occhi ), vedrà solo bianchi ,grigi,forse rosa e azzurri che estrapolati da resto non saranno che macchie di colore e potranno muovere sensazioni !!!!

  12. Gugli scrive:

    Faccio una premessa, non mi intendo di pittura, vado solo a una sensazione della foto che vedo nel post. Mi piace, cosi a colpo d’occhio quei quadratini colorati, mi fanno tornare indietro nel tempo. Ci giocherei sopra a zoppino, e quei solchi lunghi laggiu’ in fondo al quadro. Ci gioco con i tappini come si faceva da ragazzi disegnando una pista per terra col gesso. Questa la mia sensazione che mi suscita questo quadro…simpatico e giocoso.

  13. paolacon scrive:

    Veramente lo scopo di questo post era un altro Franco e Lucia, lo avevo anche scritto scherzosamente “non cercate di scoprire qualcosa su google”. Pensavo fosse più interessante esprimere sentimenti e sensazioni indipendentemente da autore, epoca, ecc
    Ci riproveremo sempre che vi vada.

  14. franco scrive:

    Cada Edis credo che fosse proprio questo lo scopo di Paola …che si andasse a cercare chi era l’autore. Saresti andata a guardare Klee senza questa sollecitazione? Personalmente mi auguro per coloro che non hanno mai frequentato la pittura cosiddetta “moderna”, sia venuta la voglia di approfondirla, mi auguro anzi che iniziative culturali come questa siano portate avanti .Poi che cosa vuol dire pittura moderna o astratta ,come nel nostro caso? Andate a vedere Turner ,che tanto moderno non è perchè è dei primi del 1800 e andate a cercare il quadro “luce e colore” …poi mi direte!

  15. alfred-sandro1.ge scrive:

    scusate l’osservazione un po’polemica di un completo profano:
    allora se il dipinto non rappresenta niente e ciascuno ci deve mettere la sua fantasia per immaginarsi quacosa, perche’non guardard estasiati la Gioconda e vederci in essa una discarica meravigliosa?

  16. sandra .vi scrive:

    Paola valeva postarlo solo per me (v.di il mio commento nn ho capito niente )infatti mi sono piaciuti i tenui colori ,ma KLEE e con lui tutti i futuristi nn mi dicono niente .Non sarebbe la stessa cosa davanti ad un Mantegna ………….

  17. lucia1.Tr scrive:

    A questo punto è bene sapere qualcosa in più riguardo questo quadro: “Strada principale e strade secondarie”. Notizie trovate in rete che riporto nel commento.
    Nell’inverno del biennio 1928-1929, Klee compì un viaggio in Egitto. Sebbene il Paese lo affascinasse meno della Tunisia, oltre al paesaggio africano, egli restò molto colpito dalla scrittura geroglifica e dalla raffinata simbologia dell’antica cultura egizia. Al suo ritorno in Germania Klee elaborò le proprie impressioni sulle piramidi e sulla fertile distesa di terreni irrigati dal Nilo in una serie di dipinti fortemente astratti. In Strada principale e strade secondarie (dipinto nel 1929), strisce orizzontali di dimensioni diverse e di colori differenti si intersecano con lunghe linee oblique, disegnate con diversa inclinazione. Il titolo fornisce all’osservatore un’esplicita chiave di lettura del dipinto, ma sono soprattutto il complesso tracciato di segni e la convergenza delle linee rette verso un punto di fuga a suggerire la visione prospettica di un paesaggio.
    Si tratta di un panorama visto dall’alto, caratterizzato dalla pezzatura dei numerosi campi, l’uno diverso dall’altro, bagnati dal Nilo.

  18. edis.maria scrive:

    Paola, mi spiace,ma con tante persone ( tutte!) provviste di internet, era il caso di porre un quesito del genere?????’ aahahh! Pensa che l’avevo trovato persino io che sono poco amante della pittura in generale e che ,per decorare le pareti della mia casa,mio marito non amava che lo accompagnassi!! aahahahah!! Naturalmnete scherzo! aahahah! Ciao a tutti

  19. franco scrive:

    Scusa Paola …non pensavo alla suspanse !!!
    Sarebbe bello, come dici tu , che gli amici manifestassero le loro emozioni davanti ad un quadro del genere…Chi non conosce l’astrattismo e l’arte moderna in generale , non è molto importante che sappia chi ha dipinto il quadro , ma che cosa prova guardandolo , scusate… al di la di che cosa vuole rappresentare ! Questo quadro è per me molto bello ma anche scontato, perchè rappresenta qualcosa di “decifrabile”,non che sia più bello se non si capisce che cos’è, ma l’interpretazione ,l’emozione di chi guarda l’opera è importante, spesso l’artista non mette neppure un titolo ma un numero, proprio per carpire i sentimenti che provoca nello spettatore che vive uno stato d’animo che può “anche” non coincidere con quello dell’artista .

  20. paolacon scrive:

    Franco Francooo… birbantello
    Non potevi aspettare ancora un po’ prima di svelare il mistero?…
    In ogni caso non è un gioco, nemmeno un indovinello è un modo per osservare le nostre reazioni di fronte ad opere pittoriche e notare i sentimenti che suscitano, indipendentemente dall’autore o dal titolo

  21. Seba scrive:

    Già visto postato in FB conosco,anzi credo di conoscerlo,non è il mio genere.
    Non dico il nome troppo presto ma do un’indicazione:
    strade

  22. alfred-sandro1.ge scrive:

    azzarderei anche un puzzle di quadri famosi dove mi pare di intravvedere risaltare tra le tessere ” l’uomo vitruviano”
    di Leonardo da Vinci

  23. franco scrive:

    Parlare di pittura a me è come invitare un ‘oca a bere !
    “Autostrade e scorciatoie” è uno dei Klee più belli(per me) e risente ancora del divisionismo e del futurismo di Balla , Boccioni, De Pero, Rolf ecc.
    Ha quella quantità di cromatismo che ricorda, come ho detto, certi paesaggi anche antichi e la visione dall’alto ,tipica dei futuristi, è emozionante. Jazzberry Bklu lo ha copiato facendo le famose “mappe delle grandi città”.
    Non pensate, guardando un quadro come questo, a quello che può essere o a quello che può voler dire, ma alla emozione che provate. Guardatene tanti con lo stesso spirito poi vedrete che si aprirà un mondo molto più ampio di quello che si prova a guardare un bel paesaggio impressionista.

  24. mariejose2-FR scrive:

    Paolacom, con le sue ultime parole mi fa pensare, che possono essere una veduta dal cielo digli tessuti postati, lungo il fiume Gange, per seccare al sole sulle pietre…Sari delle donne in seta di tutte colore…Generalmente lavati dagli uomini.

  25. lucia1.Tr scrive:

    D’accordo con Paola, ci stiamo avvicinando all’autore di questo quadro, percorrendo “Strada principale e strade secondarie”.

  26. sandra .vi scrive:

    Anche se come colori sono molto delicati in casa non lo metterei mai. Io nn lo vedo piatto ma tanti piccoli disegni in miniatura ,.mi pare di vedere persino una piramide e dei piccoli villaggi .Insomma un lavoro Naif.Mio nipote con tinte piu forti per rilassarsi intreccia righe ,ma sono righe.

  27. paolacon scrive:

    Peccato Edis, non devi inventare niente, ma riflettere solo a quello che ti fa provare la vista di questo quadro: Che sensazioni ti produce e se ti piace o no …

  28. edis.maria scrive:

    Purtroppo io sono completamente priva di fantasia, quindi non mi sforzo mai di immaginare qualcosa che non so da dove proviene e perche!Mi spiace, ma mi diletterò nel leggere le vostre fantasie e le vostre impressioni, sperando che mi aiutino ad aprire la mia mente all’estro e alla creatività! Si può sempre imparare!

  29. paolacon scrive:

    Vi state avvicinando tutti; è molto interessante quello che dite.
    Ma questo non è un indovinello, è un modo di esprimere sensazioni e sentmenti.
    In ogni caso quando saprete la storia di questo quadro vi stupirete molto.
    Buon lavoro…

  30. Giuseppe3.ca scrive:

    Qualsiasi cosa sia, appare certamente come una grande avveniristica opera d’arte. Anche se molto schematica, a prima vista direi una speciale foto satellitare con sofisticate apparecchiature per l’analisi morfologica di un tratto di territorio. Tutto è possibile oggi, la tecnologia non ha limiti. Ciao.

  31. franco scrive:

    Mi sembrerebbe un Klee !!! Parte dei suoi quadri hanno queste caratteristiche . Dare un senso ad un quadro astratto è sempre una operazione istintuale mai obbiettiva. 1° mi piace molto e lo vorrei in casa. 2° mi da un senso di pace , sembra la veduta aerea di campi coltivati. Le tinte calde con prevalenza di colori naturali (verde , azzurro, giallo , ocra) , mi ricordano moltissimo panorami di varie epoche.

  32. lucia1.Tr scrive:

    Molto curiosa ho resistito alla tentazione di scoprire l’autore, anche se le linee, i colori e le forme mi portano a pensare all’ astrattismo dei primi del ‘900.Osservandolo bene, mi viene in mente una veduta area dei campi di grano dopo la mietitura, arsi da sole cocente di agosto, al centro un grande corridoio con spazi laterali che convergono in punto lontano. Mi torna in mente il gioco che faceva mia nipote all’asilo, un’insegnante d’arte francese, faceva ritagliare le forme geometriche di quadri d’autore per farne un collage, invertendo le forme, questo quadro si presta molto bene a questo gioco…

  33. alfred-sandro1.ge scrive:

    una pianura con vari appezzzamenti di terreno vista dall’aereo.
    non pianeggiante, osservando le linee curve a sx e a dx.
    visivamente mi infastidisce il rosso che non saprei a cosa attribuire, mentre il celeste mi suggerisce campi di lavanda.
    lo vedrei bene come tappeto nella camera dei bambini.
    ci sono opere molto simili credo databili ai primi ‘900 ma anche attuali

  34. mariejose2-FR scrive:

    Ricordi, per me, d’un viaggio in Canada, al mercato “degli Menotti” a St Jacob’s, loro meravigliosi “patchwork” fatti di pezzi di tessuti,la loro pazienza per aggiungerli, uno doppo l’altro, con punti invisibili. Donne sedute assieme, piegate sopra, l’opera d’Arte.
    Il disegno mi fa pensare a dei campi vissuti dal cielo, in autono. Vedo, personaggi al lavoro a taglia di formiche. Gusto i colori delicati, la rappresentazione grafica leggera…Senza cercare di piu, dico … Un opera di Klimt, al inizio del secolo passato?
    Buongiorno…

  35. lorenzo12.rm scrive:

    I colori sono gradevoli. Mi ci perdo con serenità. L’analisi mi interessa meno, ma vediamo in seguito.

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